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Full text of "MC microcomputer 204"

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DAL 1981 IL MONDO DELL'INFORMATICA 


MARZO 2000 





Word 2000 


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Serie OCTAVE 

Lo standard dei componenti a 
ii concepì progettuale con cui 
OCTAVE è stato ideato sono 
assolutamente distanti dalla 
normale produzione di sene, 
stupire sono le sue dimensioni, 
appena 35 mm di spessore e 2800 
grammi di leggerezza, vero record p» un 
notebook ali-in-one, dotato di processori 
Pentium II o III (lino a 500 Mhz) e ampio 
schermo da 14" TFT ad alla risoluzione, 
Tutto questo senza rinunciare a modem/fax 
e scheda FastEthemet incorporati, lettore 
CD/DVD, 256 Mb di S-DRam e HO tino a 
10 Gb. Se amate affrontare e risolvere i 
progetti importanti insieme a un notebook, 
allora meritate uri OCTAVE 



Serie ETHANE 

ETHANE 3200, sintesi della 
tecnologia portatile, è uno 
strumento dal design piacevo¬ 
le, ampio schermo (fino a 
3.3") e affidabilità estrema. 

La praticità el uso è garantita eiai 30 
mm di spessore, dal modem/fax incorpo¬ 
rato e dalla possibilità di interscambiare 
GD-Rom e FDD con un rapido innesto a 
computer acceso. Le prestazioni sono atri- 
date alla potenza dei processori Pentium II 
e III, alla S-DRam espandibile fino a 256 
Mb e alla scheda video ATI RAGE LT PRO. 
Tutto, in ETHANE, e studialo per rendere 
piacevole il lavoro in movimento. 
Esattamente quello che ii aspetti dal 
miglior compagno di viaggio, 












ORA SIETE ALLA PAGINA GIUSTA 




FILO 

Il 'computer portatile'. Già, 
portante, cioè leggero e sot¬ 
tile. senza sacrlllcare l'am¬ 
piezza dolio schermo, l'auto¬ 
nomia e, naturalmente, le pre¬ 
stazioni. In una parola: FILO. 
Prezioso, completo, con un ingombro 
estremamente limitato: vi collegate a 
Internet e lavorate, ovunque voi siate. 


FILO è potenza e predisposizione multime¬ 
diale concentrati in soli 25 mm di spesso¬ 
re e 1,6 Kg di peso, mantenendo la capa¬ 
cita di alloggiare processori Pentium II e 
HD tino a 10 Gb. 

FILO è il raccogliere delle vostre idee 
quando siete in viaggio. Ora non avete più 
scuse per non portarlo con voi, 




THE INFOMOVEfl 


DUE ANNI VISSUTI TRANQUILLAMENTE 

Tutti I notebook Enface sono coperti da garanzia 
integrale di 24 mesi e godono di un servizio di assi¬ 
stenza che assicura la riparazione o sostituzione del 
computer in appena 72 ore. 



oiace-J e-maii inWentace.il 



















MARZO 


2000 


14 

18 

24 

36 

40 

44 

48 

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60 

64 

68 


72 

78 

84 

90 

96 


114 

118 

122 

126 


EDITORIALE 

di Marco Marinacci 

POSTA 

a cura di Rino Nicotra 

NEWS 

a cura di Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia 

REPORTAGE 

Esplode il WAP di Leo Sorge 
Internet Expo di Massimiliano Cimelh 
Mac World Expo di Nero Serri 

ATTUALITÀ' 





114 

Compass Zen 


Toy Story 2 di Leo Sorge 


ANTEPRIMA 

Notebook Asus L8400B di Franco Paiamaro 


DIECI ANNI FA 

La mela quasi portatile di Raffaello De Masi 


ARTE INFORMATICA 

From Factory to Art Center di Ida Cerosa 


COME USARE WORD 2000 

Correzioni, caratteri e paragrafi di Aldo Ascenti 


PROVE 

Compass ZEN di Aldo Ascenn 

Enface Laptop di Nero Bem 

Acer Veriton FP di Franco Paiamaro 

Ipse Dixit e Factotum 2000 di Raffaello De Masi 


SPECIALE MODEM 

Un po' di stona, la tecnica e i consigli di Aldo Ascenti e Franco Paiamaro 
Prese, fili e campanelli di Emilio Longi 
Servi del servitore di Raffaello De Masi 
GSM on linei di Andrea de Prisco 
16 modem al banco di prova di Pierfrancesco Fravolmi 


4 


MCmicrocomputer n. 204 










NAVIGARE... CHE PASSIONE! 


Reduci dalle nottate passate a regatare 
assieme a Luna Rossa e felici (anche 
se con gli occhi arrossati e un bel pò 
di sonno arretrato) del risultato ottenuto 
dal "proiettile d'argento" italiano, 
possiamo dedicarci alla "navigazione" 
su Internet, in modo da trascorrere 
altre belle notti insonni... 
Naturalmente, per navigare il più 
speditamente possibile è necessario 
scegliere la "barca" più veloce. 
E quale modo migliore di una regata 
per decidere? 
Ovviamente ci riferiamo al modem, 
il dispositivo che connesso alla rete 
telefonica, ci consente di collegarci ed 
esplorare il mondo virtuale del Web. 


132 


134 

136 


OVERVIEW 

Inoculateli di Aldo Ascerti 

RECENSIONI 

CD Rom di Nero Berti 
Giochi di Pierpaolo Turritto 


140 ABC 


Una cura di giovinezza (terza parte) di R. De Masi \ 


CUla * 1 Inoculate/ r 


132 

Inoculateli 


144 DIGITAL IMAGING 

Il piacere di essere ordinati! di Raffaello De Masi 

INTERNET 

148 Internet pratica - JavaScript, dear JavaScript ! di Bruno Rosati 
154 II bello del gratis di Raffaello De Masi 

168 MATHEMATICA 

Lottando per la coppa a cura di Francesco Romani 

172 DESKTOP PUBLISHING 

Publishing in ufficio di Mauro Gandim 


176 LINUX 

Corel Linux di Giuseppe Zanetti 

182 PD-SOFTWARE OS/2 

JFS Open Source a cura del Team OS/2 Italia 

184 AMIGA 

Emuliamo il MAC con Amiga di F Celli e G. Favrin 

190 MACINTOSH 

Consigli per gli acquisti di Raffaello De Masi 



122 

Acer Veriton FP 


marzo 2000 



Direttore 

Marco Marinaro 

Vicedirettore 

Rino Nicotra 

Assistente di direzione 

Roberta Rotili 

Direzione Tecnico 

Andrea de Prisco 

Nonno collaborato 

Aldo Ascenti. NoroBoin 
Massimiliano Cimolli 
Rutfaoilo Do Mdsi, 

Ptorlfflncenco F tavolini, M/mio Caudini, 

Ida GtìHWii, Olinolo Pranza, Emilio Usngi. 
Franca PaUmaro. Alessandro Ratti», 
f rftriccsco Ramimi. 

Bruno Rojuit, l oo Sorbii. 

Pierpaolo TurlUo Giuseppe 

Capottimi e direziono artistica 

Grafica e Impaginarono 

Adriano Saltarelli, Fabio Dalia Voccfwi 

Fotografia 

Diinà lassa 

Coordinamento produzioni! 

Giovitmui Molli un» 

Pubblicità 

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Paola No*t»tt 

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■ Corporation - P O Box S2-1&3 T fll poi Taiwon A O C . 

tei .886(2)7751755. fax .886(71/415110 

Direttore Responsabile 

Marco Mannacc» 

Bj MTn«nxunjutcfo.nunità3ca»-' ( ^Hedrsai S/i 

http //www pluncom it 

H IH«ye.tiii:ic»vt(MTr4xir\iiPÒR/jiVin 21981 dNJnvflm 1981 
- ISSN 1123-2714 Copvhyht © Pluncom srl - Tubi i diritti 
nseivati - Manosciitli e foto onginal». anche w non pub¬ 
blicati. non si restituiscono od 0 vietata la nprodu/ione 
non autorizzata, anche parale, d. testi e (olografie 
Abbonamento a 11 numeri Italia l 50 000. Ed'OpO 0 
Bacino Mocfiterraneo l. 150 000, Americhe. Asia e Air- 
c;o L 200 000. Oceani L 250 000 

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Redazioni tei 0643219202 - fax 06 43219302 
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Sviluppato sulla tecnologia di Windows NT, 
Windows 2000 è l’ideale per aziende di ogni 
dimensione ed è già strutturato per sfruttare al 
meglio i vantaggi offerti dal personal computer 
dell'era digitale: dal portatile più compatto al più 
sofisticato server per l'e-commerce. Scoprite 
qui di seguito come Internet sia molto più dì una 
bella idea e Windows 2000 molto più di un sem¬ 
plice software. 

Windows 2000: la piattaforma 
Windows 2000 è disponibile in tre versioni, 
Professional, Server e Advanced Server. Ogni 
versione è mirata a soddisfare diverse esi¬ 
genze all'Interno dell'azienda. La versione 
Professional è destinata al PC desktop o ai por¬ 
tatili ad uso professionale, la versione Server 
nasce per fornire servizi di rete. Internet e appli¬ 
cativi in piccole aziende o dipartimenti, e Infine 
la versione Advanced Server per fornire servizi 
di rete, applicativi e Internet ad aziende di 
medie e grandi dimensioni. 

^l ^Windows 2000 

3 Professional 

Il sistema operativo affidabile 
e sicuro per desktop e PC portatili 

Progettato per diventare il nuovo standard per 
l’uso professionale, Windows 2000 Professional 
è un sistema operativo semplice e affidabile 
che combina la sicurezza e la gestibilità di 
Windows NT Workstation con la semplicità d'uso 
e la flessibilità di Windows 98. 

Affidabilità, semplicità, prestazioni: 
ancora piu Windows per il vostro 
business 

Più Windows che mai 

L'interfaccia Windows è stata ulteriormente mi¬ 
gliorata: i menu personalizzati consentono di 


trovare rapidamente i comandi di uso più fre¬ 
quente, l'integrazione con Internet permette di 
utilizzare gli stessi strumenti per lavorare con i 
dati locali e con le informazioni disponìbili sul 
Web, il supporto plug & play e le numerose pro¬ 
cedure guidate rendono semplice e immediato 
il collegamento di nuove periferiche o la confi¬ 
gurazione di nuovi servizi. 

Tuffa la potenza di NT 

Basato sulla tecnologia di Windows NT, 
Windows 2000 Professional garantisce un'ec¬ 
cezionale affidabilità operativa grazie a una 
robusta architettura di sistema, che impedisce 
ad una applicazione malfunzionante di inter¬ 
ferire con le altre applicazioni o di bloccare il 
sistema operativo stesso. Windows 2000 
introduce la firma digitale per I driver certifica¬ 
ti, grazie alla quale è possibile impedire o con¬ 
trollare l'Installazione di driver di non provata 
qualità, che potrebbero alterare la stabilità del 
sistema. La protezione dei file di sistema impe¬ 
disce la cancellazione o la sostituzione, da 
parte dell'utente o di una applicazione, dei file 
essenziali per il funzionamento di Windows 
2000 garantendone l'integrità. Il servizio 
Windows Installer gestisce l'installazione delle 
applicazioni, ne permette la completa rimozio¬ 
ne in caso di necessità e ripristina automati¬ 
camente eventuali file o parametri che siano 
stati cancellati o danneggiati. 

Lo prestazioni » In sicurezza che cercate 
L’architettura a 32 bit e il supporto delle più 
avanzate tecnologie garantiscono prestazioni 
estremamente elevate e un utilizzo ottimale 
dei moderni desktop e portatili. 

Il supporto dei principali standard per la sicu¬ 
rezza, quali L2TP e IPSec, permette di utilizza¬ 
re Internet per accedere alla rete aziendale 
nella massima sicurezza, attraverso una rete 
privata virtuale (VPN). La possibilità di critto- 
grafare i dati su disco protegge le informazioni 
personali o aziendali da qualunque tipo di 
accesso non autorizzato, anche in caso di 
furto del PC. 


Ideale per I PC portatili 
La tecnologia plug & play, il supporto delle peri 
feriche USB e IEEE 1394 e il controllo ded ali 
marnazione secondo lo standard ACPI fanno d 
Windows 2000 il sistema operativo ideale per 
PC portatili. Le funzioni di stand by e sospen 
sione permettono di spegnere il PC senza dover 
chiudere documenti e applicazioni, e poi di 
riprendere il lavoro esattamente dal punto In co 
si era arrivati. 

Utilizzare un portatile significa anche poter 
accedere ai propri dati in ogni momento: la tee 
nologia degli off-line folder permette di selezio 
nare pagine Web, file e cartelle di rete e di utl 
lizzarli o modificarli anche quando si lavora off 
line: Windows 2000 sincronizzerà automatica 
mente i dati durante il successivo collegamen 
to alla rete. 





ndows2ooo 

Server 


Il sistema operativo di rete 
e applicativo ideale per le aziende 
di ogni dimensione 

Windows 2000 Server è stato progettato per 
rispondere alle esigenze dei business di ogn 
dimensione: dalle piccole aziende fino alle gran 
di imprese internazionali. Windows 2000 
Server, infatti, integra i servizi di directory e • 
servizi per il Web, le reti, le applicazioni, la con 
divisione di file e stampanti con tutta la facilità 
di gestione e l'affidabilità che il vostro business 
necessita nell'era digitale. 

Il vostro business subito in rete 
Windows 2000 Server supporta nativamente i 
principali standard Internet, da TCP/IP e DNS. 
fino a LDAP e XML, e fornisce numerosi servi 
zi, quali Internet Information Server, C0M+ e 
Message Queue, che permettono di collegare 
il proprio sistema informativo con Internet e di 
realizzare le soluzioni necessarie per sfruttare 





Windows 200 


tutte le opportunità per far crescere il proprio 
business. 

Noli 'gru digitato nulla può prescindere 
dall affidabilità 

Windows 2000 Server è stato pensato per 
garantire la massima disponibilità del siste¬ 
ma: numerose operazioni di configurazione o 
di manutenzione che in passato richiedevano 
il riavvio del sistema possono ora essere ese¬ 
guite dinamicamente, garantendo la continuità 
del servizio. Il Kernel mode write protectlon. 
che Impedisce anche ad applicazioni non per¬ 
fette di interferire con il sistema operativo, e 
la capacità di gestire correttamente le ecce¬ 
zioni generate dalle applicazioni senza blocca¬ 
re il sistema, contribuiscono ad aumentare la 
disponibilità del sistema. E in caso di proble¬ 
mi. Windows 2000 mette a disposizione del¬ 
l'amministratore di rete diversi strumenti, 
come la System Recovery Console o il Safe 
Mode Boot, che permettono di ritornare più 
rapidamente ad una situazione di funziona¬ 
mento corretto. 

Efficienza, produttività, risparmio. 

In due parole, più facilita di gestione 

Grazie agli Active Directory è possibile sceglie¬ 
re lo stile di gestione del sistema che più si 
adatta alle singole realtà aziendali: dalla 
gestione centralizzata alla delega delle funzioni 
amministrative per area geografica o per fun¬ 
zione. La Microsoft Management Console per¬ 
mette agli amministratori di creare gli strumen¬ 
ti più adatti per le singole esigenze attraverso 
l'uso dei moduli (o snap-in) disponibili e garan¬ 
tisce nel contempo la massima uniformità del¬ 
l'interfaccia utente. 

Attraverso i Criteri di gruppo l'amministratore 
può controllare centralmente le configurazioni 
dei Client e gestire l'assegnazione delle appli¬ 
cazioni ai diversi gruppi di utenti. Si possono 
quindi ridurre i costi dì gestione della rete, in 
quanto non è più necessario eseguire le ope¬ 
razioni di Installazione e configurazione su ogni 
singolo PC. 


Sicurezza 

Il protocollo di autenticazione utilizzato da 
Windows 2000 per controllare l'accesso alle 
risorse all'interno dei domini è Kerberos, uno 
standard affidabile ed efficiente. Windows 
2000 supporta inoltre altri standard di sicurez¬ 
za. che consentono per esempio di utilizzare 
delle SmartCard per l'accesso al sistema o di 
permettere l'accesso controllato alle proprie 
risorse e dati da parte di utenti esterni all'a¬ 
zienda attraverso l'utilizzo di Public Key 
Certìficates. 

Servizi Terminal 

I Servizi Terminal integrati in Windows 2000 
permettono di installare, configurare ed esegui¬ 
re le applicazioni Windows sul server e di visua 
lizzare l'interfaccia utente virtualmente su qua 
lunque dispositivo, dai PC a 16 o 32 bit, ai 
Windows Based Terminal, fino ai palmari basa¬ 
ti su Windows CE, sia attraverso una rete loca¬ 
le sia attraverso collegamenti via modem o 
Internet I vantaggi sono numerosi: dalla ridu¬ 
zione dei costi di gestione grazie alla gestione 
centralizzata delle applicazioni, alla possibilità 
di utilizzare hardware obsoleto o a basso costo 
per accedere alle applicazioni più recenti, fino 
all'accesso remoto a dati o applicazioni resi¬ 
denti sulla rete. I Servizi Terminal consentono 
anche di amministrare da remoto il server. 


^ Windows 2000 

M Tijj Advanced Server 


Il sistema operativo per l'ecommerce 
e applicazioni mission criticai 
Windows 2000 Advanced Server include tutte 
le caratteristiche di Windows 2000 Server, cui 
si aggiungono le tecnologie di clustering che 
permettono di ottenere i livelli di scalabilità e di 
disponibilità del sistema necessari per le 
applicazioni mission criticai e per le soluzioni 
di e-commerce più avanzate. 


Quando le-commerce é mission criticai 
e li momento di Advanced Server 

Grazie ai servizi di clustering integrati, Windows 
2000 Advanced Server permette di creare dei 
gruppi di server Web che garantiscono la sca¬ 
labilità e la disponibilità indispensabili per la 
realizzazione di avanzati siti di e-commerce. Il 
bilanciamento del carico di rete permette di 
distribuire il traffico fra i diversi server per offri¬ 
re sempre prestazioni ottimali e permette di 
aumentare la capacità del sito Web semplice- 
mente aggiungendo nuovi nodi, senza la neces¬ 
sità di sostituire l'hardware esistente con 
nuove macchine più potenti ma anche costose. 
Il servizio di cluster garantisce invece la dispo¬ 
nibilità continua dei servizi di back-end, quali il 
database, attraverso un meccanismo di failo- 
ver, che trasferisce I servizi da un nodo all'altro 
in caso di guasto o per esigenze dì manuten¬ 
zione. 

Per le applicazioni più esigenti, Windows 2000 
Advanced Server supporta server fino a 8 pro¬ 
cessori ed è in grado di indirizzare un massimo 
di 8 GB di RAM. 



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glie MC-link, i vantaggi di una 
lunga serie di servizi esclusivi. 


g 


opportunities 



MC-link 

il valore aggiunto di Internet 









f^lr 1 



S e è logico consi¬ 
derare più che 
rapida l'evoluzio¬ 
ne dell'informatica, 
quella della telematica 
non può che essere 
etichettata come ful¬ 
minea. 

Il nostro Paese è parti¬ 
to in ritardo rispetto ad 

altri; per parecchio tempo siamo stati un fanalino di coda, 
nell'uso del modem, fra le nazioni tecnologicamente 
avanzate. Ora, e da un po' di tempo, stiamo vivendo 
un'euforia che ha portato Internet costantemente sulle 
prime pagine dei quotidiani e soprattutto dei settimanali 
di informazione di massa: una vera moda, con i prò e i 
contro tipici delle mode. 

Eppure, l'uso della telematica è un fatto sostanziale 
nell'evoluzione della vita comune. E' certamente il miglior 
sistema di comunicazione: versatile, pratico, economico, 
potente. E' ben più che una moda. 

Se il fenomeno, cosi strutturalmente importante, viene 
trattato come una moda, il rischio che si corre è che subi¬ 
sca la stessa sorte che è spesso tipica di questi fatti: che 
passi la moda, che l'entusiasmo scenda, che il tutto fini¬ 
sca nel dimenticatoio. 

Non è davvero probabile che ci si possa dimenticare di In¬ 
ternet. Ma una diffusione più ragionata, più metabolizzata 
dal pubblico, meno isterica e pretestuosa gioverebbe non 
ai numeri nell'immediato, certamente, ma al consolida¬ 
mento e al mutamento graduale del costume che si pro¬ 
duce quando una tecnologia diventa davvero di uso 
comune. 

Non possiamo che rallegrarci del grandissimo numero di 
utenti Internet che si è ormai raggiunto: è rassicurante, 
per un'azienda modernamente impostata, sapere che po¬ 
trà presumibilmente servirsi della posta elettronica per la 
maggioranza delle comunicazioni con le altre realtà del 
mercato. E' successo qualcosa di simile con il fax, una 
ventina di anni fa: nei primi anni ottanta si è assistito al 
declino e alla morte del telex e all'introduzione del telefax, 
prima timidamente e nelle aziende più evolute e tecnolo¬ 
giche, poi orizzontalmente e in tutte le realtà e addirittura 
in molte case. La posta elettronica è molto, molto più uti¬ 
le ed efficace (ed economicaI del telefax. 

Ben venga Internet gratis, purché il prezzo che si paga 
non in soldi non sia troppo alto. Se avere Internet gratis 
dovesse significare caos e inaffidabilità, allora no, è prete- 


Internet: 
molti ma buoni 


ribile pagarla, e anche 
cara se necessario. Si 
tornerà indietro, a qual¬ 
che anno fa, quando gli 
utenti erano "pochi ma 
buoni". 

Ma Internet gratis è 
una bellissima cosa: in 
fin dei conti si paga il 
telefono, e il prezzo 
della telefonata può comprendere la remunerazione per 
chi fornisce il servizio Internet: è quanto avviene, attual¬ 
mente, con la cosiddetta interconnessione. A questo rica¬ 
vo il provider aggiunge i proventi dalla pubblicità e dai vari 
servizi che fornisce attraverso il suo sito. Se cosi è, l'eco¬ 
nomia dell'iniziativa è sana, e la situazione è più che ac¬ 
cettabile per l'utente. Se invece per beneficiare del colle¬ 
gamento gratis bisogna sottostare ad una serie di imposi¬ 
zioni, come per ipotesi la somministrazione di una quan¬ 
tità eccessiva di pubblicità non richiesta e non rifiutabile, 
può darsi che ci si renda conto dopo un po' che la conve¬ 
nienza viene a mancare, soprattutto perché il tempo im¬ 
piegato per la ricerca di un'informazione sul web diventa 
eccessivo. Cercare su Internet il treno da prendere fa ri¬ 
sparmiare tempo se l'interrogazione avviene in maniera 
celere, altrimenti si fa prima a telefonare all'agenzia di 
viaggi A meno che non sia notte, naturalmente: ma per 
tanti anni siamo tutti stati abituati e rassegnati al fatto che 
certe informazioni non erano disponibili al di fuori dei nor¬ 
mali orari di lavoro. 

Tutti, cominciando dagli utenti, dovremmo badare più alla 
sostanza che all'apparenza, all'accessorio, all'effimero. 
Cosi aiuteremo i provider a darci servizi dei quali potremo 
usufruire puntando soprattutto all'ottenimento del risulta¬ 
to, e non alla navigazione fine a se stessa. Se navigare in 
Internet significherà tipicamente ottenere risultati e infor¬ 
mazioni, aumenteranno sia i navigatori sia i tempi di navi¬ 
gazione di ciascuno, con soddisfazione di tutti. Se invece 
navigare si avvicinerà più all'hobby. al passatempo, alla 
soddisfazione di curiosità o ai tentativi di ricerca di risultati 
senza esito arriverà, prima o poi, un'inversione di 
tendenza. 

Non va bene essere tanti navigatori ma navigare male, 
non va bene essere pochi ma buoni. 

£' aperta, paradossalmente è la più sempli¬ 
ce e passa, come di consueto, per la cultu¬ 
ra di massa, la strada per essere "molti 
ma buoni". 


M 


14 


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Un CD-ROM 

DALLO SCATTO BRUCIANTE 


Possiedo un vecchio Pentium 100 
dotato di un CD-ROM Prextel, ed è pro¬ 
prio delle prestazioni di questo driver 
che voglio parlare. Per l'amor del cielo, 
so bene che la mia è una macchina ob¬ 
soleta, e che fa ridere di fronte ai su¬ 
permuscolosi Athlon di oggi; ma ci uso 
un word processor e uno spreadsheet 
di pubblico dominio Icosì non faccio 
piangere Bill Gates per averlo privato 
dei miei soldi, se uso una copia pirata), 
ci navigo su Internet a bordo di una 
scialuppa (Netscape 3) e. devo confes¬ 
sare le mie vergogne, mi ci diverto lo 
stesso. 

Vorrei solo sapere (e credo che la co¬ 
sa possa interessare a molti lettori co¬ 
me me) come posso fare per incremen¬ 
tare le prestazioni del mio CD-ROM 
(8X; purtroppo, se vado ad analizzare le 
Proprietà di Sistema-> Prestazioni-> 
Proprietà File System-> e dicco la lin¬ 
guetta CD-ROM, scopro che Windows 
setta la memoria cache a 1238 KB di 
memoria fisica, per ottimizzare le pre¬ 
stazioni del CD-ROM durante l'accesso 
dei dati, e che lo stesso CD-ROM è ot¬ 
timizzato come unità a velocità quadru¬ 
pla o superiore. Ora io mi chiedo come 
mai abbiano fatto tante differenziazioni 
tra driver a 1,2.3 e 4 velocità e dimenti¬ 
cano che ormai le velocità dei CD-ROM 
sono tutte a due cifre, e, soprattutto, 
mi chiedo come si può fare per riferirsi 
a una più precisa velocità del driver) 
senza ricorrere a costose sostituzioni o 
aggiornamenti. Preciso che uso Win¬ 
dows 95 e la mia macchina ha 48Mb di 
memoria Tra i tip&trick che distribuite 
a tutti a piene mani, non avete qualcosa 
per me? 

Gianpio Rinovato 


l'iopin'lit I ita «yilttm 


DocoitovM) 

Dncongido 


Ràoluaone dai problemi 


Ditcolloppy 


CD-ROM 


Impone*»» d oHmaanne date pianano*» defunti 
CDROM del computai 


Incoila*»» 

Cmantor» cache icpplomOfiMie 


Min 


— } 


Max 


Quartina pei |Un*l e medmple velociti oropenoie * I 

Wetdovn ultaeil 1238 KB i mamma luca pei dimmelo le 
piettam» dot CD-ROM duomo Taccono ai doli 


OK 


«mia 


Scrivete a MCmicrocomputer! 

Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini 
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302). sia l’e-mail. all'indirizzo 
p-c posicitZiipuiricon-HTl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬ 
za, per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella 
dei singoli redattori E' più semplice per voi e. anche se sembra strano, per noi. E’ diffi¬ 
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬ 
cate); per le e-mail qualche volta succede Voi provate, basta che non vi offendiate se 
non vi rispondiamo Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e 
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato. 


sti valori moltiplicandoli per un 
numero intero; proviamo, ad 
esempio, a triplicare questo pa¬ 
rametro portandolo a 2476 (la 
cache passerà a 4957) ed ese¬ 
guire qualche prova, usando la 
macchina per qualche giorno. 
Successivamente si potrà pro¬ 
vare con valori più alti. 

Chiusa questa finestra, aprire 
quella di Prefetch; passiamo di 
nuovo al decimale e ci ritrove¬ 
remo con il valore 228, che rap¬ 
presenta il valore collegato alla 
chiamata "velocità quadrupla o 
superiore" Aggiungendo 56 o 
58 a questo valore si incremen- 


E ccola immediatamente servito! 

Sotto Windows 95 (ma la cosa 
vale anche per il 98) si possono mi¬ 
gliorare notevolmente le prestazioni 
del nostro CD-ROM, modificando 
una serie di parametri attraverso 
l'uso di Regedit. 

Pur essendo finalizzata, la replica, 
al suo specifico quesito, cercheremo 
quindi di essere il più generici possi¬ 
bile, in modo da adattare la risposta 
stessa a possessori di sistemi diver¬ 
si. Lanciamo Regedit e cerchiamo la 
chiave HKEY_Local_Machine\Sy- 
stem\CurrentControlSet\Control\File- 
SysterrACDFSKey. Per sicurezza 
scriviamo da qualche parte i valori 
che ci compariranno, nel caso si de¬ 
sideri ripristinare i valori di default 
(solo quelli di Tail e di Prefetch; inuti¬ 
le andare a modificare qualli di Pre¬ 
fetch Tail, visto che intervengono 
non più di tanto sulle prestazioni fi¬ 
nali e. se si esagera, addirittura pos¬ 
sono ridurle). Doppio click su Cache- 
Size, e si aprirà la finestra "Modifica valo¬ 
re DWORD" . 

Il valore espresso sarà in esadecima- 
le; passiamo in decimale e ci comparirà 
un numero pan a 619, 617 o , più rara¬ 
mente, qualcun altro, diverso da questi 
due. Il gioco sta nell'incrementare que- 


■ -Inl.l 


J CuwtfCorMJS# • 

_J CorM 

• JASD 

• _J CortUnUm 

• D«vc«Om» 
- _J 

JC0F5 
_J Nrf/dTa 
_J GnxoOrdert. 
_J IDCorftf)B 


• _J k**o«dl* 

• _J ModaPrtc 

• _J MsòaRxioj 

• _J NWMCVPIO* 

• -J Nh 

_J NTKsm 1 

• _J PorfSUrt 

• JPw 

• _J 

• _J SocuVV» 
J SarvxeGfCM 

• _J Servi: «Provi 

• _| Setaon Man 

• _J S««x*rto«r»i 
» _J Sfuttowi 

_J T»r*Zcn«lf< 
_l Upd*. 

_J VMMETtoi 

• _J WebPoU - 
• J Sterrai 

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J 


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0*030000*4 |228| 
0*000000001129) 


f? Et 

r 


ta la velocità ottimizzata di 2X. Un valore 
di 340 dovrebbe essere considerato co¬ 
me massimo, anche se c'è un certo 
margine sicuro di manovra intorno a 
questo. 

Chiuda Regedit, registrando il cambia¬ 
mento di valori, e il suo CD-ROM 8X 
avrà a questo punto, a occhio e croce, 
le prestazioni di un 12-13X. Questa tec¬ 
nica è valida anche per CD di velocità 
superiore, mentre risulta di più scarsa 
efficacia per i DVD , per i quali, più che 
la velocità, è importante la dimensione 
della cache supplementare 
I risultati finali si possono testare sul 
campo, con l’uso, o utilizzando il pac¬ 
chetto SiSoft Sandra, di cui abbiamo 
parlato più volte nella rubrica ABC. 

Raffaello De Masi 

Continua a pag 20 


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fìssa riferimenti, imposta preferiti, copia 
tutto, taglia tutto, diuidi tutto, annulla ecc. 


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Segue da pag 18 


File incancellabili 


Mi è successa una cosa davvero 
strana, che menta di essere racconta¬ 
ta! Ho scaricato da Internet il program¬ 
ma Aristo, un pacchetto per lo splittmg 
dei file, e, dopo averlo installato, mi 
sono accorto che WinZip fa la stessa 
cosa, anche se scoprirlo è un tantino 
difficoltoso 

Ho cancellato, allora, il programma 
con l'Unistaller in esso integrato ma 
ho scoperto che il Aristo mi ha lasciato 
un ricordino, nella cartella di Sistema, 
che non riesco più a eliminare. 

Il file si chiama _bp321cm; ho tra¬ 
sportato la cartella sul desktop, ho 
riawiato il sistema, ma, lo stesso, sia il 
file che la cartella che lo contiene Iè 
l'unico file rimasto in essa) sono saldi 
come montagne di granito. Ho provato 
a cancellare anche da DOS, ma ricevo, 
m risposta, il messaggio che il sistema 
non riesce a trovare lo specifico file, 
con un invito a indicare bene il percor¬ 
so 

Eppure sono sicuro di aver battuto 
bene tutto il pathname. 

Sfesso discorso se tento di usare 
DELTREE. cosa posso fare per elimi¬ 
nare questo ospite indesiderato? 0 de¬ 
vo temere di essermi preso un virus ? 

Andrea Dominici 


N essun virus, ma solo una delle 
tante idiosincrasie di Windows 
Quel che lei ha descritto avviene quan¬ 
do il file o la cartella in questione ha 
caratteri illegali come parte del suo no¬ 
me. che Windows non riesce a con¬ 
vertire nel normale set di caratteri AN¬ 
SI Quando questo avviene, sia DOS 
che Windows visualizzano questo ca¬ 
ratteri come il segno di underscore ( _ 
), ma questo l'utente non può saperlo, 
né può sapere quale carattere si na¬ 
sconde dietro questo simbolo, Ovvia¬ 
mente, quando in qualche modo si 
tenta di manipolare il file in questione, 
ad esempio tentando di cambiare no¬ 
me o cercando di cancellarlo, Win¬ 
dows ci avvisa che il file non esiste. 

La soluzione, ovvia, è quella di rife¬ 
rirsi al file senza far riferimento specifi¬ 
co al carattere illegale. Immaginiamo 
che il file sia nella directory Desktop di 


Windows; andiamo in DOS e battiamo 
C. \Wìndows\Desktop. 

Ricorriamo, a questo punto, ai carat¬ 
teri jolly, le wildcard, quegli speciali ca¬ 
ratteri che indicano al comando DELE- 
TE di accettare qualunque simbolo sia 
presente al suo posto. Nel suo caso 
proviamo a battere (se si tratta di una 
directory) DELTREE ?bp321cm. con il 
simbolo di punto interrogativo che av¬ 
visa il sistema che a quel posto può 
esserci un qualsiasi carattere, in altri 
termini gli abbiamo detto "Cancella il 
file che termina con la sequenza 
bp321cm, senza badare al simbolo che 
c'è prima", Ovviamente, se si tratta di 
un file invece di una cartella, il coman¬ 
do DEL funzionerà con lo stesso mec¬ 
canismo 

Se invece si desidera in qualche mo¬ 
do manipolare il file senza cancellarlo, 
si può ricorrere al comando REN 
?bp321cm abp321cm, dove, ad esem¬ 
pio, abbiamo sostituito il carattere ille¬ 
gale con la lettera a (o qualsiasi lettera 
o sequenza di lettere si preferisca) 

Raffaello De Masi 


Icone personalizzate 

NELLA BARRA 
DEI COLLEGAMENTI DI IE 


Ho letto, caro De Masi, sempre con 
molta attenzione le sue puntate dedi¬ 
cate ai Trip & Tnck e ho sovente mes¬ 
so a frutto i suoi consigli. Ho apprezza¬ 
to, in particolare, la puntata dedicata a 
Internet Explorer. 

E' a questo riguardo che devo porle 
una domanda; recentemente ho inseri¬ 
to, nella barra dei collegamenti. l'URL 
di Tucows. e ho notato che ora ho, ac¬ 
canto al nome , una piccola icona per¬ 
sonalizzata diversa dalla solita "e" di 
quelli già presenti. Ho provato a fare la 
stessa cosa con altri siti; alcune volte 
ritorna la "e ", altre compare una diver¬ 
sa icona, Mi spiega come si fa, quale 
codice occorre inserire nella pagina, o 
quale utility occorre usare per avere 
questo risultato? 

0 si tratta di un servizio a pagamen¬ 


to di qualche fornitore di servizi ? 

Ho letto con grande piacere l'articolo 
su Olilo, e attendo con impazienza 
quello su Stanilo In una rivista tecno¬ 
logica come MC, trovare un'oasi di ri¬ 
poso e di lettura non impegnata è 
sempre piacevole e divertente. 

Oltre, ovviamente, ai suoi aneddoti 
personali. 

Può darmi un'anticipazione sulle fu¬ 
ture puntate? 

Luigi Clemente Piano 


G razie per l'apprezzamento! Avvisi 
ai naviganti era stato pensato, fin 
dall'inizio, con questo scopo Sono 
contento che abbia raggiunto il risulta¬ 
to, 

Per quanto attiene a quello da lui no¬ 
tato. non è difficile raggiungere il risul¬ 
tato, Occorre creare con un program¬ 
ma di editing di icone, l'immagine de¬ 
siderata. 

Non è necessario adottare un pac¬ 
chetto specifico (anche se , in sha¬ 
reware, si trova molto materiale in pro¬ 
posito) , è sufficiente avere un pac¬ 
chetto di grafica che, nelle sue opzioni 
di salvataggio, disponga del formato 
ICO (le cui specifiche, tra l'altro, ri¬ 
guardano il formato, un quadrato 
16x16 punti, e i colori, 16). Creiamo 
quindi questa icona, e salviamola da 
qualche parte usando il nome FAVI- 
CON.ICO (che poi sarebbe FAVorite 
ICON, giusto?). 

Se desidera dotare il suo sito della 
possibilità da lei descritta, raggiunga la 
sua area di lavoro sul server che la 
ospita e scarichi l'icona cosi formata 
nella root principale, praticamente nel¬ 
la stessa cartella che contiene la sua 
pagina home-index-main, o comunque 
le abbia chiesto di chiamarla il fornito¬ 
re Da questo momento, chi decidesse 
di salvare tra i "favoriti" la sua pagina 
ritroverà, nella barra, l'immagine da lei 
salvata in questo modo 
C'è da dire che la stessa cosa può 
essere fatta inserendo nelle sottocar¬ 
telle di cui è composto il suo sito altre 
icone Prevenendola, le dico che la co¬ 
sa funziona solo in Internet Explorer e 
non con Netscape (non ho però prova¬ 
to con l'ultima versione, né con Mozil¬ 
la) e con altri browser 
Questo numero ospita la storia di 
Stanlio, come ha visto. Non perda uno 
dei prossimi, ci sarà la storia 
dell'Orient Express! 

Raffaello De Masi 

MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


20 








Festeggiamo insieme a voi! 




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a cura dì Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia 


di Massimiliano Cimelli 



I nuovi prodotti di Philips destinati al CeBIT 




capace di garantire immagini visibi¬ 
li anche in presenza di luce diurna 
grazie ai 1000 ANSI Lumen di lu¬ 
minosità e dotato di un funziona¬ 
mento silenzioso con un livello di 
rumore al di sotto dei 32 dB. Prez¬ 
zo al pubblico di lire 10.200.000. Il 
secondo è un monitor al plasma 
da ben 42 pollici che, munito di 


connettore VGA, può supportare risolu¬ 
zioni sia VGA, S-VGA e XGA (1024 per 
768). Il Brillance 420 P oltre all'ingresso 
video, che ne permette il collegamento 
ai VCR e DVD, è dotato di uno speciale 
rivestimento antiriflesso che, unito alla 
funzione di scanning progressivo, cioè il 
rinnovo del frame 50 volte al secondo, 
garantisce un'ottima visibiltà e stabilità 
dell'immagine. Il prodotto è disponibile 
anche nella versione PID 420W, con PC 
integrato e ingresso video CVBS al 
prezzo rispettivamente di lire 
18.000.000 e di lire 25.400.000. 

Per quanto riguarda il mondo della 
masterizzazione, Philips propone 


Royal Philips Electronics, 
in occasione del prossimo 
CeBIT di Hannover, presenta 
in anteprima i prodotti 
che invaderanno nel corso 
dell'anno il mercato italiano. 


Una prima novità ci è offerta 
daH'ampliamento della gamma di 
monitor CRT con la linea Brillance 
Reai Fiat che, destinata al mercato 
professionale, presenta tre modelli 
arricchiti con tecnologia ICE (Ima- 
ge Clear Enhancement) e funzioni atte a 
migliorarne le prestazioni e la qualità 
dell'immagine. Ad esempio, lo schermo 
di vetro sarà realizzato con una lieve cur¬ 
vatura della superficie interna, la quale 
permetterà all'occhio umano di vedere 
l'immagine sempre perfettamente piatta 
e in più controllo avanzato della dimen¬ 
sione dello "spot" luminoso, garantirà 
una messa a fuoco sempre uniforme. I 
nuovi monitor utilizzano una connessio¬ 
ne USB per interfacciarsi al PC e posso¬ 
no inoltre vantare funzioni di correzioni 
automatiche degli errori di purezza e 
convergenza, determinati dalle variazioni 
del campo magnetico, dall'influsso della 
temperatura e dalle fluttuazioni di cor¬ 
rente. Entrando nel dettaglio il 201 P da 
21 pollici con diagonale utile di 20 e un 
dot pitch di 0,24 mm, sicuramente il top 
della gamma, permette frequenze oriz¬ 
zontali di 121 MHz offrendo una risolu¬ 
zione massima di 2048 per 1536 punti 
con un “display flicker free" da 1600 
per 1200 sino a 97 Hz. Prezzo consiglia¬ 
to al pubblico di lire 2 190.000 Mentre i 
modelli 109 P e 107 P da 19 e 17 pollici 
con dot pitch di 0,25 mm, possono rag¬ 
giungere una risoluzione di 1920 per 
1440 ad una frequenza massima oriz¬ 
zontale rispettivamente di 110 e 96 
MHz, al prezzo di lire 1.294 000 e di lire 
915.000. Anche nella famiglia in conti¬ 
nua espansione dei pannelli LCD è stato 
introdotto un nuovo display, il Brillance 
150 P. Questo modello da 15 pollici reali 
non solo è munito di altoparlanti e mi¬ 
crofono integrati, ma permette anche 


connessioni sia analogiche VGA che digi¬ 
tali DVI per risoluzioni video di 1024 per 
768 a 75 Hz, al prezzo di lire 2.395.000. 
Se desiderate visioni cinematografiche 
allora vi potrebbero accontentare l'HG 
20 e il Brillance 420 P. Il primo prodotto 
è un videoproiettore del peso di 4,9 Kg 
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le immagini di test per le stampanti 
e le acguisizioni effettuate con gli scanner in prona, 
55 titoli software 
demo e shareware 
dedicati 

all'immagine / 
digitale. 


Sul numero di marzo: 


Schede grafiche 
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stampare a sublimazione 


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m... piccoli piccoli! 

Proua Software: 

Ulead Photolmpact 

Tecnica Pro: 

Freeze Frame, fermiamo 
il mondo! 

Digitips: 

Inuecchiamento artificiale 
Piastrelle inuisibilil ffi 


nabli eue muibiL 



hop! 


■aPh( 

Spazio immagine: 

Andrea Foglietta 

Teorie 6 Tecniche: 

I profili ICC e gli applicatiui 
del colore 

Panoramica 

I filtri per Photoshop 3' parte 


PC imoging é uno 












































quattro nuovi masterizza- 
tori riscrivibili con buf¬ 
fer da 2 Mbyte; tre 
esterni, nelle ver¬ 
sioni 462 K con 
porta parallela, 

463 K con inter¬ 
faccia PCMCIA e 

464 K con con¬ 
nessione USB 
ed uno interno, 
l'804 K con inter¬ 
faccia IDE/ATA- 
Pl. La serie 400 
PCRW consente 
di registrare, leg¬ 
gere e riscrivere i 
dati a 600 Kbyte/s, 
mentre il PCRW804 K sfrutta una velo¬ 
cità di lettura a 32x, di scrittura a 8x e di 
riscrittura a 4x. 

Tutti i modelli sono forniti di software 
Write2CD, dotato di una particolare fun¬ 
zione di compressione dati che permet¬ 
te di memorizzare fino a 1 3 Gbyte di 
informazioni su un solo CD II prezzo al 
pubblico è di lire 640 000 per le versioni 
esterne e di lire 499 000 per quella inter¬ 
na Le novità non sono finite. Per coloro 
che desiderassero una maggiore interat¬ 
tività con il proprio PC tramite piccoli in¬ 
vestimenti. le casse acustiche MMS240 
e la videocamera Vesta Fun potrebbero 
rappresentare una valida alternativa. 


ìt cana- 
Itopar- 
sr- 




L'MMS240 genera 15 
Watt ( 7.5 W per cana¬ 
le) attraverso altopar¬ 
lanti attivi scher¬ 
mati magneti¬ 
camente, mu¬ 
nito della tec¬ 
nologia "Incredibile Sur¬ 
round", che permette di ascol¬ 
tare l'audio in 3D e "Ultra Bass", che 
sfrutta particolari sistemi di elaborazione 
dei segnali digitali per simulare segnali a 
bassa frequenza e sostituirli con le ar¬ 
moniche corrispondenti è venduto al 
prezzo di lire 71 000. Mentre Vesta 
Fun con interfaccia USB, permette 
di collegarsi a Internet con una riso¬ 
luzione di 640 per 480 o catturare 
immagini alla velocità di 30 
fotogrammi al secondo. La 
videocamera è completa di 
software Video e-mail, per 
salvare filmati come file 
eseguibili potendoli inviare 
come messaggi e-mail e di 
Ulead Photo Explorer pro¬ 
gramma capace di creare 
calendari utilizzando 
foto personali, di 
realizzare 
screen saver 
e diapositive 
Prezzo al pub¬ 
blico di lire 99.000. Se invece non pos¬ 
sedete un PC e desiderate comunque ri¬ 
cevere o inviare fax e messaggi e-mail, 
con gli scanner/fax Magic2Memo e Ma- 
gic2Vox non è più un problema. I due 
nuovi prodotti sono dotati del sistema 
"Intelligent Fax Switch" di Philps per il 
funzionamento cordless e il trasferimen¬ 
to di chiamata, inoltre consentono di ac¬ 
cedere alle informazioni offerte da Inter¬ 
net. per entrare nei siti si utilizza una ta¬ 
stiera pieghevole e le funzioni di "Ricer¬ 
ca" o di "Indice" integrate. Magic2Me- 
mo ha una memoria di 25 pagine per 
l'eventualità in cui si rimanga sprovvisti 
di carta, mentre Magic2Vox fornisce an¬ 
che una segreteria telefonica digitale in¬ 
tegrata 


uieaa moto 
gramma cai 
calenc 
fol 


Philips ha pensato 
anche agli aman¬ 
ti della musica 
tascabile pre¬ 
sentando un 
nuovo ri- 
produttore 
audio 
MP3. Rash 
è un apparecchio dalle 
dimensione particolarmen¬ 
te ridotte (7x7 cm di superficie per un 
peso di 50 gl ed è in grado di riprodurre, 
cancellare, sovrascrivere e re-mdicizzare 
i file digitali MP3 scaricati da Internet e 
memorizzarli su apposite schede Flash 
Memory, supporti capaci di contenere 
sino a un'ora di musica. Il prodotto sara 
commercializzato verso il secondo trime¬ 
stre dell'anno e comprenderà nella con¬ 
fezione, oltre al cavo di connessione alla 
porta parallela del PC. anche una scheda 
Flash Memory e il software RealJuke- 
box di Realnetwork. 

Infine, tre novità anche nel campo della 
telefonia mobile: il cellulare GSM Savvy 
Vogue e i Dual Band G2K e Xemum 989. 
Sicuramente il prodotto più completo e 
funzionale della serie, rivolto a coloro 
che desiderano sempre di più dal proprio 
“telefonino", è il GSM Dual Band Xe- 
nium 989, dotato con sistemi di coman¬ 
do e chiamata vocale che permettono di 
accedere sia alle principali funzioni con¬ 
tenute nei menu sia ai numeri telefonici 
pronunciando il nome di chi si desidera 
chiamare II modello, del peso di 99 
grammi, garantisce un'autonomia in 
standby di 400 ore e dalle 3 alle 6 ore in 
conversazione con una batteria standard 
da 900 mAH; singolare è la possibilità di 
personalizzare la conversazione inviando 
tramite messaggi SMS delle "Emotion 
Icons", icone che possono essere unite 
al testo scritto come si farebbe con l'al¬ 
legato di un messaggio e-mail Lo Xe- 
nium oltre ad essere fornito con cuffie 
attive, utilizzate per impartire i comandi 
vocali, comprende anche una calcolatri¬ 
ce. un convertitore Euro integrato, dei 
giochi e suonerie a scelta con un pro¬ 
gramma per creare melodie personaliz¬ 
zate, un orgamzer per pianificare gli ap¬ 
puntamenti e le scadenze ed un "Voice 
Memo" che consente di memorizzare 
20 secondi circa di appunti vocali. 

I cellulari di Philips dovrebbero essere 
disponibili al pubblico tra Maggio e Lu¬ 
glio ad un prezzo ancora da stabilire. 

Tutti i prezzi sopracitati si intendono 
IVA esclusa. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


Per Informazioni: 

Philips, 

Tel 0392035836. 

t-. nc.vs ;'.-y lc-'i| 

25 






• PERIFERICHE 


r Mercato - 

Press Briefing Adaptec: strategie per il futuro 


Nuovi scanner Umax 


Per informazioni: 

Umax, 

i« nmaa mn 


Il 2 febbraio Adaptec ha tenuto un press briefing all'Hotel Le Meridien di Bruxelles. | 
m Belgio, per comunicare le proprie strategie di mercato, 

Robert Schultz, Chief Operatmg Officer di Adaptec. ha efficacemente illustrato la 
pianificazione e le strategie dell'azienda, spiegando i vantaggi che le recenti acquisi- • 
zioni di aziende come DPT e le alleanze strategiche con aziende come Agilent porte- | 
ranno nella produzione e offerta di soluzioni complete per la gestione dello Storage. . 
Schultz ha parlato del prossimo protocollo Ultra320 SCSI, rivelando che già nei labo¬ 
ratori Adaptec esistono prototipi (delle dimensioni di un tavolo da disegno!) funzio- * 
nanti, e che il bus continuerà ad utilizzare gli stessi cavi e le stesse terminazioni i 
dell'Ultral 60 

Dovremmo cominciare a vedere dei prototipi pre-release verso la fine di quest'anno, 
con la probabile commercializzazione dei prodotti per il primo trimestre 2001 
L'impressione che si è avuta dalla presentazione è che Adaptec sta, lentamente. I 
abbandonando il mercato consumer (almeno per quanto riguarda l'offerta di prodotti | 
hardware), per concentrare la propria attenzione sui segmenti di mercato delle work¬ 
station e server di fascia media ed alta. 

La presentazione, infatti, era incentrata nella convergenza di necessità dei clienti di I 
avere contemporaneamente lo spostamento, la gestione, lo Storage e la protezione | 
dei propri dati e di come le soluzioni proposte da Adaptec. hardware e software. . 
soddisfacessero queste necessità 

Come cliente consumer, era però considerato solo l'utente con la necessità di • 
masterizzare, per cui la soluzione proposta da Adaptec si esplicava con l’accoppiata | 
scheda SCSI ad alte prestazioni - masterizzatore SCSI - software di masterizzazio- , 
ne: a nostro avviso, ignorando volontariamente che il mercato dei masterizzatori con ' 
interfaccia SCSI è molto limitato, vista l'offerta di dispositivi IDE con eccellente rap- 1 
porto prezzo/prestaziom. | 

Dal punto di vista Software, Adaptec ha esposto le strategie di marketing per i propri . 
prodotti di authoring per CD-ROM e di protezione dei dati: per quest’ultimo settore, 
l’azienda ha un progetto pilota in USA per un prodotto, ReZoom, abbastanza interes- ' 
sante. 

Come interessante è l'alleanza con RealNetworks, per offrire agli utenti la possibilità ( 
di scaricarsi facilmente file musicali da Internet per crearsi i propri CD Audio. 

Il futuro di Adaptec risiede in tre settori RAID, con l’offerta di controller e prodotti 
SAN (Storage Area Network): I/O, con SCSI, Fibre Channel e il futuro Infimband, e il I 
Software, con i prodotti per la masterizzazione e la produttività personale (ReZoom) | 
e il futuro software per l'authormg DVD. 

Per quanto riguarda Firewire, Schultz ha risposto che il supporto per questa tecnolo¬ 
gia è ormai presente ed integrata in molte schede madri, limitando di fatto ad una I 
piccola nicchia di mercato l’offerta di schede di interfacciamento per questo stan- , 
dard 

di Franco Paiamaro I 

k — — — — — _ — — — — — _ — — J 



Il nuo¬ 
vo scan¬ 
ner Umax 
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bile al costo di lire 375.000: Umax Speedy 
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ne di 1200x2400dpi a 42bit. formato 
LEGAL, con lettore diapositive (formato 
max. A4) opzionale, protocollo USB, dispo¬ 
nibile per Win 98 e MacOS iMac/G3/G4. Il 
software comprende: Presto! Page 
Manager, Omnipage LE e Photoshop LE Lo 
scanner è idisponibile al costo di lire 
690.000 IVA esclusa. 



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Prime S.r.l. ha concepito Palm Agent Kit, 
un prodotto che consente di automatizzare 
l'acquisizione degli ordini, ispirato ai criteri 
del minimo ingombro e della massima rapi¬ 
dità ed efficienza nella trasmissione dati 
Palm Agent Kit è un prodotto concepito 
per rendere sicura ed efficiente la procedu¬ 
ra di trasmissione degli ordini di acquisto e 
la gestione del portafoglio clienti 
I problemi connessi alla trasmissione degli 
ordini via fax e/o corriere determinano spes¬ 


so consistenti ritardi nell’evasione degli ordi¬ 
ni e nella consegna delle merci. Con Palm 
agent kit, invece, i dati immessi nel palmare 
vengono immediatamente trasferiti alla 
sede aziendale via Internet. Inoltre, ad ogni 
connessione Palm Agent aggiorna automa¬ 
ticamente e senza alcun intervento da parte 
dell'utente, i dati contenuti nel terminale 
dell’agente (anagrafiche clienti, listini, artico¬ 
li, ecc.). Il kit è formato da un palmare 
Windows CE. di un modem a 56K e di una 



stampante 
portatile con 
interfaccia a raggi 
infrarossi. 

L'intero kit pesa meno di 1 
Kg, e la sua facilità di tra¬ 
sporto è assicurata da un 
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Si svolge a Fiuggi dal 3 al 5 marzo 2000 


Al via DeepConOne 



E' online l'enciclopedia galattica 
dalia A di Asimov alla Z 
di Zardoz. E la fantascienza 
romana riparte sotto gli occhi 
di Ed Bishop. 

Nel nostro Paese il panorama delle 
riunioni che parlano di fantascienza è 
quello dei fiori nel deserto. Belli e 
coloratissimi, ma troppo radi, rispetto 
ai giardini delle altre nazioni, In parte 
questo vuoto, nel tempo, è stato col¬ 
mato dalle tante mimcon, riunioni a 
carattere locale di piccoli gruppi di 
appassionati. Questo tessuto, pure 
importantissimo, non può colmare da 
solo il vuoto. Inoltre le mimcon e gli 
altri appuntamenti più importanti con¬ 
dividono un problema di fondo: la 
monotematicità Star Trek è Star 
Trek, Star Wars è Star Wars. Anime e 
Manga sono Anime e Manga, e cosi 
via.Qualcosa si sta muovendo, 
soprattutto a Roma e zone limitrofe. Ad 
esempio va assolutamente segnalata la 
prima DeepCon, la riunione dedicata a 
tutta la fantascienza L'organizzazione è 
di Deep Space One. in breve DS1 
li ir no .'/wvvw oeepspaceone.com il il grup¬ 
po romano che fa capo a Francesco 
Miranda, ra ggiungibile pei posta ele ttro- 
mca come ll.miraitcJa^lfilp.maiica.i] e al 
numero telefonico 0347/2847875. Nata 


come costola dello Star Trek Italian Club 
l,ntip.//www sue mi la sviscerata passio¬ 
ne per le creature cibernetiche Borg li 
pone in un'ottica diversa, non tradizionale 
e comunque da outsider, nell'interpreta¬ 
zione del fantastico, che per i Borg è a 
metà strada tra uomo e macchina, tra 
analogico e digitale. 

DeepSpaceOne sta portando avanti un 
proprio progetto globale che non esclude 


nessun aspetto della fantascienza, e 
che verrà dibattuto appunto in quel di 
Anagni, durante la prima convention. 
Tra le realizzazioni pratiche di DS1 
spicca l'Enciclopedia Galattica Online, 
della quale si converserà in saloni e 
corridoi dell'incontro. 

Un altro filo conduttore dell'incontro 
sarà la convergenza tra vecchie e 
nuove forme di fantascienza e della 
loro anima digitale, dagli anime, i film 
a cartoni di realizzazione nipponica, 
agli effetti speciali della nostra era, al 
fumetto italiano all'insegna di Nathan 
Never, rappresentato dalla sceneggia¬ 
tone Gabriella Cordone. 

Gli appassionati di fantascienza glo¬ 
bale potranno incontrarsi a Fiuggi nei 
giorni 3. 4 e 5 marzo. Nel rimandarvi al 
programma completo, disponibile sul 
sito, possiamo anticipare alcuni ele¬ 
menti importanti: l'assoluta trasversa¬ 
li^ dell'evento rispetto ai vari cult 
(Dark Skies, Capitan Harlock. Doctor 
Who, Spazio 1999, X-Files, Flash 
Gordon, Ai confini della realtà. Kronos. 
UFO, Gundam, ma anche Star Trek e 
Star Wars), le sponsorizzazioni di realta 
importanti, a partire da Canal Jimmy, la 
TV satellitare specializzata nei serial di 
Science fiction; la presenza di un ospite 
d'eccezione come Ed Bishop, l'indimen¬ 
ticato comandante Straker di UFO, che 
inoltre consegnerà il premio per il miglior 
costume di tutta la fantascienza 


• INTERNET 


L'anima gemella attraverso Internet 



Webstar, società del gruppo Edistar. 
presenta oggi il primo sito italiano destina¬ 
to alle relazioni personali. Trovare l'anima 
gemella, incontrare nuovi amici, fidanzar¬ 
si, e oggi piu facile attraverso Internet. 

Annunci.it e il primo sito tutto italiano 
dedicato alle relazioni personali, disponibi¬ 
le dal 21 gennaio e ideale per chi cerca 
nuovi amici o un nuovo partner Tutti gli 
annunci vengono inseriti gratuitamente, e 
c'è la possibilità di corteggiare e farsi cor¬ 
teggiare mantenendo l'anonimato fino a 
quando lo si desidera La privacy è garan¬ 
tita, come garantita è una corretta gestio¬ 
ne della messaggistica utilizzata durante i 
contatti. 

La ricerca del proprio compagno o della 


propria compagna e è facilitata dalla 
possibilità di dare indicazioni sui propri 
gusti personali, è possibile indicare 
città o provincia di residenza, ma 
anche di particolari piu "frivoli', come 
altezza, colore degli occh i, carattere, 
gusti. In Iwww.annunci.if verrà messa a 
disposizione, per ciascun inserzionista, 
una " stanza segreta ", per ricevere mes¬ 
saggi personali e per flirtare con una chat 
del tipo one-to-one. Chi cerca amici, com¬ 
pagni d'avventura, di viaggi, o semplice¬ 
mente una persona con cui condividere 
gusti e hobby, può entrare negli altri ’ 
mondi ' proposti dal sito, ricchi di sorpre¬ 
se: dall' oroscopo, quotidiano e mensile, 
alla abbottega di shopping, che permet¬ 



terà di acquistare regali per la persona che 
si intende corteggiare, per un amico, o 
per sé. Il sito offrirà anche la possibilità di 
prenotare viaggi, ristoranti, locali, alberghi 
e concerti. Il tutto attraverso una interfac¬ 
cia agile e piacevole, anche per chi utilizza 
Internet da poco tempo 

Per informazioni 

Webstar, 

hvivv. i'U'hpi >1 


28 


MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000 





























La collezione 


più segreta 
Il'anno 



Fanno parte della linea Sexy Collection: 

Shock thè Game 

Una scossa 
psicosessuale 
che non si dimentica. 



Strip Black |ack 

Un’appassionante versione 
sexy del gioco d'azzardo 
più famoso di Las Vegas 



Sexy Collection. By Microforum Italia. Il meglio a meno solo per adulti . 


Microforum Italia Point. Il meglio a meno. 

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I.C.P asiociati 












PERIFERICHE 


Nuova unità a nastro ad alte prestazioni f 


Un nuovo produttore di sistemi Storage a 
nastro rende disponibili i propri prodotti in 
Italia: OnStream, Ine. 

I sistemi per il back-up offerti da 
OnStream si avvalgono della tecnologia 
ADR (Advanced Digital Recording), con 
modalità di scrittura a 8 canali; la capacità 
delle cartucce è di 30 o 50 Gbyte, con tran¬ 
sfer rate fino a 2 Mbyte al secondo. 

L'offerta si articola su quattro drive, i 
modelli DI30. DP30. SC30 e SC50 


Tutti i drive dispongono del software 
Echo, per sistemi Windows 9x e NT; 
l'interfaccia disponibile per il modello 
interno DI30, è EIDE; il DP30 esterno è 
parallelo, i modelli SC30 e SC50 sono 
SCSI, Tutti i drive implementano sofisticate 
tecnologie ECC; la testina è servoassistita 
e la velocità di trasferimento dati è variabile 
in base alla velocità di scrittura. 

Il prezzo delle cartucce da 30 Gbyte è di 
lire 86.000 IVA esclusa, mentre il drive 



DI30 è immediatamente disponibile al 
prezzo di lire 643 000, sempre IVA esclusa 

Per informazioni: 



• PERIFERICHE 


di Alessandro Pelle 


Minolta in mostra al Cebit 2000 


Minolta ha presentato al CeBIT di que¬ 
st'anno i nuovi sistemi " tre in uno" 

Salvaspazio: le copiatrici stampanti della 
serie DiALTA. 

La Di 151 è la più piccola della sene e 
vanta una produttività di copia o stampa di 
15 pagine al minuto con una risoluzione di 
600 dpi e formati fino ad A4. Con lo scan¬ 
ner piano interno, la 151 non viene utiliz¬ 
zata soltanto come copiatrice, ma può 
essere opzionalmente aggiornata per fun¬ 
zionare come fax e stampante laser di 
rete. Stesso discorso vale anche per la Di 
181 che in poco spazio, riesce a soddisfa¬ 
re le esigenze di piccoli uffici o work- 
group. Con la 181 le pagine prodotte al 
minuto salgono a 18 con una risoluzione 
sempre di 600 dpi ma con una capacità 
massima di alimentazione di ben 3.050 
fogli Studiata per una produzione di 
15 000 pagine/mese, anche la Di 181 
offre prestazioni altamente qualitative sia 
come copiatrice b/n digitale sia come fax 
e stampante di rete con un basso prezzo 


a pagina. Una particolare funzione della 
181 è la possibilità di faxare 
sul vetro dello scanner i documenti A3, 
ma se il fax di destinazione non fosse 
compatibile con il formato spedito, il 
documento verrà automaticamente ridi¬ 
mensionato durante la trasmissione II 
fax opzionale è equipaggiato con un 
modem da 33,6 Kbps La nuova gamma di 
punta “ tre in uno" di Minolta è rappre¬ 
sentata dalla Di 250f e Di 350f Questi fax 
digitali sono basati sulla meccanica di una 
fotocopiatrice laser, sono stati progettati e 
costruiti per quegli uffici che hanno elevati 
volumi di copia e fax Ambedue le macchi¬ 
ne hanno una velocità di trasferimento 
dati quasi pari alla rete isdn e offrono una 
produttività di 25 pagine al minuto per la 
250f e di 35 per la 350f Entrambi i model¬ 
li sono equipaggiati con un sistema fax 
duplex per risparmiare la carta, funzione di 
indirizzi multipli e fax di gruppo, possibilità 
di programmare 300 numeri con composi¬ 
zione mediante un solo tasto e 200 con 


selezione 
rapida con una memoria di ricezione e tra¬ 
smissione di 16 MB espandibile fino a 64 
MB Altro vantaggio di entrambe le mac¬ 
chine è la capacità di stampa in rete che, 
unitamente al comodo e intuitivo display 
soft touch, ne fanno delle macchine affi¬ 
dabili, di alta qualità e di immediato utiliz¬ 
zo. 


Per informazioni: 

tvau minoiUiotiroi'r i .m\ 


• STRATEGIE 


Riorganizzazione in casa Compaq 


Compaq propone una globale riorganizza¬ 
zione deH’infrastruttura distributiva dei pro¬ 
dotti definiti "a volume" e l'espansione del 
portale di e-commerce per instaurare e 
mantenere un rapporto diretto e trasparen¬ 
te sia con i propri partner-rivenditori, sia con 
i clienti finali, garantendo modalità d'acqui¬ 
sto e servizi sempre più completi e perso¬ 
nalizzati. Questo processo di ottimizzazione, 
avviato su scala internazionale, si svilupperà 
su più fronti, il primo dei quali sarà rappre¬ 
sentato dalla separazione delle fasi di 


approvvigionamento e vendita dei prodotti. 
Il sito di e-commerce, strutturato sul model¬ 
lo del commercio "Business to Business", 
garantirà la riduzione delle giacenze di 
inventario nel canale e aumenterà la velo¬ 
cità di commercializzazione dei prodotti e 
servizi proposti. Inoltre Compaq avvierà una 
nuova politica di prezzo, definita "Internet 
Pricing", secondo la quale il prezzo reale di 
fabbrica verrà comunicato a tutti i clienti che 
desiderassero accingersi all'acquisto. 
Questo non significa che il consumatore 


potrà acquistare on-lme, ma ne potrà solo 
constatare il valore reale valutandone il prez¬ 
zo finale. La "vetrina" cosi costituita obbli¬ 
gherà i partners-rivenditori a trarre beneficio 
esclusivamente dalla quantità offerta di ser¬ 
vizi a valore aggiunto e da un eventuale con¬ 
tributo elargito da Compaq a seconda delle 
capacità di marketing e vendita condotte 

Per Informazioni: 

Compaq. 

iwww.compag.il 


30 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




















LINEAFFARI 

servizi Internet per la valutazione 
dei vostri partner in affari 


• DUN & BRADSTREET 
Informazioni Commerciali Itaha-Estero 


\ 


• BILANCI 


Bilanci archiviali otticamente dalle 
Camere di Commercio 


7 


• IMPRESE 
Informazioni Camerali 


dal Registro Nazionale Imprese^ 


• VISURE IMMOBILIARI 
Situazione Proprietà Immobiliare / 
di persone fisiche e giuridiche/ 



• ARCHIVIO DEI PROTESTI 
Visure degli ultimi cinque anni 
dai bollettini ufficiali delle CCIAA 


• TRASCRIZIONI DEBITORIE 
Iscrizioni Volontarie ed Eventi 
Pregiudizievoli da Conservatone 
\e Tribunali _ 


• VERITER VERIfica Ri/enmenti TEefonci 


Il successo negli affari é spesso determinato dalla rapidità con cui si riesce a prendere le decisioni ma, 

PER POTER DECIDERE, È INDISPENSABILE AVERE A DISPOSIZIONE LE INFORMAZIONI CHE CONSENTONO DI VALUTARE LE 
OPPORTUNITÀ E GU EVENTUALI RISCHI. 

In PARTICOLARE, LE AZIENDE CHE OGGI VIVONO IN UN AMBIENTE ALTAMENTE COMPETITIVO, HANNO LA NECESSITÀ DI 
CONOSCERE SEMPRE PIU A FONDO I PROPRI CLIENTI. I FORNITORI, LA CONCORRENZA E, PRIMA DI AVVIARE QUALUNQUE 
RAPPORTO CON PERSONE E CON AZIENDE, È OPPORTUNO CHE NE CONTROLLINO L’AFFIDABILITÀ E LA SITUAZIONE 
ECONOMICO/PATRIMONIALE, VERIFICANDO POI, NEL CORSO DEL TEMPO, GLI EVENTUALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI. 

Solo in questo modo potranno decidere al meguo e mantenere un adeguato controllo sull'efficacia 

DELLE INIZIATIVE. 

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potete inviare una e-mail 

a lineaffari@saritel.it 


























• DISTRIBUZIONE 


L'editing video professionale Matrox a Roma è da Infoware 




Infoware Italia, distributore di spicco per 
la capitale delle schede di acquisizione e 
editing video non lineare Matrox, ha 
immediatamente disponibili i sistemi basa¬ 
ti sulla RT2000, con cui ha 
iniziato una 
serie di 
dimostra¬ 
zioni presso i 
propri punti 
vendita. 

Matrox RT2000 
è una soluzione 
completa per l’acqui¬ 
sizione e editing 
video non lineare in 
tempo reale, con 
caratteristiche pro¬ 
fessionali. la scheda 
funzione in congiun¬ 
zione con l’accelera¬ 


tore grafico G400, 
del quale utilizza le caratteri¬ 
stiche 3D per ottenere transizioni ed effet¬ 
ti digitali 3D di qualità broadcast In bundle 
con la RT2000 sono inclusi Adobe 
Premiere RT, Ulead Cool 3D, Sonic 
Foundry ACID Music e Sonic DVDit! LE 
Alcune caratteristiche tecniche del siste¬ 
ma; 

/ Editing video in tempo reale con due 


tracce video e grafica animata a 32 bit 
Effetti digitali 3D in tempo reale di 
qualità broadcast (DVE) con Matrox Flex 
3D. 

Editing in DV nativo e MPEG-2 I- 
Frame. 

■ Ingresso/uscita video analo¬ 
gico e digitale: Y/C, composito, 
1394 

Transcodifica MPEG-2 per 
applicazioni di distribuzione video e crea¬ 
zione DVD. 

Transcodlfica MPEG-1 e RealVideo per 
video su web. 

. Ingresso/Uscita audio stereo sincroniz¬ 
zati al video 

Per informazioni: 

Infoware. 

Tel 06 36321576 . 

In tilt uilMiBt; ;l 


• MAINFRAME 


di Alessandro Pelle 


Skyline TRINIUM, il Mainframe secondo Hitachi 


La più veloce piattaforma di elaborazio¬ 
ne mainframe, ideata per quelle aziende 
che necessitano di un enterprise server 
In grado di assorbire senza problemi i 
picchi di crescita non prevedibili, si chia¬ 
ma Skyline Trinium ed è prodotta dalla 
Hitachi. 

Capace di elaborare più di due miliardi 
di istruzioni al secondo, lo Skyline per¬ 
mette di gestire la crescita esplosiva del 
commercio on-line, contribuendo, con la 
sua scalabilità verso le funzioni Internet 
integrate, a ridurre le difficoltà che le 
grandi aziende operanti nel settore e- 
business devono affrontare. La principale 
caratteristica che rende lo Skyline unico 
al mondo e la totale ridondanza e il failo- 
ver su tutti i componenti critici, tra cui 
Instruction Processor fisici, Server 
Processor. I/O Channel Processor, 
memoria e Channel Controller. 

La tecnologia messa a disposizione 
dalla Hitachi per la progettazione e la rea¬ 
lizzazione del Trinium lo rende affidabile 
al 99,999. garantendo un flusso, senza 
interruzioni, di 320.000 operazioni I/O al 
secondo, più di ogni altro sistema ope¬ 
rante in ambiente S/390. 

Unitamente alla vendita dello Skyline, 
viene offerta anche una suite di program¬ 
mi per infrastrutture progettate per inte¬ 
grare la potenza del Trinium in settori 


come l'e-business, ERP, consolidamento 
enterprise e server, come il Visual Server 
Facility (VSF). Il VSF è sistema ideato 

r — — - — — —-— — — — , 

Veritas e Hitachi verso San 

■ A seguito dell'evolversi delle lecnolo- I 
, gie nell’ambito emergente delle reti ( 
San, la Hitachi Data System ha annun¬ 
ciato di aver rafforzato la propria part- 
• nership con Veritas Software suppor- 
i tando due nuove iniziative di sviluppo 
software dedicati, il SAN Integration . 
LAB (iLab) e il Veritas V3. 

1 La nuova tecnologia iLab permette di 
: testare varie piattaforme e configura- 
I ziom, consentendo ai clienti di sfrutta¬ 
re e comprendere fin dall’inizio i bene- 
fici delle soluzioni SAN nell'ambito di 
configurazioni eterogenee Hitachi I 
: Data System si occuperà di collaudare , 
I la compatibilità delle soluzioni della . 

Veritas Software utilizzando soluzioni 
1 Hitachi Freedom SAN 
In linea teorica, la strategia di Hitachi. I 
I mirata a ridurre il TCO delle reti SAN, , 
di virtualizzare V3 di Veritas intende 
ridurre i costi e le difficoltà legate alla 


gestione delle risorse SAN 


per facilitare 
economicamen¬ 
te i clienti nella 
gestione dei 
costi del soft¬ 
ware, e capace 
di una definizio¬ 
ne fino a 15 
Virtual Server 
discreti all’inter¬ 
no di una singo¬ 
la macchina 

Questo con¬ 
sente a Hitachi Data System di configu¬ 
rare ogni Virtual server specificamente 
per il numero di applicazioni utilizzate, 
consentendo agli utenti l’otfimizzazione 
dei contratti ISV (Independent Software 
Vendor). 

Ciliegina sulla torta è la formula di 
garanzia sull'hardware dei suoi server 
pari a un milione di dollari II tutto a sup¬ 
porto di una availability pari al 99.999% 

Questo si traduce in una presenza "on- 
line" dei server Hitachi di 365 giorni l’an¬ 
no. 


Per informazioni: 

Hitachi, 

l.vvt ì-v ' ! f7, 1 (7'’l 



32 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




















I videogiochi di ultima generazione possono darti il massimo del divertimento ma senza la scheda 
grafica giusta non si raggiunge il limite. Per questo ci vuole una Graphic Board di ELSA. Con i 
nuovi processori NVIDIA le schede ERAZOR III LT, ERAZOR III Pro e ERAZOR X ti faranno anda¬ 
re oltre ad ogni precedente frontiera di velocità, di fluidità del movimento e di definizione della 
grafica 3D, ERAZOR X, in particolare, monta il nuovissimo chipset GeForce 256, un vero e proprio 
"turbo" che farà volare le tue emozioni di gioco a livelli da brivido. Perché farne a meno quando 
puoi avere molto di più? Scegli la tua scheda ELSA: i tuoi videogiochi stanno già tremando. 


IEL5R1 


www.elsa.com e-mail: medregion@elsa.com 








• PROCESSORI 


di Massimiliano Cimelli 


I notebook volano a 650 MHz con il nuovo Pentiun Mobile di Intel 




Intel presenta ì nuovi processor 
Pentium III con frequenza operativi 
di 650 e 600 MHz per persona 
computer portatili con tecnologie 
SpeedStep Questa tecnologia, che 
verrà applicata anche ai vecch 
Pentium III a 500 MHz, permetterà 
di modificare la frequenza e il vol¬ 
taggio in modo dinamico: se il PC 
funzionerà a batterie il processore 
opererà a 500 MHz con 1,35 volt 
riducendo in questo modo il consumo di 
energia della CPU, mentre se lo si colle¬ 
gherà ad una presa di corrente alternata, il 
notebook passerà automaticamente in un 
1/2000 di secondo alla modalità per le mas¬ 
sime prestazioni, aumentandone il voltaggio 
a 1,6 volt e la velocità fino a 650 o 600 MHz 
a seconda del processore. I nuovi processo¬ 
ri comprendono un bus di sistema a 100 
MHz con 256 kbyte di Advanced Transfer 
Cache, l'Advanced System Buffering e le 
Internet Streaming SIMD Extension per 
ottimizzarne le prestazioni I due processori 
saranno venduti rispettivamente al prezzo di 
636 e 423 dollari USA. mentre il nuovo 
Pentium III a 500 MHz costerà $ 294. Tali 
prodotti sono già disponibili in lotti da 1 000 
unità. Con l'introduzione dei nuovi proces¬ 
sori Mobile di Intel il divario sia prestaziona¬ 
le che di disponibilità tra i notebook e i siste¬ 
mi desktop si riduce drasticamente, infatti 
le maggiori aziende di produzione renderan¬ 
no disponibili già da questo mese i loro 
computer portatili con Pentium a 650 MHz. 
IBM ha colto immediatamente l'occasione 
per proporre il ThinkPad 600X con 64 


Mbyte di memoria PC 100 
aspandibile a 576 Mbyte . 
fisco rigido da 12 Gbyte, 
display TFT a matrice attiva da 
13,3 pollici di diagonale e un 
nodem integrato V90. Il 
nuovo notebook IBM allog- 
gerà nella Ultrabay un lettore 
CD 24x o DVD 3/6x che. se 
rimosso, potrà ospitare in 
I»—-w alternativa il floppy 
disk, uno Zip 
100, un 
superdisk LS-120, un secon¬ 
do disco o una seconda bat¬ 
teria, Le porte in dotazione 
sono quelle standard, mentre il 
sistema operativo precaricato 
sarà Windows 98 SE o 2000 
prezzi di listino sono ancora in 
fase di definizione ma si prevedono 
essere intorno a lire 11 400 000 circa. 
Anche Hewlett-Packard presenta il suo 
"monstrum"! in termini di potenza! a 650 
MHz. l'OmniBook 4150 con 128 Mbyte di 
Ram, disco rigido da 18 Gbyte e display 
TFT-XGA da 14 pollici. Il notebook con letto¬ 
re DVD 6x e chip video ATI Mobility MI 
sarà venduto al prezzo di lire 10,750 000 
Non da meno è il nuovo personal portatile 
Versa LXi di Nec Computers. dotato di uno 
schermo TFT da 15 pollici rivestito esterna¬ 
mente in magnesio (per garantire una mag¬ 
giore solidità), hard disk con capacità massi¬ 
ma di 18 Gbyte e 64 Mbyte di memoria, 
espandibile fino a 512. 

Il design modulare all-in-one supporta nel¬ 


l'alloggiamento VersaBay III il 
lettore CD 24x o il DVD 6x, 
oppure l'LsI20 o un secondo 
disco. Versa LXi è dotato inoltre di 
una scheda mmi-PCI combo con modem 
56K e Lan 10/100 integrata e porta per con¬ 
nessione TV PAL. Prezzo al pubblico di lire 
10 320,000 più IVA. Altre novità provengo¬ 
no anche da Acer, Fujitsu e Compaq, che 
ampliano rispettivamente la loro gamma di 
notebook TravelMate. LifeBook e Armada 
con i nuovi Pentium III. 

Per Informazioni: 

Iwwvv miei comi 
I mvw.pc ipm comi 

Iwvvw tip.coni/notcbook si 

[ www. neve sci-ei uopo comi 

Iwww.acer./ii 

Iwww. tuiitsu-siemens. coivi 

|vvvv w. lui i ) ; . i n i \ 


• E-COMMERCE 


BMC e il futuro dell'e-commerce 


Nel mese di febbraio si è svolta a Roma 
una convention promossa da BMC 
Software, società texana tra le prime al 
mondo nello sviluppo di soluzioni aziendali 
business-critical, per fare il punto sull’an- 
nunciata esplosione, anche in Italia, del 
fenomeno chiamato commercio elettronico 
L'evento e stato battezzato "e-vailability " 
per riconfermare l'importanza centrale della 
disponibilità (in inglese "availability") venti- 
quattr'ore su ventiquattro e 365 giorni all’an¬ 
no dei servizi offerti da una struttura di ven¬ 
dite che decidesse di sfruttare il Web come 
canale unico o privilegiato di comunicazione 
con i clienti Le più importanti soluzioni 
BMC per il raggiungimento della massima 
affidabilità nella gestione centralizzata di ser¬ 


ver Web si chiamano Patrol e Mamview. Il 
primo si occupa di momtorare e ottimizzare 
le applicazioni e-business più diffuse sotto 
Unix, Linux e Windows NT, grazie alle diver¬ 
se implementazioni per Web server come 
Apache, Microsoft, Netscape e 
WebSphere, oltre ad offrire validi meccani¬ 
smi di sicurezza attraverso la gestione dei 
firewall aziendali. Mainview, invece, è stato 
appositamente concepito per portare su 
Web dati conservati su sistemi mainframe 
come OS/390 ottimizzando il flusso delle 
informazioni per prevenire colli di bottiglia e 
assicurando la piena efficienza delle più criti¬ 
che attività aziendali. Il ruolo dell'affidabilità 
totale nel futuro sviluppo dell'arte di "ven¬ 
dere senza negozi" è stato ben evidenziato 


nel corso di una frizzante tavola rotonda che 
ha concluso gli interventi della giornata 
L'abile regia di Enrico Mentana, che ha 
moderato il dibattito, ha portato autorevoli 
esponenti di Gartner Group, Assicurazioni 
Generali, Ommtel e Gruppo Intesa a mani¬ 
festare interesse per le nuove opportunità 
ma anche qualche perplessità circa la reale 
velocità di diffusione di questo modo di 
commerciare, che. almeno in Italia, impie¬ 
gherà ancora parecchio tempo prima di rag¬ 
giungere un ruolo dominante nel tessuto 
economico nazionale, 

Per informazioni: 

BMC Software Srl, 

\myw.unK?cnm'e.ii 


34 


MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000 































PC Family 



il computer formato famiglia. 


Pc Family è un computer pensato per la 
famiglia perchè offre a tutti, genitori e figli, 
il massimo delle prestazioni e una 
eccezionale flessibilità. Si collega sem¬ 
plicemente al televisore e viene controlla¬ 
to a distanza in tutte le sue funzioni dalla 


speciale tastiera multimediale a raggi 
infrarossi per giocare con tutti I nuovi 
videogames e ottenere il massimo della 
spettacolarità grazie alle funzioni grafiche 
3D e all'audio stereo 3D surround. 

Potrete sempre sul televisore navigare in 



JEPSSEN C<TÌTÌT5I 


internet, ricevere o trasmettere fax, tele¬ 
fonare in viva voce e nella versione con il 
lettore DVD godere della più sofisticata 
tecnologia digitale audio/video oggi 
disponibile. Inoltre nelle versioni con i 
moduli multimediali e con Vocal 
Automation System, PC Family potrà 
controllare, con la vostra voce, tutte le 
apparecchiature elettriche ed elettroniche 
presenti nella vostra casa. 


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PC FAMILY III 550 
a partire da 1. 1.549.000* 


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CLIENT 



iva esclusa 






























Esplode il V@P 

Telefonino e computer palmare sono ufficialmente gli antagonisti del personal computer. 

Sul GSM, in attesa detiUMTS. 


di Leo Sorge 





N el mondo consumer, quello che 
prevede di vendere oggetti tecno¬ 
logici e servizi a pagamento, il personal 
computer ha una sua vita ben precisa. 
Più recente, e di maggiori prospettive, 
è la crescita del palmare in generale e 
del telefonino in particolare 
L'evoluzione di tecnologie. Standard e 
servizi in quest'ambito è veicolata dal 
WAP Form, i cui rappresentanti tecnici 
e commerciali si sono incontrati a 
Roma, l’8 febbraio, in due distinte occa¬ 
sioni WAP, acronimo di wireless appli¬ 
cation protocol, è il meccanismo con 
cui i contenuti che abbiamo faticato a 
mettere sul Web possono essere adat¬ 
tati a terminali meno potenti del PC. 

"I nuovi membri spingono su servizi 
e-commerce e sui contenuti", ha detto 
Greg Williams, presi¬ 
dente del Forum, 

" e crescono le 
applicazioni 
multimediali 
quali voice 
mail, musica 
e anche gio¬ 
chi". 

Le demo 
di prodotti e 
servizi 
disponibili 
alla versio¬ 
ne com¬ 
merciale 
del Forum 
erano venti¬ 
sette, conro 
oltre trecen¬ 
to membri 
internaziona¬ 
li, un numero 
in rapida cre¬ 
scita. Delle 
ventisette, sei 
sono giganti 
della commer¬ 
cializzazione di 
cellulari più che 
erogatori di servizi 


Si tratta di Alcatei, Mitsubishi, 
Motorola, Nokia, Oracle e Siemens. 

Tra queste Oracle propone 
Project Panama, un portale 
che semplifica la distribu¬ 
zione di contenuti inter¬ 
net sulle periferiche 
Wap In effetti 
Panama rientra in 
una più ampia 
strategia, quel¬ 
la del portai to 
go. 

Un'altra po¬ 
sizione a parte 
è quella di 
Phone.com, leader 
mondiale di questo 
mondo, nel quale per prima si lanciò 
con i suoi micro browser, 
grazie ai quali sta racco¬ 
gliendo copiosi frutti 
ovunque nel mondo, ma 
soprattutto nelle aree 
del Pacifico, dove le 
grandi distanze e 
spesso delle inegua¬ 
glianze sociali metto¬ 
no a disposizione un 
mercato già interes¬ 
sante. 


Uno dei concepì che 
Nokia vede per il por¬ 
tatile del futuro. 


che con Banca 
IMI In realtà già 
da svariate setti¬ 
mane la pubblicità 
in televisione c'm- 
curiosisce su questo 
nuovo servizio La 
finanza online è l'aspet¬ 
to più pubblicizzato dell'e- 
commerce. 

L'integrazione tra piattaforme 
va avanti: "oltre che su telefonini 
e palmari, l'approccio WAP può 
esser portato anche su altre piattafor¬ 
me, ad esempio su WebTV, ", ci ha 
detto Dario 


►K EmùI 
© ftfch**» Bot* 

□ Calonctar 

m Sales Fcrecast 

+ Internet Sites 


Alcuni servizi 
fondamentali 


Nokia, leader della 
telefonia portatile, ha 
scelto l'occasione per 
lanciare il primo broker 
finanziario online su 
tecnologia WAP: si chia¬ 
ma ImiWebTrader ed è 
stato sviluppato in colla¬ 
borazione con Wind oltre 


Un altro concepì di Nokia, un video- 
telefono cellulare. 


Calogero, presi¬ 
dente della 
Ubiquity. L'azienda 
milanese, membro 
del WAP Forum, è 
nata per lavorare al 
di fuori della logica 
del personal com¬ 
puter. Attualmente 
il prodotto di punta 
è Ubiq.bank WAP, 
una soluzione di 
gestione del conto 
corrente e di tra¬ 
ding online ovvia¬ 
mente su telefoni¬ 
no (/www.ubi¬ 
quity.it). 

L'idea generale è 
che trattandosi di 
una scelta ad alto 
costo sia per i ter¬ 
minali che per la 
tariffazione dei ser¬ 
vizi, l'utente finale 
non sia ancora 


Alcune delle schermate 
di tipo testo dei termi¬ 
nali di Phone.com. 


36 


MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000 
























Cos'è WAP 


Il Wireless Application Protocol, come abbiamo detto, ò un meccanismo nato per 
veicolare sui telefonini cellulari i contenuti disponibili su Internet. In sé assomma 
alcune caratteristiche dell’IP ed alcune del TCP: come il primo permette l'interope- 
rabilità tra alcuni sottostandard preesistenti; come il secono controlla l'instrada- 
mento. Rispetto al modello Tcp/lp sono state esplicitamente aggiunto alcune com¬ 
ponenti, tipicamente la sicurezza e le transazioni. L'analogo dell'HTML le derivati) è 
il WML, Wireless Markup Language, compreso nel WAE. Wireless Application 
Environment. 

L’approccio WAP si è a lungo scontrato con quello del SIM Toolkit. che per il tra¬ 
sporto delle informazioni si basava integralmente sugli SMS. Ormai però c'è un 
percorso d'integrazione anche tra questi due approcci, per cui WAP può tranquilla¬ 
mente progredire. 


Application Layer 
Session Layor 
Transaction Layei"] 

Secunty Layer 

Transport Layer 


Wireless Application 
Environment (WAEl 

Wireless Session 
Protocol (WSPI 

Wireless Transaction 
Protocol (WTPI 


I 


Altri servizi 
ed applicazioni 


layer Secunty 


Transport 
irity (WTLSI 



Oatagrammi (UDP/IP) 


Oatagrammi IWDP) 


Network 

| Wireless bearer: 

Layer 

SMS | USSD 

CSO IS-136 

COMA | iOEN CDPD P0C-P| 

ecc... | 


La struttura dello standard WAP 


granché adatto a questo mercato. 
"Bisogna distinguere tra applicazioni 
aziendali. B2B e B2C", ci ha detto 
André Meyer, direttore generale di 
Inovatel, sezione della francese 
Cegetel. La strategia della sua azienda 
è di offrire pacchetti completi alle com¬ 
pagnie che forniscono i dipendenti di 
terminali e servizi, pagando anche le 
spese telefoniche. 

Parlando dei server WAP disponibili, 
va rimarcato che ne esistono diversi, 
con approcci in parte dissimili. La 
ThinAirApps si rivolge esclusivamente 
al mondo della posta elettronica, con 
dei server che coordinano WAP con 
Exchange, POP ed IMAP; rispetto a 
prodotti analoghi la famiglia ThinAir 
offre sicurezza e reai time. Tra i WAP 
server più meno globali c'è la proposta 
dell'irlandese Jinny, che ingloba anche 
gli SMS. A sua volta la Ucp propone 
una sua piattaforma, guardacaso chia¬ 
mandola ucphone, che veicola su WAP 
qualsiasi tipo di contenuto. 

Multimedialità sul 
palmo della mano 

Parlando di servizi diretti agli utenti 
finali bisogna andare sulla multimedia¬ 
lità. A nostro avviso desta un interesse 
del tutto particolare Digital Br idges 
thitp://www wirelessgames.corrfn per i 
giochi su Wap, ma molto vedremo nel 
futuro in un settore che sarà tra i princi¬ 
pali a fornire contenuti, benché non tra¬ 
dizionali. I giochi online (ma anche mul- 


tiutente) sono una delle frontiere di 
maggior interesse nel mondo, per le 
prospettive di sviluppo commerciale. 


Un'altra delle evoluzioni che vedremo 
riguarderà anche lo scaricamento e l'e¬ 
secuzione di brani musicali in formato 
MP3. 



HTML 


HTML 


VoxML 


TcxHkil 


Wot> 
Adii piu* 


WAP 

Iransfotme» 


Oracle Application Server 


Palm 

traristorrner 


OracleSl Database 


XML 


Exietlng 

database 


Service 

coment 



MI 

. ii 


.. • •. 

8 


l’ortaUn-4 ài Architrcturc 


La tecnologia 
del futuro 


Visto dal di fuori, WAP sembra un 
sistema per accedere al Web in moda¬ 
lità testo e con schermi di piccole 
dimensioni. La cosa ha un suo senso, 
vista l'estrema versatilità e potenza 
delle attuali interfacce text-based. Il 
sistema quindi eredita struttura e 
nevralgie di due diverse componenti: gli 
schermi piccoli e la rete delle reti. 

Lo standard WAP, 


Il sito di Oracle 
oltre informazioni 
e servizi utili per 
portare contenuti 
su oggetti da 
tasca. 


giunto alle specifiche 
1.1 mentre se ne discu¬ 
tono le evoluzioni, è in 

Continua a pag. 38 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


37 



































Segue da pag. 37 




: un portale multiaccesso 



II sito di Digital Bndges olire un approccio inno¬ 
vativo al gioco sema Ili ed anime 


piena espansione, e si propone di fare 
su cellulari e palmari tutto quello che 
oggi si fa con il personal, ma meglio. Il 
software è essenzialmente un servizio 
di conversione da e verso l'HTML e 
l’XML, e ben si integra con gli standard 
in corso d'opera, ad esempio l'integra¬ 
zione degli SMS. 


Con l'introduzione del nuovo protocollo di trasmissione dati WAP vi è ora la possi¬ 
bilità. per tutti i telefoni compatibili, non solo di navigare in Internet, ma anche di 
ottenere ogni sorta di servizio e di informazione direttamente sul display del 
telefono. Il linguaggio utilizzato dalla tecnologia è il WMl (Wireless Markup 
Language), indicato per la visualizzazione di informazioni testuali, in quanto oggi il 
telefono WAP non è in grado di riceve pagine web cosi come siamo abituati a 
vederle sullo schermo del nostro PC. . In seguito allo sviluppo di questa tecnolo¬ 
gia, Omnitel ha realizzato un portale multi-accesso, capace di garantire le stesse 
caraneristiche della tecnologia WAP anche per tutti quei cellulari che non fossero 
compatibili col sistema. Con l'introduzione del progetto Omnitel 2000 infatti, 
primo portale in Italia accessibile via voce. Internet e WAP, si è riusciti a portare in 
Rete qualsiasi telefono cellulare con una semplice chiamata al numero 2000. 
Ovviamente da un telefono cellulare normale il servizio di informazioni offerto dal 
portale è in versione solo voce e sono attualmente disponibili i servizi di: 
Informazione, Città on line. In viaggio, News, Tempo libero, Economia e Motori 
Inoltre a SMAU 99 e stato presentato Omnitel 2000 Network, una proposta per 
tutte le aziende che intendono entrare in Omnitel 2000 e ottimizzare gli investi¬ 
menti pubblicitari sul Web II portale Omnitel oltre ad essere disponibile via voce e 
tramite i cellulari WAP, e accessibile all'indirizzo kvww ?nnn 1 m,-,v /uhi i ■-■m.i 


Per informazioni: 

hr.vn -l'l'£□ 


Oggi i terminali disponibili, che siano 
telefonini o palmtop. hanno essenzial¬ 
mente due problemi: la bassa capacitò 
di trasmissione dati del GSM e le 


TIM, Nec e Siemens provano l'UTMS 

Tra le sperimentazioni dell'UMTS lUniversal Mobile Telecom System) c'è anche 
TIM. L'operatore italiano, accreditato di essere il più grande operatore mobile in 
Europa con quasi 19 milioni di utenti nel Vecchio Continente e 30 in tutto il 
mondo. La sperimentazione partirà nel mese di marzo. 


di Alessandro Pene 


dimensioni degli schermi 
Oggi ci sono pochi kbps disponibili, 
per cui quello che si riesce a fare è 
veramente eccellente La prossima 
generazione, lo standard UTMS, offrirà 
ben 2 Mbps si tratta di un salto fin 
troppo grande per assorbirlo senza 
traumi "Lo standard comunque evolve 
e segue questi sviluppi con un certo 
anticipo", ha affermato ancora Greg 
Williams, ma non è possibile credergli 
sulla fiducia: bisognerà vedere cosa 
succede nella realtà. 



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Internet Expo 2000 

Vento in poppa per Te-commerce 

Benvenuti nel terzo millennio, dove l'immensa rete comunicativa di Internet, oggi implementata dalla nuova 
connettività attraverso ADSL, spalanca radicalmente le porte al commercio globale sia delle piccole, 
medie e grandi imprese, sia ai semplici negozi tradizionali. 


di Massimiliano Cimelli 


L a World Wide Web mania si 
è oramai largamente diffusa 
anche in Italia; prova inconfutabi¬ 
le dell'espansione di questo 
fenomeno c'è stata fornita dal¬ 
l'allestimento, per il terzo anno 
consecutivo, dell'Internet Expo 
edizione 2000, esposizione tenu¬ 
tasi presso il FilaForum di Milano 
nelle ultime giornate del mese di 
gennaio. La rassegna ha visto il 
suo fulcro principale nella pre¬ 
sentazione di soluzioni sempre 
più complete per l'e-commerce. 
all'interno del quale si possono 
distinguere due categorie princi¬ 
pali: il Business to Business 
IB2B) e il Business to Consumer 
(B2C). 

Nel B2B sono incluse le transazioni tra 
due o piu aziende che, potendo effettua¬ 
re gli ordini ai fornitori e pagare la merce 
ricevuta tramite Internet, ottengono una 
riduzione dei costi d'esercizio e un sensi¬ 
bile incremento dei margini Mentre nel 
B2C la relazione commerciale avviene tra 
l'azienda produttrice e il consumatore 
finale E' proprio questo tipo di rapporto 
che ha impegnato numerose aziende nel 
realizzare soluzioni software e di comuni¬ 
cazione on-line. 

Le offerte presentate propongono 
diversi applicativi e servizi; alcune solu¬ 
zioni software, ad esempio, accompa¬ 
gnano, senza costi eccessivi, le piccole e 
medie imprese che si affacciano per la 
prima volta nel mondo del commercio 
elettronico, permettendo di costruire 
negozi e/o cataloghi. La creazione del 
neo-canale distributivo permetterà all'ipo¬ 
tetico cliente di visionare i prodotti espo¬ 
sti nella Vetrina del sito, selezionarli tra¬ 
mite un Carrello virtuale, inviare l'ordine 
con le istruzioni di spedizione, passando 
infine alla Cassa per pagare nel modo più 
consono alle sue esigenze. Nel dettaglio, 
la vetrina si potrà sviluppare come un 



catalogo di prodotti comprendente le 
categorie merceologiche, l'immagine 
fotografica talora associata a gadget gra¬ 
fici animati, attributi e descrizione, dispo¬ 
nibilità a magazzino, i codici degli articoli, 
quelli di spedizione e il listino prezzi. 

All'acquirente sarà garantita la massima 
sicurezza grazie ai numerosi sevizi di net 
banking; uno dei più sicuri sembra esse¬ 
re il sistema del Payment Gateway offer¬ 
to dal gruppo Banca Sella e utilizzato da 
molte delle svariate aziende che propon- 


40 



gono le soluzioni software per il 
commercio elettronico 
Questa modalità di pagamen¬ 
to avviene tramite carta di credi¬ 
to e si snoda in diversi passag¬ 
gi: una volta inviato l'ordine 
d'acquisto dal Negozio virtuale 
visitato, il cliente è indirizzato al 
server della banca con cui l'e¬ 
sercente è convenzionato e 
inserisce i dati sensibili della 
propria carta di credito. A que¬ 
sto punto la richiesta di autoriz¬ 
zazione è inviata dall'istituto di 
credito convenzionato ai circuiti 
internazionali Visa/MasterCard 
giungendo infine alla banca che 
ha emesso la carta di credito 
del cliente, la quale una volta 
verificata la disponibilità sul conto del 
medesimo, inoltrerà l'autorizzazione di 
pagamento al suddetto circuito. Da qui il 
via libera raggiungerà il computer banca¬ 
rio dell’esercente, il quale invierà una e- 
mail di conferma, contenente gli estremi 
dell'operazione effettuata, al cliente e 
un'altra che confermerà il pagamento al 
Negozio virtuale, che a sua volta segna¬ 
lerà a video l'awenuto pagamento. Tutto 
ciò si svolgerà nell'intervallo di qualche 
secondo D'altronde la vastita della 
ragnatela di siti Internet cui siamo sog¬ 
getti tutti i giorni rischia di eclissare le 
realizzazioni di simili Negozi; per evitare 
l'ostacolo, l’esercente si può avvalere dei 
molteplici servizi di Web advertising e 
marketing che alcune aziende hanno 
colto l'occasione di presentare nel corso 
della manifestazione Scopo di tali servizi 
è quello di creare una vera e propria . 
campagna pubblicitaria su Web, dando 
notorietà al proprio sito commerciale o di ' 
informazione, aumentando il numero di 
visitatori e incrementando le vendite in 
modo da ottimizzare il costo per contatto 

Continua a pag 42 ! 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 









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Segue da pag 40 

utile. Le strategie di base utilizzate 
possono comprendere l'attività di pro¬ 
mozione sul Web, con iscrizione e indi¬ 
cizzazione per parole chiave scelte nei 
principali motori di ricerca; campagne 
Banner, servizio che si basa sull'espo¬ 
sizione di Banner a rotazione suddivisi 
in categorie, subcategorie e criteri di 
selezione del target di utenza; direct e- 
mailing che prevede l'invio di un mes¬ 
saggio informativo ad un numero pre¬ 
cisato di persone, di profilo noto, 
disponibili a ricevere messaggi promo¬ 
zionali. Il messaggio mette in condizio¬ 
ni l'utente di approfondire l'informazio¬ 
ne data poiché in essa è previsto l'in¬ 
serimento di un link. A differenza della 
piccola o media impresa che avvalendosi 
di tali servizi, può sicuramente iniziare 
un'attività di commercio elettronico, per 
la grande impresa risulta conveniente 
affidarsi ad aziende che forniscono non 
solo risorse software, Web banking e 
advertising, ma anche soluzioni più com¬ 
plete. Tra queste si rendono indispensa¬ 
bili in primo luogo una gestione di back- 
office, incentrata sull'organizzazione della 
rete di rivendita e dei fornitori, dell'archi¬ 
vio clienti, della gestione dei magazzini e 
del sistema di trasporto e consegna 
merce; in secondo luogo il servizio di 
housing, ossia la possibilità di ospitare un 
server presso un ISP (Internet Service 
Provider) che si occupa della gestione sia 
della macchina sia del Negozio elettroni¬ 
co o del portale. 

Internet Expo non si è completamente 
rivolto al commercio elettronico ma ha 
raccolto anche una serie di interessanti 
novità. E' il caso di Connector3 del 
Gruppo net.com, software da 700 Kbyte 
circa, che permette l'accesso ad Internet 
attraverso tutti i freenet nazionali 
(Tiscali, Libero Infostrada, ClubNet, 
Kataweb, ecc.) consigliando il 
nodo d'accesso alla rete più con¬ 
veniente e configurando l’ambien¬ 
te di navigazione più adatto all'uten¬ 
te. Risultano interessanti anche le solu¬ 
zioni offerte da Macromedia: Fireworks 
3, software professionale particolarmen¬ 
te adatto alla progettazione e alla realizza¬ 
zione di grafica per il Web, che consente 
di gestire da sìngoli elementi grafici a 
complete pagine ricche di pulsanti, rollo- 
ver ed animazioni GIF, permettendo di 
utilizzare in un unico ambiente orientato 
agli oggetti strumenti di modifica vetto¬ 
riale ed altri bitmap. Director 7 Internet 
Studio è più adatto per la creazione e la 
distribuzione di multimedia in formato 
Shockwave o Java per il Web e per 
CD/DVD-Rom. Director 7 offre inoltre il 



supporto HTTPS, un parser XML, l'ag¬ 
giornamento automatico e il download 
degli Xtra con Shockwave7 
Il mare di Internet invade anche il 
campo editoriale con Adobe PDF 
(Portatale Document Format), un softwa¬ 
re necessario per la lettura di libri elettro¬ 
nici, gli e-book. La novità risiede nel fatto 
che, mentre prima il formato del libro 
acquistato in Rete rimaneva comunque 
quello cartaceo, oggi il lettore può 
assemblare vere e proprie librerie secon¬ 
do le sue esigenze, scaricando il conte¬ 
nuto dei testi direttamente dal Web all'e- 
book, dispositivo tascabile in grado di 
visualizzare su piccoli schermi le pagine 
che riproducono fedelmente quelle del 
libro tradizionale. Tali dispositivi offrono 
dunque innegabili vantaggi per 
quanto riguarda la velocitò 
di consegna, la % 

portabilità e ì‘ 
rispar¬ 



mio 
degli 
spazi; ma di 
sicuro non potranno 
competere con il fascino 
dei corrispettivi in versione car¬ 
tacea. Rimanendo nel panorama artistico 
Gabrius Multimedia presenta in due CD- 
Rom la più completa banca dati di dipinti 
antichi che risalgono ad un periodo stori¬ 
co che va dal 1300 al 1700, battuti alle 
principali aste internazionali a partire dal 
1990,1 due CD, destinati prevalentemen¬ 
te ai professionisti e ai mercanti d'arte, 
contengono 50.000 immagini ad alta 
risoluzione in TrueColor (16,7 milioni di 
colori) e ne specificano la provenienza, la 
quotazione e il relativo andamento negli 
anni e le informazioni sul dipinto e l'arti¬ 
sta. 

Atre soluzioni digitali sono proposte dal 


mondo Seat Pagine Gialle, che racco¬ 
glie in un primo CD, prevalentemente 
destinato ai privati, i numeri telefonici 1 
di 19 milioni di famiglie e 4 milioni d'a¬ 
ziende d'Italia; nel secondo i numeri di 
1 milione e 700 mila aziende con i 
rispettivi numeri di fax ed e-mail. 
Inoltre il contenuto del primo disco in 
formato digitale potrà essere consulta¬ 
to in rete presso il sito i 
paginebianche.it. Sono stati presenta¬ 
ti altri nuovi siti italiani: è il caso di 
iBazar.it, sito che mette gratuitamente 
in contatto i privati con un utile siste¬ 
ma di aste, consentendo la compra¬ 
vendita al giusto prezzo secondo la 
legge della domanda e dell'offerta, in 
modo più divertente e comodo 
Infosystem presenta ruoteusate it. 
sito dedicato al mercato italiano di auto¬ 
mobili usate completo delle fotografie 
degli interni ed esterni. La banca dati 
risulta aggiornata quotidianamente, con¬ 
tenendo esclusivamente auto messe in , 
vendita da non più di un mese. Acquisti 
di altro genere si possono effettuare visi¬ 
tando le pagine di Mr Price, Negozio vir¬ 
tuale comprendente più di 250 prodotti 
di elettronica ed elettrodomestici attual¬ 
mente in commercio appartenenti alle 
migliori marche Un servizio diverso é 
invece offerto da bancalavoro.net portale » 
dedicato alla ricerca degli annunci di 
richiesta e pubblicazioni di offerta di lavo¬ 
ro on-line, permettendo alle aziende di 
effettuare in tempo reale le proprie ricer¬ 
che di personale. 

Concludendo è interessante notare che 
se da un parte il WWW. attrae un nume¬ 
ro sempre maggiore di utenti dall'altra 
mmensa quantità di informazioni di 
ogni genere che possono essere inop¬ 
portunamente condivise da altre perso¬ 
ne crea notevoli difficoltà. Per ovviare a 
quest'inconveniente Eutron offre diverse 
soluzioni hardware come ad esempio 
Cryptoldentity, una chiave di sicurezza da 
collegare alla porta USB (Umversal Serial 
Bus) per l'utilizzo della tecnologia critto¬ 
grafica a livello pubblico e privato, ese¬ 
guendo tutte le funzioni algoritmiche crit¬ 
tografiche sul chip interno, isolato dal 
computer e da tutti i punti d'attacco. 

Internet Expo è riuscita a rappresentare 
perfettamente l'evoluzione della società 
odierna, lanciata a gran velocità verso il 
futuro: un futuro fatto di comodità, di 
spazi e tempi risparmiati e di comunica¬ 
zioni intercontinentali istantanee; a que¬ 
sto punto resta da chiederci se quest’e¬ 
spansione della comunicazione e della 
informazione non porterò invece all'isola¬ 
mento dell'individuo, che vedrà nel moni¬ 
tor di un computer il suo unico interlocu¬ 
tore. 


42 


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Tokio Macworld Expo 

Coloro che sono rimasti delusi dalla mancanza di novità hardware del precedente Expo di San Francisco, 
avranno di che gioire degli annunci prodotti durante la trasferta giapponese 
della brigata Apple con alla testa il solito Jobs. 

Se siete ansiosi di sapere tutte le novità che Apple ha presentato, è facile esprimere i fatti 
in maniera sintetica: a parte l'iMac è cambiato quasi tutto. 

di Nero Beni 



Vari momenti della manifestazione, con alcune immagini della presentazione, effettuata da Jobs, dei nuovi prodotti 




oggi l'Alfa Romeo a 
chiamare Junior una 
macchina (la 146) che 
si pone nella stesa 
fascia di utenza della 
Giulietta omonima 
ovvero la nascitura 
156 GTA richia¬ 
mando per il 
modello sporti¬ 
vo i fasti delle 
Giulia degli anni 
sessanta. 

Oggi, comun¬ 
que, SE sta per 
Special Edition, a 
dal 16 febbraio 
se ne fregia 
anche l'iBook. 

Cosi come l'iMac 
SE. il nuovo modello 
di iBook ha carrozzeria 
bicolore bianco-grafite (che 
dovrebbe avvicinare anche i professio¬ 
nisti al Mac più sbarazzino che c’é) ed 
ha un motore più spinto dei fratelli 
minori (PPC 750, o G3 se preferite, a 
366 MHz), un look più corsaiolo ed arri¬ 
va con il doppio di RAM minima 
(64Mbytes). 

Siccome i fratellini a 300 MHz non 


iBook SE 


SE (leggi 'esse-e') è una sigla cara¬ 
mente legata al mondo Mac da anni, 
dal marzo del 1987 per l'esattezza, 
cioè da quando un Mac prese questa 
denominazione. Allora SE stava per 
System Expansion, sebbene i tifosi 
della fazione anti-Mac sostennero 


(senza successo) stesse per Slightly 
Enhanced (Poco Migliore del Plus). 

Comunque la si veda, il Mac SE era lo 
stato dell'arte nell'editing 
digitale. 

Se ricordate quanto 
sopra vi sem- 
\ brerà chiaro 
il 


in- 

i 

ii 


A vrete notato del resto che la man¬ 
canza di novità dalla parte del- 
l’hardware nella preceden¬ 
te edizione della manife¬ 
stazione in 
d'America era stata da noi 
salutata con molto favore 
dimostrando che in quel 
di Cupertino la matu¬ 
rità aveva preso 
posto del 
tismo. 

Non aspettatevi un 
nostro dietro-front in que¬ 
sta occasione, visto che le novità 
di cui discutiamo questo mese sono del 
tutto allineate alle considerazioni di feb¬ 
braio e ne costituiscono la naturale con¬ 


seguenza 


ché, tor¬ 
nato Jobs al vertice, 
sia ricomparsa la 
sigla e perché per la 
prima volta proprio 
su di un all-in-one 
come l'iMac (e 
come era anche 
l'SE originale). 
Facendo un 
parallelo automo¬ 
bilistico, lo stesso 
motivo che spinge 


I tre modelli di iBook attualmente disponibili, con 
le tre colorazioni relative a ciascun modello 


44 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 






I 



II nuovo Sook SE, con la colorazione 
bianco-gratile 


scompaiono affatto e sicco¬ 
me questo modello costerà 
di piu, la coerenza di cui 
accennavamo nella con¬ 
dotta commerciale di 
Apple non ne esce scal¬ 
fita affatto, Anzi, 

Da oggi, dunque, 
coloro che vorranno 
un iBook più 'da 
sera' e meglio alle¬ 
stito, non avranno 
che da chiedere; 
coloro che gradi¬ 
scono il modello 
più piccolo sono 
comunque accon¬ 
tentati. 

Sulla differenza di 
prezzo (circa mezzo¬ 
milione in lire) ci sentia¬ 
mo di assentire, conside¬ 
rato che il 'modello base' del nuovo 


nuovo con un clock meno 
alto e due FireWire in 
meno, ma con una SCSI 
in più; coloro che ades¬ 
so intendono comprare 
un PowerBook, posso¬ 
no andare fieri di 
avere in borsa tutto 
l'occorrente per il 
video digitale, un 
processore fulmi¬ 
neo (fino a 
500MHz!), una 
RAM espandibile a 
512 MByte, un 
Hard Disk fino a 
18 GByte, dieci 
ore di autonomia 
con due batterie 
ovvero 4.5 ore di 
autonomia con 
una batteria 
nello slot sini¬ 
stro e il DVD 6x 
nel destro 
Tutto questo agli stessi prezzi (o poco 
più) della serie precedente e nello stes- 


II processore G4 a 500 
MHz.. 

PowerMac 
G4 

Ricorderete che il 
PowerMac G4 a 
500MHz era stato 
annunciato e ritirato 
quasi contempora¬ 
neamente? 

Il perché era da ricercare in un bug 
nella versione top che costrinse a ritoc¬ 
care verso il basso di 50MHz tutta la 
gamma. 

Risolto il bug e riportato a regime lo 
stabilimento Motorola ed affiancato 
IBM a questi per la fornitura dei G3 
veloci (per capirsi proprio quelli che 
equipaggiano I portatili e gli iMac), ecco 
ritornare il PowerMac a 500 Mhz, con 
la scheda sawtooth e grafica AGP con 
la Ati Rage 128 dotata di ben 16 Mbyte 
di VRAM. 



nato arriva meglio dotato anche come 
disco rigido, da 6 GByte. 

Nessun prodotto nuovo scaccia il pre¬ 
cedente, ma lo affianca e non gli sot¬ 
trae mercato, semmai ne crea uno 
nuovo Ed è una bella novità 


PowerBook G3 2000 

Sarà questa la denominazione del rin¬ 
novato PowerBook G3. 

Rinnovato e non stravolto, non cam¬ 
biato radicalmente ma rivisto (da cor¬ 
reggere non c'era nulla!) ed aggiornato. 

Vedendolo a sportello posteriore chiu¬ 
so non c'é modo di riconoscerlo. 

Dunque, coloro che con orgoglio pos¬ 
seggono un PowerBook G3 Bronze 
Keyboard, possono, con lo stesso orgo¬ 
glio affermare di avere un modello 


RrdQ* Pro= 



so guscio. 

Come se lo spazio sotto la tastiera 
bronzo-traslucido abbondasse, Apple è 
riuscita ad integrare in 
PowerBook lo slot per 
AirPort, dotondolo cosi di 
fatto di qualunque tipo di 
mezzo (e protocollo) di 
comunicazione insieme a 
modem interno 56K v 90, 
alla Ethernet 100 Mbit 
ed alla porta IrDA da 
4Mbit. 

Se dunque coloro che 
si aspettavano un Power¬ 
Book totalmente diverso dall'attuale 
non hanno comunque di che lamen¬ 
tarsi, coloro che sostenevano essere 
l'unico Macintosh opaco (tastiera e 
tasto di accensione e della trackpad 
esclusi) lo stato dell'arte hanno visto 
confermare questo pensiero. 

Noi prendiamo nota del 
fatto che a Cupertino non 
hanno deciso di buttare 
tutto quello che hanno 
fatto per cavalcare il 
nuovo, ma di portare 
quello che di buono c'é 
nel terzo millennio. 


Sottolineare le capacita audio/ 
video delle nuove macchine è un 
mustl 


Un lieve lifting e dotazioni migliorate, 
ma niente DVD slot-in e niente cabinet 
nuovo; HardDisk da 10 a 27 GByte. 



posto per altri tre dischi interni (1 ATA e 
lo Zip ovvero tre UWSCSI) e ancora una 
volta un miglioramento di un prodotto 
esistente. 


Apple = DV 


In questa formula sembra poter esse¬ 
re sintetizzato l'inizio secolo che Jobs 
intende consegnare alla storia di Apple. 

Cupertino, universalmente riconosciu¬ 
ta come la culla della produttività perso¬ 
nale, sembra puntare tutto sulla Rete 
(la maiuscola non è un errore di stam- 

Contmuaapag 46 


MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000 


45 
























Segue da pag. 45 


pa) e sul video digitale 
Anche questa, se vogliamo, è la natu¬ 
rale evoluzione dei sistemi che hanno 
portato la grafica via da tecnigrafi e 
stamperie nel secolo scorso, diventan¬ 
do punto di riferimento per il pre-press 
a due dimensioni statico. 

Oggi che la tecnologia digitale rende 
fruibile e possibile la grafica in movi¬ 
mento. Apple cavalca l'onda e propone 
una versione DV nell'iMac 
Poi presenta il nuovo PowerBook 
G3 con lo slogan Portable Movie 
Studio' e correda la sua Home Page 
di un bel PowerBook con attaccata 
una videocamera 
Infine innalza il clock, la memoria 
e le memorie di massa (cioè le tre 
variabili che più di ogni altra 
influenzano la produttività nel 
video editing) nella sua 
ammiraglia. 


Tutto questo, insieme agli slogan ed 
ai manifesti (non limitatamente a quelli 
cartacei, ma comprendendo i 'docu¬ 
menti programmatici’) che fanno 
costante ed esplicito riferimento alla 
tecnologia ed alle possibilità che acqui¬ 
stare un Macintosh schiude nell'ambito 
del video digitale, chiarisce quale sia 
l'intento di fondo nella strategia per gli 


anni duemila della Mela. Se a questo 
aggiungiamo che laddove troviamo una 
*i* intendiamo comunicatività, dobbia¬ 
mo concludere che se l'arte visiva 
(oggettiva o simulata) sarà 
quella che esploderà negli 
anni a venire. Apple, sarà 
quella che piu facilmente aiu¬ 
terà a diffonderla, 

Questo, non può che ralle¬ 
grare. soprattutto noi che 
abbiamo tenuto duro nei 
momenti in cui gli analisti che 
oggi osannano le gesta di 
Steven P Jobs, davano per 
spacciata la mela d'oltreoceano. 
sentimentalmente: ma ci rallegra 
anche il fatto che una rinnovata 
spinta al mercato Apple ci permet¬ 
te di nuovo di fruire di prodotti 
(software ed hardware) di terze 
parti al passo coi tempi se non all'a¬ 
vanguardia. 


Perché Tokyo? 



— 



> ’ ’ 1 * CJ 

*—- ■ - - * 



Il retro del nuovo Powerbook con le corte Firewire al posto della SCSI 


La domanda che molti voi si porranno 
e questa. 

Perché Jobs ha lisciato' la possibilità 
di presentare le nuove macchine in 
terra americana in occasione del 
MacWorld Expo di San Francisco? 

Semplicemente perchè, oltre ai motivi 
esposti nelle news del mese scorso, il 
Giappone è il primo mercato di portatili 
al mondo ed Apple il primo nella classi¬ 
fica dei venditori. Essendo le novità più 
ghiotte proprio quelle che riguardano i 
nostri compagni di viaggio quotidiano, 
troviamo ovvio e giusto presentarle dal 
palcoscenico che ha un'audien- 
iù ricettiva su questi 
rgomenti. Fermo restan¬ 
do che nella società del¬ 
l'informazione un beep 
in un punto del mondo 
lo propaga quasi in real- 
time per tutto il piane¬ 
ta 


I software per DVD di Astarte 


Insieme, i programmi Astarte coprono 
in pratica ogni aspetto della produzione 
di titoli DVD-Video. per questo, Astarte 
annuncia la versione di DVDirector 
1 7.1 che aggiunge il supportoa di crea¬ 
zione degli otto multi-angoli di regia per¬ 
messi dalle specifiche DVD. 

Semplice come il drag&drop, ogni cosa 
è sistemata in modo da ridurre i tempi 
di costruzione di un titolo. 

Sempre dalla tecnologia ASTARTE arri¬ 
va DVD@ccess, che permette di inseri¬ 
re collegamenti internet (Web Links) in 
un titolo standard DVD. 

Utilizzando questa particolare caratteri¬ 
stica. un titolo DVD-Video ha la possibi¬ 
lità di richiamare una pagina Web per 
mostrare all'utente le ultime informazio¬ 
ni. I collegamenti possono essere inse¬ 
riti nei menu, nei bottoni, nelle tracce, 
nei marker o negli script. Le informazio¬ 
ni del collegamento sono codificate nei 
dati DVD in modo da essere interpretati 
da DVD@ccess durante il playback. 
DVD@ccess usa comandi ‘DVD-Video 
Compliant' in modo da essere piena¬ 
mente compatibili con tutti i lettori DVD 
in commercio (i collegamenti sono igno¬ 
rati quando eseguiti sui lettori DVD 
Home) 

DVD@ccess è incluso in DVDirector e 
DVD Export. 

Anche il nuovo M.Pack 3.5.1 fa parte 
della nuova offerta di Astarte per G4 e 
OS9, ottimizzato per il nuovo 'Velocity 
Engine' del Macintosh G4. 

Accetta qualsiasi movie Quicktime, 
convertendolo in formato MPEG. Può 
anche essere usato insieme ad 
Adaptec TOAST per creare Video-CD. 
Ora con M.Pack 3.5.1 è possibile codifi¬ 
care con velocità raddoppiata rispetto 
alla precedente versione pur rimanendo 
uno dei più affidabili sistemi di codifica 
MPEG ad un costo molto competitivo. 

Per informazioni: 

Turnover Srl, 

Tel. 081 666.883 
kvmv lurnaver.il 


Apple aderisce all'iniziativa "Un computer per la scuola" promossa da quotidiano La Repubblica 

Apple aderisce all'iniziativa "Un computer per la Scuola", mettendo a disposizione 1000 sistemi operativi Mac OS versione 8.5. comple¬ 
ti (CD ROM, licenza e manuali), in italiano. Ogni scuola interessata a ricevere una copia di Mac OS 8.5 può mettersi in contatto con il 
Cali Center dell'iniziativa, al numero di fax 02/57400031, per le richieste di informazioni relative ai requisiti mimmi di sistema necessari 
per installare Mac OS 8.5, si può inviare un fax al numero 02/27326552. Apple Computer, che vanta un'esperienza ventennale di colla¬ 
borazione con il mondo della scuola, promuove numerose iniziative nel settore, grazie anche alla collaborazione di una rete selezionata 
di rivenditori. Queste iniziative prevedono seminari e corsi di aggiornamento formativo per docenti e studenti e lo sviluppo di progetti 
per la creazione di infrastrutture informatiche all'interno delle scuole. 



46 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 













Più vero del vero. 

Ma "*■* pouro: il merito é tutto dell'in^Z 7™ ? mp ° thc Colpisce , ' otchi °- 



S1BSC ’ 


velocità^Quindi, idlllITrf ‘"^Ì 01 * 0 ° C ° lorÌ su °9 ni "*» punto. Il totto od aitisi 

e piu mule. Hew, 

U Stam P° nH Hp PhotoSmart e HP DeskJet. 








E' arrivato Toy Story 2 

Contro i cartoni distruttivi ed epilettici arriva un paladino che sostiene 
una via tenera ed umana alla tecnologia ed al giocattolo 

di Leo Sorge 




L i uscita nelle sale italiane 
. di Toy Story 2, prevista 
per l'11 febbraio, sarà saluta¬ 
ta dallo stesso entusiasmo 
che l'ha vista protagonista 
negli States Allorquando 
qualche anno fa vedemmo la 
prima puntata, francamente 
la noia s'impadroni di noi. 

Ma era un avvenimento 
informatico, dopotutto: il pri¬ 
mo lungometraggio intera¬ 
mente prodotto con il com¬ 
puter, con una batteria di 
Sun in un momento nel qua¬ 
le il gap con Silicon Graphics 
era ritenuto inarrivabile., e 
Steve Jobs che provava an¬ 
cora il suo terzo assalto alla 
Storia. Dell'informatica, s’intende. 

Da allora molto elio è passato nei 
condotti di raffreddamento dei super- 
computer, tanto che Silicon Graphics si 
chiama Sgi, e Pixar ne usa i computer 
come controllo di più monitor; buona 
parte del software d'animazione è pas¬ 
sato sotto Linux, che sia con micropro¬ 
cessore Alpha com'è la scelta di Came- 
ron o con Intel com'è per Pixar (e per la 
stessa SGI); Jobs è tornato in vetta alla 
Apple. E Toy Story 2, uscendo, ha vinto 
un premio come il Golden Globe ma 
non per l’animazione, ma come miglior 
commedia. 

Quante possibilità ci sono che Buzz 
LightYear o Woody vincano il primo 
Oscar come attori protagonisti non lo 
sappiamo, ma è certo che i bit che de¬ 
scrivono questi successi faranno parte 
della Rompedia del mondo dei robot 
che succederà a quello degli uomini. 

Abbiamo incontrato in diverse occa¬ 
sioni Jonh Lasseter, regista-mito degli 
anni a cavallo del millennio, e Dylan 
Brown, una delle sue giovani creature, 
artisticamente parlando. E' difficile de¬ 
scrivere Lasseter senza toni trionfalisti¬ 
ci: è poco più che quarantenne, ha una 


Picturcs 

PIXAR ANIMATI ON STUDIOS 


Quello che John Lasseter, ideatore e 
regista della saga di Toy Story, sta rega¬ 
lando al pubblico di tutto il mondo non 
è solo la sua arte, ma la poesia dei gio¬ 
chi di chi oggi ha quarant'anni, poco più 
e poco meno 

Il mondo è cambiato, a causa della 
tecnologia E continua a mutare freneti¬ 
camente. La tecnologia, di per sé, è 
neutra rispetto all'uso che se ne vuol 
fare Per decenni la tecnologia c'era, 
ma era militare, segreta e distruttiva. 
Oggi è in buona parte commerciale, e - 
fuor di retorica - è un bel passo in avan¬ 
ti. 


enorme umanità e ben cinque 
figli. Gli piace giocare, ama 
Frank Capra e Dumbo, è un ec¬ 
cellente mimo quando mostra 
come i disegnatori devono ani¬ 
mare i suoi personaggi. Non è 
il solito americano non cresciu¬ 
to ma forte fisicamente e men¬ 
talmente, ma un fratello mag¬ 
giore molto più saggio che tro¬ 
va il modo giusto di partecipare 
ai vostri pensieri. Ed è assolu¬ 
tamente presente agli aspetti 
tecnici ed economici di quello 
che lo circonda. 

Vi proponiamo alcuni stralci 
di queste chiacchierate, insie¬ 
me a delle schede che riguar¬ 
dano il film, il regista, il presi¬ 
dente della Pixar, il gioco e lo Studio 
Grafico. Sperando che anche voi, 
com'è successo a noi, restiate incollati 
alle sedie per l’ora e mezza di proiezio¬ 
ne E sperando anche di rivedere Las¬ 
seter, per più tempo e più da vicino 
Magari l’estate prossima, in California, 
da lui. 


I pupazzi dal volto 
umano 


48 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 





AtMdM 


Ma ci sono mondi nei mondi. Anche 
nel mondo americano e commerciale di 
oggi, nella lotta di adattamento tra occi¬ 
dente ed oriente, l'uso della tecnologia 
può essere diverso, anche diamteral- 
mente opposto. Da un lato il mondo di¬ 
gitale sostituisce quello analogico, 
dall'altro gli si affianca. Nel primo caso 
la magia e la fantasia dell'infanzia sono 
completamente cancellate da un mon¬ 
do di potere assoluto ma virtuale; nel 
secondo lo strumento innovativo offre 
nuovi mondi alla fantasia del bimbo e 
dell'adolescente, che però sa qual è il li¬ 
mite tra finzione e realtà. 

John Lasseter ha vinto tante batta¬ 
glie, proprio in quest'ottica. In un mon¬ 
do digitale, i suoi pupazzi sono umani: 
anziché scambiarsi proibiti colpi di kara¬ 
té, ridono e piangono. In un mondo di 
giocattoli miniaturizzati, ha imposto ai 
produttori che i suoi fossero alti trenta 
centimetri. E' difficile sintetizzare il pen¬ 
siero di John: le due parole che ripete 
più spesso sono cuore e giocattoli: "Il 
mio ufficio alla Pixar è un enorme nego¬ 
zio di giocattoli, in parte quelli con i qua¬ 
li giocavo da piccolo, per lo più quelli 
che ho acquistato in seguito. E' bellissi¬ 
mo lavorare andando nei negozi e com¬ 
prare costosi giocattoli con la carta di 
credito aziendale! E adesso ho appena 
preso un ufficio ancora più grande. I 
miei figli adorano venire nell'ufficio di 
papàl All'inizio ero geloso dei miei pu¬ 
pazzi, ma poi ho capito che il loro desti¬ 
no e di essere compagni dei bimbi, non 
ornamenti d’uno scaffale. Ed è nata 
l'idea per Toy Story 2". 

I personaggi di TS si muovono come 
un regista vorrebbe che si muovessero 
i suoi attori. Alcuni elementi tecnici ce li 



Le nuove tecnologie nel cinema di animazione 


Organizzato da Giulietta Fara, 
Andrea Morini ed Andrea Romeo, 
è alla seconda edizione 

Ha attivato svariate collaborazio¬ 
ni con altre realtà importanti del 
panorama italiano che conta 
Prima fra tutte quella con il Fe¬ 
stival del cinema di Venezia, in se¬ 
no al quale ha promosso il FFF Di¬ 
gital Award, vinto dal giapponese 
Makoto Tezka con l'onirico film 
Hakuchi. 

Il FFF ha espresso una rasse¬ 
gna di tutte le forme di arte digita¬ 
le animata, dai cartoni (sia giappo¬ 
nesi che statunitensi), agli effetti 
speciali, dai film digitali alla pubbli¬ 
cità. In particolare grande spazio è 
stato dedicato al Franch Touch, 
l'approccio artistico che sta ren¬ 
dendo merito ai cugini transalpini 
in un settore cosi statunitense 




Proprio la rassegna felsinea ha 
ospitato svariate prime di Toy Story 
2, in inglese ma anche nella versio¬ 
ne italiana, per la gioia dei bimbi in¬ 
tervenuti alla proiezione della matti¬ 
na di domenica 23 gennaio. 

Sito web: 

Iwivw.clarence com/tiome/tunirehlnl 


Anche la new age del Iumetto sgradevol¬ 
mente affascinante 6 entiata nel festival, 
grane a Futurama, la sene più fantasy 
dell'autore dei Simpson e di South Park 


L 


J 



Jessie pensa al suo futuro con Woody, e la cow girl diventa romantica. Fabrizio Frizzi, la voce di Woody, insieme al suo director 

MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 49 

















Il listalo dei controlli di Woody è lungo quasi sei 
metnl Chi lo srotola è Dylan Brown 


racconta altrove Dylan Brown, animato¬ 
re capo in Pixar. Lasseter. invece, ci 
racconta la sua versione personale. E' 
un mimo straordinario, e forse lo sa. 
Lui, come lo stesso Dylan - e forse tutti 
in Pixar- sono in grado di muoversi co¬ 
me tutti i personaggi che creano. E non 


rii film 


Woody & Buzz 
alla riscossa 

In un mondo di umani sostanzial¬ 
mente all'oscuro, i giocattoli sono vivi e 
interagiscono con il mondo dei loro pa¬ 
droncini Un collezionista di giocattoli, 
da sempre alla ricerca di un Woody ori¬ 
ginale, s'impossessa del nostro pupaz¬ 
zo per completare la collezione a suo 
tempo immortalata in Woody's Roun- 
dUp. serie TV western degli anni '50 
Tutta la ganga, capeggiata da Buzz, lo 
cerca in giro per la città Alla fine. 
Woody deve scegliere tra una vita fa¬ 
mosa in un museo, senza poter più es¬ 
sere toccato dai bambini, e gli ultimi an¬ 
ni che separano il suo padroncino 
dall'adolescenza, allorquando lascerà 
perdere i giochi 
Cosa sceglierà? 

Distribuito dalla Buena Vista 
International Italia 


Durata: 

I Regista: 

■ Coregisti: 

* Woody: 

• Buzz: 

I Musiche: 

l> • . • . 


94 minuti 

John Lasseter I 
Lee Unkrich, Ash | 
Brannon 
Fabrizio Frizzi 
(Tom Hanks) | 
Massimo Dapporto ■ 
(Tim Alien) 

Randy Newman I 

______ j 



Whsezy Toy Story t • Vtoody e Bua «la t!»co»M 

C'e un grande legame tra Pixar e Linux ad en¬ 
trambi piacciono i pinguini, ed inoltre Renderman 
gira sotto la piattaforma del caro Lmus Torvalds 


solo nella versione finale del cartone, 
ma anche e soprattutto come li vedono 
loro durante le diverse fasi dell'anima¬ 
zione. Vederli è coinvolgente ed istrutti¬ 
vo. Ad esempio Buzz LightVear è a tutti 
gli effetti una caricatura di Lasseter 
stesso. "Non è stata una nostra scel¬ 
ta", dice il regista, "ma forse è una con¬ 
seguenza delle pose e delle espressioni 
che facevo agli animatori per mostrare 
cosa mi attendevo da loro" Un po' ma- 


To infinity and beyond! Steve Jobs il bi-genio 


E' l'unico dell'era informatica ad aver portato al successo due diversi oggetti, l'Apple II e il Macintosh 


Oggi come oggi sembra incredibile, 
ma forse non tutti sanno che Steve Jobs 
è l'unico uomo del mondo della tecnolo¬ 
gia ad aver avuto due idee. Stiamo parlan¬ 
do dell'Apple II e del Macintosh, due mo¬ 
di diversi di rivoluzionare il mondo. Molti 
altri geni hanno avuto al massimo una so¬ 
la idea vincente: Federico Faggio, l'italia¬ 
no che nel 1971 inventò il microprocesso¬ 
re (il Intel 4004); Clive Sinclair, il baronet¬ 
to inglese non dimenticato dai quaranten¬ 
ni (sob) inventò lo ZX-80 (evoluto nel mo¬ 
dello 81) per poi non ripetersi piu: prima 
di lui Adam Osborne, padrone del mondo 
CPM, pagò a caro prezzo il non voler pas¬ 
sare dal mondo ad 8 bit a quello di dimen¬ 
sione doppia. 

L'unico che forse aveva lo stesso ge¬ 
nio, ma certo non la stessa capacità di 
marketing, era Gary Kildall, morto semi- 


50 


ge- aie Jobs 



sconosciuto nel 1994, a soli 52 anni. 

A proposito di quello che forse non tutti 
sanno... Secondo le biografie, Jobs è sta¬ 
to adottato dai genitori che gli diedero il 
nome, in quanto entrambi i genitori natu¬ 
rali morirono. Passando alla carriera, dopo 
alcuni mesi passati a progettare videogio- 
chi per la Atari, nel 1976 -insieme a 
Stephen Wozmak- inventò l'Apple I, che 
l'anno successivo diventò Apple II. I suc¬ 
cessivi modelli Apple III e Lisa causarono 
la sua uscita dall'azienda che aveva fonda¬ 
ta: nel 1983 la Apple venne messa nelle 
mani di John Sculley, proveniente dalla 
Pepsi Cola (X-Files era ancora lontana): lo 
stesso Sculley in qualche modo scacciò 
Jobs due anni dopo. 

Dopo qualche mese passato con la 
Next, azienda da lui fondata, nel 1986 
Jobs acquista la Pixar dalla Lucasfilm. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


















Joy Story 2 Studio Grafico -, 

Creare ambienti con rimpaginazione e il computer 

Il nuovo Studio Grafico propone tutti i personaggi del primo e del secondo film, 
i Le immagini prese da Toy Story 2 sono oltre 400, e rendono divertenti e personali I 
I un’incredibile gamma di oggetti, adesivi, ganci appendiabito, calendari, segnalibri, | 
biglietti di auguri e cosi via. 

Avendo a disposizione la propria immagine già nel formato adatto permetterà 1 
i d'mserirla in scenari ricchi dei beniamini del film Per stimolare la creatività di tutti ' 
sono già pronti cento scenari che vanno dall’ambiente western di Woody a quello 
spaziale di Buzz. 

Minime le necessità del prodotto sia nella vesione PC che in quella Mac Nel pri- I 
: mo caso servono Windows 95 (o successiva! con Pentium 133 e 16 MB Ram; 50 | 

. MB di spazio su disco rigido; CD-Rom 4x, scheda audio a 16 bit e 64k colori. 

La versione Macintosh richiede un sistema operativo in versione almeno 8.1 II 
I processore è un PowerPC ad almeno 132 MHz con 32 MB di Ram, 50 MB liberi su I 
; hard disk; scheda audio a 16 bit. 

Il prezzo? Un affarone! Appena 69.900 lire. 

I Sito web ivvvw.ciarence com/nome/tuturetiirri 


rine. un po’ Fonzie, Buzz è il personag¬ 
gio più ricco di possibilità di variazione 
dell’umore. Il cardine delle storie è 
sempre il nostro Lone Ranger, Woody 
La sua storia è ancora più legata a quel¬ 
la di Lasseter: "da piccolo avevo led ha 
tuttora, ndrl un pupazzo raffigurante Ca- 
sper. il fantasmino, che grazie ad un 
meccanismo diceva alcune parole. E’ su 
quella esperienza che ho immaginato 
Woody, anche se è diventato un cow¬ 
boy". 

L’informatica rende 
credibile il sogno 

Parlare d'informatica è più difficile, 
soprattutto in platee non tecniche. 
Qualcosa però è pur sempre uscito fuo¬ 
ri. "Il nostro obiettivo non è la riprodu¬ 
zione esatta della realtà", esordisce 
Lasseter. "Ogni volta che vogliamo da¬ 
re ai personaggi una ulteriore sfumatura 
di realtà ci chiediamo perché dovrem¬ 
mo farlo. Questa storia della riproduzio¬ 
ne della realtà e della resuscitazione de¬ 
gli attori è uscita fuori dalla stampa, non 
da noi. In TS2 il personaggio del colle¬ 
zionista è molto più simile alla realtà de¬ 
gli altri. Ma ci serviva cosi: non lo abbia¬ 
mo fatto per simulare la vita con il com¬ 
puter". Bisogna aver presenti i limiti dei 
computer: più l'immagine riguarda cose 
organiche, meno diventa credibile, per 
ora. Ma anche se potessimo riprodurre 


k — — 

il mondo reale, non lo faremmo comun¬ 
que. Vogliamo fare cartoon che il pub¬ 
blico identifichi come non esistenti nella 
realtà, anche se quello che vedono è il 
più credibile possibile. Ad esempio in 
TS2 vengono mostrate alcune scene 
d’un ipotetico telefilm del quale Woody 
e gli altri nuovi personaggi erano inter¬ 
preti. Quando lo abbiamo immaginato, 
abbiamo studiato i serial di quel genere 
usciti negli anni '50, e abbiamo cercato 
di riprodurli alla nostra maniera: è cosi 
che è uscito Woody's Roundup. il no¬ 


stro western". 

Ma in ogni cosa c'è un inizio. In un 
film d'animazione tutto è impostato sul¬ 
lo storyboard, sul quale gli attori recita¬ 
no. Si parte dalla traccia audio, che arri¬ 
va prima dell’animazione. "A questo 
punto”, dice Dylan Brown, "facciamo 
una versione con animazione molto 
semplice, e i personaggi sono semplici 
marionette, che poi animiamo agendo 
su un certo numero di controlli". 

Dylan ha solo 29 anni ed un storia già 
intensa, se è nientemeno che animato- 


... 


di Leo Sorge 



Nel 1993 l’agente Sculley esce dalla Apple, capitanata da Gil¬ 
bert Amelio. Jobs viene richiamato, ma 
come consulente Più tradi la Apple 
acquisterà cosa restava della 
Next. Jobs convince Bill Gates 
ad investire in Apple e l’azien¬ 
da ricomincia a volare alto Nel 
1997 Amelio viene invitato dal 
consiglio di amministrazione a far¬ 
si da parte, e Jobs accetta 
la carica temporanea di 
CEO e presidente II suc¬ 
cesso dell’iMac ne consa¬ 
cra il ritorno a casa, ma non 
rinuncia alla sua posizione in 
Pixar. 

Oggi con il software iMovie 
sta spingendo il formato video dentro la 
sua gamma di computer. E’ un caso? 


Dopo aver introdotto il colore nei contenitori dei suoi computer. Jobs sta por¬ 
tando il formato vìdeo tra quelli gestiti semplicemente sul tavolo di casa La 
Pixar c'entra qualcosa? 



Lo schermo del materiale informativo fornito dalla Disney sul quale abbiamo 
incollato alcune delle immagini più care di questa avventura nel mondo della 
computer animation 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


51 
















Attualità 


re capo di un film come TS2. Ha iniziato 
ad usare i computer meno di dieci anni 
fa, poi ha trovato un posto di secondaria 
importanza in Pixar Oggi è capo anima¬ 
tore, anche se qualche scena se la rea¬ 
lizza ancora da solo. Con lui è piu facile 
scendere nei dettagli della gestione dei 
personaggi, che in pratica sono delle 
marionette elettroniche con un elevatis¬ 
simo numero di punto che possono es¬ 
sere modificati, detti controlli Per capir¬ 
ci, la stampa dei controlli di Woody, un 
personaggio piuttosto complicato ma 
non il più complesso, occupa circa 30 
pagine, con circa 30 controlli per pagi¬ 
na, in un listato lungo quasi 6 metri' "In 
generale le scene tra posizioni diverse 
vengono prodotte in maniera automati¬ 
ca", dice Dylan. "ma poi gli animatori 
modificano la sequenza e i singoli foto¬ 
grammi. Se si lascia fare al computer il 
personaggio è meccanico, non vivo, e ti 
allontana dalla stona" E ciò é un grave 
danno: "tenere lo spettatore nella storia 
è una parte importante del nostro lavo¬ 
ro". 

Nell’animazione del singolo perso¬ 
naggio si parte dalla postura del corpo, 
poi si lavora sugli occhi. "La fase d'inse¬ 
rimento dei dati è fondamentale, per¬ 
ché è molto onerosa e difficilissima da 
modificare. Una volta fatte, le scelte 
non si possono modificare più, o quasi. 
Quindi bisogna saper fare la scelta giu¬ 
sta già in questa fase” 

C'è da chiedersi, rispetto ai perso¬ 
naggi di TS1, cosa è stato tenuto e cosa 
è stato modificato. "Il software Pixar, 
che si chiama RenderMan ed è giunto 
alla terza versione, è nostro, ed è in 
continua evoluzione. In TS2 i personag¬ 
gi sono stati rifatti integralmente da noi 
animatori, ma a partire dal vecchio mo¬ 
dello geometrico. Abbiamo potuto pren¬ 
dere qualcosa anche da A Bug’s Life, in 
particolare per il volto. Però abbiamo 
studiato moltissimo TS1, in quanto non 
volevamo e non dovevamo stravolgere 
l'essenza dei personaggi". 

Questo é solo uno dei fattori che alla 
fine rendono necessario cavarsela, 
nell'animazione, "In Pixar sono molto 
famosi i Dylan's Tricks, i miei trucchetti 
Uno riguarda un personaggio per il qua¬ 
le non avevamo la giusta dotazione di 
controlli, e dovevamo fargli dire si men¬ 
tre lui avrebbe potuto solo dire no. Ne 
ho prese due diverse istanze, visualiz¬ 
zandone una per il corpo ed una per la 
testa, componendole in modo da simu¬ 
lare uno snodo che non c'era: in questa 
maniera il movimento del personaggio 
è staio quello necessario alla battuta 
che doveva dire"! 


ne 


Avversari del film e non inseguono l’eroe spaziale 


L'obiettivo della missione è il salva¬ 
taggio di Woody, il cowboy giocattolo, 
i dalle grinfie di Al. il malvagio collezioni- 
, sta di giocattoli che lo ha rapito. Il gio¬ 
catore, nei panni del mitico eroe spa- 
• ziale Buzz Lightyear, si trova ad affron- 
i tare quest'ardua impresa. 

L'ambiente si articola in 15 immensi 
scenari, oviiamente non tutti presenti 
I nel film, ricostruiti in grafica 3D. Il gio- 
I catore deve sconfiggere in cinque 
combattimenti i suoi tre nemici: il mal- 
I vagio imperatore Zurg, il cercatore 
I d'oro e il mostro della melma (assente 
nel film) 

Tra le armi che Buzz scoprirà di ave- 
I re troviamo gli stivali a reazione, il gan- 
■ ciò e lo scudo cosmico, con tanto di at¬ 
tacco rotante 

Evidente l’uso di elementi tipici de- 
I gli anime robotici spaziali come Mazin- 
ga e Goldrake 

Il ritmo incalzante è intervallato da 
i spassosi momenti di divertimento e ri¬ 
lassamento. 

Al raggiungimento di obiettivi parzia- 
I li il giocatore verrà premiato con alcune 
I scene del film stesso. 

La gamma dei prodotti 

i (tutti di Disney/Pixar) 

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Toy Story 2: Buzz Lightyear alla riscossa 
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La confezione dell'action game nella versione in¬ 
glese per PC 


per Nintendo 64. 


e per Playstation 


Il futuro, dall’Oscar 
ai mostri 

Dopo il Golden Globe non farà nuca 
un pensierino anche all'Oscar? Ne ha 
già vinti, ma per le animazioni. "La cosa 
stupefacente del Golden Globe che ab¬ 


biamo vinto", dice il buon John, "è che 
ci è stata assegnata per la miglior com¬ 
media, non come animazione. Di qui 
all'Oscar... devo però dire che in casa 
Lasseter abbiamo già due Oscar (per 
Tin Toy, cortometraggio del 1987, e per 
Toy Story 1 (1995), ndr). Li agghindiamo 
a festa in due occasioni l’anno, prima 


52 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 







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Attualità 


rii regista del Paese dei balocchi- 


John Lasseter torna nel regno dei 
I full-lenght movies con la sua terza regia 
| cinematografica. DopoToy Story (1995) 
. e A bug’s Life (1998), ecco Toy Story 2 
1 (19991. 

| Regista ed animatore, Lasseter è vi- 

■ cepresidente del reparto creativo della 
1 Pixar In questo ruolo ha scritto e diret- 
I to molti lavori giunti alla notorietà (Luxo 

■ Jr, 1986, candidato 
all'Oscar; Red's 

» Dream (1987); Tin 
| Toy. Oscar 1989 co- 
I me miglior cortome- 
1 traggio animato; 

I Kmckknack, 1989) Tra 

■ i lavori svolti per il 
1 grande schermo, Las- 
I seter ha creato ed ani- 
| mato il cavaliere di ve- 

tro in piramide di pau- 

■ ra, prodotto da Steven 
| Spielberg nel 1985 
• La sua storia prò- 
1 fessionale compren- 
I de cinque anni alla Di¬ 


sney (Red e Toby nemiciamici, Il canto 
di Natale di Topolino). Nel 1983, su invi¬ 
to di Ed Catmull, fondatore della Pixar, 
Lasseter visita la sezione di grafica 
computerizzata della Lucasfilm, dalla 
quale resta immediatamente ed irrime¬ 
diabilmente stregato Nel 1984 lascia la 
Disney ed approda alla Lucasfilm per un 
mese di prova. 

Nel 1986 l’azienda 
viene rilevata da Steve 
Jobs. Il mese di prova 
di Lasseter dura ancor 
oggi, dopo circa 6000 
giorni! 

Spesso chiede con¬ 
siglio ai suoi figli Buo¬ 
na idea, visto che ne ha 
cinque, insieme alla 
moglie Nancy. 

Si tratta di un nume¬ 
ro d'interviste pan se 
non maggiore a quello 
solitamente realizzato 
da molte delle aziende 
d'indagini italiane... 



La lampada che ha reso famoso Lasseter 
e la Pixar nel cortometraggio al Quale 
s'ispirano tutte le sigle dell'azienda 



Il regista con i due personaggi oiu famosi della 
saga 


Hi 


dei Golden Globe e prima degli Oscar I 
vestiti li disegna una mia amica, che fa 
le creazioni per Barbie. e devo dirvi che 
il vecchio Zio (come amichevolmente si 
chiama la statuetta d'oro del cinema 
mondiale. ndr| sta molto bene con 


un'ampia scollatura! 

Comunque il prossimo passo per noi 
sarà Monsters Incorporated. un lavoro 
che vedrà la luce nel 2001. Si tratta 
d'un mondo parallelo al nostro, come il 
nostro ma abitato esclusivamente da 


buffi mostri. Ha un solo punto di contat¬ 
to con il nostro mondo: l'armadio della 
stanza dei bambini. 

E ciò fa capire molto bene quale sia 
il filo che lo lega alla filosofia della 
Pixar". «g 



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54 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 























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Una volta il computer portatile era 
considerato un complemento del desk¬ 
top, un'estensione del proprio personal 
computer: lo si usava solo quando era 
necessario, sul campo, in viaggio o co¬ 
me status Symbol, 

I motivi sono evidenti tradizional¬ 
mente, il PC portatile e sempre stato 
molto meno potente di un PC desktop, 
con un display piu piccolo e di qualità vi¬ 
siva interiore a quella di un bel monitor 
(quando non era addirittura in bianco e 


nero), oltre a costare il doppio o il triplo 
di un desktop. 

Oggi, il PC portatile è dotato di pre¬ 
stazioni avanzatissime, la qualità del di¬ 
splay è, nella maggior parte dei casi, 
molto migliore rispetto alla media dei 
monitor CRT di cui sono corredati i PC 
desktop. 

La espandibilità, grazie al design mo¬ 
dulare e all'introduzione di alcuni stan¬ 
dard, é molto migliorata, in alcuni casi è 
persino possibile aggiornare l'accelera¬ 


tore video, oltre ai canonici processore, 
memoria e disco rigido. 

Possiamo ormai affermare che, a 
parte applicazioni fortemente verticali 
(come workstation grafiche e CAD, ser¬ 
ver o macchine comunque specializza¬ 
te). il notebook è perfettamente sovrap¬ 
ponibile come prestazioni e funzionalità 
ad un PC desktop 

Il campo di utilizzo del notebook si è 
cosi ampliato, fino a consentirne, oltre 
che in quelli già elencati, l'impiego in 


■ 



Sul lato anteriore troviamo sia la levetta di apertura del display, sia il cursore di 
accensione principale della macchina Isebbene la macchina non sia awiabile 
con il display chiuso, e possibile utilizzarla, una volta accesa, chiusa con un 
monitor e tasnera/mouse esterni!, due LEO indicano lo stato della macchina e 
delle batterie, mentre una sene di LED visibili solo a display aperto informano 
sullo stato della tastiera, attività del disco rigido, stato batteria e accensione. 


Lato sinistro. Partendo da sinistra, troviamo la predisposizione per il luc¬ 
chetto Kensington, la griglia di aerazione per la ventolma, il connettore di 
alimentazione, la porta FIR e gli slot PC-Card 

Proprio in corrispondenza della porta FIR. sotto al notebook è praticato 
un piccolo foro per accedere, con una graffetta, al pulsante di reset 
hardware 


56 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 















Notebook Asus L8400B 



- " " t T IC • I- fi. S P fi, fi. te ». Brr. 

(r fls ì§ munì 111.gr i Mi (n 
•H*.li ! f ' u r v i § i t v r 

* Hf 5 h 1 ' r $ 11 i. 

Il iri c m ? pur i i i •- i r 

n.-’— MDIBIiBII 



La “plancia di comando “ del notebook la tastiera e di eccellente qualità, con corsa dei tasti e feedback ec¬ 
cellenti. anche se è un poco cedevole. Il touchpad è molto preciso e piacevole da usare, risente molto po¬ 
co dei 'tocchi occasionali'' tipici nella battitura di testi 


Produttore: 

AsusTek 

www.asus.com/talla 

Distributori; 


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tutti i campi tradizionalmente coperti dal 
PC desktop: il notebook non è più una 
estensione del PC "di base” ma può 
essere convenientemente implementa¬ 
to come unico computer per la produtti¬ 
vità personale, con i relativi vantaggi sia 
economici sia di versatilità. 

Le tipologie di PC portatili oggi sono 
essenzialmente tre: l'ultraportatile, un 
subnotebook piccolo e leggero (come 
l'Acer TravelMate serie 310), con tutte 
le periferiche esterne al mobile del no¬ 
tebook e collegabili solo quando neces¬ 
sario, il notebook propriamente detto, 
generalmente molto piatto e leggero 
(slim line), ma con un display piu grande 
(tra 10 e 12 pollici di diagonale) e qual¬ 
che volta con il lettore di CD-ROM e il 
drive floppy alternativamente inseribili 
nello chàssis, ma più comunemente 
collegabili esternamente (per esempio, 
il Portegé di Toshiba): T’all-in-one", un 
PC portatile di grandi dimensioni, dotato 


dì un display di almeno 12 pollici, con 
tutte le periferiche contemporaneamen¬ 
te presenti nello chàssis, generalmente 
dotato di prestazioni sovrapponibili ad 
un sistema desktop. 

La differenziazione tra le tipologie di 
portatili è in base alle caratteristiche di 
utilizzo, portatilità e flessibilità: un "all- 
m-one” consente il massimo delle fun¬ 
zionalità e flessibilità, ma di contro ha le 
dimensioni e il peso; un ultraportatile 
permette il trasporto praticamente in 
ogni situazione, ma è dotato di display e 
tastiera piccoli e non consente l'utilizzo 
dei supporti rimovibili sul campo 

La lunga introduzione è necessaria 
per spiegare le motivazioni che hanno 
portato alla ideazione e realizzazione del 
computer portatile di cui ci occupiamo 


in questa anteprima: TAsusTek L8400. 

Questo computer portatile è "l'am¬ 
miraglia" della gamma AsusTek e si 
propone come valida alternativa al PC 
desktop: le caratteristiche tecniche del¬ 
la macchina sono infatti perfettamente 
sovrapponibili ad un tipico personal 
computer di fascia medio/alta. 

La filosofia del portatile "all-in-one" è 
molto ben rappresentata da questa 
macchina, molto compatta, elegante e 
relativamente poco pesante. 

Il target dichiarato è ovviamente il 
professionista che necessita di una 
macchina molto potente, che viaggia 
spesso o che ha bisogno del PC sul 
campo: allo stesso tempo, senza sacrifi¬ 
care nulla, in termini di prestazioni e 
flessibilità, in cambio della portabilità: 





Lato destro dell'L8400 a sinistra, il drive floppy integrato e a destra il cassetto 
di caricamento del lettore DVD; da notare la presema di un controllo di volu¬ 
me di ascolto, cosa abbastanza inconsueta per un drive "mobile “ Il notebook 
presenta, su questo lato, alcune piccole imperfezioni di accostamento delle 
plastiche costituenti il cabinet si tratta di "nei " che sottolineano il carattere 
prototipale dell'apparecchio. 


Il retro del notebook pullula letteralmente di connettori; da sinistra, i tre pm- 
/ack per l'I/O audio, la porta seriale e parallela, il connettore proprietario per la 
docking station opzionale, il particolare connettore RJ 11/45 che consente di 
connettersi alternativamente ad una linea telefonica Iutilizzando il modem V90 
incorporato! o ad una LAN (con l'interfaccia 10/100 Ethernet integrataI, l'uscita 
VGA esterna, l'uscita TV/Svideo, la porta PS/2 e le due interfacce seriali USB 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


57 



































Il notebook con la tastiera sollevata e la protezione metallica nmossa al centro, lo 
slot SODIMM per l'espansione di memoria di sistema, immediatamente sopra la 
scheda LAN. a sinistra di questa la ventolina con il particolare sistema di raffred¬ 
damento "ad aria forzata " della CPU Si noti la particolare colorazione "giallo spor¬ 
co" del bagno Analox Ianodizzazionel della struttura in lega di Magnesio 



Particolare dello zoccolo Micio-PCA 2 si tratta di un sistema ZIF IZero Inser- 
non Forcai, per estrarre o inserire il processore, è sufficiente ruotare con un 
cacciavite a lama la vite di sblocco a camma 

Appoggiata accanto allo zoccolo, la pane inferiore della CPU Pentium III con in 
evidenza la piedinatura 



Panicolare del vano mim-PCI. occupato dall’interfaccia LAN una caratteristica 
che aumenta ulteriormente le possibilità di espansione di questo notebook II 
secondo connettore, di colore nero. 6 per la schedina MDC IModem Daughter 
CardI con questa schedina è possibile utilizzare il connettore RJ45 anche per 
la connessione ad una linea telefonica tramite uno spinotto RJII 



Vano anteriore del notebook, con il poggiapolsi rimosso al confo e visibile la 
batteria tampone per l'RTC e il BIOS a sinistra di questa, il disco rigido da 12 
Gbyte di produzione IBM. sopra, il retro del sensore con la logica di gestione del 
touchpad. di produzione Synapncs. a destra, sopra il vano per la battana principa¬ 
le. uno dei due minuscoli altoparlanti ellittici, estratto dal suo alloggiamento 



Caratteristiche tecniche 


Notebook portatile "all-in-one" con Socket Micro-PGA2 per CPU Pentium III 500 MHz con 
256 KByte Ori-die cache (supporto per CPU fino a 700 MHz con SpeedStep) e chipset Intel 
440BX/ZX-100 AGP 

Memoria RAM base: 64 MByte PC-100 SDRAM, con uno slot SODIMM disponibile per 
un massimo di 192 Mbyte installabili Display: TFT XGA da 14.1 ”, risoluzione 1024 x 768 
con 64 000 colori visualizzabili, interfaccia LVDS pilotato da un acceleratore grafico S3 Sa- 
vage/MX 2X AGP con 8 MByte di SGRAM. chip a 128-bit e RAMDAC a 270 MHz. supporto 
DuoView - Disco rigido: interno da 2.5' e 9.5 mm di altezza IDE con supporto Ultra 
DMA33 e capacità fino a 12 GByte - PCMCIA :2 slot PCMCIA 2.1 a 32-bit PC CardBus e 
supporto ZV port per 2 schede tipo II o 1 scheda tipo III - Interfaccia: interna Mini PCI (tipo 
1B) Modulo Modem/LAN 56K V 90 + 10/IOOBaseT PCI - Memorie removibili: Vano da 
5.25'. altezza 12.7 mm ATAPI per drive CD-ROM 24X (max) oppure DVD-ROM 6X (max); 
drive floppy 3,5" integrato - Dotazione di connessioni esterne: porta seriale e parallela, 
porta PS/2: porta TV-out /S-video. compatibilità Macrovision DVD playback; porta infrarossi 
IrDA V1.1, capacità FIR-4Mbps/SIR-115 2 Kbps MDC Ingressi e uscite audio: per cuffie, 
microfono e line-in - Monitor: porta VGA/Mmi D-sub 15-pin per monitor esterno DDC - 
Comunicazioni: porta combinata RJI 1/RJ45 Modem/LAN per linea telefonica e LAN; 2 
porte USB; Docking connector a 68-pin per connessione "PortDock" Batterie: Li-lon da 
3200 mAh. autonomia. 2 5-3 ore; ricarica in 4 ore/2.5 ore (System On/ Off) Audio: PCI 
compatibile SoundBlaster Pro con supporto 3D stereo - Chàssis: in lega Mg-AI - Sistema 
di dissipazione del calore: interno RHE con “Flux Tunnel Routmg" per gestire CPU da 18 
W - Compatibilità con i sistemi operativi: Windows 98 SE. NT/WS 4 0. 2000 e Linux 
Red Hat 6.11 - Dimensioni: 310 x 256 x 35 mm Peso: 2.9 kg con HDD, FDD, 24X, DVD- 
ROM e batteria Li-lon 


58 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




















Dimensioni del notebook in confronto 
ad una copia di MCmicrocomputer: 

si tratta di un apparecchio 
di considerevoli dimensioni, 
comunque giustificate 
dalle misure del display. 


anzi, una macchina portatile che sosti¬ 
tuisca, in tutto e per tutto, il proprio de¬ 
sktop. 

Si tratta di un trend molto diffuso nel¬ 
le aziende di medie e grandi dimensio¬ 
ni la stessa Intel ha recentemente di¬ 
chiarato di consegnare al 70% dei pro¬ 
pri dipendenti dei computer portatili, al 
posto di PC desktop. 


L’Asus L8400 


L'esemplare in nostro possesso è un 
campione di preproduzione e ci è stato 
consegnato con un imballo e una dota¬ 
zione provvisoria: solo l’alimentatore da 
rete, il manuale (in fotocopia) e un CD 
contenente i driver. 

Anche le plastiche e la livrea sono, 
per cosi dire, "release candidate", in 
quanto è possibile che le versioni che 
poi troveremo presso il distributore pre¬ 
sentino colori e particolari differenti 
dall’esemplare fotografato. 

Malgrado questo, le rifiniture del no¬ 
tebook sfoggiano una qualità e un’at¬ 
tenzione ai dettagli veramente notevo¬ 
le, la plastica con cui è realizzato è di 
eccellente qualità, cosi come molto 
buona risulta la precisione degli stampi 
della scocca (alcune parti sono legger¬ 
mente deformate, ma si tratta di parti¬ 
colari ancora sotto studio). 

La macchina si presenta veramente 
bene: molto "seria" e professionale, 
con linee filanti e sobrie, con la scocca 
di due colori: un grigio/argento metalliz¬ 
zato e un grigio antracite, sempre me¬ 
tallizzato. 

Sollevando il notebook ci si rende 
conto di una rigidità strutturale elevatis¬ 
sima, sconosciuta alla maggior parte dei 
notebook in commercio il telaio 
dell’AsusTek L8400 è interamente in le¬ 
ga di magnesio, materiale leggerissimo, 
normalmente utilizzato per impieghi ae¬ 
rospaziali. 

La lega utilizzata è piu leggera di un 
terzo rispetto all’alluminio, ma e più ro¬ 
busto e rigido, rispetto a quest'ultimo; 
questa lega e stata adottata anche in 
virtù delle particolari caratteristiche di 
dissipazione termica. 

Il peso non è trascurabile, circa tre 
chilogrammi; comunque inferiore alla 
media dei PC portatili di questa classe. 


nza 

i 


Il peso dichiarato, infatti, è di soli 2,9 kg 
includendo disco rigido, batteria e drive 
CD-ROM. 

Il notebook è equipaggiato con 
un processore Intel Pentium 
funzionante alla frequenza 
operativa di ben 500 MHz. 

Questa macchina è in gra¬ 
do di accettare CPU fino a 
700 MHz, ed è compatibile 
con la "innovativa" tecnologia 
SpeedStep di Intel. 

Il disco rigido installato è di produ¬ 
zione IBM, un DARA 212000 da 12 
Gbyte, molto silenzioso e soprattutto 
molto veloce. Il DVD-ROM, una unità 6x 
(max) di produzione Toshiba, è veloce 
ma non altrettanto silenzioso. 

Con tutto ciò, la macchina si è dimo¬ 
strata molto stabile, velocissima e piut¬ 
tosto comoda da usare: il display TFT 
da 14,1 pollici è nitidissimo, luminoso e 
discretamente omogeneo; siamo con¬ 
vinti che sia superiore alla media, e si¬ 
curamente superiore alla maggior parte 
dei monitor CRT, anche rispetto a molti 
prodotti per uso professionale. 

Il peso sembra elevato maneggiando 
il portatile, ma non lo è considerando 
che durante il trasporto non è necessa¬ 
rio portare con sé null’altro che l’alimen¬ 
tatore, molto picco¬ 
lo e leggero; alla fi¬ 
ne, circa 3 chili e 
mezzo, più la bor¬ 
sa. 

La macchina ha 


La "docking bar" che re¬ 
plica tutti l connettori 
presenti sui retro del no¬ 
tebook, da collegare sul 
connettore proprietario 


colare interfaccia combinata LAN/Mo¬ 
dem, con una sola porta RJ11/45 condi¬ 
visa che consente il collegamento alter¬ 
nativamente ad una linea telefonica o 
alla LAN aziendale. 

La dotazione di connessioni verso il 
mondo esterno è completissima, 


Conclusioni 

Delle conclusioni vere e proprie non 
si possono trarre da una macchina di 
preproduzione: la dotazione non è stata 
ancora definita, non è stato stabilito un 
prezzo al pubblico (anche se non do¬ 
vrebbe superare di molto i sei milioni) e 
non è ancora definita la livrea e la 
morfologia retail del mobile. 

Ma se il buon giorno si vede dal mat¬ 
tino, il PC portatile che prossimamente 
troveremo in vendita dovrebbe essere 
particolarmente appetibile... 

Possiamo comunque affermare che 
siamo rimasti molto favorevolmente 
colpiti dalle prestazioni e dalle caratteri¬ 
stiche di questo PC portatile e ci ripro¬ 
mettiamo di provare a fondo una versio¬ 
ne definitiva della macchina in uno dei 
prossimi numeri di MCmicrocomputer 

KG 


integrato una parti- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


59 



anni fa 


a cura di Andrea de Prisco 




SS 

La mela (quasi) portatile 


di Raffaello De Masi 


Lingua pura o impura? Un lettore di 
Landinara, con piglio peraltro moderato, 
discute con Marinacci dei problemi con¬ 
nessi con la traduzione dei termini infor¬ 
matici in italiano. Il garbato lettore la¬ 
menta che l'uso di termini tecnici in in¬ 
glese renda la lettura degli articoli di MC 
un tantino ostica Nemmeno oggi il pro¬ 
blema è del tutto sopito, anche se voca¬ 
boli allora chiamati in causa come com¬ 
prensibili solo agli addetti ai lavori (RAM 
e ROM, INPUT, clock! sono certamente 
divenuti d'uso oggi comune. Il problema 
di oggi è quello esattamente di allora; se 
va bene parlare di contenitore invece di 
cabinet, diventa difficile, allora come og¬ 
gi, pensare che "con il mio word proces¬ 
sor devo usare il trackball per cliccare sul 
menu per salvare il file" sia meno com¬ 
prensibile di un’aulica traduzione come 
"con il mio programma di trattamento 
testi devo usare il mio dispositivo di pun¬ 
tamento statico a sfera, premendo un 
pulsante, dopo averlo diretto su una voce di una barra di ordi¬ 
ni, per salvare i dati!" 

Ovviamente ‘est modus in rebus - come fa notare Marco ci¬ 
tando certe assurdità della lingua francese che. in nome di 
uno sterile purismo, parla di Memorie Vive e Memorie Morte 
in vece di RAM e ROM. E gioca sull’equivoco e sulla parono¬ 
masia per accusare la 
Logitech di aver provoca¬ 
to crudelmente paralisi a 
topi indifesi, e di lasciare 
in giro attrezzi come lo 
ScanMan che. a rigore di 
traduzione dovrebbero 
essere "uomini atti a 
scannare - , con buona pa¬ 
ce delle forze dell'ordine 
Altro che i Luigi Forte- 
braccio del ventennio! 

Qualche appetitosa 
notizia, come sempre, 
nelle News; Tema, una 
società del gruppo ENI, 
presenta un pregevole 
lavoro ipertestuale de¬ 
scrittivo dell'opera di 
Giulio Romano. Channel 
ricorda la disponibilità, 
anche in Italia, del nuovo 
software della CAI Ine. 
denominato Freedom of 
Press, capace di permet¬ 
tere la stampa di file Po¬ 


stScript su stampanti non in possesso di 
tale standard. Sony presenta la sua pri¬ 
ma macchina basata su un processore 
RISC MPS-3000 e HP stabilisce un nuo¬ 
vo record e standard nel campo dei cal¬ 
colatori scientifici tascabili con l'HP 
48SX, degno successore del famosissi¬ 
mo 41, Un'ennesima linea di portatili è 
offerta dalla Toshiba e dall’Epson men¬ 
tre è di IBM la notizia della disponibilità 
di una nuova workstation dalle prestazio¬ 
ni impressionanti. l'IBM RISC/6000, che 
diverrà il punto di riferimento nel settore 
dei mini. 

Per gli utenti di Amiga si aprono le 
porte della 3° European Developers Con- 
ference, e, durante lo Show Off svoltosi 
l'ultimo giorno della conferenza, gli svi¬ 
luppatori italiani hanno avuto la possibi¬ 
lità di dimostrare ingegno e qualità dei 
prodotti, tanto da far strillare, come titolo 
del riquadro, la frase "Forza Italia", senza 
ancora temere implicazioni politiche. 


Il melone si porta per mano! 

Permettetemi di sprecare due dei titoli di quest'articolo per 
i miei amati Macintosh. Ma ne vale la pena! Mac diviene, per 

la prima volta, portatile, 
anche se ha le dimensio¬ 
ni di una valigia, pesa co¬ 
me un'incudine ed è do¬ 
tato, si fa per dire, di 1 
MB di RAM e di un disco 
rigido da 20 MB I prezzi 
sono da far tremare le 
vene ai polsi, dieci milio¬ 
ni la macchina base, ma 
tutto il resto si paga a 
parte e non certo a buon 
mercato! L'espansione 
di un MB di RAM costa¬ 
va circa un milione, un 
milione e mezzo costava 
upgradare l'HD a 40 MB, 
e, udite udite, un mo¬ 
dem interno a 2400 baud 
lo si poteva avere alla 
bellezza di 870.000 fret¬ 
te + IVA. Ma occorreva 
poi aggiungerci altre due 
biglietti da centomila per 
dotarlo del correttore 
d'errore, allora, molto più 


Quando la Apple decise di fare un portatile lo na fatto 'alla grande'. Per le dimensioni, stile 
portaerei, e per il prezzo di vendita. Perfettamente allineato con le altre 'mele proibite'. 


60 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 










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di adesso, indispensabile. 

Quasi a pareggiare di 
contrappasso, il buon Bruno 
Rosati gioca la carta dell'ulti¬ 
mo Archimedes, che a un 
prezzo cinque volte inferiore 
ci fa sedere di fronte a una 
macchina dalle prestazioni 
ancora oggi pregevoli Pro¬ 
dotto raffinato e tecnologi¬ 
camente indiscutibile, non 
avrà, come tutta la stirpe 
Archimedes. grande fortuna 
in Italia, ad onta delle sue 
doti; e di ciò si fa facile pro¬ 
feta lo stesso Rosati. Ben 
più generico e disperdale 
nella massa e un Unibit PC- 
Bit V30; dotato dell'omoni¬ 
mo processore della Nec, 
sovrapponibile, più o meno, 
a un già allora vecchio 8086, 
gode di un'aurea mediocri- 
tas e il miglior giudizio lo 
leggiamo nelle conclusioni 
che recitano ■...sicuramente 
al momento è quello che of¬ 
fre di piu per quello che co¬ 
sta!", bel modo di dire 'Que¬ 
sto è, se vi piace!' 

E arriviamo allo scannatore, pardon allo scanner manuale 
Logitech Scanman. Li ricordate? Si trattava di periferiche delle 
dimensioni di un grosso rasoio elettrico che. tenute in una ma¬ 
no, venivano fatte scorrere sul testo o sulla figura da copiare 
e, se si era di mano ferma e regolari come orologi nella ’stri- 
sciatura', i risultati erano passabili. Prezzo, compreso il softwa¬ 
re di fotoritocco, un milioncino in formato bundle; più o meno 
come una diecina di scanner piani, di accettabile qualità, di og¬ 
gi. E MC gli dedica anche sette pagine zeppe di prova. 


Il nostro Gutemberg di al¬ 
lora, Massimo Truscelli, 
combatte con una bella 
stampante ad aghi di qualità 
e robustezza a tutta prova, 
la NEC P2 Plus. Più 'da bat¬ 
taglia' la Seikosha SP2000, 
che costa meno e maneg¬ 
gia, cosa non standard per i 
tempi, il foglio singolo. 

Oggi quotidiani, riviste 
specializzate, gadget pubbli¬ 
citari si affannano a distribui¬ 
re, al malcapitato avventore, 
CD-ROM strazeppi di enci¬ 
clopedie, dizionari, palinse¬ 
sti, corsi accelerati in questa 
e quella disciplina. Non co¬ 
stano nulla o quasi, e dopo 
una sfogliatura meno che di¬ 
stratta finiscono nel cestino 
delle immondizie. Allora un 
dizionario elettronico, ancor¬ 
ché in dodici lingue, veniva 
chiamato "Scaffale Elettro¬ 
nico", costava la bellezza di 
un milione e imponeva di 
chiudere la prova con la fra¬ 
se "CD-ROM, fenomeno 
per tutti o per pochi?". Lo¬ 
tus 123 resiste ancora sulle barricate, con la release 2.2; si 
tratta in assoluto ancora dello spreadsheet più potente in giro 
sul mercato, costa un milione tondo, e può dare numeri a tutti. 
Ma la sua ostinazione ad aderire ancora fedelmente al mondo 
e all’interfaccia DOS gli saranno fatali! Quando tenterà di pas¬ 
sare all'interfaccia a finestre, lanciando anche una versione rie¬ 
sumata per Macintosh, sarà troppo tardi. 

Voltiamo pagina e troviamo la prova delle Norton Utilities 
(per DOS) nella versione 4.5; si tratta del classico pacchetto ar¬ 
ricchito dalla nuova versione 
di Norton Commander E, 
per continuare a parlare di 
spreadsheet, ecco, nella ru¬ 
brica Mac, la prova di Micro¬ 
soft Excel 2! Bei tempi, 
quando Microsoft riserbava 
a Macintosh ancora le sue 
migliori energie. 

E purtroppo occorre che 
chiuda anche stavolta, an¬ 
che se ci sarebbero due o 
tre cosette ancora da rac¬ 
contare. A proposito, un let¬ 
tore mi ha chiesto perché 
non racconto più, a piè di di¬ 
scorso, qualche curiosità. Il 
fatto è che, ormai, è da un 
pezzo finita l'era pionieristi¬ 
ca e, così come in quella 
dell'epopea del West, sono 
spariti i personaggi pittore¬ 
schi e le storie narrate ac¬ 
canto al fuoco. Tempi mo¬ 
derni! «e 


Sembra un Amiga ma. almeno per certi versi, è molto di più. Si tratta dell Archimedes A3000. una macchina che come gli al¬ 
tri componenti della potentissima famiglia Acom ha avuto poca fortuna in Italia. Peccato... 


Amvano. finalmente, i pnmi portatili senza unità floppy disk, antesignani giganti di 
tutti i subnotebook arrivati effettivamente sul mercato moltissimi anni dopo Nella 
foto rumba pcm V3o. 


62 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 






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Circa quindici anni fa, il filosofo francese Jean-Franqois Lyotard in collaborazione con Thierry Chaput 
concepiva con straordinaria intuizione la mostra “Les Immateriaux” al Centre Pompidou di Parigi. 

Invece di realizzare il consueto testo per il catalogo, Lyotard propose a una trentina di autori, scienziati, 
artisti, scrittori, filosofi e linguisti, di creare un "atelier des divergences” attraverso un collegamento a rete 
chiusa tra i terminali privati e la memoria centrale del Centre Pompidou, con lo scopo di elaborare un 
“piccolo dizionario degli immateriali”. Cinquanta parole che dovevano magnetizzare le differenti definizioni 
degli autori, su di esse ciascuno poteva intervenire liberamente proponendo integrazioni, varianti, 
connessioni, antitesi. (Andrea Balzola, “Netstorming”, Internet). Si domandava Lyotard: “Che cosa 
succederà se il pensiero e la scrittura si troveranno esposti anche a bizzarre interferenze, non nel loro 
stato di opera finita, ma nel mentre si stanno formando, nello stato nascente? ...” 

From Factory to Art Center 


Dall'officina al Centro per l'Arte 



ZKM - Zentrum tur 
Kunst und 
Medientechnologie 

Quanti anni sono passati dalla mo¬ 
stra "Les Immateriaux" presentata al 
Centre Pompidou. Quante ricerche si¬ 
mili sono state sviluppate in tutto il 
mondo con abilità e costanza Quante 
persone hanno creduto nella possibilità 
di fare arte in maniera innovativa, e han¬ 
no dedicato a questa convinzione le lo¬ 
ro energie, la loro vita... 

Quanti Centri di sperimentazione 
hanno creato le opportunità per verifica¬ 
re certe intuizioni e per fare arte elettro¬ 
nica e poi hanno costruito spazi per mo¬ 
strarne i risultati. 

Tanti, in tutto il mondo non solo si 
sono adoperati, ma stanno continuando 
a profondere energie per creare le basi 
per un solido sviluppo artistico, ma so¬ 
prattutto stanno cercando di capire che 
cosa sta succedendo, di capire come 
stanno cambiando gli indirizzi artistici. 

Tra questi l'ormai molto noto Centro 
di ricerca e di esposizione di Karlsruhe, 
lo ZKM. E' questo un Istituto culturale 
per l'era digitale, unico nel suo genere, 
è un Centro per l'Arte e i Media. 

L'enorme Palazzo che lo ospita era 


stato edificato nel 
1918 da Philipp Ja¬ 
cob Manz e dedi¬ 
cato alla costruzio¬ 
ne di armi. Rima¬ 
sto intatto dopo le 
devastazioni della 
seconda guerra 
mondiale, si impo¬ 
se per la sua gran¬ 
dezza e per le sue 
trasparenze Agli 
inizi degli anni '80 
si pensò di poterlo 
ristrutturare e de¬ 
stinare all'Arte. Il 
team di architetti 
scelti per la riattiva¬ 
zione del Palazzo decisero di conserva¬ 
re le sue caratteristiche di architettura 
industriale, e per rendere più luminoso 
l’ambiente aprirono delle grandi vetrate 
che circondavano e sovrastavano un 
"ponte" di attraversamento, che unen¬ 
do i due corpi del Palazzo permetteva di 
vedere le opere sottostanti. Un po' co¬ 
me è stata fatta recentemente la ri¬ 
strutturazione della Galleria Comunale 
di Arte Moderna e Contemporanea a 
Roma, la ex fabbrica della Birra Peroni. 
E nel maggio 1988 i primi fondi permet¬ 
tevano al Centro di iniziare l'attività. 

Nel Centro di Karlsruhe le collezioni e 


Il laboratorio. 

Quanti anni sono passati 
dalla mostra "Les Immate¬ 
riaux" presentata al Centre 
Pompidou. Quante ricerche si¬ 
mili sono state sviluppate in 
tutto il mondo con abilità e co¬ 
stanza. Quante persone hanno 
creduto nella possibilità di fare arte 
in maniera innovativa, e hanno de¬ 
dicato a questa convinzione le loro 
energie, la loro vita... 


64 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




Il Medialab. 

le mostre hanno tutte dimora nella stes¬ 
sa area e sono localizzate in due musei 
che occupano complessiva¬ 
mente 7000 mq. Inoltre sono 
stati creati una Mediathek 
(media library) che vanta 
una grande e specializzata 
collezione di CD-Rom, di 
video, di libri d'arte, tutto a 
disposizione del pubblico, 
poi anche un Istituto per la 
Musica, un Istituto per l'Arte 
elettronica e un Media Theater E' nato 
anche un "Media Musem" che è il pri¬ 
mo museo dedicato completamente al 
lavoro con i nuovi media. 

Ma la ricerca e il suo sviluppo è l'op¬ 
portunità più interessante che il Centro 
offre ad artisti che arrivano da tutto il 
mondo. 

L'insieme di tanti artisti con ricerche 
diverse, crea cosi un'arena ideale di 
confronto per una produzione garantita 
dai mezzi tecnologici più sofisticati. Poi, 
i lavori migliori usciti da queste "pale¬ 
stre" vanno ad accrescere la raccolta 
delle opere per il Media Museum. 


Media Museum 

L'obiettivo del Media Museum è di¬ 
ventare nel tempo completamente inte¬ 
rattivo. 

Già oggi artisti e scienziati operano in 
quest'area per rispondere agli inevitabili 
interrogativi di tanti. Come nascono i 
nuovi media? Come possono influenza¬ 
re il nostro pensiero e il nostro presen¬ 
te? Come ci ammaliano? 

Conferenze, simposi e una grande 
quantità di installazioni cercano di ri¬ 
spondere a queste domande, ponendosi 
con occhio critico e introducendo lo 
spettatore non solo al presente, ma 
spingendolo a dare uno sguardo attento 
ai futuro. 

Tante installazioni rappresentative so¬ 
no state destinate al Museo. Per esem¬ 
pio sotto il titolo di "Media bodies" è 
stato inserito un lavoro di Alba d'Urbano 
che dimostra come l'immagine del no¬ 


stro corpo viene cambiata con 
le simulazioni tecniche. L'opera 
comunica direttamente con lo 
spettatore. L'artista chiede al vi¬ 
sitatore di toccare il monitor nel 
punto dove appare il suo viso, 
quindi il naso o il mento o gli 
occhi Quando ognuna di que¬ 
ste parti è toccata, scompare 
per riapparire al suo posto l'im¬ 
magine corrispondente dello 
spettatore Quindi l’immagine dell'arti¬ 
sta comincia ad avere un'interazione 
con la persona che guarda. 


Media Visual 

Tra i tanti dipartimenti 
dello ZKM, quello del 
"Media Visual" propone 
alcuni concetti come il 
"cyber space" o la "realtà 
virtuale” che giocano un 
ruolo enigmatico tanto da 
mettere in discussione gli stessi nuovi 
media. 

Lo spettatore infatti guardando le in¬ 
stallazioni interattive si chiede se sono 
vera arte o nuove forme di intratteni¬ 
mento. e si trova spinto a fare delle ap¬ 
profondite analisi critiche. In ogni caso 
le installazioni sono talmente innovative 
da far entrare il visitatore nel futuro. 

Una sezione del Media Museum, la 
"Interactive Art Gallery", è dedicata 



"Piano", 1995 di Toshio Iwai. 


Ma la ricerca 
e il suo sviluppo è 
l'opportunità più inte¬ 
ressante che il Centro 
offre ad artisti che arri¬ 
vano da tutto il 
mondo. 




"Touch Me", 1995 di Alba d'Urbano. 


proprio a questo scopo. Mostra la na¬ 
scita e lo sviluppo delle più particolari 
installazioni, infatti ogni visitatore può 
usare una workstation per sperimenta¬ 
re personalmente, interagendo con le 



"Gravity and Grace", 

1995 di Yasuaki Matsumoto. 


opere e contribuendo alla loro realizza¬ 
zione. 

Il Visual Media viene inoltre conside¬ 
rato un Forum pei studi creativi e critici 
per la Media Culture, ed è sempre in ta¬ 
le permanente stato di cambiamento da 
infondere entusiasmo e aspettative, 
Infatti, come dicevo prima, artisti di 
tutto il mondo possono fare qui uno Sta¬ 
ge e sperimentare con qualunque mez¬ 
zo dell'Istituto e possono lavorare con li¬ 
bertà in un laboratorio multimediale 
Tra le attività principali dell’Istituto 
del Visual Media vi sono quelle conside¬ 
rate più importanti per la pratica dell'ar¬ 
te contemporanea, come la Digital Vi¬ 
deo, la Realtà Virtuale, la Simulazione, 
la Computer grafica e il CD-Rom. 

IDA GEROSA 


Artista di Computer art 
Direttore "Artnet-Tentra" 
intiu://www.mciirik.ii/nicil nk/arte 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


65 










"Smeli Bytes", 1998 di Jenny Marketou. 



Digital Video 

Mentre la tecnologia video (Videoar¬ 
te) è stata inizialmente associata con la 
produzione televisiva, ora sta conver¬ 
gendo verso le tecnologie del compu¬ 
ter e diventa una produzione digitale 
per creare nuove forme di espressio¬ 
ne Come ad esempio la Videoscultura 
di Nam June Paik, o le installazioni vi¬ 
deo interattive di Gary Hill o le installa¬ 
zioni multimediali interattive di Bill Sea- 
man o le tecnoconferenze di Peter 
Weibel. 

Per lo sviluppo futuro 
l'Istituto Visual Media 
sarà indirizzato verso lo 
"studio virtuale" e per 
questo in uno studio 
completamente blu è 
stato installato un com¬ 
puter che controlla una 
videocamera in movi¬ 
mento. Si creano cosi 
immagini sintetiche che 
si combinano in tempo reale 


Comunicare 

Dopo aver dato uno sguardo attento 
alle aree e agli Istituti creati dallo ZKM, 
è facile dire che è stato strutturato un 
Centro ampio, articolato, ben curato, e 
un laboratorio veramente 
straordinario. 


posteri la propria effige, l'imma¬ 
gine di una battaglia vinta, sce¬ 
ne di vita quotidiana. Poi nel se¬ 
colo passato sono nate altre 
forme di comunicazione, come 
la fotografia, il cinema, il video 
che riuscivano a dire esatta¬ 
mente quello che si voleva tra¬ 
smettere. La conseguenza logica è sta¬ 
ta la nascita del desiderio di comunicare 
impressioni, emozioni, sentimenti al po¬ 
sto di immagini reali. 

Oggi l'arte, il desiderio di comunica¬ 
re, si esplica attraverso la sorpresa, lo 
choc, lo sconcerto. 

Tante volte guardando le opere più 
innovative che vengono comunemente 
proposte mi chiedo se questa strada 
che stiamo percorrendo sia quella giu¬ 
sta, oppure 
se ci siamo 
solo fermati 
a rinvigorire 
i segnali più 
evidenti che 
tutte le arti 


Alla fine delle analisi 
dei diversi spazi e delle 
enormi possibilità di ricer¬ 
ca offerta agli arti¬ 


sti contempora¬ 
nei desiderosi di 
approfondire la 
loro linea di lavo¬ 
ro e le loro intui¬ 
zioni, oltre aH'ammi- 


Tante volte mi fermo a 
riflettere su come, tra solamen¬ 
te dieci o venti anni, comuni¬ 
cheremo e di conseguenza come 
estrinsecheremo la nostra arte. 


Un’altra area di 
ricerca dell’Istituto è 
l’interattività in ogni for¬ 
ma d’arte. Sono offerti 
vari metodi di tecniche 
interattive attraverso le 
quali il visitatore può in¬ 
fluenzare il lavoro arti¬ 
stico presentato. 


con azioni dal vivo. 

Un'altra area di ricerca dell'Istituto è 
l'interattività in ogni forma d'arte. Sono 
offerti vari metodi di tecniche interatti¬ 
ve attraverso le quali il visitatore può in¬ 
fluenzare il lavoro artistico presentato. 

Un esempio è nel lavoro "Piano" di 
Toshio Iwai dove sia le immagini che il 
suono possono essere manipolati diret¬ 
tamente 

Mentre un'altra importante ricerca è 
nello studio delle interfacce che colle¬ 
gano il visitatore alle opere d'arte inte- 

Tante volte guardando le 
opere più innovative che vengono 
comunemente proposte mi chiedo se 
questa strada che stiamo percorrendo 
sia quella giusta, oppure se ci siamo 
solo fermati a rinvigorire i segnali più 
evidenti che tutte le arti visive con¬ 
temporanee ci propongono. 

rattive, come nel lavoro "Gravity and 
Grace" dell’artista giapponese Yasuaki 
Matsumoto. Per quest'opera è stato 
creato un sistema di processo immagi¬ 
ne-video che riconosce la posizione e i 
movimenti del corpo dello spettatore. 

Mentre la Computer grafica e la 
Computer ammation è rivolta soprattut¬ 
to all'architettura e all'archeologia. Un 
esempio tipico dell'indirizzo di questa 
sperimentazione è nel lavoro "Wein- 
brenner's Dream" di Friedrich Wein- 
brenner che, nel 1997, propose un pia¬ 
no urbano irrealizzabile, una nuova città 
di Karlsruhe. 


razione che provo per chi riesce a 
raggiungere questi risultati, mi vengono 
spontanee alcune considerazioni. 

Dagli albori della civiltà gli esseri 
umani sono sempre stati tesi a comuni¬ 
care. Dapprima con difficoltà poi grada¬ 
tamente con maggiore capacità di 
espressione fino al disegno, che è la 
maniera più semplice per farsi capire I 
primi graffiti sono stati per noi molto im¬ 
portanti perché ci hanno fatto entrare 
dentro mondi sconosciuti, e le prime 
"sculture" hanno posto l'accento sugli 
elementi più significativi dei nostri pro¬ 
genitori. E nel tempo, siamo riusciti a 
decifrare comportamenti, sentimenti, 
usi attraverso gli affreschi, le sculture, 
l'architettura tramandata. 

Come conseguenza logica del forte 
desiderio dei popoli di autorappresen- 
tarsi, di trasmettere è nata la più forte 
forma di comunicazione: l'arte. 

Attraverso questa ogni condottiero, 
ogni sovrano ha cercato di lasciare ai 



"The Correction Structure", 1999 di 
Nick van de Steeg. 


visive con¬ 
temporanee ci propongono. 

Mentre, nel frattempo, probabilmen¬ 
te vive e lavora un artista solitario che in 
questo momento sta studiando o per¬ 
correndo la strada giusta che ci guiderà 
oltre la sorpresa, verso l'opera d'arte 
rappresentativa di questa epoca storica 
Tante volte mi fermo a riflettere su 
come, tra solamente dieci o venti anni, 
comunicheremo e di conseguenza co¬ 
me estrinsecheremo la nostra arte 
Se si pensa che da anni si studia la 
maniera di trasmettere tutti i nostri dati 
(come fosse un biglietto da visita) attra¬ 
verso la semplice stretta di mano tra 
due persone, l'ipotesi che riesco a fare 
e che, forse, riusciremo a trasmettere 
immagini, immagini d'arte, attraverso 
solo lo sfiorare della pelle. 

Non come succede per la Realtà Vir¬ 
tuale che ha bisogno del casco, di at¬ 
trezzi adatti, ecc..., ma proprio le stesse 
sensazioni che si provano con uno 
sguardo acuto, penetrante, affascinan¬ 
te, suadente. 

Oppure mi viene in mente che. le im¬ 
magini trasmesse a distanza, potrebbe¬ 
ro apparire all'improvviso, nel momento 
in cui lo volessimo, nell'ambiente in cui 
viviamo (tenute a disposizione come 
con un archivio o... una segreteria te¬ 
lefonica). Potrebbero apparire, materia¬ 
lizzarsi e diventare una parete della no¬ 
stra stanza o un oggetto. 

Eh si, riesco a pensare solo ad un'ar¬ 
te sempre più immateriale e psichica¬ 
mente coinvolgente... "Les Immate- 
riaux" di Lyotard. 


66 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




COVIAMO UNA CERTEZZA. 
RENDERE LA LEUCEMIA 
UN MALE SEMPRE GUARIBILE. 




! 



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CONTRO LE LEUCEMIE 

O N L U S 





«orno usare 


Word 2 


• • • 


tee 


Microsoft Word 2000: il collega di tutti 

seconda parte 

Correzioni, 
caratteri e paragrafi 

di Aldo Ascenti 


Una delle direzioni più sconcertanti 
che pare voler prendere il processo 
"evoluzionistico" di programmi come 
Word è la prevenzione delle necessità 
dell'utente. Oltre ai menù che. come è 
noto, ora mostrano solo le voci che 
usiamo più di frequente, già dall'edizio¬ 
ne 97 il programmone di elaborazione 
testi di Microsoft si prende la libertà di 
effettuare piccole modifiche al nostro 
lavoro, senza nemmeno degnarsi di 
avvisare. Sto parlando delle famigerate 
funzionalità di correzione automatica 
che, se spesso aiutano ('utilizzatore più 
comune e distratto a liberarsi di piccoli 
errori di battitura, altre volte possono 
mettere seriamente in difficoltà qualo¬ 
ra le esigenze siano un po' più incon¬ 
suete. In questa puntata ci 
occuperemo, tra le altre 
cose, di imparare a domina¬ 
re questo pur utile strumen¬ 
to, senza subirne passiva¬ 
mente l'operato. 


funzioni di correzione automatica 
di Word. Se non si fa qualcosa 
per impedirglielo, infatti, il pro¬ 
gramma sostituisce, in base ad 
una tabella progettata con stati¬ 
stica consapevolezza, un gran 
numero di parole e simboli, con 
altrettante espressioni ritenute 
più corrette o più valide estetica- 
mente. Per accedere e modifica¬ 
re questa tabella basta usare la 
voce di menù "strumenti/corre¬ 
zione automatica", che apre una 
finestra di dialogo composta di 

La tabella che contiene le parole che 
Word sostituisce automaticamente può 
essere liberamente adattata alle esigenze 
specifiche 



—a*» 


Correggere 
senza volerlo 

Se vi è già capitato di 
osservare con disappunto 
l’indirizzo Web appena digi¬ 
tato diventare blu e reagire 
al clic del mouse aprendo, 
senza tanti complimenti, il 
browser e la connessione a 
Internet, allora siete tra 
quelli a cui non dispiacereb¬ 
be disabilitare alcune delle 





Le voci di glossano permettono di costruirsi una banca dati 
di frasi o immagini di uso frequente, da includere con una 
semplicissima procedura in ogni punto del documento. 


68 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 

























































Dalla finestra di dialogo 
che mostra le opzioni 
del controllo ortografico 
è possibile accedere 
alla gestione dei dizio¬ 
nari personalizzati 


Il correttore grammati¬ 
cale dispensa buoni 
consigli ma talvolta si 
sbaglia completamente. 



Icom» uinr>„. 

Microsoft Word 2000 


Peisonalizza impostazioni 


afe a so tri» & 




AEMUfrilO | 


m 

'•*' IffflS _ 

7 Espre s sioni da evitare 
~ Forme passive 
r Frasi àftghe 
7 leggfaità 

— Un paragrafo, frase 
R Forme Injua portata 


OK 


5W 



quattro differenti schermate che gesti¬ 
scono la maggior parte degli aiuti "non 
richiesti" che Word offre come suppor¬ 
to alla digitazione. Dalla scheda "corre¬ 
zione automatica" si può decidere se il 
programma deve aggiustare da solo 
una serie di errori comuni nell'uso 
delle maiuscole e, soprattutto, effet¬ 
tuare o meno, togliendo il segno di 
spunta su "sostituisci il testo durante 
la digitazione", tutte le sostituzioni 
delle parole indicate nell'elenco che 
compare. L'elenco stesso potrà 
comunque essere adattato rimuoven¬ 
do voci col pulsante "elimina" o 
aggiungendone di nuove semplice- 
mente compilando le apposite caselle 
con la sequenza di caratteri da sostitui¬ 
re e il risultato della sostituzione. 

A questo punto a qualcuno potreb¬ 
be venire in mente di includere nell'e¬ 
lenco intere frasi di uso comune, come 
"distinti saluti" o il proprio indirizzo, da 
far completare automaticamente a 
Word per risparmiarci la fatica di digi¬ 
tarle per intero. 

Questa funzionalità esiste ma va 
gestita separatamente, con un clic 
sulla linguetta "glossario", per non 
includere nella tabella di correzione 
caratteristiche che nulla hanno a che 
vedere con l'ortografia. Le voci di glos¬ 
sario già incluse nell'elenco compren¬ 
dono molte espressioni comuni, ma 
possono essere modificate a piacere o 


integrate con altre create ex 
novo. 

Il modo piu semplice di 
aggiungere una voce consi¬ 
ste nel far comparire la barra 
di glossario con l'apposito 
pulsante, selezionare sul 
documento il testo da riutiliz¬ 
zare e fare clic su "nuovo" 
nella barra stessa; a questo 
punto compare una finestrel¬ 
la in cui inserire in nome della 
nuova voce e il gioco è fatto. 
Per cambiare il contenuto di 
una voce già memorizzata, è 
necessario ripetere la procedura 
descritta utilizzando lo stesso nome 
precedentemente adottato. 

Per ottenere l'inserimento nel testo 
di una voce di glossario, basta digitar¬ 
ne, in qualsiasi punto, il nome e pre¬ 
mere il tasto funzione "F3"; natural¬ 
mente il nome scelto dovrà essere tale 
da non somigliare a una parola di 
comune utilizzo, per non generare con¬ 
fusioni. 

Una singola 
voce può anche 
essere costituita 
da molto testo, 
oppure la si può 
definire in base ad 
un'immagine o un 
logo, che potranno 
così essere riutiliz¬ 
zati a piacere in 
qualsiasi docu¬ 
mento, senza pas¬ 
sare attraverso 
laboriose procedu¬ 
re di importazione. 

Tornando alla 
finestra di corre¬ 
zione automatica, 


La finestra di Word può 
essere divisa orizzontal¬ 
mente per avere più 
punti di vista su uno 
stesso documento. 




r^i 



Ifeto da» ruaan «itti n Mtm. 

Qfem— Iran 

r^| 

n~É 

tatara* no&m 

i*t>a parafe npaluta: 

1 


Grazie alla finestra dì impostazioni del controllo 
grammaticale è possibile decidere quali regole 
applicare in base al proprio stile di scrittura 

vi si trovano altre due schede che 
riguardano molte caratteristiche di for¬ 
mattazione che Word applica in diver¬ 
se occasioni, come la trasformazione 
di indirizzi Web in hyperlink, la sostitu¬ 
zione di una serie di trattini in una riga 
continua e cosi via. Le voci incluse in 
"formattazione automatica durante la 
digitazione" sono legate ad operazioni 
che il programma svolge "silenziosa¬ 
mente", mentre digitiamo, mentre 
quelle presenti nella scheda "formatta¬ 
zione automatica" comprendono 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


69 





















































































Microsoft Word 2000 



metodologie adottate quando l'utente 
attiva l'omonimo comando dal menù 
"formato". 

Molte di queste funzionalità sono 
legate a strumenti quali la gestione di 
elenchi puntati e l’organizzazione degli 
stili e potrebbe essere conveniente 
disabilitarle finché non si è acquisita 
sufficiente dimestichezza con tali carat¬ 
teristiche. 


Un professore distratto 

La guerra agli errori apertamente 
dichiarata da Word non si limita a qual¬ 
che piccolezza ortografica. 

Potenti strumenti di corre¬ 
zione permettono di analiz¬ 
zare il testo mentre si digita 
e di rilevare, sottolineandole 
in rosso, tutte le parole non 
comprese nell'ampio voca¬ 
bolario incluso nel program¬ 
ma, Un modo veloce per 
passare da un presunto 
errore all'altro, ed eventual¬ 
mente effettuare manual¬ 
mente le dovute correzioni, 
consiste ne fare doppio clic 
sull'icona della barra di 
stato che rappresenta un 
libro aperto. Per ogni errore 
trovato Word mostrerà un 
menù con le sostituzioni 
suggerite tra cui scegliere 
quella da applicare, esatta¬ 
mente come avviene usan¬ 
do il tasto destro sulle paro¬ 
le evidenziate. 


Troppa fiducia nelle capacità degli 
strumenti di correzione può comunque 
indurre in errore: basta pensare che il 
dizionario incluso, per eseguire l'analisi, 
dovrebbe contenere tutte le parole ita¬ 
liane al singolare e al plurale, la declina¬ 
zione degli aggettivi e la coniugazione 
completa dei verbi. Sapendo questo 
ben si intuisce che qualche strafalcione 
è pressoché inevitabile, come avviene 
con la mancata segnalazione di errori 
come "impegniamo", e talvolta convie¬ 
ne fidarsi più delle arrugginite remine¬ 
scenze scolastiche e di un buon dizio¬ 
nario tradizionale che della poco umani¬ 
stica potenza di elaborazione del calco¬ 


latore Ancora più attenzione 
si deve fare usando il corret¬ 
tore grammaticale, che 
atteggia il programma a 
saputo professore di italiano 
pronto a dispensare consigli 
di buona scrittura, il più delle 
volte del tutto incongruenti. 
Le impostazioni che regola¬ 
mentano queste funzionalità 
sono accessibili dal menù 
"strumenti/opzioni" sce¬ 
gliendo la scheda relativa e 
comprendono la completa 
gestione di dizionari perso¬ 
nalizzati che permette di 
sopperire a qualunque man¬ 
canza di quelli forniti. In 
effetti, con un clic sul pul¬ 
sante "dizionari" si accede a 
una finestra di dialogo dalla 
quale è possibile aggiunger¬ 
ne di nuovi e modificare 
quelli preesistenti aprendoli 
come fossero comuni documenti. Per 
inserire una voce in un dizionario per¬ 
sonalizzato la si potrà aggiungere 
manualmente o scegliendo "aggiungi" 
dal menù che compare usando il tasto 
destro del mouse su una parola segna¬ 
lata come errata dal controllo ortografi¬ 
co Se si sono creati più dizionari, quel¬ 
lo utilizzato dalla funzione "aggiungi" è 
indicato nella finestra di dialogo opzioni 
ed è facile capire che un uso oculato 
dei dizionari personalizzati può, a lungo 
andare, rendere sempre più precisa e 
veloce la correzione di un documento. 

Quanto al controllo grammaticale, 
anch'esso dispone di un completo pan- 



Dsila schermala di formattazione dei caratteri si possono sperimentare un gran numero di carattehstiche estetiche, che 
verranno evidenziate in un apposito spazio di antepnma 


70 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 







































































Microsoft Word 2000 


nello di impostazioni, sempre accessibi¬ 
le dal menù "opzioni", che consente di 
scegliere quali, tra le innumerevoli 
regole disponibili, includere nella proce¬ 
dura di analisi, cosi da rendere meno 
invadente e fallace l’azione di questo 
strumento, 

Sempre dal vocabolario di Word deri¬ 
va una delle più comode nuove funzio¬ 
nalità sviluppate per la versione 2000 
del pacchetto: si tratta della gestione 
dei sinonimi, che può essere attivata 
semplicemente scegliendo la voce 
"sinonimi" dopo aver fatto clic col 
tasto destro del mouse sulla parola che 
si desidera modificare. Questa caratte¬ 
ristica ha, rispetto alla vecchia gestione 
del "thesaurus", comunque disponibi¬ 
le, il dono deH'immediatezza e della 
semplicità d'uso. 

Formattare 
paragrafi e caratteri 

Il paragrafo, più delle parole o delle 
lettere, è l’unità base usata da Word 
per applicare ogni genere di funzionalità 
di impaginazione. Ad esempio, è possi¬ 
bile impostare un paragrafo obbligando¬ 
lo ad anteporre a sé stesso un'interru¬ 
zione di pagina, in modo da farlo risulta¬ 
re sempre come il primo elemento di 
un foglio. Una simile caratteristica può 
trarre in inganno chi si trova a dover 
adattare rimpaginazione di un docu¬ 
mento realizzato da altri, che cercherà 
invano di togliere uno sfuggente carat¬ 
tere di interruzione di pagina, che Word 
non permette di eliminare se non ope¬ 
rando sulle impostazioni del paragrafo 
stesso. 

La gestione delle caratteristiche di 
un paragrafo si può attivare dall’omoni¬ 
mo comando presente nel menù "for¬ 
mato" o cliccando col tasto destro del 
mouse sulla zona da formattare. La 
scheda "rientri e spaziatura" è dedicata 
alle impostazioni personalizzate di alli¬ 
neamento e interlinea. Quest’ultima 
potrà essere espressa in multipli dell'al¬ 
tezza del carattere o in punti, mentre 
un eventuale valore impostato in centi- 
metri (quindi fatto seguire dal simbolo 
"cm”) verrà convertito automaticamen¬ 
te. 

Più interessanti sono le caratteristi¬ 
che di impaginazione raccolte nella 
scheda "distribuzione testo" dove la 
voce "controlla righe isolate" gestisce 
le interruzioni così da impedire che un 
paragrafo venga spezzato in modo tale 
da lasciare una sola riga nella pagina 


Alcuni effetti speciali 
permettono di attivare 
semplici animazioni, che 
non possono essere 
rese in fase di stampa 
ma che faranno la loro 
figura in caso di pubbli¬ 
cazione su Web. 


successiva, mentre 
"mantieni insieme 
le righe" e "man¬ 
tieni con il succes¬ 
sivo" evitano che 
un'interruzione di 
pagina capiti rispet¬ 
tivamente all'inter¬ 



no del paragrafo 

specificato o tra questo e il successivo. 

In modo analogo a quanto avviene 
per la finestra di dialogo relativa ai para¬ 
grafi, è possibile accedere a quella che 
consente di operare sui caratteri. Da 
qui si potranno gestire i font più como¬ 
damente che usando la barra di format¬ 
tazione, tenendo d’occhio la finestra di 
anteprima e selezionando a piacere 
uno qualsiasi dei numerosi effetti appli¬ 
cabili come gli efficacissimi "in rilievo" 
e "incassato", oltre ai diversi tipi di sot¬ 
tolineatura con il relativo colore. 

Nella scheda "spaziatura e posizio¬ 
ne" si potranno deformare i caratteri in 
senso orizzontale secondo un parame¬ 
tro espresso in percentuale, definire in 
punti la spaziatura tra le lettere e defini¬ 
re spostamenti verticali rispetto alla 
riga. Word dispone inoltre della possibi¬ 
lità di attivare la funzione di crenatura 
automatica dei caratteri, che uniforma 
lo spazio tra le lettere di una parola. 
L'ultima scheda è invece dedicata agli 
effetti speciali basati su piccole anima¬ 
zioni, graziose ma del tutto inutili se il 
documento prodotto è destinato alla 
stampa 

Lavorare su più parti 
del documento 

Quando si lavora con un documento 
di grandi dimensioni o si devono effet¬ 
tuare varie operazioni di copia e incolla 
tra parti diverse di uno stesso file, è 
spesso utile disporre di più visualizza¬ 
zioni separate del contenuto. Per otte¬ 
nere questo è possibile agire sulla sot¬ 
tile "maniglia" che fa capolino all'e¬ 
stremo superiore della barra di scorri¬ 
mento verticale. Trascinando verso il 
basso, quando il puntatore del mouse 
si trasforma in una doppia freccia, ci si 
troverà con la finestra di Word divisa in 


due parti in senso orizzontale, che 
potranno essere scorse indipendente¬ 
mente l'una dall’altra. Un altro modo di 
ottenere più punti di vista è di agire sul 
menù "finestra/nuova finestra" per 
aprire un numero qualsiasi di finestre 
con il medesimo contenuto. Le fine¬ 
stre aperte potranno essere allineate 
automaticamente con il comando 
"finestra/disponi tutto". 

Per visualizzare il testo usando tutto 
lo spazio possibile, soprattutto se si 
lavora con un monitor di piccole 
dimensioni, è comodo passare alla 
modalità a schermo intero dal menù 
"visualizza": con questa impostazione 
vengono temporaneamente rimosse le 
barre degli strumenti e di scorrimento, 
mentre quella dei menù diventa a 
scomparsa. 


Conclusioni 

Il problema principale con un pro¬ 
dotto fortemente orizzontale come 
Word, è di riuscire a sfrondarne le fun¬ 
zionalità fino a lasciare solo quelle 
effettivamente necessarie alle nostre 
specifiche attività. 

Fortunatamente, sono sempre 
disponibili metodi per disabilitare le 
caratteristiche meno utili che, nei casi 
più estremi, potranno anche essere 
escluse dal processo di installazione. 
Naturalmente un utente di Word, in 
molti casi, non sa fin dal primo giorno 
quali potenzialità gli risulterà più van¬ 
taggioso utilizzare, ma già dopo alcuni 
mesi si potrà procedere ad una salubre 
operazione di sfoltimento, salvo poi 
ritornare sui propri passi per far fronte 
a nuove necessità. 

Arrivederci al prossimo numero per 
qualche altro consiglio su come addo¬ 
mesticare questo intraprendente 
programma di elaborazione testi. ^ 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


71 

















Navigare... 
che passione! 

Reduci delle nottate passate a rega¬ 
lare assieme a Luna Rossa e felici (an¬ 
che se con gli occhi arrossati e un bel 
po' di sonno arretrato) del risultato ot¬ 
tenuto dal "proiettile d'argento" Italia¬ 
no, possiamo dedicarci alla "navigazio¬ 
ne" su Internet, in modo da passare al¬ 
tre belle notti insonni... 

Naturalmente, per navigare il più 
speditamente possibile è necessario 
scegliere la "barca" più veloce. 

E quale modo migliore di una regata 
per decidere? 

Ovviamente ci riferiamo al modem, 
il dispositivo che, connesso alla rete 
telefonica, ci consente di collegarci ed 
esplorare il mondo virtuale del Web. 


E la regata è la maxiprova di un con¬ 
gruo numero di validi dispositivi di co¬ 
municazione, rappresentanti una pano¬ 
ramica di ciò che il mercato attualmen¬ 
te offre. A dire la verità, lo scatolotto 
che, illuminato come un albero di nata¬ 
le da variopinti led di sapore vagamen¬ 
te arcaico, ci fa solcare ogni giorno le 
rotte della Rete delle Reti, somiglia più 
a una zattera sobbalzante che alle linee 
filanti di una sofisticatissima barca a 
vela. 

In effetti, se paragonato allo straor¬ 
dinariamente rapido evolversi della tec¬ 
nologia dei PC, l'aumento lento ma 
progressivo della velocità dei modem 
analogici e l'efficienza un po' incostan¬ 
te degli attuali sistemi di comunicazio¬ 
ne che sfruttano le comuni linee te¬ 
lefoniche può apparire poca cosa. 

Il fatto è che il modem propriamen¬ 


te detto, escludendo quindi i dispositivi 
di connessione digitale come l'ISDN, è 
l'unica componente del computer che 
fin dalle sue origini ha dovuto combat¬ 
tere una battaglia di raffinate astuzie 
contro uno dei più giganteschi dinosau¬ 
ri tecnologici del mondo moderno: la 
cosiddetta PSTN (Public Switched Te- 
lephone Network), ovvero quell'inestri- 
cabile groviglio di cavi che da decenni 
si avvolgono intorno alle nostre case e 
corrono lungo le strade o sotto gli 
oceani, esposte ad ogni genere di in¬ 
temperie, per garantire il più diffuso 
dei passatempi femminili: la conversa¬ 
zione telefonica. 

Il termine "modem" è la contrazio¬ 
ne di “modulatore-demodulatore" e si 
occupa di trasformare un'onda portan¬ 
te, in tutto simile a quella necessaria a 
condurre la voce, in un valido vettore 


72 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 














di Aldo Ascenti e Franco Paiamaro 



per le informazioni digitali e di operare 
anche il processo inverso. 

La necessità di modulare il segnale 
digitale su una portante invece che tra¬ 
smetterlo direttamente, come avvie¬ 
ne, ad esempio, per le connessioni in¬ 
terne del computer, nasce dalle im¬ 
mensamente maggiori distanze in gio¬ 
co e dall'inefficiente schermatura da 
ogni genere di interferenza dei cavi di 
comunicazione, tanto che il segnale ne 
risulterebbe irrimediabilmente compro¬ 
messo ancor prima di raggiungere la 
porta di casa. 

Anche modulare, comunque, ha 
presentato seri problemi. Con l'abitudi¬ 
ne non ci si fa più caso, ma la qualità 
dell’audio che esce dalla cornetta del 
telefono non è esattamente quella ne¬ 
cessaria ad ascoltare come si deve un 
brano di musica classica. Più precisa- 


mente, la risposta in frequenza della 
comunicazione telefonica è stimata in 
un range che va da circa 150 Hz a non 
più di 4 kHz, ovvero il minimo indi¬ 
spensabile a rendere comprensibile la 
voce umana, e il livello del segnale va 
affievolendosi man mano che ci si av¬ 
vicina al limite superiore. Questo fatto 
pose serie limitazioni già al primo dei 
numerosi standard di funzionamento 
del modem, oggi sviluppati dall'ITU-T 
(International Telecommunication 
Union/Standardization Sector), che era 
individuato dalla sigla V.21 e usava 
due delle frequenze comprese in quel 
range per modulare l'I e lo 0 del mo¬ 
dem chiamante e altrettante per i se¬ 
gnali di quello ricevente. 

Siccome i dispositivi di modulazione 
e demodulazione necessitavano di tre 
cicli di tono completi prima di poter ef¬ 


fettuare una variazione del segnale, la 
velocità effettiva della comunicazione 
era di fatto limitata a un terzo della più 
bassa tra le frequenze adottate (1070 
Hz), il che si traduceva in soli 300 bps 
(bit per secondo). 

Il primo escamotage consistette nel 
sostituire la modulazione in frequenza 
con una modulazione di fase o PSK 
(Phase Shift Keying) che differenziava 
lo 0 dall’1 semplicemente cambiando 
la fase dell'onda del tono. Ogni perio¬ 
do di transizione del segnale, denomi¬ 
nato baud, permetteva, nella prima im¬ 
plementazione del PSK, la comunica¬ 
zione di un singolo bit, ma ben presto 
si idearono soluzioni, codificate nello 
standard V.22, per trasferire 2 bit per 
ogni baud. In questo modo il modem 
Bell 212 comunicava a 600 baud. che 
rappresenta la velocità con la quale il 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


73 













VAMMI 


V.34 Analog 
modem 









ADC 

J'Sà 









V.34 Analog 
modem 


Schema di funzionamento di un collegamento tra modem V.34 


segnale cambia lungo la linea telefoni¬ 
ca. ma riusciva a trasferire 1200 bps. 
Malgrado il protocollo V.27. sviluppato 
successivamente, permettesse di tra¬ 
sferire quattro bit per baud ottenendo 
una comunicazione a 4800 bps. era 
necessaria un'ulteriore evoluzione che 
consentisse il superamento 
del limite della comuni¬ 
cazione a 600 baud. 

Questo si ottenne som¬ 
mando alla PSK anche 
una modulazione in am¬ 
piezza che ha permesso di por¬ 
tare la velocità di commutazione 
del segnale a 2400 baud e quella 
di comunicazione fino ai 33,6 Kbps 
del V.34. 


Correggere e 
comprimere 

Per ovviare ai problemi legati agli 
inevitabili disturbi sulla linea, i modem 
adottano contemporaneamente due 
distinte metodologie di correzione de¬ 
gli errori. La prima, denominata FEC 
(Forward Error Correction) consiste 
nell'aggiungere un certo numero di bit 
in eccesso ripetendo parte dei dati in 
uscita, cosi da prevenire la necessità 
di una totale ritrasmissione. 

Naturalmente, quando il rumore lun¬ 
go la linea diventa eccessivo, la tecni¬ 


ca FEC non è piu sufficiente ed è ne¬ 
cessario adottare i sistemi di correzio¬ 
ne più sofisticati codificati nel proto¬ 
collo V.42. Si tratta di metodologie ba¬ 
sate sulla capacità di rilevare gli errori 
e di ritrasmettere i dati riconosciuti 
inesatti. 

La procedura funziona at¬ 
traverso una divisione in 



zio- 

m da trasmettere 
che verranno fatti 
seguire da una se¬ 
quenza di bit calcolata in 
base a ciascun blocco 
* All'arrivo sul modem ri¬ 
cevente verrà ripetuto il 
calcolo e confrontato con 
il risultato precedentemente ricevuto, 
causando una nuova spedizione del 
blocco in caso di differenze Tutte que¬ 
ste informazioni da sommare ai dati in¬ 
viati provocano un fenomeno chiamato 


Tabella di compatibilità dei modem 


MODEM 

MODEM SERVER 

UTENTE 

x2 

KSàflex 

V.90 

V.34 

*2 

56Kbps 

33.6Kbps 

d 

33 6 Kbps 

K56flex 

33.6Kbps 

56Kbps 

C) 

33.6Kbps 

V.90 

C) 

C) 

56Kbps 

33.6Kbps 

V.34 

33 6 Kbps 

33.6Kbps 

33.6Kbps 

33.6Kbps 


CI La velocità massima (56 KbpsI si raggiunge solo nel caso in cui il chipset ongmario 
del modem V.90 sia compatibile con quello non V.90 utilizzato per il collegamento 


overhead, ovvero la riduzione della lar¬ 
ghezza di banda effettivamente desti¬ 
nata alla trasmissione. 

Una soluzione consiste nell'effet- 
tuare una buona compressione dei dati 
e anche di questo si occupa il 
modem stesso come stabili- 
T-'' £%. to dal protocollo V.42bis, in 
modo che alla porta se¬ 
riale arrivino le informa¬ 
zioni in un formato 
già esteso, allegge¬ 
rendo il lavoro del 
processore e 
aggiungendo, 
con l'algorit- 
1 mo di com- 
^ pressione, 
un ulteriore stadio di 
controllo degli errori. 


I 56 Kbps e il V.90 

La più significativa novità degli ulti¬ 
mi anni, per quanto riguarda il modem, 
è legata al progressivo passaggio alla 
tecnologia digitale delle centrali PSTN 
Attualmente, infatti, nella maggior par¬ 
te dei casi, il segnale rimane analogico 
solo nel tratto che va dalla nostra abi¬ 
tazione fino ad una centrale di smista¬ 
mento della compagnia telefonica, do¬ 
po di che viene convertito in digitale e 
può rimanere tale se all'altro capo del 
filo c'è un provider che dispone di una 
connessione numerica, mentre viene 
riconvertito in analogico se si desidera 
raggiungere un altro modem connesso 
normalmente. 

Il protocollo V 90, che sostituisce le 
precedenti tecnologie non standardiz¬ 
zate X2 e K56flex, sfrutta questa no¬ 
vità per consentire un trasferimento 
delle informazioni dalla connessione 
del provider verso il modem ricevente 
senza che vengano perse informazioni 
nel singolo processo di conversione da 
digitale ad analogico, cosi da permet¬ 
tere una velocità pari alla massima ot- 


74 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


























Modem 


Schema di funzionamen¬ 
to di un collegamento tra 
un modem V 90 e il cor¬ 
rispettivo "modem ser¬ 
ver " digitale Come spe¬ 
cificato nel testo, sola¬ 
mente m questa moda¬ 
lità è possibile raggiun¬ 
gere i 5 6K teorici in 
download Idal server 
verso il moderni, contro i 
33.6K in upload Idal mo¬ 
dem verso il serverI 
Se la connessione 6 ef¬ 
fettuata tra due modem 
V 90, la velocita della 
connessione in entrambi 

i sensi 6 comunque di 33.6K. in quanto si configura la stessa Situazione di collegamento dei modem V 34 




tenibile dalla tecnologia digitale, ovve¬ 
ro 56 Kbps. La stessa cosa non avvie¬ 
ne, però, in senso inverso, poiché non 
c'è modo di impedire una perdita di 
informazioni quando i dati trasferiti in 
analogico attraversano una procedura 
di campionamento e conversione in 
digitale. In pratica, due comuni 
modem V.90 non possono 
funzionare che a 33,6 Kb¬ 
ps, mentre un V.90 ana¬ 
logico in comunicazio¬ 
ne con uno digitale 
scaricherà i dati 
a 56K e li tra¬ 
smetterà a 
33,6. 

Il consiglio 
che vi diamo, se 
dovesse capitarvi di 
acquistare un vecchio 
X2 o K56flex, è di verifi¬ 
care la possibilità di un up- 
grade del bios del modem al 
nuovo standard. 

Ad ogni modo, la tabella pubblicata 
su queste pagine mostra ciò che av¬ 
viene collegando apparecchi di questo 
tipo con una centrale digitale, e, come 
si vede, nella maggior parte dei casi 
non si trarrà alcun beneficio dalla nuo¬ 
va tecnologia, poiché la maggior parte 
dei provider si sono già adeguati al 
nuovo standard. 


modem, seppur limitata a semplici 
operazioni di conversione analogico/di- 
gitale, significa poter trasmettere di¬ 
rettamente alla seriale file audio im¬ 
portati direttamente dalla linea telefo¬ 
nica. che verranno poi 
elaborati dal compu¬ 
ter per realizzare 
una gestione 
dei mes- 
a g 9 i 
a n - 
che 


molto sofisticata 

I normali modem voice non posso¬ 
no funzionare contemporaneamente in 
modalità voce e dati, ma è necessario 
operare, di volta in volta, una scelta, a 
seconda del tipo di connessione desi¬ 
derata Esistono comunque apparecchi 
specifici, denominati DSVD (Digital Si- 
multaneous Voice and Data) e identifi¬ 
cati con la specifica V.70. che riparti¬ 
scono la banda disponibile in modo da 
dedicarne una parte alla "voce e un'al¬ 
tra ai dati, ottenendo il risultato richie¬ 
sto al prezzo di evidenti limitazioni 
all'efficienza della comunicazione. 


Tutte le possibilità 

Adesso che sappiamo cos'è e a co¬ 
sa serve un modem, con quale criterio 


I modem voice 

Se si tratta solo di ricevere e tra¬ 
smettere dati, il modem tradizionale 
dispone di tutto il necessario, ma che 
dire dei vantaggi di una segreteria te¬ 
lefonica gestita interamente sul com¬ 
puter, oppure di un sistema completo 
di messaggeria vocale? 

L'unica cosa che manca ad un mo¬ 
dem per poter svolgere anche queste 
funzioni è quella che nel computer è 
normalmente chiamata "scheda au¬ 
dio". Integrare una scheda audio nel 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


75 














(S[^pe Modem 



lo scegliamo? 

Esistono in commercio tipi diversi di 
modem e per districarsi tra tutte le 
proposte disponibili spiegheremo bre¬ 
vemente in cosa consistono le diffe¬ 
renze tra le diverse tipologie e quali 
sono i prò e i contro di ciascuno. 

I modem si possono distinguere in 
due grandi categorie, basate in pratica 
sul fatto di essere o meno installati 
all'interno del cabinet del nostro per¬ 
sonal computer: i modem interni e i 
modem esterni. 

Questi ultimi si collegano al compu¬ 
ter tramite una porta seriale RS232 (la 
porta COMI o una porta USB (Univer¬ 
sa! Serial Bus); generalmente i modem 
seriali necessitano di un alimentatore 
a parte, mentre quelli dotati di interfac¬ 
cia USB traggono direttamente l'ali¬ 
mentazione dal bus USB. 

Un apparente svantaggio di questa 
tipologia di modem risiede evidente¬ 
mente nel prezzo, ovviamente superio¬ 
re a quello di un analogo dispositivo in¬ 
terno: questo è dovuto alla presenza di 
una scocca in plastica, di un alimenta¬ 
tore (nel caso di un dispositivo basato 
su interfaccia seriale) e, talvolta, per la 
presenza di un cavo di collegamento. 

I modem esterni sono però da pre¬ 
ferire, In quanto sono molto più sem¬ 
plici da installare e risultano più pratici: 
oltretutto non obbligano l'utente ad 
aprire il proprio computer e questo, la 
maggior parte delle volte, invalida la 
garanzia. 


La nostra personale preferenza va 
sui modem esterni con interfaccia 
USB 

Rispetto ad un analogo dispositivo 
con porta seriale, infatti, un modem 
USB non è necessario che sia acceso 
e collegato al momento dell'accensio¬ 
ne del PC stesso. 

Per cui, quando vorremo utilizzare il 
modem, basterà inserire il connettore 
del modem nella porta USB del PC e il 
driver verrà caricato "al volo": in pochi 
istanti saremo in grado di navigare su 
Internet e corrispondere via posta elet¬ 
tronica. 

Un altro vantaggio è dato dal fatto 
di poter facilmente condividere un mo¬ 
dem di questo tipo su più macchine: 
se si possiede un PC portatile oltre al 


desktop potremo tranquillamente por¬ 
tarcelo dietro per utilizzarlo "sul cam¬ 
po". 

I modem interni, invece, si inseri¬ 
scono in uno slot di espansione (ISA o 
PCI) presente sulla scheda madre del 
PC; per quanto riguarda i PC portatili (a 
parte le schedine di espansione pro¬ 
prietarie), si inseriscono in uno slot 
PC-Card. 

I principali vantaggi sono: mantene¬ 
re libere le connessioni verso l'esterno 
del PC. avere sempre il modem acce¬ 
so quando si accende il PC (fondamen¬ 
tale, soprattutto se si tratta di un mo¬ 
dem esterno con interfaccia seriale...) 
e di non avere dispositivi esterni, con 
fili e trasformatorini volanti in cui in¬ 
ciampare! 

Richiedono però un minimo di espe¬ 
rienza: a parte l'installazione hardware 
nel PC, un qualunque modem interno 
aggiunge una porta seriale (sulla sche¬ 
da modem è presente una UART 
16550 A), che è necessario configura¬ 
re come COM 3 o 4. per cui è possibi¬ 
le che si cremo dei conflitti di IRQ, vi¬ 
sto che la COM 1 e la 3 condividono 
un IRQ e la COM 2 e la 4 ne condivi¬ 
dono un altro (tipicamente, gli mter- 
rupt 4 e 3). 

Optando per l'acquisto di un mo¬ 
dem interno, è preferibile scegliere un 
prodotto dotato di interfaccia PCI, in 
quanto risultano molto più semplici da 
installare, sono completamente 
plug&play (con l'assegnazione automa¬ 
tica degli IRQ da BIOS) e non richiedo¬ 
no configurazioni particolari del siste¬ 
ma operativo. 

Le schede modem con interfaccia 
ISA sono ormai considerate obsolete, 
ma è ancora possibile trovarle nei PC 
assemblati (specialmente nei compu¬ 
ter di fascia bassa) 

In generale non si tratta di prodotti 
di cattiva qualità, solo non sono molto 

MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 












Modem 




Un accoppiatore acustico: un tempo i modem non potevano essere collegati direttamente alla linea PSTN. 
per cui si utilizzava un apparecchio, costituito da un microfono ed un altoparlante, per il collegamento di¬ 
rettamente alla cornetta del telefono. La velocità di questo oggetto era di 300 Baud 


facili da configurare (molte hanno an¬ 
cora una serie di jumper per configura¬ 
re IRQ e gli indirizzi) e ormai il bus ISA 
sta scomparendo completamente dal¬ 
le schede madri; per questi motivi, ne 
sconsigliamo caldamente l'acquisto, a 
meno che non si tratti proprio di un re¬ 
galo... 

"Sottogruppo" dei modem interni, i 
modem integrati sono soprattutto di¬ 
sponibili come opzione o addirittura di 
serie sui computer portatili; questi di¬ 
spositivi sono normalmente realizzati 
direttamente sulla M/B del portatile o 
implementati con schedine proprieta¬ 
rie. 

Molti produttori di schede madri, tra 
cui Asus, offrono soluzioni basate su 
slot AMR (Audio Modem Riser, vedi 
foto): si tratta di un'interfaccia che 
sfrutta la potenza del processore per 
simulare parte della circuitazione nor¬ 
malmente presente sulla schedina au¬ 
dio o modem, con evidenti vantaggi 
dal punto di vista economico. 

In pratica, la scheda modem contie¬ 
ne solamente la ''forchetta" telefoni¬ 
ca. il relè, il raddrizzatore e qualche 
componente aggiuntivo, oltre, natural¬ 
mente, ai connettori RJ11 per la con¬ 
nessione alla linea telefonica. 

Questi dispositivi sono conosciuti 
come "softmodem", in quanto utilizza¬ 
no una grande quantità di codice 
software per simulare la circuitazione 
relativa alla logica di gestione dei pro¬ 
tocolli e del controllo e correzione de¬ 
gli errori. 

Rispetto ad un modem realizzato in¬ 
teramente con componenti "discreti", 
un softmodem presenta alcuni innega¬ 
bili vantaggi: facilità di aggiornamento 
alle nuove tecnologie (interamente si¬ 
mulate via software), agevole imple¬ 
mentazione dei nuovi protocolli e algo¬ 
ritmi di correzione, flessibilità operati¬ 
va e il già menzionato basso costo, 
che può essere persino di due terzi in¬ 
feriore ad un modem interno "norma¬ 
le". 

L'altra faccia della medaglia è costi¬ 
tuita dalle prestazioni, generalmente 
minori rispetto alla media, oltre all'im¬ 
pegno del processore centrale; infatti, 
il peso del codice che la CPU deve 
eseguire per simulare la circuitazione 
mancante è considerevole e potrebbe 
rallentare l'intera macchina. 

Ricapitolando, un modem esterno, 
possibilmente USB. dovrebbe essere 
la prima scelta, soprattutto se si pos¬ 
siede già uno o più computer e si desi¬ 
dera la massima flessibilità e mobilità 
dal dispositivo, compatibilmente con il 
proprio preventivo di spesa, mentre un 


modem interno è un'ottima scelta nel 
caso dell'acquisto di un PC nuovo (lo 
si troverà preinstallato ed eventual¬ 
mente preconfigurato nel PC). 

A questo punto parliamo della velo¬ 
cità. La velocità di connessione è. per 



Modem AMR di produzione Asus come si può no¬ 
tare confrontando questa immagine con le se¬ 
guenti illustranti i modem in prova, un ~softmo¬ 
dem " è costituito dal minimo indispensabile di 
componenti atti al collegamento fisico alla linea 
PSTN 


tutti i modem analogici che implemen¬ 
tano lo standard V.90, di 56K: questo 
valore è espresso in bit per secondo 
(equivale a circa 7 Kbyte al secondo) e 
non è la velocità effettiva con la quale 
siamo in grado di effettuare il down¬ 
load di file. 

Infatti, una serie di fattori, come 
l'overhead (percentuale della larghezza 
di banda utilizzata dal protocollo di tra¬ 
smissione per il controllo, la correzio¬ 
ne e la gestione dei dati non utilizzabi¬ 
le per l'effettivo trasferimento di dati 
utente) del protocollo, disturbi e inter¬ 
ferenze possono limitare di molto l'ef¬ 
fettiva velocità di comunicazione. 

In parole povere, le prestazioni di un 
modem sono date dalla massima velo¬ 
cità di trasmissione ottenibile sulla li¬ 
nea, meno l'overhead: il massimo tran¬ 
sfer rate realizzabile in pratica, in con¬ 
dizioni ideali, è poco meno di 53 Kbit/s 
circa. 

Per cui. la velocità di download di fi¬ 
le reale che ci si può aspettare in con¬ 
dizioni di uso reale è tra 5 e 6 Kbyte al 
secondo, utilizzando il protocollo V.90. 

Ultima considerazione: un modem 
è. a tutti gli effetti, anche un Fax. 

Usando un applicativo specifico (ad 
esempio WinFax Pro), è possibile rice¬ 
vere e spedire documenti Fax, gene¬ 
ralmente fino alla velocità di 14400 
Bps. 

E ora vediamo come si comportano 
i dispositivi in gara... alla prima boa! 

Mg 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


77 






Prese, fili e campanelli... 

tutto quello che si deve conoscere 
del proprio impianto telefonico 

Attaccato il modem nuovo al computer, o dentro se si tratta di una scheda interna, 
nel novantacinque per cento dei casi il montaggio si completa con il semplice inserimento 
del filo nella presa del telefono. Ma, in quel cinque per cento dei casi, i guai iniziano proprio lì. 

di Emilio Longi 


Il modem è un apparecchio che tra¬ 
sforma i segnali digitali del vostro com¬ 
puter in suoni che possono viaggiare 
sulla linea telefonica e viceversa. Co¬ 
me sarà capitato a tutti, una volta o 
l'altra, nulla garantisce che la conversa¬ 
zione telefonica, sia fatta da umani sia 
fatta da modem, risulti intelligibile. Il 
più delle volte basta riattaccare e rifare 
il numero, ma per i modem la questio¬ 
ne è un tantino più complessa. I mo¬ 
dem odierni, infatti, permettono (o for¬ 
se si dovrebbe dire "promettono") velo¬ 
cità di comunicazione che solo pochi 
anni fa apparivano miracolose; basti 
pensare che venti anni or sono solo 
modem professionali e costosissimi 
riuscivano a collegarsi a 2400 bit al se¬ 
condo. Oggi quasi tutti i modem pre¬ 
senti sul mercato sono dei 56K, velo¬ 
cità oltre 40 volte superiore ai 1200 
baud con cui mosse i primi 
passi la telematica italiana 
ai tempi delle BBS. Visto 
che le linee telefoniche so¬ 
no più o meno le stesse di 
allora, che cosa ha permes¬ 
so il raggiungimento di 
questi livelli di comunica¬ 
zione? La risposta è tutta 
dentro al modem e l'artico¬ 
lo sui protocolli su questo 
stesso numero lo spiega 
chiaramente. I nuovi proto¬ 
colli e le nuove tecniche di 
compressione ed equaliz- 
zazione digitale permetto¬ 
no di sfruttare in modo otti¬ 
male la linea telefonica ca¬ 
salinga, ma a patto che sia¬ 
no rispettate alcune condi¬ 
zioni. Infatti su una linea ru¬ 
morosa o mal realizzata dif¬ 


ficilmente sarà possibile raggiungere le 
velocità di targa promesse dalla confe¬ 
zione del modem. 

In genere i modem più costosi sono 
quelli che meglio riescono a corregge¬ 
re eventuali disturbi della linea telefoni¬ 
ca; ma se riusciamo da soli ad elimina¬ 
re almeno quelli più comuni, anche un 
modem più economico potrà garantire 
collegamenti molto vicini al massimo 
teorico della sua categoria. 

Ah, prima di mettere mani all'im¬ 
pianto telefonico domestico verificate 
due cose che il modem alla connes¬ 
sione indichi la velocità lato linea te¬ 
lefonica e non quella tra la porta seriale 
del computer e quella del modem (per 
settare questa opzione, sul mio mo¬ 
dem, la stringa di inizializzazione deve 
contenere W2, verificate sul manuale 
del vostro modem quale sia il settag¬ 


gio relativo) e poi che la stringa di im- 
zializzazione del modem sia quella cor¬ 
retta (cosa questa molto più difficile da 
fare senza l'aiuto di un esperto che po¬ 
trebbe essere il venditore del modem 
oppure l'help desk del vostro provider 
Internet). Nella maggior parte dei casi, 
quando non si raggiunge la velocità di 
connessione promessa oppure quando 
la linea cade all'Improvviso, la colpa è 
di una stringa di inizializzazione non del 
tutto perfetta. Prima di smurare i fili 
dell'impianto telefonico, recatevi col 
vostro modem a casa di un amico che 
già naviga ad alta velocità e provate il 
modem con la sua linea telefonica, poi, 
se potete, provate il suo modem sulla 
vostra linea telefonica (possibilmente 
utilizzando lo stesso provider Internet). 

Appurato che i problemi sono pro¬ 
prio in casa vostra passiamo ad esami¬ 
nare le cause più comuni. 


Spine SIP o RJ-11 

La più diffusa forma di in¬ 
compatibilità tra modem ed 
impianto di casa la si scopre 
molto presto ed è la più sem¬ 
plice da risolvere. La maggior 
parte degli impianti italiani è 
stata realizzata dalla SIP (spes¬ 
so prima ancora che si chia¬ 
masse cosi, ad esempio a Ro¬ 
ma c'era la TETI) utilizzando la 
classica spina tonda a tre poli. 
Tutti i modem sono invece do¬ 
tati del più pratico connettore 
RJ-11, originario degli USA ma 
che si sta rapidamente diffon¬ 
dendo anche da noi. Se nella 
scatola del modem non c'è 



Dal sito adsl.tin.il una bella immagine che descrive il cablaggio tipico di un colle¬ 
gamento in ADSL 


78 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 






Modem 



Van tipi di adattatori tra spi¬ 
ne Sip e spine RJ-11 II di¬ 
scorso non cambia per i 
modem PSTN, mentre per 
l'ISDN la questione si com¬ 
plica 

l'apposito adattatore, 
basta scendere da 
primo ferramenta per 
trovarne di vari tipi a 
prezzi che variano 
dalle 2500 lire alle 6 
o 7 mila. Anche i cavi 
RJ-11. che per essere realizzati neces¬ 
sitano dì un'apposita pinza, si possono 
trovare quasi ovunque e molti negozi 
di elettricità li possono costruire, all'i¬ 
stante. della lunghezza desiderata. Co¬ 
me per tutti gli apparati telefonici non 
ci sono problemi alla lunghezza del ca¬ 
vo: se vi serve potete anche usarne 
uno da 50 metri. Naturalmente è sem¬ 
pre meglio non esagerare e. nel caso 
di tratte lunghe, utilizzare cavi di otti¬ 
ma fattura o far realizzare il tutto ad un 
installatore autorizzato evitando il fai- 
da-te o l'amico "esperto". 


Linee derivate 

Nella maggioranza delle abitazioni 
non vi è un unico telefono ma sono 
generalmente presenti più spine o più 
apparecchi Nelle aziende, nei negozi o 
nei laboratori artigiani sono spesso 
presenti anche altri apparecchi come 
Fax, filodiffusione, antifurto, teleco¬ 
mandi o dispositivi Pos. Quindi la linea 
della Telecom viene ripartita su più 
spine. Esistono due modi per realizza¬ 
re una spina derivata da un apparec¬ 
chio principale. 


Impianto a tre fili 

È il metodo utilizzato dalla Telecom 
quando ancora si chiamava SIP e quel¬ 


lo utilizzato fino a poco tempo fa dagli 
installatori professionisti. L'impianto a 
tre fili può essere realizzato sia con le 
classiche spine SIP a tre buchi sia con 
le nuove spine RJ-11 comunemente 
chiamate 'americane", ma general¬ 
mente, per ragioni storiche, lo si in¬ 
contra solo in impianti con spine tipo 
SIP. Sebbene questo sia l'impianto 
tecnicamente e legalmente corretto è 
quello meno indicato per chi utilizza un 
modem, soprattutto se il modem si 
trova su una pre¬ 
sa derivata. La 
particolarità del¬ 
l'impianto a tre 
fili sta nella ga¬ 
ranzia che sem¬ 
pre solo un ap¬ 
parecchio possa 
impegnare la li¬ 
nea telefonica 
garantendo la ri¬ 
servatezza delle 
comunicazioni 
telefoniche. Non 
esistendo un 
centralino, la lo¬ 
gica che decide la precedenza dei vari 
apparecchi telefonici è cablata nell'im¬ 
pianto e quindi legata alle prese che 
diventano 'principale', 'derivata-1', 'de- 
rivata-2', ecc. ecc. In un impianto a tre 
fili, se qualcuno alza la cornetta del¬ 
l'apparecchio principale, vengono 
esclusi automaticamente tutti gli appa¬ 
recchi derivati; se invece viene solle¬ 
vata la cornetta del primo apparecchio 
derivato, vengono esclusi tutti gli altri 
derivati ma non il principale Questo 
avviene anche se la conversazione in 
corso è iniziata su uno qualsiasi degli 
altri apparecchi. In pratica se si collega 
un modem in una presa derivata di un 
impianto a 3 fili, chiunque alzi la cor¬ 
netta di un apparecchio telefonico con 
priorità superiore disconnette il mo¬ 
dem e fa cadere la chiamata Sembre¬ 
rebbe una buona soluzione a patto di 
installare il modem nella spina 'princi¬ 
pale'. cosicché una volta collegati ad 
Internet nessuno ci possa interrompe¬ 
re: sbagliato! Perché i modem moder¬ 
ni, anche se omologati, non sono in 
grado di gestire il terzo filo e quindi, 
collegandoli ad una spina principale 
escludono immediatamente e indipen¬ 
dentemente dal loro utilizzo tutti gli al¬ 
tri apparecchi telefonici. Se il modem 
dispone di una spina derivata (quasi 
tutti quelli da tavolo di un certo livello 
la posseggono) un bravo installatore 
potrebbe realizzare un cavo in grado di 
farlo funzionare correttamente nella 


COUlCAMiNrO A 3 W 

— 

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Spmo principati 

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lo 1, Spino damalo 2, 

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COUKSA*tHTOCON 

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ParrvoUxe outomohco 


M© 


Vane tipologie di impianto domestico: la seconda, 
al centro, è la piu diffusa 


presa principale, lasciando attiva tutta 
la logica di priorità cablata nell'impian¬ 
to. Attenzione però all'effetto inverso: 
se vi connettete ad Internet mentre 
qualcuno sta telefonando, sarete voi 
con il modem ad interrompere la con¬ 
versazione e magari ad assordare l'i¬ 
gnaro ascoltatore all'altro capo del filo 
con i toni di chiamata del modem. 

Quindi nel caso di impianto a tre fili, 
la cosa migliore è quella di trasformar¬ 
lo in impianto a due fili. È un'operazio¬ 
ne molto semplice che qualsiasi instal¬ 
latore può eseguire in pochi minuti e 
che richiede solo l'apertura delle prese 
senza toccare in alcun modo il passag¬ 
gio dei fili. 


Impianto a due fili 

È quello che generalmente eseguo¬ 
no gli installatori attuali e le persone 
che se lo fanno da sé. I due fili che ar¬ 
rivano dalla Telecom proseguono in 
parallelo su tutte le spine presenti nel¬ 
la casa Se le spine sono del tipo SIP 
(tonde con tre buchi) i due fili che arri¬ 
vano devono essere collegati ai due 
buchi che sono più vicini tra loro (se la 
spina è stata montata correttamente 
sono quelli in alto). Per le spine RJ-11 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


79 






































M °dem 


(che hanno quattro contatti) i due fili 
utili sono i due centrali. Ci sono van¬ 
taggi e svantaggi in un impianto a due 
fili. Un vantaggio è sicuramente la faci¬ 
lita di realizzazione data dal fatto che le 
spine non hanno priorità, poi c'è il fat¬ 
to che essendo tutti gli apparecchi in 
parallelo non capita mai di interrompe¬ 
re una comunicazione in corso ma ci si 
inserisce dentro. Gli svantaggi sono 
che non si possono mettere più di cin¬ 
que apparecchi (in realtà il conteggio è 
più complicato ma lo vedremo tra po¬ 
co) e che viene a mancare la riserva¬ 
tezza della conversazione. 

Per l'uso con il modem questo tipo 
di impianto è il più comodo, visto an¬ 
che che molti modem sono in grado di 
sopportare le brevi interruzioni della 
comunicazione dovute al fatto che 
qualcuno, non sapendo che la linea era 
impegnata, abbia tentato di utilizzare 
uno degli altri apparecchi telefonici. 

Impianto con priorità 
automatica 

Si tratta degli impianti migliori ma 
ne vengono realizzati pochissimi. Nei 
negozi specializzati sono in vendita dei 


Lo spettro di frequenza di 
una connessione ADSL Si 
vede chiaramente come la 
banda della fonia Ifino a 4 
KHz) non sia interessata 
dal trasferimento dati 


piccoli apparecchi 
(spesso autoalimen¬ 
tati) in grado di divi¬ 
dere una linea telefonica in due o più 
derivazioni indipendenti L’impianto di 
casa deve essere a due fili ma ciascu¬ 
na presa deve arrivare direttamente fi¬ 
no allo scatolotto derivatore. In pratica 
l'impianto deve essere a stella. Il deri¬ 
vatore assegnerà la linea al primo ap¬ 
parecchio che la richiede, in ordine di 
tempo. Quando un apparecchio ha im¬ 
pegnato la linea gli altri restano muti: 
non possono né ascoltare, né inter¬ 
rompere la comunicazione in corso. 
Ovviamente per il modem è la soluzio¬ 
ne ideale. 

Stabilito il tipo di impianto telefoni¬ 
co utilizzato, passiamo ad esaminare 
quali problemi possano derivare alla 



comunicazione telefonica dalle prese, 
dai fili o dagli altri apparecchi presenti 
in casa (e fuori!). Infatti per ciascuna 
tipologia di impianto varia il modo in 
cui i vari apparecchi interferiscono tra 
loro. 


Suonerie 
supplementari 
e aggeggi vari 

Quando un impianto a spina (quindi 
senza alcun apparecchio a muro) è rea¬ 
lizzato a norma, deve essere presente 
una suoneria supplementare. Questa 


PSTN, ISDN, SAT o ADSL? 


La giusta velocità per le proprie esigenze 

Sono passati appena venti anni dai primi timidi tentativi di telematica in 
Italia I modem di allora costavano cifre esorbitanti (circa 700.000 lire di 
quei tempi) e permettevano di trasferire dati a 300 bit al secondo oppu¬ 
re. per i modelli ad ‘alta velocità", a 1200 bit al secondo. Dividendo que¬ 
sta velocita per dieci (il numero di bit necessario a trasferire un Byte) si 
ottengono, nel caso migliore, 120 Byte al secondo, A questa velocità 
per scaricare un file di un MByte servono circa due ore e mezza. Per 
fortuna a quei tempi i computer avevano 48K di RAM ed un floppy con¬ 
teneva 128K; quindi file da un MByte proprio non esistevano La cresci¬ 
ta della RAM dei computer e soprattutto quella della capienza degli 
Hard Disk ha trascinato con sé una crescita smisurata, forse non del 
tutto giustificata e sicuramente non assolutamente indispensabile, del¬ 
la dimensione dei programmi e dei file di dati. Ecco quindi che la tele¬ 
matica si è trovata costretta ad inseguire sempre nuovi traguardi, sia 
per sfruttare al massimo i canali trasmissivi esistenti, sia per trovare 
nuove tecnologie di trasmissione. Vediamo qual è la situazione odierna 
e, soprattutto, vediamo come districarsene. 

Linea commutata (PSTN) e modem 56K 

Se qualcuno ha seguito l'evoluzione della velocità dei modem negli ulti¬ 
missimi anni potrebbe illudersi che presto anche la velocità di 56K sarà 
obsoleta (come i primi modem 28.8 usciti appena quattro anni fa e su¬ 
perati dopo pochi mesi dai 33.6). Niente di più falso, sulla normale linea 
di casa abbiamo raggiunto il massimo teorico: anzi in realtà per arrivare 
a 56K serve che almeno uno dei due lati della linea sia digitale (di solito 
lo è quella del provider), se provate infatti a collegarvi con un amico do¬ 
tato anch'egli di modem 56K vedrete che la massima velocità di con¬ 
nessione sarà di 33.6 Kbit/s. 

• Vantaggi - non si deve cambiare il contratto telefonico: ci si può colle¬ 


gare con qualsiasi provider o BBS. 

• Svantaggi - durante la connessione non si può usare il telefono di ca¬ 
sa: la connessione non avviene sempre alla massima velocità possìbile; 
la comunicazione può cadere per vari motivi (ad esempio l’avviso di 
chiamata) 

• Consigliata - a chi si collega sporadicamente, principalmente la sera e 
nei week-end, non rimane collegato a lungo (poche ore a settimana) ed 
ha un provider nello stesso distretto telefonico. 

Linea ISDN 

Il canale telefonico che utilizziamo per il comune telefono di casa è det¬ 
to ‘analogico’ ed è stato progettato per trasportare, al meglio possibile, 
la voce umana. Da alcuni anni, in realtà, il canale telefonico è analogico 
solo fino alla centrale telefonica più vicina, dopodiché diventa immedia¬ 
tamente digitale e tale rimane fino al provider. La linea digitale potrebbe 
trasferire 64 Kbit/s (più quindi dei 56K teoricamente raggiungibili dai 
modem) ma la conversione analogico/digitale fa perdere parte del¬ 
l'informazione. Perché allora non arrivare in digitale fino a casa nostra? 
Nulla di più facile: basta passare all'ISDN In questo caso la Telecom 
porta direttamente dentro casa dell'abbonato due canali digitali a 64 
Kbit/s più altri due canali di servizio a velocità inferiore. I primi due canali 
sono a disposizione dell'abbonato e possono essere utilizzati indipen¬ 
dentemente (hanno due numeri di telefono differenti) sia per dati che 
per fonia. 

• Vantaggi - 64K effettivi (più la compressione CCITT); la linea telefoni¬ 
ca rimane disponibile (grazie, sono due!), 128K per i dati, se si usano 
tutti e due i canali (molti provider non lo permettono). 

• Svantaggi - il canone Telecom raddoppia; si deve comprare una sche¬ 
da ISDN per il computer; per chiamare un provider che non ha accesso 


80 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 

















Modem (SL-^doia') 


serve a far sì che se ci si dimentica di 
lasciare almeno un apparecchio inseri¬ 
to in una delle spine, sia sempre pos¬ 
sibile accorgersi della chiamata in arri¬ 
vo. Di per sé la suoneria supplementa¬ 
re non è un problema per il modem, 
ma lo può diventare se l'impianto, ori¬ 
ginariamente a tre fili, è stato poi con¬ 
vertito in tutto o in parte in un impian¬ 
to a due fili. In questo caso è facile di¬ 
menticarsi della presenza della suone¬ 
ria e superare il numero massimo di 
apparecchi che possono coesistere su 
una linea telefonica. Bisogna infatti ri¬ 
cordare che il telefono viene alimenta¬ 
to direttamente dalla centrale telefoni¬ 
ca ed un numero eccessivo di apparati 
può creare dei sovraccarichi di linea. 
Nel caso peggiore chi chiama troverà 
sempre occupato, ma ci sono casi in¬ 
termedi in cui la tensione di linea può 
abbassarsi notevolmente pur senza 
mostrare evidenti disservizi per le nor¬ 
mali telefonate. In questi casi il mo¬ 
dem potrebbe soffrirne e non riuscire 
a sfruttare al massimo la banda dispo¬ 
nibile. 

Per verificare di non aver superato il 
massimo valore ammesso dalla Tele¬ 
com si devono controllare i manuali di 
tutti gli apparecchi collegati contempo¬ 
raneamente Per ciascun apparecchio 


il costruttore fornisce il REN (Ringer 
Equivalence Number) oppure il Load 
Number. La somma dei REN di tutti gli 
apparecchi collegati non deve supera¬ 
re 5 mentre, per il Load Number non 
deve superare 100 (il LN è un valore 
percentuale, quindi un LN=20 equivale 
circa ad un REN=1). Tanto per fare un 
esempio il mio modem ha un REN di 
0,6, la segreteria telefonica è 0,4 ed 
ho altri tre apparecchi telefonici che 
valgono 1 ciascuno per un totale di 4. 
Se attaccassi un Fax con un REN di 
1,2 supererei il carico di linea ammes¬ 
so dalla Telecom e potrei andare in¬ 
contro a disservizi vari. 

Il famigerato 
condensatore 

Era il terrore di primi telematici ita¬ 
liani. Riduceva la banda disponibile ai 
modem e rendeva impossibili le con¬ 
nessioni alle allora nascenti BBS. La 
storia: per un certo periodo di tempo 
la SIP sperimentò un intelligente siste¬ 
ma di diagnostica automatica delle li¬ 
nee telefoniche di abbonato. Tutte le 
notti in automatico oppure su richiesta 
dell'operatore a seguito di un reclamo, 


il tecnico poteva testare la bontà della 
linea telefonica tra la centrale e la pri¬ 
ma spina dentro casa dell'abbonato. Il 
trucco stava tutto in un piccolo con¬ 
densatore che, pur non disturbando il 
normale uso della linea, veniva visto 
come un corto circuito dal sistema au¬ 
tomatico di test. 

Purtroppo il condensatore veniva vi¬ 
sto, se non proprio come corto circui¬ 
to, anche dai modem che si rifiutavano 
di andare alla massima velocità possi¬ 
bile perché vedevano una linea telefo¬ 
nica molto attenuata. 

Per fortuna oggi il condensatore 
non viene più installato e non c'era 
nemmeno nelle linee molto vecchie. 
Se sfortunatamente il vostro impianto 
dovesse risultare essere dotato del 
condensatore basta rimuoverlo per re¬ 
stituire al modem il funzionamento ot¬ 
timale. Il condensatore si trova nella 
presa principale (dentro) e può essere 
tolto senza particolari cognizioni di 
elettronica: basta un cacciavite ed una 
tronchesina. 


L’avviso di chiamata 

Pur non trattandosi di un aggeggio 
connesso alla propria linea telefonica 


ISDN si deve avere anche un modem tradizionale 

• Consigliata - a chi fa molto traffico dati ma non si connette molto 
spesso; ai piccoli uffici che possono utilizzare un router per mettere tut¬ 
ti i computer in Internet con una sola linea ISDN; a chi vuol fare Tele¬ 
conferenza; a chi comunque vuole sfruttare la doppia linea e le maggio¬ 
ri funzionalità dei telefoni e dei centralini ISDN. 

ADSL 

È l'ultima arrivata come tecnologia ed è quella che permette di avere 
una notevole banda passante senza doversi accollare il costo di un col- 
legamento CON fisso. L'ADSL permette di ricevere dati alla velocità 
teorica di 640 Kbit/s (quindi 10 volte una ISDN) e di trasmetterli a 128 
Kbit/s. La velocità di ricezione non è del tutto assicurata perché dipende 
un po' dalla qualità del doppino telefonico e dell'impianto di casa. Un 
vantaggio da non trascurare è che la linea telefonica resta libera e non 
si deve modificare l'impianto di casa (salvo per l'installazione dello split- 
ter che estrae il segnale digitale dalla linea entrante). 

Con l'ADSL è finalmente arrivata in casa la vera larga banda, sarà quindi 
possibile avere video e audio di buona qualità senza che sia necessario 
attrezzarsi con hardware o decoder molto costosi Naturalmente i 640 
Kbit/s sono solo la velocità della tratta tra casa vostra ed il provider; 
nessuno può poi garantire che da quel punto in poi la comunicazione 
sia altrettanto veloce, anzi è molto probabile che non lo sia affatto. At¬ 
tenzione quindi alla scelta del provider, altrimenti rischiate di spendere 
un sacco di soldi e viaggiare alla stessa velocità di un buon modem o di 
una ISDN. 

• Vantaggi - la lìnea telefonica rimane disponibile; non si paga il tempo 
di connessione né il traffico (però tra qualche mese ci sarà probabil¬ 
mente un tetto di 3 GB al mese); la velocità del collegamento è la più 
alta di tutte, tolto un CDN diretto a 2 Mbit/s che però ha costi impropo¬ 
nibili. 


di Emilio Longi 


• Svantaggi - il canone annuo (per una utenza domestica) è abbastanza 
alto, probabilmente nessun provider potrà garantire lo sfruttamento del¬ 
l'intera banda disponibile. 

• Consigliata - alle piccole imprese che vogliono sfruttare la connessio¬ 
ne contìnua ad Internet senza dover pagare le singole telefonate; ai pri¬ 
vati che stanno collegati a lungo o che necessitano di brevi ma conti¬ 
nue connessioni (ad esempio per verificare la posta in arrivo). 

Satellitare 

Sebbene già esistente da alcuni anni ed ampiamente utilizzato da mol¬ 
te aziende, il collegamento satellitare oggi diventa disponibile anche 
agli utenti home grazie ad alcune schede di ultima generazione: per 
esempio la Hauppauge >http://www.hauppage.com| ne distribuisce una 
che si collega alla stessa parabola utilizzata per la televisione digitale. Il 
funzionamento della diffusione satellitare di Internet si basa su un ser¬ 
ver europeo che colleziona le richieste, che gli arrivano via Internet at¬ 
traverso i canali tradizionali, e le dispaccia, appositamente codificate, in 
broadcast dai normali satelliti televisivi. 

La velocità di scarico da Internet diventa così estremamente interes¬ 
sante andando, a seconda dei contratti stipulati, da 400 Kbit/s a 2 
Mbit/s. In trasmissione ovviamente non è possibile utilizzare la parabola 
(a meno che non vogliate istallarne una da 4 metri di diametro) quindi si 
deve comunque avere una connessione ad Internet di tipo tradizionale 
(PSTN o ISDN). 

• Vantaggi - Tempi di scarico da Internet estremamente ridotti. Possi¬ 
bilità di utilizzare la stessa parabola della TV, 

• Svantaggi - serve comunque una connessione ad Internet di altro ti¬ 
po; problemi in ricezione durante i temporali; necessità di installare una 
parabola se già non la si possiede. 

• Consigliata - a chi fa molto traffico in download ma non fa molte con¬ 
nessioni al giorno. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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(SjitsetcJa) Modem 


si tratta comunque di un servizio abba¬ 
stanza diffuso tra gli utenti Telecom 
che si rivela incompatibile con la mag¬ 
gior parte dei modem. L'avviso di chia¬ 
mata si presenta come un silenzia- 
mento brusco della linea durante il 
quale un segnale acustico avvisa del 
fatto che un altro utente sta cercando 
di mettersi in contatto con noi. Sia il si- 
lenziamento che, peggio, il segnale 
acustico sono altamente indigesti ai 
modem, che prendono la cosa come 
un disturbo o addirittura come la di- 
sconnessione della linea. 

A seconda dei modem (e dei settag¬ 
gi impostati nel modem) quello che ac¬ 
cade è una momentanea interruzione 
della comunicazione con perdita di ve¬ 
locità oppure la caduta completa del 
collegamento L'avviso di chiamata 
può essere inibito prima della connes¬ 
sione modem componendo l'apposita 
sequenza su uno dei telefoni (o anche 
dal modem); purtroppo non esiste un 
comando per disabilitarlo solo per la 
comunicazione in corso e soprattutto 
non è un semplice codice da anteporre 
al prefisso. 

Trattandosi invece di una vera e 
propria modifica di configurazione, la 
disabilitazione e la successiva riabilita¬ 
zione costano uno scatto ciascuna e. 
soprattutto, bisogna ricordarsi di farlo 
ogni volta. Se avete l'avviso di chiama¬ 
ta e non volete ogni volta procedere 
con la sequenza abilitazione/disabilita¬ 
zione, scegliete un buon modem e 
modificate i settaggi di "tenuta" della 
portante in modo che la conversazione 
non cada a seguito del ricevimento di 
un avviso di chiamata. 


Il contascatti 

Ancora presente in molte abitazioni 
è sicuramente nocivo ai modem. Lo si 
individua facilmente sia per l'ingombro 
fisico, sia per il beep che fa ad ogni 
scatto. Non pregiudica la velocità di 
connessione ma fa cadere la linea ad 
ogni scatto. Oggi può essere sostituito 
dalla bolletta dettagliata (fornita gratui¬ 
tamente dalla Telecom a chi ne fa ri¬ 
chiesta) oppure dalla telelettura del 
contatore (che costa uno scatto ad 
ogni interrogazione). 

La filodiffusione 

Non sono in molti gli utenti dome¬ 
stici di questo servizio, ma comunque 
non presenta controindicazioni all'uso 
congiunto con il modem. La filodiffu¬ 


sione viaggia su frequenze molto alte 
ed il filtro, sia in centrale che a casa, è 
assolutamente trasparente alla banda 
fonica. 


Radiotelefoni 

Anche gli apparecchi senza fili, se 
omologati e ben tenuti, non dovrebbe¬ 
ro disturbare le comunicazioni via mo¬ 
dem. Alcuni apparecchi vecchi o di 
cattiva fattura potrebbero invece indur¬ 
re dei ronzii. provenienti dalla tensione 
di rete con cui sono alimentati, sulla li¬ 
nea telefonica Per controllare basta 
comporre su un altro apparecchio lo 
zero ed ascoltare che non ci siano ru¬ 
mori o scariche nella cornetta. Questo 
naturalmente vale per tutti gli apparati 
alimentati da rete e connessi alla linea 
telefonica; quindi attenti a fax. segre¬ 
terie, telefoni intelligenti ed altri ag¬ 
geggi simili. 


Fulmini e saette 

Non si tratta di un dispositivo stan¬ 
dard ma spesso viene consigliato, non 
a torto, quando si deve connettere un 
modem e quindi un computer alla linea 
telefonica. Cosi come esistono delle 
protezioni anti sbalzi da mettere 
sull'alimentazione del computer, esi¬ 
stono anche delle protezioni contro 
sbalzi simili provenienti dalla linea te¬ 
lefonica. 

Servono solo per i modem analogici 
(PSTN) visto che sia la ISDN che l'AD- 
SL hanno un apparato attivo tra la linea 
ed il computer o il modem. E' vero che 
ormai il costo dei modem è talmente 
basso che forse non vale la pena di 
spendere una cifra quasi simile solo 
per proteggerlo; ma è anche vero che 
dopo il modem c'è la porta seriale e 
poi la piastra madre del computer I 
"parafulmini" non creano nessun pro¬ 
blema alla trasmissione dati e si pos¬ 
sono installare tranquillamente. 

Attenzione però a controllarli di tan¬ 
to in tanto perché in caso di fulmine 
potrebbero anche subire un danno per¬ 
manente ed isolare o degradare la li¬ 
nea telefonica. 

E se il problema 
è fuori casa? 

Non sempre la causa del disturbo è 
dentro casa, a volte può essere ester¬ 
na. Può trattarsi di un radiodisturbo op¬ 


pure di particolari soluzioni tecnologi¬ 
che adottate dal gestore telefonico 
Uno di questi ultimi casi è quello del 
multiplex. 

In alcune zone delle grandi citta la 
fornitura di nuovi allacci era resa im¬ 
possibile dalla mancanza di cavi e dalla 
impossibilità di effettuare nuovi scavi 
(tipica situazione dei centri storici). In 
questi casi su un unico doppino è pos¬ 
sibile far passare più conversazioni 
L'apparato che fa ciò si chiama comu¬ 
nemente multiplex. Purtroppo, se per 
la normale conversazione vocale il 
multiplex è del tutto trasparente, pro¬ 
voca invece ai modem una limitazione 
della banda disponibile che si trasfor¬ 
ma nell'impossibilità di raggiungere 
elevate velocità. 

Se avete escluso qualsiasi problema 
dentro casa e siete certi della vostra 
configurazione, chiamate la Telecom e 
fate presente il problema. Se siete 
sotto multiplex possono risolvere il 
problema spostandovi su un doppino 
tutto vostro e mettendo sotto multi¬ 
plex un utente non telematico. 

Naturalmente per fare le prove sulla 
effettiva velocità di una connessione si 
devono curare alcuni fondamentali par¬ 
ticolari. Innanzitutto si deve esser certi 
che il problema sia dal proprio lato e 
non da quello del provider. 

Quasi tutti i provider posseggono 
un numero telefonico di prova: fatevi 
dire quale sia. Non chiamate sui nume¬ 
ri a ricerca automatica, finireste ogni 
volta su una linea differente e sarà im¬ 
possibile confrontare i risultati di due 
chiamate. 

Poi provate a scaricare sempre lo 
stesso file e fate in modo che sia un fi¬ 
le molto grosso; in questo modo po¬ 
trete verificare non solo la velocità al 
momento della connessione ma anche 
quella ‘durante’ la connessione. Se 
possibile scegliete un file che si trovi 
nei computer del provider e quindi che 
non attraversi mezzo pianeta prima di 
arrivare a voi. 

Infine un ultimo suggerimento: non 
pretendete di risolvere tutto subito 
Una perfetta comunicazione si ottiene 
solo dopo molti piccoli aggiustamenti, 
perché sono mille i parametri che pos¬ 
sono influenzare le comunicazioni te¬ 
lefoniche. 

Cambiate solo un parametro per 
volta e poi aspettate qualche tempo 
prima di giudicare il risultato. 

Nel frattempo segnatevi tutte le im¬ 
postazioni del modem e tutte le varia¬ 
zioni della configurazione, prima o poi 
vi serviranno di nuovo. 

MS 


82 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 





internet 




la nuova generazione 

di abbonamenti ADSL di MC-link per le Aziende 


Dopo la rivoluzione di Internet ceco la rivoluzione della nuova generazione di ab¬ 
bonamenti aziendali MC-link. Internet no limit: ADSL Lan + c ADSL Corporate. 

Grazie alle nuove tecnologie ADSL e ATM. basta attese per collegarsi, basta attese 
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• c» 





Servi 


del servitore 

di Raffaello De Masi 


Incredibile, vero, quello che un mo¬ 
dem può fare? Tra gli accoppiatori acu¬ 
stici a 300 baud di una dozzina d'anni fa 
e le attuali schede ISDN e DSNA c'è un 
abisso di tempo (informatico) e di pre¬ 
stazioni da far venire le vertigini, più o 
meno quello che corre tra il pennino Ca¬ 
vallotti e un attuale ricognitore vocale. 

Il tempo è passato in fretta e. se una 
volta una procedura di connessione era 
roba da eletti, tutti, più o meno ipocrita- 
mente, mascherantisi dietro sigle mi- 
sconosciute e gergo da carbonari del 
20° secolo, oggi creare una connessio¬ 
ne d'accesso remoto è poco più che 
cliccare un paio di volte, e battere qual¬ 
che tasto; eppure non siamo contenti! 

Cosa si può fare per migliorare qual¬ 
cosa che già funziona egregiamente? 
Mio padre sosteneva che "Il meglio è 
nemico del bene!", ma pare che questa 
regola di vita mal si adatti alle macchine 
informatiche, che continuano a supera¬ 
re. nell'hardware e nel software, se 
stesse Ma, per com'è fatto un modem, 
ci rimane ben poco margine per interve¬ 
nire. Allora, se la cosa non è migliorabi¬ 
le dal punto di vista delle prestazioni, 
cosa ci resta? Ovvio, renderla più como¬ 
da! 

E cosi, eccoci a mettere insieme un 
poco di ferri del mestiere per rendere 
ancora più semplice, rapido, agevole il 
nostro collegarci con il mondo. Le pagi¬ 
ne che seguono ci mostreranno quanto 
è il materiale che si può aggiungere al 
corredo di base, fornito di serie con il 
nostro modem. Ma attenzione; non è 
necessario caricare tutto insieme. Mia 
moglie, quando si parte per il mare, or¬ 
ganizza praticamente uno sfratto e, in 
vacanza, usa, si e no, la decima parte di 
quello che si porta appresso. Il rischio, 
nel nostro caso, è quello di appesantire 
la macchina in maniera sensibile, tanto 
da perdere, in termini di velocità del si¬ 
stema, quello che si guadagna per altri 
versi Ricordiamo, infatti, che, i 64 me- 
ga standard delle nostre macchine, si fa 
presto a riempirli come un uovo; e poi 
si scrive a Emmecci per chiedere come 
mai... 



grandezze fisse e 
non modificabili; 
1500 per il MaxM- 
TU, 8192 per il 
RWIN e 32 per il 
TTL, che sono po¬ 
co efficienti per 8i 
collegamenti in dia- 
lup. Con la compar¬ 
sa di Windows 98 
Microsoft ha inclu¬ 
so un'opzione per 
selezionare ma¬ 
nualmente la gran¬ 
dezza del pacchet¬ 
to di trasferimento 
dei dati. La finestra 
di selezione di que¬ 
sti valori è situata 



Utility utili f? 

Beh, credo che 
la prima cosa di cui 
fornirsi è Tweak- 
DUN, gran pro¬ 
gramma che ci 
permette di regola¬ 
re al meglio la ve¬ 
locità di collega¬ 
mento; quest'uti¬ 
lity (ne parliamo 
anche in questa 
puntata di ABC) 
della Patterson De¬ 
sign System, 
http://www,patter- 
sondesign.com, è 
costruita per cam¬ 
biare automatica- 
mente alcuni parametri e setup di de¬ 
fault di Windows, come la MTU (Maxi¬ 
mum Transmission Uniti, il RWIN (TCP 
Rcv of WINdows) e II TTL (Time To Li¬ 
ve), parole criptiche e intimidanti ma 
che sono, detto in poche parole, para¬ 
metri che permettono di evitare la 
frammentazione durante il trasferimen¬ 
to di dati, usando i protocolli TCP/IP 
adottati da Internet. 

Per ragioni ancora sconosciute, Win¬ 
dows 95 usa , per questi parametri, 


nell'applet Rete del Pannello di Con¬ 
trollo, ed ha quattro opzioni: Automati¬ 
ca, Max, Media e Minima. Esse inter¬ 
vengono tutte sul registri IPMTU, e ag¬ 
giustano i valori da 1500 a 576, con 
Automatica che si adatta tra questi due 
secondo le circostanze. Il vantaggio di 
TweakDun sta nel fatto che gli altri 
due parametri, RWIN e TTL, non sono 
accessibili neppure da W98, e pare 
che, d a prove seguite da div ersi utenti 
(fonte http://www.deia.còrn] non ci sia- 


84 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 








































Modem (Subdola) 


no effettivi miglioramenti scegliendo 
tra i vari settaggi, senza intervenire an¬ 
che sull'RWIN. 

In mancanza di un tool ad hoc, l’uni¬ 
ca risorsa è quella di accedere a RWIN 
attraverso i suoi registri, operazione 
pericolosa e non priva di difficoltà E 
non esistono effettive regole per indi¬ 
care i vari parametri da adottare; so¬ 
vente occorre fare diverse prove, com¬ 
binando insieme i tre valori, prima di 


che sui parametri già descritti, su di¬ 
versi altri valori II vero vantaggio di 
questo ambiente sta poi nelle presta¬ 
zioni cosiddette collaterali; con esso si 
può specificare un sito, un intervallo 
dimensionale dei pacchetti trasmessi 
e ricevuti, un ritardo di trasmissione 
tra un pacchetto e l’altro, e il program¬ 
ma ci fornirà , in un grafico , tutti i pa¬ 
rametri di trasmissione e di utilizzo, e, 
nel tempo, le rispettive fluttuazioni. 


thttp://www montanasott.coTnìI più 
nota per avere in catalogo Rescue 
911, un programma di recupero da cra¬ 
sh molto efficiente e affidabile. I para¬ 
metri su cui SpeedTec (14.95 $) agisce 
sono i soliti, ma esiste un comando, 
"find max MTU” , che permette di lan¬ 
ciare un’utility che determina , dopo 
una serie di tentativi, la migliore com¬ 
binazione possibile per il nostro siste¬ 
ma e per quella particolare configura- 





trovare il risultato più soddisfacente. 

TweakDUN è il metodo più efficace 
e sicuro per ottimizzare questi para¬ 
metri senza impelagarsi in terreni palu¬ 
dosi. Il pacchetto, che si può scaricare 
dalla locazione indicata, ha molti valori 
preimpostati al meglio e la versione li¬ 
te, gratuita, ne permette solo parzial¬ 
mente la modifica. Per chi ha la stoffa 
dello sperimentatore, consigliamo di 
acquistare la versione a pagamento 
(25$) e lavorare di fino. 

TweakDUN , che resta il pacchetto 
probabilmente più affidabile del gene¬ 
re, non foss’altro perché richiede po¬ 
chissimi interventi da parte dell'uten¬ 
te, ha numerosi concorrenti, tra cui ci 
pare doveroso segnalare Accelerate 
2000, reperibile al sito http://www.we- 
broot.com/accl .htm. Questo program¬ 
ma, che agisce sugli stessi parametri 
adottati da TweakDUN, è alla prima re- 
lease, e già ha riscosso un discreto 
successo tra gli utilizzatori. Costa 19$ 
e ha un periodo di valutazione di due 
settimane, dopo di che... mano al por¬ 
tafogli, 

AnySpeed, frutto della fertile produ- 
zione di Ivan Kagi (Kagi Software, 

http://www.kaqi.com/yellow/default.hl 

mi), è un programma multifunzione, vi¬ 

sto che riesce a mettere le mani, oltre 


Vero tachimetro del nostro sistema, 
AnySpeed permette inoltre di testare 
anche la componentistica del nostro 
computer, come CD-ROM, hard disk e 
unità di backup locali. 

Terminal Overdrive 2000 è un pac¬ 
chetto freeware reperibile presso Digi- 
talrobotics Ine. (http://www.digitalro- 
botics.com) , dalle prestazioni piutto¬ 
sto standard, sovrapponibili a quelle di 
TweakDUN. Molto meglio è SpeedTec 
, prodotto da Montana Software 


zione 

Altrettanto pre¬ 
gevole è Inter- 
Quick, un pesante 
pacchetto (oltre 2,5 
MB a fronte del 
mezzo MB degli al¬ 
tri) prodotto dalla 
Deerfield (http://in- 
terquick.deerfield. 
com/), che costa 
una quarantina di 
dollari e unisce in¬ 
sieme i modificato- 
ri di parametri fin 
qui descritti con 
una tecnica di 
browsing intelligen¬ 
te propria dei co¬ 
siddetti "anticipato- 
ri di navigazione" (vengono cioè letti, 
in background, i contenuti dei link con¬ 
tenuti in una pagina in modo da averli 
istantaneamente disponibili). Ideale 
per funzionare su network locali, Inter- 
Quick può essere organizzato per 
provvedere a uploading e downloading 
in momenti in cui la rete è meno affol¬ 
lata. Ancora, il programma riconosce 
e, se lo si desidera, rimuove dalle pagi¬ 
ne Web avvisi e banner inutili, accele¬ 
rando in maniera significativa l’acces- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


85 


























































(sìT, Modem 



"Stili waitìng...?" 


V****' • l..k«i h.* * mk 


»*• Patii* 

» »« MT«« *>a «Wtfl l'agì me (0»ra »! miu- I 


«rtuvmiP Hrtt*»«ft**ito"tonhj.i«r 

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W»X tilil#Il miiM» hi M’tMfcO'V* »Owt Uìhm* 
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IMAWUhuw l> *4 m 0 «o fio HiMimmi tmuwH a» 

• fi** «Mi h*«»*e M** 0000*0 MAI iMItM 
►toMho-htroanw. tra '..j« Mona. nXifOM it-ir* 
t^av^ti# u-npn»». a»*« m oo»- nt 

Otamot «*» 'ai 001*0 TX mtamurn M*0""»n<t le d****» 



Dolihlc jrour Diiwnlmnl Sprilli! 




ivi: 




SMiM.ivrn fm tona4.«••• 

All* I*r1»n* U*l V|i Klinail>Hi|II)UKt 11 Ulti ala 

Mlcromll & WIIGNKT 


so alle pagine. Infine, un amministrato¬ 
re può stabilire indirizzi e punti di ac¬ 
cesso da lasciare indisponigli e fuori 
dalla consultazione. 

Intelli-Dial-Up |nnpy/www skyiaml 
comi) fa parte di una numerosa fami¬ 
glia di prodotti dedicati alla più favore¬ 
vole ottimizzazione di un collegamen¬ 
to, sia in dial-up sia su network. Ha il 
vantaggio di essere del tutto gratuito e 
svolge le sue funzioni (limitate solo al¬ 
la gestione del MTU) in maniera invisi¬ 
bile ed efficiente, Niente di meglio de¬ 
gli altri! Più interessante, sicuramente, 
è Ispeed, di HMS Softwa re 
thttp://www.hms.com/detault.asp)| il 

produttore di Spam Eater, lo ricordate? 

E' disponibile in forma ottimizzata per 
Windows 2000, setta al meglio la no¬ 
stra connessione, graficizza la velocità 
dei nostri collegamenti e, cosa che 
non guasta, è gratis. Cosa chiedere di 
più? 

Un po' differente nell'uso è Host- 
sFileManager, di CBS Software 
(http://speedconnect.hypermart.net/); 
pubblicizzato con la divertente frase 
"You are just a few minutes away 
from a faster Internet connection ", è 
stato nominato in diverse occasioni 
dalla stampa specializzata, che lo ha 
indicato tra i primi prodotti del genere 
Interviene non solo sui valori caratteri¬ 
stici del TCP/IP, ma anche sulla cache 
e sui setup delle porte. Anche se il 
200% di incremento di velocità pro¬ 
messo si può considerare un'araba fe¬ 
nice, è un prodotto affidabile e ben 
realizzato. Altrettanto buono è Down¬ 
load Accelerator Plus, prodotto da 
http://www.speedbit.eom/l che è an¬ 
che un manager di download, e per¬ 
mette di recuperare collegamenti a se¬ 


guito di cadute 
della linea, perdita 
di connessione o 
mancanza di ali¬ 
mentazione elettrica, Il programma 
esegue anche una ricerca intelligente 
dei siti mirror, e sceglie quello con la 
più agevole connessione. L'avvio è au¬ 
tomatico e, per buona giunta, è gratui¬ 
to. 

NetMOnager. scritto proprio cosi, 
proveniente dalla lontana Australia 
inttpy/www.vinn coni ami accelera la 
connessione offrendo anche supporto 
per browsing multipagina, e mette a 
disposizione anche una directory di de¬ 
fault con ben 150 siti già inseriti. Gra¬ 
tuito, merita una visita. 


Comporre stanca! 

Per l'amor di Dio, non penso certo di 
avviare un bel cor- 
so di chitarra a 
puntate. A propo¬ 
sito, chi mi segue 
su queste pagine 
da qualche tempo 
saprà del gruppo 
dei Cantori di Atri- 
palda, di cui fac¬ 
cio modestamen¬ 
te parte, che s'in¬ 
gegna. a semplice 
richiesta e a fron¬ 
te di pagamento 
in prodotti caseari 
e insaccati, a por¬ 
tare serenate a fu¬ 
ture spose e a 
coppie festeg¬ 
gienti nozze ar¬ 
gentate e dorate 
Quest'anno sare¬ 
mo in Versilia e in _ 

Costa Smeralda, 5® 


Sc-.(6| 

non mancate di venirci a sentire. 

Dicevamo comporre! Già , comporre 
il numero del nostro provider. Che sec¬ 
catura aprire la finestrina della connes¬ 
sione di accesso remoto e schiacciare il 
pulsante di "Connetti"; sul s ito 
http://www.uselessknowledge.coni ho 

scoperto che l'energia impiegata da un 

utente normale per cliccare sul mouse 
per un anno potrebbe far muovere una 
macchina per due km E poi mia moglie 
dice che, quando sto "capa e capa" 
con il mio PC, non faccio dei moto! 

Parliamo, invece, dei programmi di 
dial-up automatico. Quanti ce ne sono, 
in giro, tutti impegnati a evitarci fatica, 
a preoccuparsi di recuperare connessio¬ 
ni perdute, a calcolare il costo della no¬ 
stra seduta, ad avvisarci che la nostra 
bolletta rischia di divenire pesante, ben 
oltre a quello che già fa nostra moglie 
con le sue "telegrafiche" (?!) telefona¬ 
te con mammà. Ce n'è per tutti i gusti 



i «jrucDWUte cJtliM—.«i* gju—m m cl i»< t ..i pj(«*.*•«*••* 


KOT IMBURRA 
sorrwAPf. 


A —A 


■•Net Pel Sample Screene 


ihK I» « » «infila ni Ih* mai» ’%•« Pai «indo» 



Ihl* h a «ampia o« lh« M 


oyail **h«m a tunnadlon li «diva 


86 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



















































Modem 




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I» CWf ) WH«W*ii.»«tl-»WWllf»| 1 M*Hi **•• .«•.». »»l ma- «*■•<*>■ 
<^E I T« !OM««*iou>mvMmlH »• fW D»>«. • lW**v»* mi*»- 


*; J (Mi iwwiM w «* nini wkW» • :m »i »u" oxf —■ i«I X i—-<* »«i 

•K-- tM>lllW<W«l>*IMa> 



e per tutte le ta¬ 
sche. Basta sape¬ 
re bene quel che 
si vuole, e sfoglia¬ 
re WWW. 

Il decano di tut¬ 
ti questi pacchetti 
è senz'altro Active 
Phone Server. Di¬ 
sponibile oggi nel¬ 
la versione 9 e 
prodotto da Soft- 
C a b 
(http://www.soft- 
cab.com), è un 
po' caro per lo 


Gli acceleratori Web 


Sebbene il tema non sia di pertinenza dell'argomento modem in senso stretto, apriamo 
una piccola parentesi per raccontare, in due parole, cosa sono e come funzionano gli acce¬ 
leratori di Web. Ci pare giusto in considerazione che i modem, a parte la posta, per il 95% 
almeno servono per collegarsi al WWW 

Gli acceleratori di WWW sono, concettualmente, abbastanza semplici e. pur diversifi¬ 
candosi nei servizi aggiuntivi, si basano tutti sullo stesso principio di funzionamento Detto 
in poche parole, questi prodotti utilizzano il tempo di stallo durante il quale l'utente legge la 
pagina WWW corrente per caricare i link presenti nella pagina e accumularli in una cache, 
in modo da rendere più rapido l'accesso a un'eventuale pagina da raggiungere attraverso 
un link contenuto nella pagina corrente stessa. 

I programmi disponibili sono numerosi e tutti, più o meno, almeno nella funzione princi¬ 
pale, equivalenti (si differenziano spesso per adottare una tecnica di ricerca cosiddetta "in¬ 
telligente" dei link). Occorre riconoscere che si tratta di prodotti, nella maggior parte delle 
situazioni, efficaci, che non ingombrano o rallentano il lavoro, e non creano problemi alla 
connessione (anzi, spesso, continuando anche per un tempo lungo la loro attività , evitano 
il detecting da parte del provider di inattività della nostra connessione, con conseguente di- 
sconnessione) 

Diversi sono i pacchetti disponibili sul mercato, anche se i più famosi sono tre o quattro: 
consigliamo, a chi lo desiderasse, di cominciare con le versioni freeware, per poi passare a 
quelle Pro. Ecco alcuni siti da visitare: 

lutto //www. imsisott.com/netacceierator/netaccZ htm| 

lutto //www wety.iUUU.coml 

imip://www. speeanei.net 



standard dello shareware (49$) ed è 
stato aggiornato circa una settimana fa 
(stiamo scrivendo a metà febbraio, gior¬ 
no di S. Valentino, con la moglie che 
sbraita e maledice le riviste di informati¬ 
ca), con disponibilità della release com¬ 
patibile con W2000. Straordinariamente 
compatto, Active Phone Server, oltre 
ad essere un combinatore telefonico, è 
capace di eseguire automaticamente 
chiamate a numeri prestabiliti lasciando 
un messaggio e, eventualmente, regi¬ 
strando una risposta Funziona come 
segreteria telefonica con richiamo re¬ 
moto, identificazione del chiamante, ri¬ 
conoscimento della provenienza della 
chiamata e abbinamento di numeri par¬ 
ticolari a particolari sequenze sonore, 
composizione di numeri diversi di ISP 
fino a connessione avvenuta, richiamo 
della posta remota ed evidenziazione 
del solo soggetto e delle prime righe; 
possiede, anche, funzioni di reminder, 
tenendoci aggiornati su tutti i nostri ap¬ 
puntamenti telefonici. 

Altro "old one" della categoria è 
Connection Pai Professional, (17$, Con- 
nect-Pal Ine, http://www.connect- 
pal.com), anch'esso rivisto alla versione 
6.40 e disponibile per NT e per 2000, 
che offre un'interfaccia molto versatile 
e include una serie di caratteristiche di 
grande praticità: autocomposizione su 
occupato o per perdita della connessio¬ 
ne, controllo automatico della posta 
elettronica, costo delle connessioni, 
lancio automatico di uno o più program¬ 
mi all'avvio. Buono anche DUN Mana¬ 
ger (costoso, 42$, http://www.maga- 
sys.co.uk) che usa una interfaccia im¬ 
mediata con collegamenti con un solo 
click (o una combinazione customizzabi- 
le di tasti), e una pratica possibilità di di- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


87 



































































(s L > Modem 


sconnessione a fronte del verificarsi di 
una serie di circostanze. 

DynalP [http //www.addsot;.net| 
è una curiosa applicazione che compie 
una sola operazione particolare che, a 
ben pensarci, può risultare molto utile; 
Tutti ci saremo chiesti come mai le ve¬ 
locità di connessione risultano anche di 
molto differenti tra loro, sullo stesso 
ISP e nella stessa ora. Tutto dipende 
dalle alchimie dei provider , sempre in 
equilibrio su un rasoio tra il suddividere 
la banda tra il maggior numero di clienti 
e la necessità di non far decadere trop¬ 
po le prestazioni. DynalP . oltre a tenta¬ 
re continuamente la connessione in ca¬ 
so di occupato, richiama il provider fino 
a che viene raggiunta una velocità di 
connessione specificata. 

Se parliamo di ottimizzare la connes¬ 
sione al meglio, non manchiamo di sca- 
ricare NetMaster 99 dal sito 
http://www.magellas.con 1 . 

Qui vi troveremo anche WinBoost 
2000 e InternetTweak 2000, tre mo¬ 
schettieri che insieme porteranno al 
massimo le prestazioni del nostro mo¬ 
dem. Usate diversi provider che richie¬ 
dono differenti setup dell'hostname. 
del nome di dominio, dei valori numeri¬ 
ci del server e di quanto altro può carat¬ 
terizzare una connessione? TCP/IP 
Swapper |lhttp://www.qlobesottcoml 
permette di settare all'istante l'ambien¬ 
te di dial-up di Windows 95/98/2000 
provvedendo a individuare , ad hoc. 
questi valori. 

Da tenere da conto è anche Yonk 
) http://www.emtec.eom/l , preciso cal¬ 
colatore dei costi in linea, oltre che "so¬ 
stenitore'' della connessione che spes¬ 
so diviene labile per mancanza di atti¬ 
vità. E se proprio siete incontentabili e 
volete quasi tutto insieme, AON 
( |ittn //www qeocnies.com/SI liconVal- 
ley/Program/7065/callerid/l fa per voi. 
Fa tutto o quasi tutto: funziona da se¬ 
greteria telefonica, mette in attesa il 
chiamante, può escludere certi numeri 
chiamanti dallo squillo, abbinare certe 
chiamate a certe sequenze di drm. E. 
ovviamente, chiama tutti i nostri ISP e 
calcola le nostre spese. 


Uno per tutti 

Molto spesso, ad esempio in un uf¬ 
ficio, può verificarsi la necessità che 
diversi utenti abbisognino di un colle¬ 
gamento con un ISP 

E molti fornitori di software si sono 
ingegnati a studiare un software che 
potesse rendere possibile la condivi¬ 
sione di un solo modem, invece di in¬ 


^TTT7l 7 . 



stallare linee telefoniche addizionali e 
pagare diversi account, il tutto, ovvia¬ 
mente, con un utilizzo e un ammorta¬ 
mento più rapido 
delle attrezzature e 
un miglior investi¬ 
mento del denaro,. 

I pacchetti di mo¬ 
dem sharing per¬ 
mettono di connet¬ 
tere molti compu¬ 
ter a Internet utiliz¬ 
zando solo una o 
due connessioni 
modem 

Molti sono i pro¬ 
duttori che offrono 
applicazioni desti¬ 
nate a questo sco¬ 
po, con costi varia¬ 
bili da una trentina 
a circa trecento 
dollari; ma non 
sempre il prezzo è 
proporzionale alle 
prestazioni. Uno 
dei piu versatili 
pacchetti disponibi¬ 
li su WWW in ver¬ 
sione downloada- 
ble è All Aboard di 
Internetshare 
lnc.(http://www.in- 
ternetshare.com/) . 

Altrettanto buo¬ 
no e facile da con¬ 
figurare è Avirt Ga¬ 
teway Server. 
http://www avirt. 
com/. in possesso 
di una interfaccia 
piacevole e intuiti¬ 
va Ancora prege¬ 
voli sono ComSock 
(http://www.linkby- 
te.com/). che sup¬ 
porta, oltre che 
condivisione di 


Web, anche FTP, 
Telnet, POP3, 
Gopher, e Internet- 
Gate (http://www. 
maccasoft.com) 
che simula, a tutti 
gli effetti, un proxy 
gate e un firewall 
Allo stesso modo 
funziona NetProxy 
. http //www groTH 

co.uk/netproxy/, 
server proxy multi- 
protocollo, mentre 
RideWay è una ap¬ 
plicazione client- 
server di basso co¬ 
sto che . installata su un sistema nel 
network, distribuisce all'utenza una 
serie di servizi . oltre quelli di accesso 



> . . ■> -3 ^ jì ^ 




88 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 






































































Modem (s^~cL 



a WWW e alla posta, tra cui Dial-on- 
Demand, una serie di diagnostici per la 
rete, un servizio di amministrazione e 
di gestione degli accessi, e la possibi¬ 
lità di accedere al network da una po¬ 
stazione remota. Infine WinProxy by 
Ositis, fittp://www. winproxy. com/| for¬ 
se l'applicazione con il miglior rapporto 
prezzo-prestazioni, supporta http, SST 
(Secure Socket Tunneling) , FTP. Tel- 
net. NNTP, SMTP, POP3, Dial-up- 
Networking, Backlisting, logging locale 
e remoto e amministrazione. Un bel 
pieno di utility. 

E prima di concludere questa sezio¬ 
ne, una "dritta" per chi usa un collega¬ 
mento ISDN o. comunque, ha a dispo¬ 
sizione due linee. 

MidPoint Teamer (http://www.mid- 
core.com) è un software che permette 
a un singolo utente, in possesso di 
due modem o di due schede ISDN , 
due linee telefoniche e due account di 
ISP di navigare con un catamarano, al 
doppio della velocità. 

Si salvi chi può. 


E per finire, 
miscellanea 

Già, applicazioni 
di diverso tipo, tutte 
volte a farci vivere 
meglio il nostro rap¬ 
porto con la scatoli¬ 
na ammiccante di lu¬ 
ci. ACD Express 
Client (http://www. 
acdsystems.com/) 
verifica il percorso 
della nostra connes¬ 
sione, permette 
scambio di messag¬ 
gi in tempo reale da desktop a desktop, 
e permette operazioni di FTP diretta- 
mente da utente a utente. Internet Con¬ 


nection Benchmark prodotto da 
htto://www.bvzantine~nT7l misura la velo¬ 
cità di backbone corrente, calcolandone 
continuamente la media. Vi siete mai 
chiesti che viaggio fa la vostra connes¬ 
sione e quali nodi vengono impegnati 
nel vostro viaggio verso una lontana de¬ 
stinazione? NeoTrace è quel che fa per 
voi! Si tratta di un pacchetto fantastico, 
capace di visualizzare su una mappa 
mondiale il percorso del nostro viaggio e 
i nodi impeg nati a servirci. UpTime Plus 
di EZStuff, http://www.ezstutt.com/ 1 
verifica invece le porte del network per 
uno specifico protocollo IP, controlla i 
processi in corso nella CPU e verifica la 
capacità d'invio e di ricezione della mac¬ 
china, attraverso un'interfaccia grafica 
molto semplice da interpretare. 

E' giunto il momento di chiudere que- 
st'estenuante corsa 
da sito a sito: certo 
che se lo avete fat¬ 
to usando una o più 
delle utility consi¬ 
gliate vi sarete sicu¬ 
ramente stancati di 
meno. Ah, dimenti¬ 
cavo, tenete sem¬ 
pre aggiornato il 
software del vostro 
modem, e se avete 
qualche dubbio in 
merito collegatevi a 
siti come http:// 
www.mercurycen- 
ter.com/svtech/co- 
lumns/modemdri- 
ver/, o http://www. 
modemhelp.com . 
E’ la strada più bre¬ 
ve per rimanere "a 
la page" ^ 




MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


89 








































































GSM on line! 

di Andrea de Prisco 



TCP/IP, DNS, POP. PAP, CHAP, 
PPP... e chi più ne ha, più ne abbrevi! 
Non c'è nulla da fare, il popolo internet- 
tiano. per riuscire a districarsi agevol¬ 
mente tra le tumultuose acque della 
Rete, ha bisogno di familiarizzare con 
una sempre più allarmante collezione di 
sigle, assolutamente incomprensibili di 
primo acchito. 

E, qualora le centinaia di abbreviazio¬ 
ni tuttora in corso non fossero (ancora) 
sufficienti a confondere ben bene le 
idee, ecco affacciarsi all'orizzonte due 
ulteriori marchi destinati - tanto per 
cambiare! - a capovolgere nuovamente 
i nostri parametri di connettività globale. 
La prima, ADSL (acronimo di Asymme- 
tric Digital Subscriber Line) sconvolgerà 
le nostre abitudini domestiche, la se¬ 


conda UMTS (che sta per Uni versai Mo¬ 
bile Telecommunications System) andrà 
a far danni - si fa per dire! - in ambito 
"telefoninico". Da una parte, quindi, 
connessione full-time, full-rate. full-d'as- 
si (!). alla Rete delle reti come fosse un 
normale collegamento idrico all'acque¬ 
dotto (basterà aprire il rubinetto, ops!. 
accendere il computer, per essere prèt- 
à-porter in Internet!), dall'altra una suc¬ 
cessiva generazione di "mobile com- 
municator" riempirà le nostre tasche di 
nuovi, supertecnologici, oggetti, questa 
volta esattamente del calibro di quelli 
che per decenni sono stati narrati nei 
racconti di fantascienza. Volete vedere 
un film dalla vostra pay-tv sul portatilino 
mentre viaggiate in treno? Volete, tra il 
primo e il secondo tempo (che decide¬ 


rete voi: siete connessi, il data stream è 
vostro e potete metterlo in pausa in 
ogni momento!), colloquiare in video- 
conferenza ... col vostro bebé gioiosa¬ 
mente occupato ai giardini pubblici a 
dar filo da torcere alla sfortunata baby 
sitter? Volete scattare, in giro per il 
mondo, fotografie digitali ad alta defini¬ 
zione scaricandole in tempo reale sul 
vostro PC a casa o in ufficio, si da non 
aver problemi di sorta riguardo la capa¬ 
cità di memorizzazione della vostra, an¬ 
tennula, macchinetta? Tanto per cam¬ 
biare (sono ormai decenni che si sente 
ripetere questa frase), il limite sarà det¬ 
tato solo dalla fantasia di chi avrà e met¬ 
terà in pratica le giuste idee. E, già lo 
sappiamo, l'industria elettronica non 
aspetta altro. Questa volta senza vincoli 


90 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




Modem 



C'ó posta per telll Ma Questa volta non si tratta del solilo, banale, 
"massaggino " SMS. Potremmo aver ricevuto una vera e propria e- 
mail se non, addirittura, un fax in ”carne ed ossa " E non serve nem¬ 
meno un telefonino particolare: sono abilitati sia i GSM Icome il Sie¬ 
mens S25 qui mostrato! che i modelli E-TACS 



Volendo, invece, esagerare, la tecnologia Wap porta sui GSM dell'ultima gene¬ 
razione la navigazione Internet. La pizza, come la preferite 7 


di natura tecnica, 
quantomeno in re¬ 
lazione all'effettiva 
e disponibile banda 
passante. 

Quando leggere¬ 
te queste righe 
l'ADSL sarà già una 
realtà (in una prima 
fase riservata, per 
ragioni di costi, alle 
sole aziende); per 
l'UMTS - fermo re¬ 
stando che è già 
tutto deciso sia sul 
piano tecnico che 
su quello burocrati¬ 
co - passerà ancora 
qualche anno. 


Quanto basta per sperimentare e 
mettere a punto "IL" sistema universa¬ 
le di comunicazione portatile, che nulla 
avrà da invidiare alle consuete connes¬ 
sioni via cavo, troppo lungamente in 
schiacciante vantaggio rispetto alle at¬ 
tuali connessioni data-mobile, di stan¬ 
dard GSM. 


Nel frattempo? 

Beh, come noto, la fame aguzza l'in¬ 
gegno! E. nell'attesa che si compia la 
tecnologica speranza (UMTS), forse 
non lo sappiamo, ma col nostro ama¬ 
to/odiato - ma comunque inseparabile - 
"telefonino", le cose da fare in merito 
alla telecomunicazione wireless, al di là 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 


91 
















Modem 




della (banale) chiac¬ 
chierata in fonia, co¬ 
minciano ad essere 
numerose. 

La stragrande 
maggioranza degli 
utenti GSM (com¬ 
prese le plunpremia- 
te "Casalinghe di 
Voghera") sanno 
bene che col proprio 
apparato è possibile 
ricevere e trasmettere brevi messaggi 
testo (SMS), ma quanti sanno che, sen¬ 
za cambiare nulla né nell'hardware, né 
nel software (né piano tariffario), sem¬ 
pre tramite telefonino è possibile invia¬ 
re e ricevere fax. inviare e ricevere po¬ 
sta elettronica, "ascoltare" e-mail e at- 
tachment non solo relativamente al ser¬ 
vizio offerto dal proprio gestore di te¬ 
lefonia mobile ma anche in giacenza 
presso altri provider? Ma anche manda¬ 
re e-mail vocali, stampare su fax (su un 
qualsiasi fax di cui si conosca il numero 
telefonico) la posta in arrivo. Il tutto pri¬ 
ma ancora di mettere il naso nei na¬ 
scenti servizi WAP (Wireless Applica¬ 
tion Protocol) che, grazie al microbrow- 
ser incluso in alcuni telefonini, permet¬ 
te una semplice navigazione testuale 
all'interno di minisiti appositamente 
realizzati. Se, poi, vogliamo proprio esa¬ 
gerare, ecco che il telefonino (non pro¬ 
prio tutti-tutti i modelli, ma una buona 
percentuale di quelli in circolazione, an¬ 
che alcuni economicissimi) ci offre di¬ 
rettamente il suo fianco più digitale, 
mettendoci a disposizione una connes¬ 
sione modem-like per il nostro portatile, 
anche se (è qui il vero ed unico tallone 
d'Achille) attualmente limitata alla velo¬ 
cità, poco più che simbolica per la navi¬ 
gazione - ma ben sufficiente per l’e- 
mail - di 9600 bps. 


omni tei 

Persone in grado 

di cambiare il mondo. 


In principio 
era Omnitel 


una normalissima e-mail all'indirizzo nu- 
fnéroteiefonicoiasms.omnifèT~Tn Segui, 
com'era prevedibile, la possibilità inver¬ 
sa (meno facile da gestire in questo ca¬ 


so). ovvero di inviare attraverso un 
messaggio SMS una normalissima e- 
mail, con l'unica limitazione dovuta al 
fatto che il corpo del messaggio effetti¬ 
vamente inviato al destinatario non po¬ 
tesse eccedere la dimensione di 120 
caratteri. Contemporaneamente veniva 
offerta la possibilità di inviare fax, diret¬ 
tamente da telefonino, attraverso un 
semplice SMS. Se già vi si sono intrec¬ 
ciate le idee, sappiate che stiamo solo 
all'inizio del racconto, le possibilità of¬ 
ferte sono tantissime... e non stiamo 
affatto parlando di ipotesi tecnologiche 
future, ma di "performance" dei nostri 
attuali apparecchi e gestori. 


Già un paio d'anni fa - che in ambito 
informatico equivalgono a poco più di 
un’eternità - l'agguerritissimo "secondo 
gestore" ha, di fatto, dato il LA nel no¬ 
stro paese all'integrazione GSM-Inter- 
net-fax (sotto differenti aspetti). Il primo 
passo, da parte di Omnitel, è stata la 
possibilità offerta ai propri clienti di in¬ 
viare messaggi SMS gratis, accedendo 
al sito | www , pmnne! , iU Di li a poco, 
però, è arrivata la prima svolta decisiva: 
veniva offerta la possibilità di raggiun¬ 
gere un telefonino GSM, sotto forma 
ancora di messaggio SMS, inviando 



«> « o a • a o 



a 


Informazioni sul sarvtzlo 


ima t <*(>••• l uS52lX£5 D 

UUIUI» iti wrvlili Mal uullua «al itnrint tanfi tur ani tu Min* 

Vlltfmi ttllidart ai ma marnai «lailfcta Lattila maiala ll’UPJ) 
iMnmtii aa'im*t/i « 


■ramtf Slittanti' 


BCOME FUNZIONA 



92 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 























































Modem ( 


Il passo successivo ha rappresentato 
la stoccata decisiva, dando il via ad una 
vera e propria competizione tecnologi¬ 
ca: Omnitel lancia Internet Mailbox. A 
tutti i clienti viene offerta una vera e 
propria casella di posta elettronica (con 
ascolto vocale perfino degli attach- 
ment) e la possibilità di navigare in In¬ 
ternet senza canone né abbonamento 
al provider (non era ancora scoppiato 
l'Internet gratis dei nostri giorni). In tal 
caso, corrispondendo al gestore il solo 
costo di connessione ad un prezzo par¬ 
ticolarmente vantaggioso in considera¬ 
zione del fatto che si trattava, comun¬ 
que, di un collegamento GSM: 95 li- 
re/minuto (+IVA). 


TIM Universal Number 

TIM, ovviamente (e non certo "nel 
suo piccolo"), non è rimasta a guarda¬ 
re. Stufa, evidentemente, di sembrare 
poco attenta a questo genere di appli¬ 
cazioni non solo rilancia, ma lo fa alla 
grande. La sua proposta si chiama TIM 
Universal Number, offerta a tutti i suoi 
clienti, con ampio ventaglio di possibi¬ 
lità, alcune perfettamente sovrapponibi¬ 
li a quelle proposte in precedenza da 
Omnitel, altre assolutamente nuove e 
degne di nota. Se, infatti, con Omnitel 
è possibile inviare un fax dal GSM (tra¬ 
mite un SMS), con TIM Universal Num¬ 
ber diviene possibile l'impossibile: rice¬ 
vere (senza computer) un fax sul pro¬ 
prio cellulare, di qualsiasi tipo sia (an¬ 
che non GSM)! 

Non ci credete? Istruzioni per l'uso: 


prendete un qualsiasi numero TIM, ag¬ 
giungete uno 0 dopo il prefisso e prova¬ 
te ad inviare un fax al numero così 
composto. Nel giro di pochi istanti 
all'utente verrà segnalata (tramite un 
SMS nel caso dei GSM o con il consue¬ 
to avviso vocale per gli E-TACS) la pre¬ 
senza del fax è il gioco è quasi fatto! Si, 
perché a questo punto l’utente non de¬ 


ve far altro che chiamare il nu¬ 
mero della casella vocale (il 
consueto 919) e. seguendo le 
istruzioni della voce guida, po¬ 
trà dirottare il documento rice¬ 
vuto su un altro numero fax, 
per averlo realmente stampato 
su carta Bello, no? 

Ma... non finisce qui. Un messaggio 
e-mail, ricevuto sull'indirizzo del telefo¬ 
nino Inumeroteietonicoigtim.itl potrà 
essere ascoltato chiamando un numero 
breve - un sintetizzatore vocale conver¬ 
tirà, come per Omnitel, in parole il testo 
ricevuto - potrà essere visualizzato sul 
telefonino sotto forma di uno o più 
messaggi SMS oppure stampato su fax 


con il medesimo procedimento descrit¬ 
to: basterà indicare, seguendo nuova¬ 
mente la voce guida, il numero cui di¬ 
rottarlo per averne immediatamente 
una copia su carta. E scusate se è po¬ 
co! 


E Wind? 

Se è vero che gli ultimi saranno i pri¬ 
mi, anche da Wind è facile attendersi 
aspra battaglia al riguardo. Per il mo¬ 
mento è prevista la possibilità di inviare 
fax ed e-mail via SMS, di ricevere un 
SMS di notifica per le e-mail ricevute e 
di gestire la propria posta elettronica at- 



rài-T-i 




MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


93 




















































a) Modem 


traverso un browser Internet o tramite 
protocollo POP3. Tra le caratteristiche 
"fuori norma" offerte da Wind vi è la 
possibilità di immagazzinare all'interno 
di una sorta di casella vocale abbinata 
ad un numero telefonico addizionale (e 
per il tempo massimo di una settimana) 
i fax ricevuti come nel caso di TIM Uni¬ 
versa! Number è offerta all’utente la 
possibilità di deviare successivamente i 
documenti ricevuti su una linea fax vera 
e propria. 


Sì, ma quanto 
mi costi? 

Senza soldi non si cantano messe! 
Né si ascoltano le e-mail, si stampano i 
fax o si naviga in Internet col proprio te¬ 
lefonino Del resto, tanto sforzo iper 
tecnologico s'ha pure da ripagare in 
qualche modo! Qui, naturalmente il 
caos tariffario è totale (nel senso di co¬ 
se da tenere a mente quando si accede 


ai vari servizi), è ancora piu complicato 
della giungla di tariffe telefoniche cor¬ 
rentemente offerte dai vai gestori Co¬ 
minciamo da Omnitel L’attivazione del 
servizio Internet Mailbox è gratuita 
L'ascolto di e-mail (dall'Italia) viene tarif¬ 
fato a 195 lire al minuto (+IVA +200 lire 
alla risposta) mentre per l'invio di un 
SMS vero e proprio o in veste di e-mail 
o di fax il costo è, fisso, di 195 lire 
(sempre più IVA) per gli abbonamenti o 
di uno scatto (200 lire IVA inclusa) per 


GSM - Notebook: 
amore a prima vista! 


. 11111111111111111111 ;. 111111111111 il i ■ 11111111111111111 ■■ 111 il 

di Andrea de Prisco 



Certo, col solo telefonino già si fanno prodigi, ma agli 
irriducibili della Rete non si può certo precludere la possi¬ 
bilità (sacrosanta) di navigare in Internet per davvero col 
loro compuler portatile. Forse un po' al rallentatore, è ve¬ 
ro (presa coscienza della banda passante di appena 9600 
bps che limita pesantemente il data-stream), ma nel pie¬ 
no delle funzionalità normalmente offerte attraverso la 
connessione "wired" 

Fondamentalmente esistono tre possibilità per colle¬ 
gare un telefonino GSM a un computer portatile La pri¬ 
ma, anche in ordine di apparizione sul mercato, prevede 
l’impiego di una scheda PCMCIA in veste di vera e pro¬ 
pria interfaccia di collegamento E' necessaria per tutti 
quei telefoni che non dispongono di una propria porta 
standard (di solito una seriale RS-232) tra i contatti del 
connettore accessori dove normalmente colleghiamo il 
caricabatterie, l'auricolare (quando non e prevista una 
presa mini-|ack a parte), l’eventuale kit vivavoce per l’uti¬ 
lizzo regolamentare in auto. 

Per quei telefoni dotati di porta standard o, al massi¬ 
mo, mancante di poca, semplice, componentistica passi¬ 


la connessione GSM - Notebook può avvenire attraverso 
un cavetto (coadiuvato o meno da un adattatore PCMCIAt 
o direttamente via raggi infrarossi. A lato il Siemens S25 in 
collegamento ottico IR con lo Psion Senes 5 

va, esistono in commercio cavetti di collegamento 
diretto alla porta seriale Anche in questo caso, co¬ 
me avviene per la maggior parte degli accessori sul 
mercato, è possibile rivolgersi tanto alla casa ma¬ 
dre per un cavetto originale, quanto agli agguerritis¬ 
simi produttori "terze parti” che, nonostante 
l’esboiso economico sicuramente inferiore, offrono 
le medesime caratteristiche del prodotto originale, 
in alcuni casi con una maggiore flessibilità d'uso. 

Ma la vera e propria libidine, signori miei, si ma¬ 
nifesta per quei telefoni dotati di porta a raggi infra¬ 
rossi per i quali il collegamento al notebook equiva¬ 
le al semplice, reciproco, appropmquamento E 1 
sufficiente avvicinare il telefonino al computer por¬ 
tatile (che può essere anche uno Psion 5 o. il nuo¬ 
vo, ancor piu compatto, Psion Revo) per disporre, 
immediatamente, di una connessione modem-like 
verso la rete mobile digitale GSM 


94 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
















Modem 




* nm :« ».u 

•• Pn*u‘ 

u rnn#' <.*•*!( * v 


tCAimw 

i 

VUU I. » 

l-wn ». 

nr rs 


riffata per tutta la durata della trasmis¬ 
sione. Per i clienti Long TIM, Autosca¬ 
rica o Autoscarica 190, la cui tariffazio¬ 
ne è a scatti, per l'ascolto e-mail vengo¬ 
no addebitate anche 250 lire (IVA inclu¬ 
sa) alla risposta. 

Sempre 250 lire (IVA inclusa) costa, 
invece, la visualizzazione sotto forma di 


Il «UHM» --—--— i ■■ 

le ricaricabili. 

E' gratuita la ricezione di e-mail diret¬ 
tamente sul proprio GSM (numerote- 
letonico@sms.omm tei, iti così come la 
notifica, via SMS, di ricezione e-mail 
all'indirizzo numerotelefonico@mail.om- 
mtel.it. 

L'ascolto vocale di messaggi e-mail 
per gli utenti TIM (la cui attivazione 



WIND 


deH'Universal Num- 
ber per l'accesso ai 
vari servizi è gratui¬ 
ta) costa 190 lire 
(+IVA) al minuto co¬ 
si come la stampa 
su fax nazionale, ta- 


1 

TIM 

Omnitel 

Wind 1 

Invio fax tramite SMS 

NO 

SI 

SI 

Gestione fax senza computer 

SI 

NO 

SI 

Invio e-mail tramite SMS 

SI 

SI 

SI 

Invio SMS tramite e-mail 

NO 

SI 

NO 

Stampa e-mail su fax 

SI 

NO 

NO 

Lettura vocale e-mail 

SI 

SI 

NO 

Invio e-mail vocali 

SI 

SI 

NO 

Notifica SMS e-mail ricevute 

SI 

SI 

SI 

Gestione e-mail via browser 

SI 

SI 

SI 

Gestione e-mail via POP3 

Sl(1) 

NO 

SI 

Lettura vocale e-mail di altri provider 

NO 

SI 

NO 

Visualizzazione e-mail come SMS 

SI 

NO 

SI 

Navigazione Internet 

SI 

SI 

SI 

(1) L'accesso via POP3 di TIM è possibile solo attraverso la rete GSM op¬ 
pure collegandosi tramite telefonia fissa ad uno dei POP TIM disponibili. 


SMS delle e-mail ricevute: ovviamente 
se l'e-mail è più lunga di 160 caratteri 
verranno inviati, e quindi addebitati, piu 
SMS. Ne vengono utilizzati fino a 4, 
quindi è possibile visualizzare sul pro¬ 
prio telefonino fino a 640 caratteri del 
messaggio e-mail ricevuto, con un co¬ 
sto massimo quindi di 1.000 lire. 

Per quanto riguarda Wind, essendo 
l'offerta Internet/e-mail/fax ancora limi¬ 
tata, le cose da sapere riguardo i costi 
sono piuttosto poche. 240 lire (IVA in¬ 
clusa) è il costo di ogni SMS ed è lo 
stesso prezzo da pagare per ogni notifi¬ 
ca di ricezione e-mail (quest'ultime pro¬ 
mozionalmente gratuite fino al 30-6- 
2000), per l'invio di un fax o di un mes¬ 
saggio di posta elettronica tramite 
SMS. 

Sia per Omnitel che per TIM, la con¬ 
nessione Internet attraverso i loro ri¬ 
spettivi numeri brevi (2800 e 9000) co¬ 
sta 95 lire (+IVA) al minuto, con scatto 
alla risposta di 200 lire (IVA inclusa) per 
Omnitel e di 250 lire (IVA inclusa) per i 
soli clienti TIM Menù con opzioni spe¬ 
ciali Long TIM, AutoRicarica o AutoRi- 
carica 190 Wind offre, infine, la con¬ 
nessione Internet via rete GSM (me¬ 
diante il numero breve 5588) al costo di 
2.5 lire al secondo, senza scatto alla ri¬ 
sposta. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


95 































































La parte princi¬ 
pale di questo 
"speciale " è 
una prova in bat¬ 
teria di ben 16 
modem, scelti 
tra modelli inter¬ 
ni, e quindi su 
scheda PCI, ed 
esterni, che uti¬ 
lizzano sia la 
classica connes¬ 
sione seriale RS 
232, sia la più 
recente connes¬ 
sione USB. 

Nelle prossi¬ 
me pagine tro¬ 
verete quattordi¬ 
ci schede, una 
per modem (con 
la sola differen¬ 
za dei modem 
3Com Message e Faxmodem, e Roper 
Flying in cui la prova di due apparecchi 


occupa una sola 
pagina) con le 
caratteristiche 
più significative. 
In particolare, in 
ogni scheda tro¬ 
verete una bre¬ 
ve descrizione 
del prodotto e di 
come è costrui¬ 
to, una lista de¬ 
gli accessori for¬ 
niti a corredo 
(cavi, alimenta¬ 
tori, dischetti 
ecc.), e la de¬ 
scrizione detta¬ 
gliata della pro¬ 
cedura di instal¬ 
lazione, che può 
essere utile a 
valutare la faci¬ 
lità o la difficoltà 
di utilizzo del dispositivo stesso, oltre a 
brevi impressioni d'uso. 


96 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 










Modem 


La prova su strada 

In un riquadro a parte trovere¬ 
te alcuni numeri. Verranno ripor¬ 
tati in particolare la velocità di col- 
legamento con il provider Internet, 
espressa in bps (bit per secondo) e 
mediata su dieci collegamenti effet¬ 
tuati, il tempo di trasferimento (in rice¬ 
zione) di un file di 267 kilobyte, e il tran¬ 
sfer rate massimo raggiunto durante 
l'operazione. Questi dati hanno un valo¬ 
re principalmente statistico dipendendo 
anche dalla bontà della linea telefonica 
e della connessione con il provider In¬ 
ternet. Le linee più moderne, quelle 
cioè connesse a centrali digitali, con¬ 
sentono un transfer rate massimo, uti¬ 
lizzando il protocollo V.90, di 52.000 
bps. Se però la linea è disturbata, o an¬ 
che se non particolarmente affidabile, 
oppure collegata ad una vecchia centra¬ 
le a commutazione, i valori di trasferi¬ 
mento dati si abbassano notevolmente. 
A volte questo valore dipende anche 
dalla procedura di autenticazione del 
modem chiamante, che in certi casi 
non viene effettuata dal computer del 
provider in maniera corretta. Ecco che 
in alcune occasioni il vostro bel modem 




V.90 può collegarsi al 
provider Internet a 33.600 bps, o a 
28.000. Si tratta in genere di casi spora¬ 
dici che si verificano una volta ogni tan¬ 
to (è molto più frequente il caso in cui 
non si riesce a prendere la linea oppure 
si prende la linea, ma i disturbi sono tali 
che non viene conclusa la procedura di 
autenticazione). Per minimizzare i pro¬ 
blemi ci siamo collegati sempre allo 
stesso provider (MC-link), utilizzando 
peraltro un numero di telefono prefe¬ 
renziale, messoci gentilmente a disposi¬ 
zione proprio per la prova, che portava 
solamente ad un ristretto gruppo di ap¬ 
parecchi, in pratica ad un solo rack di 
modem V.90, in maniera da essere si¬ 
curi di avere una connessione, se non 
migliore in assoluto, almeno dalle carat- 


II con¬ 
nettore del bus 
USB 6 molto piccolo e utilizza 
solo quattro fìlli, uno dei quali porta l'alimentazione 

teristiche il più possibile stabili. 

Il test è stato svolto effettuando die¬ 
ci prove di collegamento ed annotando 
il transfer rate in bps dopo la conclusio¬ 
ne della procedura di autenticazione. I 
dieci valori sono poi stati mediati. 


Il trasferimento di file 

Il secondo test, come detto, riguarda 
il trasferimento di un file presente sul 
nostro sito. Anche in questo caso il va¬ 
lore ottenuto non indica necessaria¬ 
mente che il modem sia buono o meno 
buono. Il tempo impiegato non dipende 
solamente dalla velocità di connessio¬ 
ne ma soprattutto dalla velocità e 
dall'intasamento dei computer 
del server Internet. Bisogna ri¬ 
cordare infatti che una 
qualsiasi informazione 
presente sul server, 
che sia una immagine, 
un testo o un program¬ 
ma, viene spezzettata in 


La connessione seriale RS 232 utilizza invece una 
presa a 25 poli oppure, nei computer più recenti, 
un connettore a 9 polì 


tanti pacchetti, spediti poi in maniera 
sequenziale dal server. La velocità di 
trasferimento del singolo pacchetto di¬ 
pende dalla velocità del collegamento, 
mentre il tempo di attesa tra l'invio 
di un pacchetto e il successivo di¬ 
pende fortemente dal server. 
Non è strano quindi che si 
abbiano dei tempi di trasferi¬ 
mento lentissimi pur se la 
velocità del collegamento del 
nostro modem è la più alta pos¬ 
sibile. Nel nostro caso i valori riscontrati 
(misurati con un cronometro) sono 
compresi tra 46 e 56 secondi, per un fi¬ 
le di 267 kilobyte, e risultano pratica¬ 
mente indipendenti dalla velocità di col- 
legamento. Accanto al tempo in secon¬ 
di è stato riportato, ma solo a scopo in¬ 
dicativo, il transfer rate (in kilobyte al 
secondo) massimo raggiunto durante il 
trasferimento del file. Anche questo va¬ 
lore non è che un indice di quello che ci 
si può aspettare collegandosi alla Rete. 

Nei commenti finali delle schede si è 
inoltre data un'indicazione sul tempo 
impiegato dal server per l'autenticazio¬ 
ne dell'utente, in pratica il tempo che il 
server impiega per riconoscere il proto¬ 
collo del modem che si collega e il codi¬ 
ce e la password dell'utente che vuole 
effettuare la connessione. Il valore di 
un solo caso non vale nulla, quello rife¬ 
rito a dieci connessioni è indicativo del¬ 
la stabilità del collegamento e della ro¬ 
bustezza della configurazione mo- 
dem+computer. E’ possibile infatti che 
tale tempo si allunghi se il server non 
riesce, per un qualsiasi motivo, a rico¬ 
noscere in tempi brevi il protocollo cor¬ 
retto di comunicazione, oppure che ci 
siano dei problemi di sincronismo, a 
connessione avvenuta, tra il computer 
principale e quello remoto, con perdita 
di tutte o parte delle informazioni di au¬ 
tenticazione e conseguente nuova ri¬ 
chiesta da parte del server. 


Modem 

bps 

Tempo di 

Transfer 


(mediati su 

scaricamento 

rate massimo 

10 connessioni) 

(file di 267 k) 


3Com Meqahertz 

45.200 bps 

53 sec 

3,86 kB/sec 

3Com 56k Messaqe e Faxmodem 

45.932 bps 

46 sec 

4,16 kB/sec 

Aztech 56k USB 

50.026 bps 

56 sec 

3,06 kB/sec 

Diamond Supra Max USB 

50.666 bps 

48 sec 

3,62 kB/sec 

DLink DFM 560 E 

50.666 bps 

49 sec 

4,12 kBsec 

□Link DFM 560i 

50.932 bps 

R9 finn hnc 

53 sec 

3,57 kB/sec 

A 99 tRcor 

Enoch Modem Trio 

50.026 bps 

56 sec 

3,06 kB/sec 

Roper Flyinq 56000 e 56000 USB 

48.532 bps 

55 sec 

3,60 kB/sec 

Speedcom + 

49.333 bps 

47 sec 

3,81 kB/sec 

Trust 56 k USB 

50.666 bps 

51 sec 

4,34 kB/sec 

Typhoon k56 v.90 USB 

50.932 bps 

50 sec 

3,07 kB/sec 

Tvphoon Quick Com 56 Ext 

Ti 1- T'CC DQl 

52.000 bps 

c i oe*7 i— 

56 sec 

3,06 kB/sec 

4,12 kB/sec 

i vm» i uuibN \_.ui » i ju rk/i_ o i ,ou / upa_ 

Tabella riassuntiva dei risultati delle prove. 

43 sec 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


97 
















Modem 



3Com Megahertz 


a 3Com è conosciuta dai lettori di 
MCmicrocomputer come uno dei 
maggiori costruttori di periferiche 
per la comunicazione e soprattutto per 
la creazione di reti aziendali. Da sempre 
i prodotti della casa di Santa Clara sono 
sinonimo di qualità ed affidabilità. Con 
l'acquisizione della U S Robotics la 
3Com è tra i leader anche nel settore 
dei modem. Cominciamo la prova dei 
prodotti 3Com con un una scheda 
PCMCIA per computer portatili che in¬ 
corpora al suo interno un modem in 
standard V.90 con la possibilità di colle¬ 
gamento sia a telefoni GSM, sia alla li¬ 
nea telefonica tradizionale. 


Costruzione 

Il modem è una normale schedina 
PCMCIA di tipo 2 Sulla parte esterna, 
quella che viene a trovarsi a filo del 
computer, troviamo la presa di collega¬ 
mento con telefonmi GSM, per i quali 
bisognerà acquistare un apposito adat¬ 


tatore. Attualmente sono supportati i 
telefoni GSM Nokia 3110, 8110, 8110i 
e 8148. Accanto a questo connettore 
troviamo una linguetta che, se premu¬ 
ta, rivela la presenza della presa telefo¬ 
nica tradizionale, denominata XJACK. 
Per usare quindi il collegamento con 
una linea tradizionale, basterà, una volta 
estratto dalla sede l'XJACK, inserire 
nell'apposito alloggiamento la classica 



Una volta inserita la schedina nell'alloggiamento 
PCMCIA del portatile è possibile accedere alla pre¬ 
sa per II collegamento di un telefono GSM. me¬ 
diante un cavo adattatore, oppure di collegarsi alla 
linea telefonica di casa mediante il comodo connet¬ 
tore XJACK 


3 Corri Megahertz 

Costruttore: 

3Com - www npom carri 
Distributore: 3Com Italia - Via Michelangelo 
Buonar-oti, 1 - 20093 Cotogno Monzese (Mll - 
Tel. 1678.794889 (numero verde) - 
ivwuu:tmm t 

Prezzo: L 353 000 IVA esclusa 


spina a quattro poli. Il connettore 
XJACK appare piuttosto resistente e 
non dovrebbe creare problemi di affida¬ 
bilità. 


Confezione 

Nella scatola troviamo, oltre alla 
scheda, racchiusa in una scatolina pla¬ 
stica, un cavetto di connessione a pre¬ 
se tradizionali, una presa telefonica a 
tre contatti, due dischetti ed un CD di 
installazione. 

Nella scatola non è presente un ma¬ 
nuale di istruzioni, mentre la procedura 
di installazione e di avvio rapido del mo¬ 
dem è riportata sulla custodia in carto¬ 
ne del CD-ROM, ed è abbastanza detta¬ 
gliata 


Installazione 

Per installare il modem basta inserir¬ 
lo nell'apposito slot PCMCIA a compu¬ 
ter acceso. Windows rileva subito la 
presenza del nuovo dispositivo hardwa¬ 
re e chiede il percorso dei driver, che si 
trovano sul CD-ROM fornito a corredo 
Una volta terminata l'installazione dei 
driver è opportuno procedere con quel¬ 
la del software in bundle Si tratta di 
WinPhone, un programma di comunica¬ 
zione caratterizzato da un'interfaccia 
molto accurata , che consente di utiliz¬ 
zare il modem come semplice combi¬ 
natore telefonico, come fax o come 
semplice terminale. 

Connessione 

Il collegamento al nostro provider ha 
portato una velocità media di connes¬ 
sione di 45.200 bps. Il file di 267 kbyte 
è stato scaricato in 53 secondi, con una 
velocità massima di 3,86 kbyte/sec. La 
procedura di connessione, riconosci¬ 
mento del protocollo, e di autenticazio¬ 
ne della password si è sempre risolta in 
tempi ridotti. 


Collegamento: 


bps (mediati su 10 connessioni) 45.200 
Trasferimento (file di 267 k): 53 sec 

Transfer rate massimo: 3,86 kB/sec 



98 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 














Modem 



3Com 56K Message 
e 56K Faxmodem 



G li altri due modem della 3Com 
che abbiamo provato sono il 
56k Message e il 56k Faxmo¬ 
dem. Il primo è un modem esterno che 
può essere impiegato con profitto per 
trasmettere dati e fax, ma anche come 
segreteria telefonica digitale e telefono 
viva voce. Tramite una memoria incor¬ 
porata di 2 MB, 56k Message consente 
di ricevere messaggi vocali e fax in qua¬ 
lunque momento, anche a computer 
spento; si può memorizzare fino a 20 
minuti di messaggi vocali oppure fino a 
circa 50 pagine di fax. Mediante le fun¬ 
zioni voice è possibile utilizzare Messa¬ 
ge proprio come una segreteria telefo¬ 
nica digitale, con la possibilità di regi¬ 
strare i messaggi in arrivo in differenti 
caselle vocali. 

Message è dotato di una ROM di ti¬ 
po Flash, ed è quindi aggiornabile via 
software; in pratica sarà possibile scari¬ 
care dal sito della 3Com un nuovo 
firmware ed aggiornare il modem per 
adeguarne le caratteristiche ad esem¬ 
pio a nuovi standard. 

Faxmodem è in pratica un Message 
sprovvisto della memoria da 2 megaby¬ 
te e quindi delle funzioni attive a com¬ 
puter spento 


Confezione 

Entrambi i modem utilizzano lo stes¬ 
so case; il Message è di colore grigio 
scuro, mentre il Faxmodem è grigio 
chiaro. Oltre al colore i due dispositivi si 
differenziano per il numero di LED sul 
pannello frontale, che nel Message so¬ 
no più numerosi, per la mancanza del 
controllo di volume e della presa cuffia 
nel Faxmodem. 

Entrambi sono modem seriali, quin¬ 
di, oltre al cavo di connessione RS 232 


Collegamento 


bps (mediati su 10 connessioni!: 50.932 
Trasferimento (file di 267 k): 46sec 

Transfer rate massimo: 4,16 kB/sec 


sono dotati di alimentatore esterno. 
Inoltre nelle scatole troviamo un cavo di 
collegamento telefonico, una presa te¬ 
lefonica in standard italiano, il CD-ROM 
di installazione ed un semplice manua¬ 
le. Il Message è inoltre dotato di una 
cuffia stereofonica ad archetto. 


Installazione 

L'installazione è semplicissima: ba- 



II 56K Faxmodem è la versione 'alleggerita " del 
Message. ed è sprovvisto della memoria di 2 mega 
che consente la ricezione dei fax e dei messaggi 
volaci a computer spento 


sta aprire il pannello di controllo di Win¬ 
dows, fare un doppio click sull'icona 
modem e chiedere al computer di rile¬ 
vare il dispositivo. 

A questo punto Windows cerca di in¬ 
stallare il suo drive standard 
(comm drv) basta specificare il nuovo 
percorso per la ricerca del drive, dicen¬ 
do a Windows di caricare i file dal CD¬ 
ROM ed il gioco è fatto. 

Il software fornito a corredo è 
WmPhone, programma fornito anche 
con la scheda PCMCIA Megahertz. 


Connessione 

Per le prove di collegamento è stato 
utilizzato solo il 56k Message. 

La connessione con il server Internet 
è stata effettuata mediamente con una 
velocità di 50.932 bps, in pratica il mo¬ 
dem si è connesso otto volte su dieci a 
50.666 bps, e due volte a 52.000 bps, 
mentre il file di 267 kbyte è stato scari¬ 
cato in 46 secondi, spuntando uno dei 
tempi migliori, con un transfer rate 
massimo di 4,16 kbyte/sec. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


99 

















Modem 



Aztech 56K USB 


Aztech 56K USB _ 

Costruttore: 

Aztech - www.aztech.com.sg 

Distributore: 

Add On - www.addon.lt 

Prezzo: L 149,000 IVA inclusa 


tuata quest'ultima connessione Win¬ 
dows rileverà subito la presenza della 
periferica esterna e chiederà il percorso 
dei driver da scaricare. Basterà a que¬ 
sto punto indicare nell'apposito campo 
il disco CD-ROM e il sistema operativo 
caricherà automaticamente i driver ne¬ 
cessari. 

A questo punto non bisognerà far al¬ 
tro che installare sull'hard disk il pro¬ 
gramma di gestione del modem, che in 
questo caso è Quick Link Message 
Center, un software che consente di 
utilizzare il modem sia come fax che 
come semplice terminale. 

Connessione 


L a Aztech, di Singapore, è tra le ca¬ 
se leader nella realizzazione di pro¬ 
dotti multimediali, in particolar mo¬ 
do schede audio e modem. Questa pro¬ 
va si riferisce ad un bel modem USB, e 
quindi esterno, caratterizzato da un de¬ 
sign non particolarmente accattivante 
ma capace di prestazioni molto interes¬ 
santi. Rispetto agli altri modem USB 
che incontreremo nelle pagine seguen¬ 
ti, questo Aztech è piuttosto grande. 
Questo non vuol dire che non sia co¬ 
munque comodo da trasportare, magari 
nella tasca anteriore della borsa del por¬ 
tatile La mancanza di alimentazione, 
che come tutti i modem USB viene for¬ 


nita direttamente dal computer, e la 
leggerezza dell'oggetto rendono questo 
56k USB comodo da utilizzare nelle più 
svariate condizioni. 


Confezione 

Nella scatola coloratissima troviamo, 
oltre al modem naturalmente, un CD- 


Collegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 52.000 
Trasferimento (file di 267 k): 56 sec 

Transfer rate massimo: 3.06 kB/sec 


ROM con i driver e i programmi da in¬ 
stallare, un cavetto USB, un cavo te¬ 
lefonico e un manualetto di istruzioni in 
inglese piccolo ma piuttosto completo, 
dato che riporta anche l'intera procedu¬ 
ra di installazione, sia hardware che 
software. 


Installazione 


Il test di connessione con il nostro 
provider Internet ha riportato l'ottimo 
valore di 52.000, riferito a dieci connes¬ 
sioni. In pratica il modem si è collegato 
sempre alla velocità massima, senza 
mai nessun problema e con tempi di ri¬ 
conoscimento del protocollo e di auten¬ 
ticazione dell'utente davvero minimi, Il 
test di trasferimento di 267 kbyte è sta¬ 
to portato a termine invece in 50 se¬ 
condi spaccati, con 3,25 kbyte/sec. di 



Collegare il modem Aztech al com- transfer rate massimo, 
puter, portatile o 
desktop che sia, 
e metterlo in fun¬ 
zione è oltremo¬ 
do facile: basterà 
collegare da un 
lato il modem alla 
presa telefonica 
tramite il cavo in 
dotazione, e 
dall'altro connet¬ 
terlo al computer 
utilizzando il ca¬ 
vetto USB. Effet- 


Quick Link Message 
Center, un software 
che consente di utiliz¬ 
zare il modem come 
fax, o semplice termi¬ 
nale. 


100 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 





















































Modem 


Diamond Supra Max USB 

Costruttore: 

Diamond Mullimedia - 
www diamondmm.com 

Prezzo: L 1 79 000 IVA inclusa 


L a Diamond Multimedia non ha certo 
bisogno di presentazioni. E' infatti 
presente sul mercato con una incre¬ 
dibile quantità di prodotti, dalle schede vi¬ 
deo. apprezzate da moltissimo tempo da¬ 
gli informatici di tutto il mondo, alle recen¬ 
tissime schede audio, e ai modem. Og¬ 
getto di questa prova è un modem USB 
davvero interessante. Si tratta chiaramen¬ 
te di un modem esterno, caratterizzato da 
un design che segue le ultimissime ten¬ 
denze della moda in fatto di livrea e colori 
Il case è infatti blu trasparente, molto pic¬ 
colo e leggero. 


Confezione 

Nella confezione troviamo oltre al mo¬ 
dem anche un cavetto USB per il collega¬ 
mento con il computer, un cavo telefoni¬ 
co con relativa spina in standard italiano, 
un manualetto di istruzioni ed il CD-ROM 
di installazione. Siccome il modem viene 
alimentato dal computer non è presente 
alcun alimentatore stabilizzato. 

Sul modem sono posti alcuni LED che 
segnalano lo stato del dispositivo. Sul 
pannello posteriore sono presenti la pre¬ 
sa USB e due prese telefoniche, di cui 
una non descritta nel manuale. Quest'ulti- 
ma, protetta da un connettore senza filo 
utilizzato come una sorta di tappo, è quel¬ 
la per il collegamento ad un apparecchio 
telefonico in cascata. 


Installazione 

L'installazione è molto semplice. Dopo 
aver collegato il modem alla linea telefoni¬ 
ca con il cavo in dotazione, si deve colle¬ 
gare il cavo USB al computer. Windows 
si accorge della nuova periferica collegata 
e ne ricerca il driver. Nella finestra di n- 


Collegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.666 
Trasferimento (file di 267 k) 48sec 
Transfer rate massimo: 3,62 kB/sec 



Diamond 
Supra Max USB 


chiesta va specificato il percorso del CD¬ 
ROM fornito in dotazione e voilà. il gioco 
è fatto. Ora non rimane che installare il 
software di comunicazione fornito in do¬ 
tazione che è caratterizzato da un'inter¬ 
faccia molto carina; in pratica è una vera e 



II programma di comunicazione è caratterizzato da 
un 'interfaccia molto ricercata, con notevole uso di 
elementi animati Basti pensare che. se si nceve un 
fax il programma simula graficamente la sua ncezio- 
ne, facendo scorrere, dal basso verso l'alto, un fo¬ 
glio virtuale che già contiene, come si vede dalla fi¬ 
gura. un abbozzo del contenuto del fax stesso 


propria replica di un sistema combinato 
telefono+fax, almeno nell'estetica e nelle 
funzioni. Il programma fa ampio uso di 
elementi animati, come visibile dalla figu¬ 
ra, ed è piuttosto comodo e semplice da 
usare. 


Connessione 

Messo sul banco di prova il Supra Max 
si è collegato al nostro provider Internet 
sempre a 50.666 bps. La velocità è molto 
vicina a quella massima raggiungibile e il 
fatto che sia praticamente costante è in¬ 
dice di una buona qualità del prodotto. Il 
file da 267 kbyte è stato scaricato in 48 
secondi, una delle migliori prestazioni 
(dell’insieme provider-linea-modem natu¬ 
ralmente!) registrate, con una velocità 
massima dei dati di 3,62 kbyte al secon¬ 
do. Le procedure di connessione e rico¬ 
noscimento dell'utente sono state porta¬ 
te a termine sempre in maniera molto ra¬ 
pida. In definitiva un ottimo modem, pic¬ 
colo, leggero, comodo e affidabile, da 
portare con il proprio computer portatile o 
da collegare in pianta stabile al nostro de¬ 
sktop. 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 


101 


















(> L :,u.,.L- M °dem 



D-Link DFM 560E 


D-Link DFM 560 E. 

Costruttore: 

D-Link corporalion • www dlMIk i! 
Prezzo: l 165 000 IVA esclusa 


Installazione 

L'installazione del modem è sempli¬ 
cissima, effettuati i collegamenti basta 
avviare la procedura di riconoscimento 
automatico e tenere a portata di mano 
il CD-ROM a corredo. Nel disco di in¬ 
stallazione sono presenti i driver per 
tutta la serie di modem DLink, seriali 
USB e PCI, durante la procedura ba¬ 
sterà scegliere dall'elenco quello relati¬ 
vo al prodotto in nostro possesso e il 
gioco è fatto. Alla fine è possibile, acce¬ 
dendo ad una directory denominata 
"sv", eseguire l'installazione del 
software a corredo: Netscape Commu- 
nicator. SuperVoice e MediaRing Talk 

SuperVoice è un programma che ge¬ 
stisce fax, dati e caselle vocali, mentre 
MediaRing Talk è utile per effettuare 


F ondata nel 1986, la D-Link è una 
delle più affermate società di pro¬ 
dotti destinati al networking, alla 
connettività ed al data communication. 
Tra i vari prodotti troviamo hub, schede 
di rete, print server ecc. I modem i pro¬ 
va sono due, si tratta dì un sistema tra¬ 
dizionale esterno, con connessione se¬ 
riale RS 232, e di una scheda interna 


Costruzione 

Il DLink DFM 560 E è di grosse di¬ 
mensioni, se sì considera quelle dei pic¬ 
coli modem USB provati in questo spe¬ 
ciale. Inoltre, essendo un dispositivo 
seriale, ha bisogno di alimentazione 
esterna, in particolare ha bisogno di un 
piccolo ma pesante alimentatore stabi¬ 
lizzato da 9V 1A. 


Confezione 

Nella scatola insieme al modem tro¬ 


(Piegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.666 
Trasferimento (file di 267 k): 49 sec 

Transfer rate massimo: 4,12 kB/sec 


viamo i cavi di connessione al compu¬ 
ter e alla presa telefonica. Un alimenta¬ 
tore stabilizzato e un manualetto di 
istruzioni in inglese, che riporta tutti i 
codici di controllo del modem e la pro¬ 
cedura di connessione, ma non riporta 
la procedura dì installazione per Win¬ 
dows. Il cavo seriale di collegamento 
con il computer prevede dal lato mo¬ 
dem un connettore a 25 poli, mentre 
verso il computer il cavo termina con 
due connettori separati, uno da 25 poli, 
per i computer che hanno ancora prese 
di questo tipo, ed uno standard a 9 poli, 
per i computer più recenti. 



chiamate telefoniche via Internet. 


Connessione 

Collegato al nostro provider di servizi 
Internet il modem si è sempre connes¬ 
so, per tutte e dieci le volte, ad una ve¬ 
locità di 50,666 bps, mentre il file di 
267 kbyte è stato scaricato in 49 secon¬ 
di, con una transfer rate massimo di 
4,12 kbyte/sec. 

L'handshake con il computer remo¬ 
to, cioè la procedura dì connessione, ri¬ 
conoscimento del protocollo e di auten¬ 
ticazione della pas¬ 
sword è stata por¬ 
tata a termine ogni 
volta in tempi piut¬ 
tosto brevi, segno 
di una ottima stabi¬ 
lità di funzionamen¬ 
to. 


La dotazione di prese 
comprende due connes¬ 
sioni telefoniche e la pre¬ 
sa RS 232. Sul posterio¬ 
re è presente anche l'in¬ 
terruttore di accensione 


102 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 














Modem 


D-Link DFM 650i 

Costruttore: 

D-Link coipotolion - www dlirik il 
Prezzo I 103 000 IVA esclusa 


/ I secondo prodotto della D-LInk è un 
modem interno che in pratica è la re¬ 
plica del fratello DFM560 E, ma mon¬ 
tato su scheda PCI. La scheda è piutto¬ 
sto piccola, come ormai quasi tutti i di¬ 
spositivi di questo genere. Tra le altre co¬ 
se si nota la presenza di due prese te¬ 
lefoniche. una per il collegamento alla li¬ 
nea telefonica e l'altra al telefono, che si 
esclude quando è il computer a comuni¬ 
care. Sono presenti inoltre una coppia di 
mini jack da 3,5 mm per i collegamenti 
audio, questo svela la natura voice del di¬ 
spositivo. La costruzione, con in bella evi¬ 
denza due grossi chip Rockwell e una 
corposa manciata di componenti passivi, 
mostra una buona ingegnerizzazione. 



D-Link DFM 560i 


Installazione 

Nella piccola scatola troviamo, oltre al¬ 
la scheda, un cavetto telefonico per il col- 
legamento alla linea, una presa telefonica 
in standard Telecom, il CD-ROM di instal¬ 


lazione ed un piccolo manuale in inglese. 
La procedura di installazione è piuttosto 
semplice, ed è riportata sul manuale. In 
pratica basta installare la scheda e riac¬ 
cendere il computer. A questo punto 
Windows riconosce il 
nuovo dispositivo 
hardware e chiede il per¬ 
corso dei driver da instal¬ 
lare. Indicato il path spe¬ 
cificato nel manuale la 
procedura di installazio¬ 
ne verrà portata a buon 
fine in men che non si 
dica. 

Come software a cor¬ 
redo troviamo BitWare, 
si tratta di un program¬ 
ma in grado di gestire 
completamente l'invio di 
e-mail, dati, fax e le fun¬ 
zioni voice. 



Con il programma BitWare si può gestire comple¬ 
tamente il modem, sìa per l'invio di dati e fax che 
per l'utilizzo delle funzioni voice Tra le altre opzioni 
c'è da notare la completa rubrica telefonica 


Allegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.932 
Trasferimento (file di 267 k):: 53 sec 

Transfer rate massimo: 3,57 kB/sec 


Connessione 

Nella connessione il modem si è com¬ 
portato molto bene: due volte si è colle¬ 
gato a 52.000 e otto volte a 50,666 bps. 
segnando una media di 50,932, mentre il 
file da 267 k è stato scaricato in 53 se¬ 
condi. 

Per il 560i il transfer rate massimo è 


stato di 3,57 kB/sec. 

L'handshake con il computer remoto 
viene portato a termine sempre in tempi 
ridotti, a dimostrare una ottima stabilità 
di funzionamento e di connessione. 



La costruzione, con in bella evidenza due grossi chip 
Rockwell e una corposa manciata di componenti 
passivi, mostra una buona mgegnenzzazione 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


103 












































(SlitìÀJ») Modem 



Elsa MicroLink 
56k Internet 


Elsa MicroLink 56K Internet 

Costruttore: Fisa AG - www oisnmrri 

Distributore: Ingram Micro S p A. Via r 
Maggio 4 I - 20068 Peschiera Borromeo IMI) 
Tel 02-55351 - Fax 02-55356401 

Prono: L 149.000 IVA inclusa 


sul CD-ROM troviamo la replica di quasi 
tutto il sitolwww.elsa.CQml 


Installazione 

Per installare un modem seriale è 
necessario entrare nel pannello di con¬ 
trollo e fare un doppio click sull'icona 
del modem. Windows rileverà la perife¬ 
rica e la porta cui è collegato. A questo 
punto basterà comunicare al program¬ 
ma di installazione il percorso corretto 
dei driver, in questo caso basterà indi¬ 
care il CD-ROM e i driver verranno cari¬ 
cati in automatico. Sempre da CD-ROM 
è possibile caricare il programma in do¬ 
tazione per la gestione dei dati e fax, un 
software completissimo sviluppato dal¬ 
la stessa Elsa. 


È a Elsa è conosciuta per le ottime 
M schede grafiche, orientate sia al 
mercato professionale che a quel¬ 
lo amatoriale. La linea di modem pre¬ 
sente nel catalogo è completissima e 
comprende sia dispositivi analogici che 
ISDN e PCMCIA. Il modem in prova è 
un dispositivo seriale esterno, e quindi 
molto tradizionale. E' in grado di con¬ 
nettersi praticamente con tutti gli stan¬ 
dard oggi esistenti, dal V.22 bis al re¬ 
cente V.90, a 56 kbps, e dato che il 
firmware si trova su una flash eprom è 
anche riprogrammabile, è quindi possi¬ 
bile effettuare l'upgrade a standard non 
ancora supportati. 

Il modem è di dimensioni classiche e 
sul pannello posteriore trovano posto 
tutte le prese di ingresso/uscita, sia 
quelle telefoniche che per la porta se¬ 
riale, inoltre sono presenti due prese 
mini jack per il collegamento di un mi¬ 


k^ollegamento: 


bps (mediati su 10 connessioni): 52.000 
Trasferimento (file di 267 k): 46sec 

Transfer rate massimo: 4,22 kB/sec 


crofono e di un altoparlante per l'utilizzo 
delle funzioni voice. 


Confezione 

Nella confezione troviamo il cavo per 
il collegamento seriale con il computer, 
un cavo telefonico con tanto di spina 
per collegare il modem in parallelo al te¬ 
lefono, l'alimentatore stabilizzato da 9 
volt e il CD-ROM di installazione del 
software che contiene anche la docu¬ 
mentazione in for- 


Connessione 

Al banco il modem ha esibito delle 
prestazioni al top. La velocità di collega¬ 
mento è stata sempre la massima, 
52.000 bps, mentre il tempo di trasferi¬ 
mento del file da 267 k è stato il più 
breve del lotto, 46 secondi, con una ve¬ 
locità molto alta, maggiore di 4 
kbyte/sec. 

Anche le procedure di connessione e 
autenticazione sono state sempre rapi¬ 
dissime, a testimonianza della ottima 
qualità del modem. 


mato PDF. Sempre 


Il programma di comuni¬ 
cazione è la versione lite 
di Commumcatel Pro, ed 
appare molto completo 
Óltre alle gestione di la» 
e posta elettronica ed alla 
completissima rubrica 
con indirizzi e-mail, nu¬ 
meri di fa* e di telefono, 
il programma comprende 
anche una utilissima se¬ 
zione di segreteria telefo¬ 
nica, che sfrutta le funzio¬ 
ni voice ed un applicativo 
integrato di emulazione di 
terminale 



104 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
















Modem 



Enoch Modem Trio 


Enoch Modem Trio 

Costruttore: linoch 

Distributore Asian Byte - www asiannet.il - 
e-mail: asianbyie@mail.asianet,i| 

Prezzo: L 1 90 000 IVA inclusa 


D isponibile in blu, verde e bianco, 
il modem distribuito dalla Asian 
Byte è sicuramente uno dei più 
originali tra quelli in prova, Il design in¬ 
fatti ricalca il corso delle ultime creazio¬ 
ni nel campo della moda dei computer: 
una piccola piramide trasparente con la 
sommità metallica grigia e bucherellata 
(che cela in realtà l'altoparlante), ed una 
fila di LED sul frontale, caratterizzato da 
un grande adesivo azzurro in rilievo. Il 
modem è in realtà un classico dispositi¬ 
vo di comunicazione seriale, dotato di 
funzioni voice e, naturalmente, in stan¬ 
dard V.90. 


Confezione 

Assieme al modem troviamo nella 
scatola un piccolo alimentatore stabiliz¬ 
zato, un cavo di connessione alla linea 
telefonica con relativa presa italiana 
passante, il cavo seriale con un adatta¬ 
tore da DB9 a DB25, ed un cavetto di 
connessione con la scheda audio, per 
l'utilizzo delle funzioni voice. Troviamo 
inoltre un CD-ROM che contiene i dri¬ 
ver di installazione più il programma di 
gestione del modem, SuperVoice ed 
una serie di programmi aggiuntivi sha¬ 
reware tra i quali Internet Explorer 4 e 
Netscape 3.2, CuSeeMe, Net2Phone e 
Netmeeting, per le videoconferenze su 
Internet, Crystal 3d Impact e Ulead Gif 
Ammator, per la creazione di titoli in 3D 
e di gif animate da pubblicare sul web, 
Eudora per la gestione della posta elet¬ 
tronica ecc. 


Installazione 

Per installare il modem è possibile 
agire in due modi: il primo consiste nel 


ollegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.026 
Trasferimento (file di 267 k): 56 sec 

Transfer rate massimo: 3,06 kB/sec 


caricare i driver dal pannello di controllo 
di Windows, cliccando sull'icona mo¬ 
dem e caricando i driver dal CD-ROM, il 
secondo si avvale del programma di au- 
torun del CD-ROM che, tra le varie op¬ 
zioni, consente di installare i driver. Da 
questo menù iniziale è possibile inoltre 
caricare sul computer i vari programmi 


freeware e shareware presenti sul CD, 
ed installare il software SuperVoice, per 
la gestione del modem. 


Connessione 

La velocità media misurata su 10 
connessioni è stata di 
50.026 bps, un buon risul¬ 
tato considerando che otto 
collegamenti su 10 sono 
stati realizzati a 52.000 bps, 
e solo una volta il modem 
si è connesso a 33.600, 
probabilmente più per un 
problema della linea o del 
provider piuttosto che del 
modem stesso. Il file da 
267 k è stato scaricato in 
56 secondi, con un transfer 
rate massimo di 3,06 
kb/sec, La procedura di au¬ 
tenticazione della password 
è stata portata a termine in 
tempi non brevissimi, ma 
questo non inficia certa¬ 
mente la qualità del mo¬ 
dem, che è apparso come 
un ottimo prodotto, appeti¬ 
bile per chi cerca qualcosa 
di esteticamente originale e 
comunque ben affidabile. 



Sul retro sono presenti la connessione RS 232 seriale, la presa di 
alimentazione, quella telefonica, e la coppia di mgressi/uscite audio 
per l'utilizzo delle funzioni voice. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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Roper Flying 56000 
e 56000 USB 


Roper Flying 56000 e 56000 USB 

Costruttori/ 

Roper Immnationnl I ul UJK) 

Distributore: 

Roper Imnrnailorial Uri Rome lei Oli 
58117377 mtp7/www.roper r 

Prono: 

Flying 66000 L 169 000 IVA inclusa 

Flying 60000 USB I 229 000 IVA incluso 


Installazione 

L'installazione, leggermente diversa 
nelle due versioni, è comunque simile a 
quelle già rilevata negli altri modem sin 
qui visti, Nel caso del modem seriale bi¬ 
sognerà aprire il pannello di controllo di 
Windows e selezionare l’icona del mo¬ 
dem. Windows richiederà di rilevare il 
modem collegato. Dopo il rilevamento 
basterà comunicare al computer l'esat¬ 
ta posizione dei driver, presenti in que¬ 
sto caso sul CD-ROM, ed il gioco è fat¬ 
to. Se invece sta installando il modem 
USB basta collegarlo a computer acce¬ 
so. In questo caso il computer rileva la 
nuova periferica e carica il driver appo¬ 
sito dal CD-ROM, dopo che voi ne ave¬ 
te comunicato la posizione. Il software 
fornito a corredo con i due modem ne 
consente l'utilizzazione come terminale 
dati o fax e non presenta caratteristiche 
di rilievo. 


E ccoci alla prova di un modem 
presente in due configurazioni 
differenti. Il primo è infatti un si¬ 
stema tradizionale seriale, mentre l'al¬ 
tro si avvale della connessione USB. Il 
cabinet, dall'estetica molto classica, 
può essere posto sia in posizione oriz¬ 
zontale che verticale e le varie prese di 
collegamento sono poste su uno dei la¬ 
ti corti, mentre su quello opposto sono 
presenti i vari led che mostrano lo stao 
degli apparecchi. Nel caso della versio¬ 
ne seriale troviamo le prese telefoniche 
e RS 232, il controllo di volume dell'al¬ 
toparlante e il connettore di alimenta¬ 
zione. e sul lato opposto il l'interruttore 
di alimentazione e le prese audio per le 
funzioni voice. Nella versione USB tro¬ 
viamo solamente le prese di connessio¬ 
ne telefonica e USB, ed il modem vie¬ 
ne alimentato direttamente dal compu¬ 
ter. 


Allegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 48.532 
Trasferimento (file di 267 k): 55 sec 

Transfer rate massimo: 3,60 kB/sec 


Confezione 

La confezione del modem USB com¬ 
prende il cavetto di connessione con la 
linea esterna, quello USB ed il disco di 
installazione, oltre ad un manualetto di 
istruzioni. Nella confezione della versio¬ 
ne seriale troviamo invece il cavo RS 
232 ed un piccolo alimentatore stabiliz¬ 
zato necessario perché in questo caso 
l'alimentazione non viene presa dal 
computer ma dalla rete elettrica. 


Connessione 

Le prove sono state effettuate sola¬ 
mente con la versione USB del prodot¬ 
to. La connessione con il provider Inter¬ 
net ha mostrato qualche incertezza nel¬ 
la velocità, segnando in alcuni casi dei 
valori piuttosto bassi. Il modem si è 
connesso infatti sei volte a 50.666 bps 
e quattro volte a 45.333 bps. Anche il 
tempo di trasferimento del file da 267 k 
è stato elevato, ben 55 se¬ 
condi, con un transfer rate 
massimo di 3,60 kbyte al 
secondo. Nessun problema 
invece nelle procedure di 
handshaking con il compu¬ 
ter remoto e di autentica¬ 
zione password, che sono 
state effettuate in tempi 
nella media. 



Nella versione USB le uniche pre¬ 
se di collegamento sono quelle per 
la linea telefonica ed il telefono, e 
la presa per l'UniversaI Serial Bus. 


106 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 













Modem 


SpeedCom + 


Costruttore: 

Spumi Coni 

Distributore: 

Abaco iniornaiionai - Castelfranco Veneto 

(IVI Ini 0473 7Z2GI4 htlp // www .ibacoin- 

totnn(k.innlr.om 

Prono: I 51) 000 IVA esclusa 


/ I modem in prova è una scheda in¬ 
terna di tipo PCI. Questo tipo di di¬ 
spositivi sono la soluzione ottimale 
quando si voglia avere un computer 
compatto, perfettamente finalizzato e 
con il minor numero possibile di dispo¬ 
sitivi periferici esterni. Per contro sare¬ 
mo costretti ad installare una scheda in¬ 
ternamente al computer, con tutti i pro¬ 
blemi che questo può creare. Ogni co¬ 
sa che inseriamo nel computer compor¬ 
ta infatti l'apertura del cabinet e la ria¬ 
pertura nel caso decidessimo di cam¬ 
biare modem, oppure nel caso quest'ul¬ 
timo so guasti. In questo caso la sche¬ 
da Speedcom si è appare estremamen¬ 
te affidabile e sicura e, anche a causa 
del costo bassissimo, risulta una delle 
soluzioni più economiche ma allo stes¬ 
so tempo valide per dotare il proprio 
computer di un apparecchio di comuni¬ 
cazione. 

Confezione e 
installazione 

La confezione dello Speedcom con¬ 
tiene, oltre alla scheda che giunge av¬ 
volta in una busta antistatica, il cavo di 
connessione telefonica, un manualetto 
di istruzioni e il CD-ROM di installazio¬ 
ne. Quest’ultima avviene senza sorpre¬ 
se; basta inserire la scheda all'interno 
del computer e all'accensione Win¬ 
dows riconosce la nuova periferica e 
carica i driver dal CD-ROM in dotazione. 
Se dovessero crearsi problemi di con¬ 
flitti con altre schede, non risolvibili mo¬ 
dificando le impostazioni del plug & 
play, è buona norma, prima di riportare 
la scheda incriminata al negoziante, 
provare ad installarla su un diverso slot 
PCI, il più delle volte questa semplice 


Colleg amento: 


bps (mediati su 10 connessioni): 49.333 
Trasferimento (file di 267 k): 47 sec 

Transfer rate massimo: 3,81 kB/sec 



SpeedCom + 


operazione e sufficiente per rimettere a 
posto le cose. Nel CD-ROM troviamo 
anche il programma di gestione BitWa- 
re, che consente di utilizzare il compu¬ 
ter come fax manager e terminale dati 


Connessione 

Al banco di prova lo Speedcom non 


ha dato problemi di sorta. La velocità 
media registrata durante le connessioni 
è risultata la più bassa tra quelle regi¬ 
strate, con 49,333 bps. Per contro il 
tempo di scaricamento del file da 267 k 
è risultato invece uno dei migliori, con 
47 secondi appena, ed una velocità di 
connessione massima riportata da Ex¬ 
plorer di 3,81 kbyte/secondo. La proce¬ 
dura di handshake con il modem del 
provider si è risolta 
sempre in tempi 
piuttosto ristretti 
ed il sistema non 
ha mai, nella brevi 
prove effettuate, 
mostrato alcun pro¬ 
blema. In definitiva 
Speedcom + è un 
ottimo prodotto, 
economico ed affi¬ 
dabile, che non 
mancherà di dare 
soddisfazioni a chi 
vuole dotare il pro¬ 
prio computer di 
una scheda mo¬ 
dem interna, e non 
vuole combattere 
con cavi e cavetti 
di connessione e 
alimentatori di cor¬ 
rente separati, 



Il programma di gestione del modem è molto completo e consente di utilizza¬ 
re il computer come lax manager e terminale dati. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


107 



























Modem 



Trust 56K USB 


D avvero straordinario questo mo¬ 
dem USB Trust. E‘ talmente pic¬ 
colo e leggero che sarebbe faci¬ 
le portarlo in tasca come fosse un te¬ 
lefonino. Invece si tratta di una comple¬ 
to modem USB V.90 dell'ultima genera¬ 
zione. capace di collegarsi con tutti gli 
standard attuali di comunicazione, V21, 
V22 bis. V 23 compatibile. V 32 bis. V34 
e V34 bis, K56flex e V.90, caratterizzato 
da un design attuale e da prestazioni 
davvero interessanti Le minuscole di¬ 
mensioni lo rendono ideale per essere 
utilizzato in unione con un computer 
portatile sprovvisto di modem, ma an¬ 
che con un normale computer da casa, 
solo che in questo caso si rischia seria¬ 
mente di perderlo sulla scrivania! 

In reità l'unico problema causato da 
modem così piccoli e leggeri è causato 
dalla pesantezza e dalla rigidità dei cavi 
che a questi vengono collegati. Infatti 
sia il cavetto USB che quello telefonico, 
sono quasi più pesanti del modem 
stesso e rischiano di trascinarlo fuori 
dalla scrivania se il piccolo oggettino 


Collegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.666 
Trasferimento (file di 267 k): 51 sec 

Transfer rate massimo: 4.34 kB/sec 


non è disposto in una maniera piutosto 
stabile. 

L’uso ideale di questo minuscolo mo¬ 
dem appare quindi quello in unione con 
un computer portatile, considerato che 
il 56k può essere tranquillamente ripo¬ 
sto in una tasca della borsa del note¬ 
book, e che il ridottissimo peso, e la 
mancanza dell'alimentatore esterno 
rendono il sistema ancora più facilmen¬ 
te trasportabile. 


Confezione 

La piccola scatola contiene, oltre al 
modem, anche il cavo USB di connes¬ 
sione con il computer, un cavo telefoni¬ 
co con spina telefonica opzionale (che 
da sola è già più grossa del modem!), 
un manuale di istruzioni in più lingue e 
un CD-ROM di installazione con i driver 


Trust 56K USB 

Costruttore: 

Trust Computer Products - Hotlme Tel 
051.66.35 947 - Fa* 051 66 35.843 - 
www trustcom 

Prezzo:L 179 000 IVA inclusa 


ed il programma di comunicazione. 


Installazione 

Trattandosi di un sistema USB è suf¬ 
ficiente collegare il modem al compu¬ 
ter, il sistema rileverà subito la presen¬ 
za del dispositivo esterno e una volta 
comunicato il corretto percorso del dri¬ 
ver Windows si occuperà del carica¬ 
mento e configurazione finale. Sempli¬ 
ce anche l'installazione del programma 
di comunicazione SuperFax, che con¬ 
sente di ricevere ed inviare fax ed e- 
mail e utilizzare il computer come sem¬ 
plice terminale telnet per l'invio e la ri¬ 
cezione di dati. 


Connessione 

La connessione è stata sempre risol¬ 
ta ad una velocità di 50 666 bps, tutte e 
dieci le volte, mostrando una notevole 
affidabilità di collegamento. Il file da 
267 k è stato scaricato in 51 secondi, 
con una velocità massima di 4,34 kby- 
te/sec Le procedure di handshake con 
il computer remoto e di autenticazione 
dell'utente sono state portate a termine 
sempre in maniera molto veloce, a di¬ 
mostrazione di un buon sincronismo tra 
il provider ed il computer locale. 

Il modem Trust, pur se non estrema- 
mente economico, è piccolissimo, co¬ 
modissimo, leggerissimo; sta nel ta¬ 
schino della giacca e può essere quindi 
portato in giro con la massima sempli¬ 
cità, inoltre l'affidabilità di collegamento 
è ottima. 



Il software fornito con il modem consente di utilizzare il dispositivo per ricevere ed inviare fax. e-mail e da¬ 
ti. oltre che simulare un terminale teinel 


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MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




























Modem 



Typhoon k56V.90USB __ 

Costruttore: 

Anubis - www.anubis.com 

Distributore: 

Anubis balia S.r.l. - Via Rocca Imperiale 43/a • 
Roma - Tel. 06.79.81 17.38 - Fax 
06 79.81 63.71 -e-mail anubisi|aly®1in.il 
Prezzo: L 159 000 IVA inclusa 


L a Anubis, multinazionale presente 
nei maggiori paesi del mondo, ha 
aperto da poco una propria sede in 
Italia Anubis è già conosciuta nel no¬ 
stro paese per i prodotti multimediali 
Typhoon, caratterizzati da ottimi dati di 
targa, da una garanzia di due anni e da 
un capillare servizio di assistenza anche 
on line. 

Oltre che per gli ottimi prodotti multi¬ 
mediali, Typhoon è conosciuta per i 
suoi modem, dei quali vanta un discre¬ 
to catalogo. In prova abbiamo tre diver¬ 
si dispositivi, che coprono un po' tutte 
le esigenze dell'utilizzatore. 


Costruzione 

Quello a cui si riferisce questa prova 
è il k56 V.90, un modem esterno USB, 
che sembra il fratello gemello del Trust 
USB provato nella scheda precedente. 
La somiglianza tra i due modem è infat¬ 
ti molto stretta come visibile dalle foto. 
Anche questo modem Typhoon è dav¬ 
vero piccolo e leggero, ed è l’ideale per 
chi ha bisogno di un modem facilmente 
trasportabile, da mettere nella borsa del 
notebook. Sulla parte anteriore del pic¬ 
colo case sono presenti tre LED che 
segnalano lo stato di funzionamento del 
dispositivo, mentre nella parte posterio¬ 
re troviamo la presa telefonica e quella 
USB per il collegamento con il compu¬ 
ter. 


Confezione 

Nella scatola è presente naturalmen¬ 
te tutto il materiale necessario per l'uti¬ 
lizzazione del modem, dal cavo USB 
per collegarsi al computer, al cavo te¬ 
lefonico. Troviamo inoltre un manualet- 


Collegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 50.932 
Trasferimento (file di 267 k): 50 sec 

Transfer rate massimo; 3,07 kB/sec 



Typhoon 

k56 V.90 USB 


to di istruzioni e il CD-ROM di installa¬ 
zione che contiene sia i driver che il 
programma di comunicazione. 


Installazione 

Come in tutti i dispositivi USB per in¬ 
stallare questo modem è sufficiente in¬ 
serire il cavo nell'apposita presa del 
computer, a sistema acceso. Windows 
si accorge dell’avvenuto collegamento 
e, una volta rilevata la nuova periferica 
cerca il driver, presente sul CD-ROM di 
installazione. 

Da notare, e questo vale per tutti i 
modem USB, che vengono in realtà in¬ 
stallati due driver differenti: il primo è 
proprio quello del modem, mentre il se¬ 
condo è un simulatore di porta COM, 


che utilizza invece il bus USB per la co¬ 
municazione. In pratica viene simulata 
la presenza di una ulteriore porta COM 
nel computer, al quale risulta collegato 
il modem. In questo modo sarà possibi¬ 
le utilizzare il dispositivo con qualsiasi 
programma, anche datato, basta che 
questo sia in grado di rilevare la presen¬ 
za di porte COM sula macchina. 

Connessione 

Collegato alla linea telefonica il mo¬ 
dem ha stabilito la connessione con il 
provider otto volte a 50.666 bps, e due 
volte a 52.000, per una media di 
50.932 bps. La velocità di trasferimen¬ 
to del file non è stata elevatissima, ma 
come sappiamo questa dipende più dal 
provider che dal 
modem; in ogni 
caso si sono cro¬ 
nometrati 50 se¬ 
condi, con una ve¬ 
locità massima di 
connessione di 
3,07 kbyte al se¬ 
condo. 



IL software di comunicazione presente sul CD-ROM è completo e consente di 
utilizzare il modem Typhoon anche come sistema fax e dati 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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Modem 



Typhoon QuickCom 56 Ext 

Costruttore 

Anubis - www anubis coni 

Distributore Anubis Italia S 1 1 - Via Rocca 
Imperiate 43/a Roma Tal. 06 79 81 17 38 - 
Fa« 06 79 81 63 71 - e-mail anunisilaivWiru 

Prezzo 119 000 IVA inclusa 


Windows, si aprono le proprietà del 
modem, si aspetta che il computer ri¬ 
levi il modem collegato e a questo 
punto si indica a Windows il percorso 
dei driver presenti sul dischetto di in¬ 
stallazione. 

Successivamente sarà possibile in¬ 
stallare il software di gestione del mo¬ 
dem che consente l'utilizzo del com¬ 
puter come semplice terminale dati, 
come fax oppure come telefono dota¬ 
to di segreteria telefonica, utilizzando 
le funzioni voice del modem. 


Typhoon 

QuickCom 56 Ext 


/ I secondo modem Typhoon è un si¬ 
stema tradizionale cioè con connes¬ 
sione seriale RS 232, Le dimensione 
sono ragguardevoli, specialmente se 
confrontate con le versioni USB A que¬ 
sto si deve aggiungere la scomodità 
dell'alimentatore esterno, necessario 
non essendo possibile prendere l'ali¬ 
mentazione direttamente dal computer. 
I modem di questo genere mal si pre¬ 
stano ad essere trasportati e sono più 
adatti ad essere utilizzati in unione ad 
un computer fisso, al quale vanno colle¬ 
gati una sola volta, e poi lasciati li, a 
svolgere il proprio lavoro. Il case di co¬ 
lore grigio presenta sulla parte frontale i 
soliti LED che segnalano lo stato del 
modem e della linea telefonica, sul pan¬ 
nello posteriore troviamo le prese te¬ 
lefoniche, RS 232 e di alimentazione, 
oltre al pulsante di accensione e i iack 
audio per l'utilizzo delle funzioni voice. 


Ollegamento 


bps (mediati su 10 connessioni): 52.000 
Trasferimento (file di 267 k): 56sec 

Transfer rate massimo: 3.06 kB/sec 


Confezione 

La generosa confezione contiene il 
cavo RS 232 di connessione con il com¬ 
puter, dotato di un doppio connettore 
lato computer, con spina DB25 e DB9; 
una cavetto telefonico, una presa te¬ 
lefonica in standard italiano, un manua¬ 
le di istruzioni e il disco di installazione. 


Installazione 

L'installazione non crea problemi. 
Si entra nel pannello di controllo di 


Connessione 

La connessione con il nostro provi¬ 
der Internet si è svolta sempre a 
52.000 bps. con una costanza di funzio¬ 
namento davvero esemplare 

Per contro il tempo di trasferimento 
del file da 267 k è stato il più alto del 
lotto, con 56 secondi, ma questo non 
dipende dal modem, come già spiegato 
precedentemente. 

In ogni caso la massima velocità di 
transfer rate è stata di 3,06 kbyte al se¬ 
condo. 

L'handshake con il server remoto è 
stato portato a termine sempre in po¬ 
chissimi secondi, segno di una buona 
stabilità di funzionamento. 

Il Quick Com 56 Ext è un ottimo pro¬ 
dotto, caratterizzato da un funziona¬ 
mento affidabile e sicuro, capace di 
connettersi alla maggiore velocità che 
la linea telefonica consente. 



Sul pannello poste¬ 
riore sono presenti 
le prese telefoniche, 
delle quali una 6 
chiusa da un tappo 
in plastica, le prese 
audio per l’utilizzo 
delle lunziom voice, 
la presa seriale 
RS232, la presa di 
alimentazione e l'in¬ 
terruttore di accen¬ 
sione 


110 


MCmìcrocomputer n. 204 - marzo 2000 


















Modem (s£^' 



Typhoon 

QuickCom 56 PCI 


Typhoon QuickCom 56 PCI 

Costruttore: Anubis - www.anubis.eom 

Distributore: Anubis Italia Srl - Via Rocca 
Imperiale 43/« - Roma - Tal 06 79 81 17.38- 
Fa» 06 79.81,63.71 - e-mall anubisiuHy9tin.it 

Prezzo: L 69 000 IVA inclusa 


/ I terzo modem Typhoon è su scheda 
PCI, si tratta quindi di un dispositivo 
interno, con tutti i vantaggi e gli svan¬ 
taggi che questa soluzione può dare. Tra 
i vantaggi c'è sicuramente quello di non 
avere un altro oggetto a cui dare spazio e 
la mancanza di fili volanti, tranne quelli 
della linea telefonica. Tra gli svantaggi gli 
eventuali problemi di installazione con il 
plug & play di Windows (in verità ormai 
abbastanza rari), e la necessità di dover 
aprire il computer in caso di problemi. 
Comunque si tratta di un moderno mo¬ 
dem V.90 basato su DSP, digitai signal 
processor, capace di assicurare le miglio¬ 
ri prestazioni grazie anche alla intima con¬ 
nessione con il computer. Il Quick Com 
PCI infatti utilizza per il collegamento con 
il processore una UART 16550A, capace 
di una velocità di trasferimento dati di 
115.200 bps. Inoltre presenta un eleva¬ 
tissimo throughout di compressione, da¬ 
to dall’accesso parallelo al bus del PC. 


Costruzione 

La scheda PCI è di piccole dimensio¬ 
ni. Su di essa spicca la presenza di un 
solo grande chip VLSI che contiene in 
pratica tutto il modem. Le connessioni 
per i dispositivi esterni sono due prese 
telefoniche, una per l'ingresso della li¬ 
nea e l'altra per l'uscita verso un even¬ 
tuale telefono, e due prese mini jack per 
le funzioni voice, delle quali il modem è 
dotato. 


Confezione 

Nella scatola sono presenti la scheda, 
racchiusa in una busta antistatica, il cavo 
telefonico, con una presa in standard ita¬ 
liano e un manualetto di istruzioni, oltre 


k^ollegamenfo: 


bps (mediati su 10 connessioni): 51.867 
Trasferimento (file di 267 k): 48 sec 

Transfer rate massimo: 4.12 k8/sec 


al CD-ROM che contiene i file per l'in¬ 
stallazione. 


Installazione 

L'installazione è semplice. Si apre il 
computer e si inserisce la scheda in uno 
degli slot PCI disponibili; si riaccende il 
computer e verranno richiesti i driver, sia 
del modem che della porta multimediale 
necessaria per le funzioni voice. Basterà 
inserire il CD-ROM nel lettore e fornirne 


il percorso al programma di installazione 
che caricherà da questo i driver. Sempre 
sul CD-ROM è presente il programma di 
comunicazione che dà la possibilità di 
utilizzare il computer come gestore di 
fax e segreteria telefonica. 


Connessione 

La connessione ad Internet è stata 
stabilita sempre a 52.000 bps tranne una 
volta (peccato), per cui il dato riportato in 
tabella è 51.867. Il file da 267 k 
è stato scaricato in un tempo 
brevissimo, 49 secondi, con 
una transfert rate di 4,12 kbyte 
al secondo. La procedura di 
connessione, riconoscimento 
del modem e autenticazione 
dell'utente si è sempre risolta 
in una manciata di secondi, a 
dimostrazione di un'ottima sta¬ 
bilità di funzionamento. Insom- 
ma un ottimo prodotto che non 
mancherà di soddisfare tutti 
uelli che preferiscono la solu¬ 
zione del modem interno al 
computer. 



Il programma di comunicazione dà la possibilità di utilizzare il 
computer come gestore di fax e segreteria telefonica. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


111 
































Modem 


Modem? 

non solo analogico! 

La crescente richiesta di connettività, causata dal fatto che sempre più persone hanno bisogno di collegarsi 
a Internet, sta spostando il mercato verso soluzioni che sempre più si avvicinano all'ambito professionale. 

La disponibilità di connessioni ISDN a basso costo e ora anche l'arrivo della ADSL, permette finalmente anche 
all'utente singolo di accedere a questo tipo di tecnologie. Ecco una panoramica delle attuali soluzioni di uso 
corrente. Di ISDN e non solo torneremo a parlare prossimamente in uno speciale dedicato proprio a schede 

e periferiche di questo tipo. 

di Pierfrancesco Fravolini 


Non esistono, chiaramente, solo so¬ 
luzioni analogiche alle esigenze di con¬ 
nettività. Chi avesse bisogno di maggio¬ 
re velocità di connessione e maggiore 
affidabilità può orientarsi a sistemi diver¬ 


si da quelli visti finora, in particolare ver¬ 
so connessioni ISDN, oppure verso la 
recentissima ADSL, Internet ad alta ve¬ 
locità, I vantaggi in questi due casi sono 
notevoli: da un lato infatti la connessio¬ 


ne ISDN assicura una velocità di trasfe¬ 
rimento dati di ben 64 kbps, con una ca¬ 
ratteristica peculiare: la velocità di colle- 
gamenteo è costante. Per di più assolu¬ 
tamente uguale nei due sensi. Come 


La famiglia di prodotti OfficeConnect di 3Com 


C on questi sistemi 3Com offre soluzioni di 
networking integrato che consente a piccole 
imprese di accedere ad Internet, condividere risor¬ 
se informatiche su una rete locale, e connettere 
utenti o postazioni remote. I prodotti OfficeCon¬ 
nect comprendono schede di rete, Hub e switch 
Ethernet, kit per il networking e print server 

Il prodotto in figura, OfficeConnect ISDN LAN 
Modem, integra in un'unico contenitore un hub 
Ethernet a 4 porte, un router IP, un terminal adap- 
ter ISDN e due porte analogiche al costo di 
923 000 lire IVA esclusa. Collegando altri hub 
Ethernet è possibile supportare fino a 25 diverse 
postazioni, che siano terminali o altri tipi di dispo¬ 
sitivi. Con OfficeConnect ISDN LAN Modem è 
possibile per tutti i computer dello stesso ufficio 
condividere un unico account presso un provider 
Internet, aumentando la sicurezza dell'ufficio attra¬ 
verso il mascheramento degli indirizzi IP delle 
macchine 



ISDN LAN Modem 



Sul pannello posteriore dell'Office Con- 
nect sono presenti, oltre al connettore 
di alimentazione e al pulsante di reset, 
anche due porte telefoniche, alle quali 
connettere normali telefoni, quattro con- 
nettoti Ethernet e la presa ISDN 


Per informazioni: 3Com Italia - Via 
Michelangelo Buonarroti, 1 - 20093 
Cotogno Monzese IMII - Tel. 
1678.794889 (numero verde) - 

Iwww drornTi 


112 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 














Modem 




Trust ISDN PCI 


r rust ISDN PCI è un adattatore ISDN ad alta velocità di tipo interno. Il software a corre¬ 
do RVS-COM consente di utilizarlo come fax e terminale dati e, sfruttandone le fun¬ 
zioni voice, anche come segreteria telefonica programmabile. Nella confezione sono pre¬ 
senti. oltre alla scheda anche un cavo ISDN e un manuale multilingua. Il modem gode di 
una garanzia di cinque anni. I requisiti mimmi richiesti sono un processore di classe Pen¬ 
tium, 16 megabyte di memoria, e 4 megabyte di spazio sull'hard disk. La scheda è disponi¬ 
bile a L. 99.000 IVA inclusa. 


collegarsi ad Internet con una velocità 
maggiore può quindi acquistare un di¬ 
spositivo ISDN e farsi installare una li¬ 
nea di questo tipo nella sua abitazione. 
Tra l'altro i costi di collegamento sono 
gli stessi delle connessioni telefoniche 
tradizionali, tranne che per il raddoppio 
del canone, giustificato dalla disponibi¬ 
lità di due linee telefoniche. Infatti chi 
utilizza una linea ISDN per connettersi a 
Internet può, contemporaneamente, ef¬ 
fettuare o ricevere una seconda chia¬ 
mata grazie alla presenza di una secon¬ 
da linea libera. 


ben saprete un modem V.90 è capace 
di ricevere dati ad una velocità di 52.000 
bps (ma per cause dipendenti dalla linea 
telefonica la velocità può essere inferio¬ 
re) mentre può trasmettere solamente a 
33.600 bps. Nel caso delTISDN invece 
la velocità sia in trasmissione che in ri¬ 
cezione è di 64 kbps costanti se si utiliz¬ 
za solo una linea, mentre è di ben 128 
kbps se vengono utilizzate entrambe le 
linee a disposizione (ma sono pochi i 
provider Internet che supportano questa 
funzione). Con l’ADSL la velocità di col- 
legamento con il provider è ancora più 
alta, ma in questo caso i vantaggi sono 
meno evidenti (è elevata infatti la velo¬ 
cità di collegamento con il provider, ma 
se ci si collega ad un sito lento la velo¬ 
cità di collegamento sarà quella imposta 
dal sistema più lento). 


ISDN per tutti 

Se fino a qualche tempo fa la solu¬ 
zioni diverse dalla RTC (Rete telefonica 


Per informazioni: 

Trust Hot Line - Tel 051.66.35.947 - 
Fax 051.66.35.847 - www. trust com 


Per gli uffici 

I piccoli uffici possono invece orien¬ 
tarsi sia verso connessioni di tipo ISDN 
che del nuovo tipo denominato ADSL 
senza per questo dover mettere a bud¬ 
get cifre considerevoli. Esistono infatti 
in commercio alcuni prodotti davvero 
interessanti che consentono ad una pic¬ 
cola azienda non solo di avere una con¬ 
nessione Internet ISDN, ma anche di 
gestire una piccola rete interna. Il di¬ 
spositivo della 3Com che 
vedete nelle foto è proprio 
uno di questi. E’ in grado in¬ 
fatti di gestire sia la connes¬ 
sione ISDN con il provider 
Internet, fornendo tra l'altro 
anche due uscite analogiche 
supplementari, sia di svolge¬ 
re la funzione di hub per una 
piccola LAN interna. Questo 
significa che con un solo di¬ 
spositivo, dal costo inferiore 
della somma router+hub, e 
con una maggiore facilità di 
configurazione (le imposta¬ 
zioni del sistema si modifi¬ 
cano infatti facilmente da 
uno dei computer collegati alla rete) si 
ha la possibilità di far navigare i propri 
dipendenti e collaboratori senza ulteriori 
problemi. 


Commutata), in pratica le linee telefoni¬ 
che normali, erano alla portata solo del¬ 
le aziende, ora anche i singoli utenti 
che si collegano da casa possono acce¬ 
dere a questa tecnologia, anche e so¬ 
prattutto per la facilità di reperimento di 
modem adatti e il crollo dei prezzi che 
questi dispositivi hanno subito. Oggi è 
facile acquistare adattatori ISDN interni, 
esterni ed anche USB, allo stesso prez¬ 
zo dei tradizionali modem analogici, e 
anzi, a volte ad un prezzo inferiore. La 
tecnologia totalmente digitale di questi 
adattatori (che è improprio chiamare 
modem in quanto non viene effettuata 
al loro interno alcuna modulazione di ti¬ 
po analogico) è infatti più semplice di 
quella mista analogico/digitale dei mo¬ 
dem tradizionali. Anche il singolo uten¬ 
te informatico, che ha la necessità di 


Conclusioni 

In questo speciale abbiamo voluto 
fornire una panoramica il più possibile 
esauriente riguardo alla connettività con 
modem di tipo tradizionale e ci auguria¬ 
mo naturalmente di aver messo in gra¬ 
do il lettore di operare le sue scelte al 
meglio. 

L'argomento Internet non si esauri¬ 
sce chiaramente qui, ma verrà portato 
avanti nei prossimi numeri con articoli e 
speciali che copriranno anche altri 
aspetti dell'argomento. «S 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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di Aldo Ascenti 



Compass ZEN 


Piccoli e leggeri o grandi e potenti, 
minimalisti nell'aspetto e nella compo¬ 
nentistica o vistosi e superaccessoria¬ 
ti, La scelta del notebook diventa sem¬ 
pre più una manifestazione dell'indole 
e dei gusti di ciascuno di noi, talvolta a 
scapito delle effettive necessità d'uti- 
lizzo. 

Un oggetto di desiderio da possede¬ 
re e da esibire con orgoglio, col rischio 
poi di sfruttarlo in non più di un paio di 
occasioni al mese, durante un viaggio 
di lavoro o come costoso sostituto 
dell’agenda cartacea, 

E’ pure vero che un portatile ben 
carrozzato è un'ottima alternativa ad 
un PC tradizionale, con indubbi vantag¬ 
gi per l'occupazione dello spazio dome¬ 
stico, Il difficile, in un mercato che si 


specializza sempre più, è trovare il 
punto di mezzo, ovvero l’oggetto che 
concilia tutte le esigenze, sommando 
ad un'estrema portabilità una dotazio¬ 
ne di tutto rispetto, senza far sentire la 
necessità di una stazione fissa o di una 
costosa docking station. 

La soluzione Compass a questo pro¬ 
blema si chiama Zen e, come la filoso¬ 
fia da cui prende il nome, fa dell'equili¬ 
brio il suo punto di forza, offrendo a 
meno di quattro milioni (IVA inclusa), 
una versatilità difficilmente eguagliabi¬ 
le, grazie alle robuste prestazioni del 
Celeron 366, ai 96 Mbyte di RAM e al¬ 
le memorie di massa estraibili che per¬ 
mettono di scegliere, di volta in volta, 
se portarsi dietro il floppy o il lettore 
CD-ROM 


Eleganza impeccabile 

L'impeccabile livrea grigio-argento 
dello Zen conferma il buon gusto e la 
perizia di Compass nel vestire i suoi 
prodotti. Meno largo di un foglio A4 e 
spesso circa 34 millimetri questo note¬ 
book non può essere annoverato tra gli 
ultra sottili ma mantiene un ingombro 
comunque inferiore alla maggior parte 
dei concorrenti nella medesima fascia 
di prezzo. La costruzione esterna è puli¬ 
ta e razionale, priva di inutili sporgenze 
e di arditi elementi estetici di dubbio gu¬ 
sto, con accostamenti cromatici davve¬ 
ro azzeccati che ne snelliscono ulterior¬ 
mente l'aspetto. La plastica del rivesti¬ 
mento è di buona qualità, abbastanza 
ruvida da garantire una presa sicura in 


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MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 










Compass Zen 


Compass Zen 


Produttore e distributore: 

Compass S.r.l. 

Via Marchesina. 46 

20090 Trezzano sul Naviglio IMI) 

Tel. 02/4459889 
i/vww,coinDassmoone.corr: 

Prezzi al pubblico (IVA esclusal 
Display TFT 12 1 ", CPU Celeron 366, 

32 Mbyte RAM. batteria Li-lon. HDD 6 Gbyte 
L 3 150.000 

Espansione SDRAM da 64 Mbyte L 215 000 


ogni occasione, e l'assemblaggio è ben 
realizzato, pur rivelando qualche scric¬ 
chiolio di troppo sui punti di giunzione. 
L'insieme della struttura è sufficiente- 
mente rigida, anche se si fa sentire la 
mancanza di un telaio in magnesio, tan¬ 
to che tenendo il portatile, con lo scher¬ 
mo sollevato, dall'angolo destro si può 
provocare un involontario sblocco del 
cassetto del CD-ROM a causa della 
flessione. Lo Zen pesa, con le batterie, 
meno di 3 chilogrammi, rendendo il tra¬ 
sporto molto agevole, grazie anche alla 
robusta borsa in similpelle fornita in do¬ 
tazione che occupa uno spazio poco su¬ 
periore al portatile stesso e permette di 
conservare in un'apposita tasca tutti gli 
accessori. 

Una volta aperto, il Compass Zen ri¬ 
vela un sottile display da 12,1 pollici in¬ 
serito nel coperchio in modo legger¬ 
mente asimmetrico; nel lato destro del¬ 
la cornice è immerso un piccolo mi¬ 
crofono, individuabile da una serie di fo- 
rellini. Il pulsante di accensione e quello 
di standby si trovano sotto la cerniera, 
in posizione sicura rispetto ad attivazioni 
accidentali, mentre un po' più a destra 
trovano posto i tre led di controllo delle 
funzioni della tastiera e un minuscolo 
pulsante che funge da scorciatoia per 
l'avvio del browser Web. Ai lati di questi 
comandi sono posizionati gli altoparlanti 
che, a dispetto delle piccole dimensioni, 
riveleranno discrete qualità acustiche e 
un accettabile livello di volume. La ta¬ 
stiera riprende i motivi cromatici dello 
Zen con una riuscita mescolanza di to¬ 
nalità di grigio e si presenta come uno 
strumento efficace grazie ai tasti full-si- 
ze e al corretto posizionamento dei co¬ 
mandi "di servizio". Unico neo l'ecces¬ 
siva flessibilità della base, che provoca 
sgradevoli oscillazioni durante la digita¬ 
zione. Valido ma non a prova di errore 
l'ampio touchpad, il cui moto rivela a 
tratti qualche imprecisione ma è suppor- 


Anche se non si tratta dì 
un ultra sottile, il Compass 
Zen mantiene dimensioni 
davvero contenute. 


tato da due pulsanti 
piuttosto ben calibra¬ 
ti. Sul bordo frontale 
trovano posto i led di 
accensione, di 
standby, di funziona¬ 
mento dell'hard disk 
e di carica delle bat¬ 
terie, che risultano 
ben visibili anche a 
coperchio abbassato. 



La dotazione 

Sul lato sinistro dello Zen si trovano 
l'ingresso dell'alimentazione, un singolo 
connettore USB, l'uscita per il modem 
integrato a 56K e due prese jack per 
l'input/output audio. Sigillato da un sup¬ 
porto plastico è visibile il vano che do¬ 
vrebbe ospitare un'uscita TV, che risul¬ 
ta purtroppo mancante anche se previ¬ 
sta dalle funzionalità della scheda grafi¬ 
ca. Questa limitazione, probabilmente 
dettata più da scelte di mercato che dal 
reale bisogno di contenere i costi, è as¬ 
sai frequente nei portatili di fascia bas¬ 
sa e media, rendendone di fatto molto 
più laborioso l'utilizzo quali strumenti 


per le presentazioni o anche solo per vi¬ 
sualizzare sul grande schermo della te¬ 
levisione di casa un archivio di fotogra¬ 
fie digitali. Sempre sul lato sinistro è vi¬ 
sibile uno slot PCMCIA di tipo I o II con 
CardBus e supporto per Zoomed Video, 
sormontato dalle due levette di sblocco 
dell'hard disk estraibile, soluzione, que¬ 
sta, che Compass ha ritenuto preferibi¬ 
le a un secondo ingresso per PC Card, 
di cui si potrebbe però sentire la man¬ 
canza qualora si desiderasse usare 
l'unico slot disponibile per collegare lo 
Zen alla rete aziendale. Altro piccolo di¬ 
fetto riguarda proprio il meccanismo di 
estrazione dell'hard disk, le cui levette 
di bloccaggio sono risultate, sull'esem- 



La tastiera è elegantissima, ben posizionata, ma oscilla troppo sotto le dita 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


115 
































Compass Zen 


II sistema di moduli in¬ 
tercambiabili è il modo 
migliore per portare con 
sé solo ciò che serve. 


Sullo Zen tutto è estrai¬ 
bile, anche II sottile 
hard disk da 6 giga 


buon livello di nitidezza. Gli aloni ai 
quattro angoli sono presenti ma decisa¬ 
mente poco marcati ed è buona anche 
la visibilità da angoli diversi da quello ot¬ 
timale, soprattutto se ci si sposta late¬ 
ralmente. Lo schermo è poco disturba¬ 
to anche se si esercita una certa pres¬ 
sione o torsione sul coperchio, mentre 
qualche oscillazione dei cristalli liquidi si 
nota toccandolo direttamente con le di¬ 
ta. Le risoluzioni utilizzabili sono 
800x600 con 16 o 24 bit colore oppure 
640x480 con una riduzione dell'area vi¬ 
sibile per la mancanza di un algoritmo 


piare in prova, troppo morbide e instabi¬ 
li in caso di contatto accidentale. La 
parte posteriore del notebook è invece 
dedicata alle porte seriale e parallela, 
all'uscita video, a una PS/2 e ad un con¬ 
nettore proprietario per collegare ester¬ 
namente il modulo CD-ROM o quello 
del floppy attraverso un corto cavetto 
fornito in dotazione Le porte non sono 
protette in alcun modo, ma sufficiente- 
mente incassate da non sporgere oltre 
lo spessore dello chàssis. Accanto a 
queste è visibile la piccola ventola di 
raffreddamento del processore, che 
non produce alcun rumore durante il 
funzionamento, C’è da dire che questo 
Compass è dotato di un ottimo sistema 
di dissipazione del calore, visto che la 
superficie si scalda in modo appena 
percettibile anche dopo diverse ore di 
funzionamento. 

Sul lato destro si trova il vano che 
può ospitare il CD-ROM 24x o il floppy 
disk drive prodotti da Mitsumi, entram¬ 
bi forniti. Ciascun modulo dispone inol¬ 
tre di una finestrella semitrasparente 
che consente la comunicazione a infra¬ 
rossi del trasmettitore visibile all'inter¬ 
no del vano. Il meccanismo di bloccag¬ 
gio dei dispositivi si trova sul fondo 
dell'apparecchio e si compone di una 
levetta con ritorno a molla e di una se¬ 
zione zigrinata sulla quale fare forza ver¬ 
so l'esterno. I moduli si estraggono con 
facilità e nel contempo rimangono sal¬ 
damente bloccati in posizione una volta 
inseriti. I contatti sono di tipo proprieta¬ 
rio e compatibili con il connettore posto 
sul retro dell'apparecchio, cosi da ren¬ 
dere comunque possibile un uso simul¬ 
taneo delle due periferiche. 

La configurazione hardware della 
macchina in prova è poco al di sotto 
della massima espandibilità dello Zen e 


Una curiosa funziona¬ 
lità dei driver della 
scheda grafica permet¬ 
te di ruotare di 90 o 
180 gradi l'immagine 
sul display, permetten¬ 
do di mostrare sullo 
schermo dello Zen un 
foglio poco piu piccolo 
dell'A4 e con analoghe 
proporzioni 


comprende la CPU Intel Celeron a 366 
MHz (che al bisogno può essere sosti¬ 
tuita con un più performante Pentium II 
a 400 MHz), una abbondante memoria 
da 96 Mbyte, il gruppo batterie agli ioni 
di litio, il display TFT da 12.1 pollici 
mosso da una scheda Silicon Motion 
LynxEM su AGP con 4 Mbyte di me¬ 
moria video e l'hard disk di produzione 
Hitachi con una capacità di 6 Gbyte II 
sistema operativo precaricato è Win¬ 
dows 98 e con lo Zen viene fornito un 


CD di utility e dri¬ 
ver e un manualet- 
to in inglese che 
descrive succinta¬ 
mente le principali caratteristiche del 
notebook e le precauzioni di utilizzo e 
l'alimentatore, grande come un pac¬ 
chetto di sigarette, che non ha rivelato 
tendenze al surriscaldamento 


La prova 


Non appena si accende, il display 
dello Zen mette in mostra livelli molto 
elevati di contrasto e luminosità e un 


116 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
















Compass Zen 


Sul retro, oltre alle comuni porte, è visibile un connettore proprietario per collegare esternamente il modu¬ 
lo floppy o quello CD-ROM 


di interpolazione. Questo fatto limita 
parecchio la fruibilità delle applicazioni 
che funzionano solo alle basse risolu¬ 
zioni, come vecchi giochi o strumenti 
grafici sotto MS-DOS. 

Su monitor esterno, invece, la risolu¬ 
zione può arrivare a 1024x768 con 16 
milioni di colori e la scheda grafica può 
funzionare in modalità dual display, ov¬ 
vero visualizzare contemporaneamente 
aree diverse del desktop sul TFT del 
portatile e sul video esterno. Altra ca¬ 
ratteristica interessante dei driver della 
Silicon Motion è la possibilità di ruotare 
di 90 o 180 gradi la visuale. L'utilità di 
questa funzione si vede solo nel caso si 
vogliano sfruttare le proporzioni dello 
schermo per visualizzare meglio un do¬ 
cumento memorizzato in formato A4, 
un po’ come avveniva qualche anno fa 
con i monitor di pagina usati per il desk¬ 
top publishing. Naturalmente per opera¬ 
re con lo Zen in questa modalità è ne¬ 


cessario dotarsi di un mouse e di una 
tastiera esterni, onde evitare improbabi¬ 
li contorsionismi. 

Quanto alla velocità, questa scheda 
non appare un mostro di performance 
ma è perfettamente adeguata all'uso 
con applicazioni SOHO e grafica bidi¬ 
mensionale, in compenso la ricchezza 
di funzionalità e la stabilità dei driver ne 
fanno uno strumento assai versatile 
che ben si adatta alle caratteristiche 
dello Zen. 

Le prestazioni generali della macchi¬ 
na soddisfano pienamente: il Celeron, 
spalleggiato dalla generosa quantità di 
RAM, è più che sufficiente per qualsiasi 
impiego sensato dello Zen e non si sen¬ 
te affatto il bisogno di una configurazio¬ 
ne basata sulla CPU più veloce. Il mo¬ 
dem supporta lo standard V90 e la 
scheda audio è una Master Riptide pro¬ 
dotta da Rockwell che genera un out¬ 
put di buona qualità e integra una wa- 


vetable software. L'hard disk Hitachi 
non è particolarmente veloce e neppu¬ 
re silenzioso, migliore la qualità del let¬ 
tore CD che non perde un colpo e non 
fa vibrare la scrivania mentre raggiunge 
la massima velocità di rotazione. 

Molto valida anche la scelta del BIOS 
Phoenix, aggiornabile ed in grado di 
supportare tutte le più recenti funziona¬ 
lità di gestione dell'hardware. 

Dulcis in fundo parliamo di autono¬ 
mia Alla batteria in dotazione, del tipo 
Li-lon, si accede dalla base del note¬ 
book, facendo scorrere i due fermi visi¬ 
bili sul frontale. 

Questo pacco batterie ha dimensioni 
generose e, nelle prove effettuate, è 
stato in grado di tenere in vita lo Zen, 
con display e hard disk sempre accesi, 
per quasi quattro ore, superando di 
gran lunga le possibilità di prodotti ben 
più costosi e rendendo questo Com¬ 
pass un compagno di viaggio davvero 
ideale. 

Se poi la RAM davvero non vi basta 
mai. sul fondo dello Zen. protetto da 
uno sportellino fermato con una vite, 
c'è uno slot di espansione che può es¬ 
sere utilizzato per portare la memoria 
complessiva a 160 Mbyte, sommando 
ai 32 Mbyte presenti sulla scheda ma¬ 
dre una SDRAM da 128 Mbyte, che 
Compass vende al modico prezzo di 
780.000 lire più IVA. 


Conclusioni 

Questo Compass è davvero uno 
strumento razionale, in grado di incon¬ 
trare i favori dell'assiduo viaggiatore 
che non vuole rinunciare a portarsi tutto 
dietro e di chi desidera un equilibrato si¬ 
stema SOHO con un tocco di raffinata 
eleganza in più. Con lo Zen si può scri¬ 
vere. archiviare, calcolare, studiare, na¬ 
vigare e fare quel tanto di fotoritocco e 
di musica che può divertire a livello do¬ 
mestico; non è il computer giusto, inve¬ 
ce. per gli appassionati dell'editing vi¬ 
deo, e di grafica tridimensionale, che si 
scontreranno con qualche limite nelle 
prestazioni della scheda grafica e 
dell'hard disk, del tutto giustificati dalla 
fascia di prezzo. 

Quanto al livello qualitativo, non si 
può negare che questo notebook è 
pensato con notevole cura e presenta 
soluzioni raffinate e originali, e proprio 
per questo non è esente da pecche, 
inevitabili quando si osa un po'. E' co¬ 
munque un ben piccolo prezzo per 
avere un prodotto intelligente che si 
farà notare soprattutto da chi ha buon 
gusto. 535 


Sorto il notebook si trova il vano baitene di grandi dimensioni, per garantire allo Zen un 'autonomia di circa 
4 ore. Sempre sul fondo trova posto, celato da uno sportellino, il connettore di espansione della RAM 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


117 








di Nero Berri 



Enface Laptop 

Pili 500 MHz DVD 15" 


Il secolo scorso, e mi scuserete se 
evito citazioni sul millennio ultimo tra¬ 
scorso sottraendomi cosi al tormento¬ 
ne, è senz’altro stato caratterizzato da 
un progresso tecnologico sfuggito un 
po' di mano ai propri artefici. 

Non staremo certo qui a richiamare 
fantasmi di Orwelliana memoria, né vi 
aspettereste di leggere su una rivista 
che parla d’informatica una critica alla 
tecnologia ed al progresso che ha porta¬ 
to nello spazio di un pugno la forza di un 
bufalo e la potenza di un centro di cal¬ 
colo. 

Questo progresso serve a soddisfare 
le necessità degli utenti, ma gli utenti 


non sono certo tutti uguali né hanno 
tutti le stesse necessità, sicché il mer¬ 
cato deve correre appresso ai desideri, 
prima ancora che ai bisogni, dei clienti 
visto che. ed in questo la storia recente 
dell'informatica insegna, non è stato an¬ 
cora possibile per nessuno far si che i 
potenziali clienti corrano appresso ai de¬ 
sideri ed alle economie di scala della 
produzione. 

Ne segue che lo stesso progresso 
che ha prodotto un telefono cellulare 
che sta due volte e mezza nel palmo di 
una mano ha permesso i computer pal¬ 
mari che sono stati un mezzo fallimento 
non avendo ancora una penetrazione 


nel mercato degna di nota. 

Non parliamo dei cellulari con un 
computer dentro, che hanno percentua¬ 
li vendite nell'ordine dello zerozerovir- 
gola. 

Oggi, dunque, che la miniaturizzazio¬ 
ne potrebbe fare miracoli, vediamo si si¬ 
stemi desktop divenire sempre più pic¬ 
coli e colorati, ma i portatili divenire 
sempre più grandi e pesanti; questo è 
un esempio di un costrutto, quello del¬ 
l’informatica di massa, che si ripiega su 
se stesso e produce degli apparenti 
controsensi. 

Se lo si rappresentasse su una curva 
saremmo al tacnodo. 


118 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 












Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15* 


Enface Laptop 

Produttore: 

Fnlace 

httpV/www Bufate. it 

Distributore: 

Syniech Sii 
Viale Treviso 13/0 
33170 Pordenone 
Tel 0434 513311 

Prezzo (IVA esclusa) 

L 6.800 000 



Sul lato sinistro sono presenti lo slot PCMCIA, la porta IrDA, le due connessioni USB e il Floppy. 



Sul retro, oltre alle connessioni classiche IPS2, porta parallela, polla seriale e uscita SVGAI, troviamo il con¬ 
nettore del modem e quello della scheda di rete, la presenza di quest'ullima rende immediatamente l'idea 
del target elevato per cui 6 destinato il prodotto. 


Vediamo allora nascere veri incom¬ 
presi (ed incomprensibili): autovetture 
che vanno a pile per una giornata e pos¬ 
sessori di portatili che dopo un paio d'o¬ 
re cercano una presa di corrente come 
drogati in crisi d'astinenza e bestem¬ 
miano agitati come i possessori di Oli¬ 
vetti MIO (qualcuno ricorderà) per non 
poter terminare un lavoro. 

Treni a lunga percorrenza sui quali 
non c'é una "duevventi" se non al ba¬ 
gno ed aerei sui quali i nostri amici a 
LCD non sono bene accetti. 

L'UE, che ha una moneta unica vir¬ 
tuale ma una costellazione di prese di 
corrente dalle forme le più fantasiose. 

Di questo passo avremo a breve dei 
portatili dei quali proveremo la maneg¬ 
gevolezza sulle ruote date in dotazione 
ovvero la stabilità sul muletto fornito a 
corredo, con la potenza di un'astronave 
ma del peso di un'utilitaria. 

Se mi consentite di parafrasare Bill 
Gates se le automobili avessero subito 

10 stesso progresso dei computer oggi 
avremmo vetture che fanno 100 km 
con sei litri e pesano una tonnellata e 
mezza, hanno tutto di serie e costano 
cinquanta milioni su strada. 

Appunto. 

11 cinema 

sul grande schermo 

Non è un invito a recarsi in una sala 
cinematografica, quanto un invito ad 
aprire lo schermo del portatile oggetto 
della nostra prova e restare incantati 
dalla sue dimensioni. 

Quindici pollici! 

Che cifra, per un oggetto che sta in 
una ventiquattr'ore rischiando in verità 
di riempirla di soli cristalli liquidi. Ad og¬ 
gi una caratteristica che pochi produt¬ 


tori (e tra questi ACER ed IBM ad 
esempio oltre la stessa Syntech) può 
vantare su un laptop. 

Se poi credete ad un certo marke¬ 
ting, secondo il quale uno schermo 
LCD ha una superficie visibile di 
uno/due pollici maggiore rispetto ad un 
CRT di pari dimensioni, immaginate di 
andarvene in giro con un sedici pollici e 
rotti e con tanto di DVD, caratteristi¬ 
che, ancora oggi a pannaggio dei soli 
desktop di fascia non certo economica. 

Se più che la novità vi preme la 
bontà dell'abbinamento, avete di che 
stare tranquilli come potenziali clienti 
ed orgogliosi come possessori di que¬ 
sta macchina: lo schermo ha una buo¬ 
na definizione che non peggiora in ma¬ 
niera troppo sgradevole se si abbassa 
la risoluzione sotto quella consigliata 
(1024*768), segno di una buona qualità 
costruttiva che viene confermata an¬ 
che dalla poca sensibilità dell'immagi¬ 
ne all'inclinazione rispetto a terra dello 
schermo ed alla angolazione dell'ango¬ 
lo di visuale. 

Essendo questo prodotto un 'visore' 
di titoli DVD per sua elezione, il fatto 
che due persone affiancate possano 
vedere l’immagine con buona qualità e 
senza risentire delle variabili appena 


elencate ci sembra davvero un'ottima 
cosa e lo sottrae a quell'uso limitata¬ 
mente individualistico cui certi portatili 
costringono il proprietario. 

Sufficiente in condizioni di luce nor¬ 
male la luminosità, non è possibile re¬ 
golare il contrasto, senza che questa li¬ 
mitazione influisca troppo sull'utilizzo 
della macchina: lo schermo tende ad 
essere troppo poco visibile in condizio¬ 
ni ambientali quali esposizione al sole 
od in ambienti esterni. Essendo que- 
st'ultima circostanza tutt'altro che im¬ 
possibile per l'uso che mediamente si 
fa di un portatile, una maggior intensità 
della retroilluminazione non guastereb¬ 
be. 

Del resto questa caratteristica (non 
ci sentiamo di definirlo proprio un difet¬ 
to) trova a nostro avviso una spiegazio¬ 
ne nel cercare il giusto compromesso 
tra ampiezza dell'area da illuminare (ri¬ 
cordiamo trattarsi di un quindici pollici) 
e la resa della batteria, e sembra esse¬ 
re quindi una limitazione imposta piut¬ 
tosto che una pecca dei materiali; ciò 
nonostante la durata della batteria (un 
paio d’ore e mezza con molta parsimo¬ 
nia di utilizzo) ci sembra un limite ta¬ 
gliato più sulla durata del film medio 
che non su applicazioni di produttività. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


119 


























La possibilità di accedere al processore 6 garantita da uno sportellino sulla sommità della tastiera 


Non abbiamo fatto una riunione in 
redazione per questa macchina, ma ne 
abbiamo discusso, e questo del coin- 


Wffk Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15" 


Fuori dagli sche(r)mi 


Del DVD nulla di notevole da segna¬ 
lare, salvo una buona silenziosi quan¬ 
do viene utilizzato per leggere titoli 
omonimi, ed un funzionamento curio¬ 
samente 'ruvido' quando gli si danno in 
pasto CD-Rom. 

Problemi non ne ha dati comunque 
in nessuno dei due utilizzi. 

Tre per cinquecento 
per centoventotto 

Il processore, ammettiamolo, non 
impressiona quasi più nessuno, abitua¬ 
ti come siamo e vederne raddoppiare 
la velocità e dimezzare il costo in tempi 
rapidi (anche troppo!). 

Ciò nonostante, notiamo che la mac¬ 
china in oggetto arriva con un Pentium 
III (’!!!" per i puristi) con un clock di tut¬ 
to rispetto in senso assoluto: 500 
MHz. Questa caratteristica viene con¬ 
divisa con pochissimi altri produttori e 
superata da nessuno. 

Nella configurazione da noi provata 
(con 128 MB di RAM) la macchina si 
pone di prepotenza ai vertici della cate¬ 
goria ed è perfino sovrabbondante in 
dotazione rispetto all'uso SOHO se I' 
associate con una delle applicazioni Of¬ 
fice, con un database per uso persona¬ 
le, con una connessione permanente 
in rete Ethernet e quindi degli usi che 
un tale collegamento prevede. 

Certo che tale dotazione sia un po' 
mortificata da Windows 98 dato insie¬ 
me alla macchina che, aspetto e fun- 


II lettore DVD è inseri¬ 
to in un cassetto rimo¬ 
vibile sul lato destro 
dell'apparecchio, men¬ 
tre sul frontale sono 
disponibili l'ingresso e 
l'uscita audio, protette 
da uno sportellino. 


Una scheda PC Card, un modem in¬ 
tegrato 56K V90 ed una scheda Ethe- 
net 10/100Mbit. 

Scheda audio Yamaha Sound Bla- 
ster Pro compliant dalle buone presta¬ 
zioni e la sempreverde ATI Rage Pro 
LT AGP con 8 MBytes di VRAM che ad 
un anno e mezzo dalla presentazione 
(allora non con bus AGP, d'accordo), e 
ad un annetto dalla commercializzazio¬ 
ne, con il suo ottimo supporto 2D. e 
l'aggiunta nel tempo di migliorate ca¬ 
ratteristiche 3D e supporto nativo per 
DVD con (de)codifica MPEG, costitui¬ 
sce per gran parte dei produttori una 
certezza e per gli utenti una tranquillità 
di compatibilità a 360° con le più dispa¬ 
rate applicazioni; il che. con una mac¬ 
china come questa che non impone li¬ 
miti di utilizzo non è affatto poco. Per 
la cronaca su un monitor esterno (ad 
esempio per vedere a 21" il vostro film 
digitale) la risoluzione arriva a 
1600x1200 punti, dunque più che suffi¬ 
ciente per un 16:9 visibile e con poco 
scarto. 

Favorevolissimo infine il parere sugli 
altoparlanti integrati che, con un volu¬ 
me ingombrato contenutissimo (come 
potete constatare anche dalla foto rela¬ 
tiva all'elettronica posta nelle vicinanze 
dello schermo) hanno una resa più che 
buona nella riproduzione video con 
buona profondità negli effetti 3D e una 
resa soddisfacente nella riproduzione 
audio anche laddove il genere musicale 
tenderebbe a mettere in crisi questo ti¬ 
po di casse con toni dalla genesi sinte¬ 
tica e battimento da febbre del sabato 
sera. 


10 GBytes di hard disk ce li aspetta¬ 
vamo e francamente la sorpresa non è 
stata tanto la dimensione del disco rigi¬ 
do quanto la parte libera; la macchina 
viene solo fornita solo con il sistema 
operativo (Windows 98 Second Edi- 
tion) e le utility delle periferiche, delle 
schede (come la PC Card) o delle fun¬ 
zionalità (come il DVD Player od il mir- 
roring dello schermo su monitor ester¬ 
no o su un televisore). 

Oltre al già citato lettore DVD, collo¬ 
cato in un slot e dunque rimovibile, tro¬ 
viamo il disco da 1.4 MByte. 


Dischi, schede 
e Rock'n'roll 


zionalità a parte condivide 
parti di codice con il 3.11, 
c'é da aspettarselo, e viene 
da immaginare questo ela¬ 
boratore alle prese con un 
sistema che ne sfrutti real¬ 
mente le potenzialità (Win- 
dowsNT o Windows 2000); 
lo scenario che immaginia¬ 
mo è più che confortante. 


120 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 







Dal fondo del notebook si accede al pacco batterie, mentre uno sportellino cela lo slot di espansione della 
memoria 


volgimento di più persone su di un og¬ 
getto non è certo un fatto comunissi¬ 
mo nei tempi stretti e tiranni di una re¬ 
dazione. 

Uno dei prodotti di tanto verbare è 
stata la struttura di questa recensione. 

Avrete notato infatti che l'articolo 
nel suo complesso è 'girato' rispetto a 
quello che normalmente vi aspettere¬ 
ste di leggere. La parte di descrizione 
secondo specifiche e funzionalità pre¬ 
cede quella del ’fly around' sull'aspet¬ 
to e l'ergonomia che seguirà a breve. 

Il motivo è che, un portatile con 
queste caratteristiche, difficilmente si 
affronta per l'aspetto estetico o per 
l'ergonomia, poiché ha un costo (ed 
un target) talmente tanto particolare, 
che si è preferito dare prima i parame¬ 
tri di riferimento e discriminazione e 
poi quelli soggettivi. 

Se vi servono le caratteristiche tec¬ 
niche di questa macchina, crediamo, vi 
interesserà poco sapere di che colore 
è il bottone di accensione e stand-by. 

Chiuso il portatile ha una forma piut¬ 
tosto piatta e larga, con l'evidente ca¬ 
ratteristica dello schermo che letteral¬ 
mente fuoriesce dalla pianta della 
macchina. 

Taluni e tra questi il sottoscritto, so¬ 
stengono che questo è indice di una 
ingegnerizzazione relativa e che proba¬ 
bilmente si sia utilizzata la scocca di 
un 14 pollici con le modifiche minime 
per ospitare il 15 e dunque senza cura¬ 
re la ristrutturazione di tutte le compo¬ 
nenti interne. L’altra fazione sosteneva 
che una forma improntata dal 15 
avrebbe dato una dimensione ed un 
peso eccessivi alla macchina senza be¬ 
nefici; probabilmente in un portatile 
ogni millimetro è prezioso, e questa 
forma permette il risparmio di svariati 


centimetri quadri, a tutto vantaggio 
dell'utente. 

Sul fianco sinistro troviamo, come 
già detto, il floppy col relativo tasto di 
espulsione; a seguire in senso orario 
due porte USB coperte da tappini in 
gomma. 

Vicinissimo a queste il ricetrasmit¬ 
tente per infrarossi; a questo proposi¬ 
to notiamo che le due porte USB sulla 
sinistra della macchina costringono i 
destrorsi (che sono la quasi totalità de¬ 
gli utenti) a far girare il filo delle even¬ 
tuali periferiche connesse intorno alla 
macchina (pensiamo a mouse o track- 
ball. ma anche a lettori dischi rimovibili 
esterni come ad esempio uno Zip) 
con la doppia conseguenza di circon¬ 
dare di fili la macchina e farli passare 
proprio di fronte al citato trasmettitore 
IR. 

Notate che questo discorso non 
perde un punto di validità se escludete 
dalla periferiche da connettere via 
USB i sistemi di puntamento, essendo 
i cavi per loro natura imballati in spire 
e dunque tendenzialmente disordinati 
durante l'uso 

Una serie di vuoti e pieni squadrati 
ci segnala la presenza dell'alloggia¬ 
mento per PC Card, il tasto di espul¬ 
sione della quale chiude la fiancata. 

Dietro gli sportelli sono in plastica 
dura ed hanno movimento libero, na¬ 
scondendo la porte video, stampante, 
seriale e composito. Le porte Ether¬ 
net, modem e PS/2 sono invece libere 
ed a vista. 

Sul fianco sinistro troviamo l'ingres¬ 
so per il cavo dell’alimentatore e cari- 
cabatterie e lo sportello del DVD che, 
azionato il tasto di espulsione, resta 
comunque sotto l'ingombro del bat¬ 
tente del monitor. Davanti, infine, uno 


Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15" 


sportello a scorrimento completa il 
campionario e nasconde le porte audio 
distante solo qualche centimetro da 
tre led con riporto sulla superficie del 
poggiapolsi. 

A macchina aperta da notare il rialzo 
che circonda l'incavo della trackpad 
PS/2 con i due tasti di grosse dimen¬ 
sioni, sostituibili dalla possibilità di 
emulare il click sinistro ed il seleziona 
e rilascia direttamente da software 
con la stessa trackpad. 

Buona la tastiera di dimensioni e 
corsa standard, con un feedback mor¬ 
bido ma non gommoso e che consen¬ 
te la battitura cieca senza affaticare, 
anche grazie all'abbondante spazio per 
i polsi 

Tra la tastiera ed il monitor le due 
casse, il tasto di accensione e stand- 
by (tenendolo per più di un secondo, 
stando al manuale PDF, ma al sotto- 
scritto provocava lo spegnimento for¬ 
zato del sistema e il seguente cazzia- 
tone dello Scandisk al riavvio) e cinque 
led circolari. 

Sopra e soprattutto sotto continui 
dislivelli, con gli alloggiamenti della 
batteria dei pulsanti di rilascio di que¬ 
sta e del drive ROM e per finire lo 
sportello di espansione della RAM te¬ 
nuto da una vite. 

Peso: circa tre chili e tre. Colore 
champagne scuro e tastiera bigrigio. 

Chiudendo un occhio 

Sebbene parte dei redattori sosten¬ 
gano che spesso il cliente non nota 
troppo l'aspetto di una macchina con 
queste caratteristiche tecniche, poiché 
la selezione dell'utenza viene fatta dal 
prezzo e dall'uso cui è destinato, voglia¬ 
te tenere comunque in considerazione 
l'impossibilità, vista la distribuzione di 
porte e connettori su tutto il volume, di 
una qualunque soluzione di docking per 
l’utilizzo stanziale 

Messe da parte le opinioni sull'este¬ 
tica, che magari non vi interessano, 
considerate che per 6 800 000 iva 
esclusa vi portate a casa la configura¬ 
zione in prova in questo articolo, cioè 
una macchina che ha il solo limite della 
durata della batteria e del peso non pro¬ 
prio piuma, ma con tutti i campi di utiliz¬ 
zo immaginabili e senza rinunciare a 
nulla se lo userete in sostituzione di un 
desk. Considerate, però che la macchi¬ 
na arriva con il solo sistema operativo e 
che plausibilmente un sistema pronto 
all'uso costerà qualche lira in più, una 
cifra certamente più che giustificabile 
ma non troppo concorrenziale. 5552 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


121 




di Franco Paiamaro 



Acer Veriton FP 


Auspicavamo da molto la disponibi¬ 
lità di macchine di nuova generazione, 
non dal punto di vista tecnologico, ma 
da quello ergonomico/funzionale. 

I personal computer "tradizionali", 
composti da un case, un monitor CRT e 
tastiera/mouse sono, a nostro avviso, 
superati, se considerati dal punto di vi¬ 
sta della loro morfologia funzionale e 
della finalità di utilizzo "personale". 

Difatti, gli innegabili vantaggi di un 
ampio minitower, come espandibili, 
accessibilità e versatilità di utilizzo, nel 
caso di chi non necessita di questi ulti¬ 
mi, sono annullati dagli svantaggi relati¬ 
vi alla maggiore difficoltà di installazio¬ 
ne, maggiore ingombro e limitata ergo¬ 
nomia di utilizzo. 

II design ormai è l'ultima frontiera per 


quanto riguarda i PC: per quanto possa¬ 
no diventare veloci, gli utenti sono sem¬ 
pre gli stessi e non c'è modo di aumen¬ 
tarne la velocità a livello di clock... 

Per questo, progettare nuove inter¬ 
facce, nuovi modi di comunicare ed in¬ 
teragire con il computer sta diventando 
fondamentale. 

Il modo con cui il computer si inter¬ 
faccia con l'utente è essenziale, anzi, 
persino come il PC si presenta al suo 
proprietario è importante, basta guarda¬ 
re all'approccio di Apple per compren¬ 
derlo. 

Il Macintosh Classic (derivato dalI’SE- 
30), come impostazione, è proprio quel¬ 
lo di cui stiamo parlando: certo, la diago¬ 
nale dello schermo, oltre ad essere in 
B/N e di tipo CRT, era troppo piccola e la 


potenza elaborativa e la capacità dei si¬ 
stemi di memorizzazione di massa era li¬ 
mitata rispetto ai 'fratelli' tradizionali del¬ 
lo stesso periodo, ma è la stessa idea al¬ 
la base deH’ìMac: ora che la tecnologia 
lo consente, è possibile avere tutte le 
caratteristiche ed i vantaggi di un PC tra¬ 
dizionale nel "package" all-in-one. 

Ecco, secondo noi la naturale evolu¬ 
zione del Personal Computer (proprio 
nel senso di "computer per uso perso¬ 
nale") è proprio questa, una macchina 
completamente entrocontenuta, di ri¬ 
dotte dimensioni (ma con ampio di¬ 
splay), con prestazioni e soluzioni tecni¬ 
che identiche ad un PC standard. 

Ben vengano iniziative di questo ge¬ 
nere: riprogettare il computer comporta 
rischi e costi elevati, ma mettendo in di- 


122 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 









Acer Veriton FP 


Acer Veriton FP 

PC Acuì Voriton FP, con display TFT da 16 
pollici, l ?8 Mbylo di RAM, disco ripido do 13 
Cibyln, lonoro CO ROM, Ethomot 10/100. ,iu 
dio 10 bit o VGA Ali imogrmi 

Produttore; 

Acni Computer 

Distributore 

WWW acor il 

Tol. 039/684? I 
Pretto UVA oscillarli 

1.6.900 000 t-IVA 


scussione il rapporto tra macchina e 
utente si possono ottenere risultati di 
rilievo e grande successo commerciale, 
come è già avvenuto per Apple con 
l'iMac. 

Il computer in prova è l'Acer Veriton 
FP, dove FP sta per "fiat panel": Acer 
ha fatto tesoro dell'esperienza di Apple 
e propone un PC altamente innovativo 
e totalmente rispondente alle specifi¬ 
che di cui sopra; Pili a 500 MHz, 128 
Mbyte di RAM, disco da 13 Gbyte e let¬ 
tore CD-ROM integrato: sono le carat¬ 
teristiche di un PC desktop di fascia 
medio-alta. 


Apriamo Timballo 

Il nome con cui Acer ha battezzato la 
sua macchina, ma è la nostra opinione 
soggettiva e personale, è abbastanza 
opinabile: Veriton sembra il nome di un 
medicinale! Ma ben si presta, visti gli 
innegabili vantaggi della configurazione, 
che consentiranno agli utenti meno 
esperti di evitare molti mal di testa... 

Lo scatolone è relativamente picco¬ 
lo, quasi l'imballo di un PC portatile; ed 
in effetti le dimensioni del Veriton non 
sono nemmeno paragonabili a quelle di 
un personal tradizionale. 

Gli accessori in dotazione sono po¬ 
chi; tastiera e mouse, cavo di alimenta¬ 
zione e documentazione, più il CD di ri¬ 
pristino. 

La macchina è facilmente collocabile 
in qualsiasi ambiente, oltre ad essere 
poco ingombrante (anche visivamen¬ 
te!). 

L'estetica risulta molto piacevole: 
dominato dall'ampio display piatto TFT, 
il frontale è sobrio ed elegante, con tut¬ 
ti i controlli e le memorie di massa ri¬ 
movibili facilmente accessibili. 

Nell'insieme, l'impatto visivo è quel¬ 
lo di una macchina professionale e ad 



Il lato sinistro della macchina; si noti l'estrema com- 
pattezta dell'Insieme, le dimensioni consentono il 
posizionamento del Veriton in qualsiasi ambiente. 
Su questo lato sono presenti diverse prese e con¬ 
nettori; partendo dall'alto, il connettore di alimenta¬ 
zione e l'interruttore principale, lo sportello Icomple¬ 
tamente asportabileI del vano di espansione PCI e 
di accesso all'uscita VGA esterna e il gruppo di con¬ 
nessioni standard (seriali, parallela, MIDI/Joystick e 
I/O audioI. Il volume e la luminosità del display TFT 
sono impostabili tramite le due rotelline poste vici¬ 
no alla cornice dello stesso display 


alta tecnologia. 

Chi utilizza normalmente un PDA, un 
telefono cellulare o un portatile provvi¬ 
sti di porta ad infrarossi troverà utilissi- 



II Veriton con collegato (via porta IRI uno Psìon 
Serie 5. 



Lato destro, con le due porte USB e i due connet¬ 
tori PS/2 per tastiera e monitor; come per i con¬ 
nettori sull'altro lato, tutte le pone sono contraddi¬ 
stinte da diversi colori 

ma la porta FIR convenientemente si¬ 
stemata proprio sul bordo inferiore del 
frontale, ad un'altezza ottimale per la 
comunicazione con il proprio "mobile". 

Il Veriton è installabile in circa tre mi¬ 
nuti: posizionata la macchina sulla scri¬ 
vania, basta collegare il cavo di alimen¬ 
tazione, la tastiera e il mouse e spinge¬ 
re il tasto di accensione. 


La configurazione 

Il Veriton arrivato in redazione è dota¬ 
to di ben 128 Mbyte di SDRAM, un ca¬ 
piente disco rigido da 13 Gbyte (di pro¬ 
duzione Quantum), un lettore CD-ROM 
(del tipo normalmente utilizzato sui PC 
portatili) di produzione Matsushita e un 
drive floppy da 3,5 pollici a basso profi¬ 
lo (come il CD-ROM, per uso "mobi¬ 
le"). 

L'acceleratore grafico implementato 
è un Ati LT Pro AGP, con otto Mbyte di 
RAM; l'interfaccia Audio stereo a 16 bit 
è basata su chip ESS Solo. 

Le comunicazioni con la LAN azien¬ 
dale sono assicurate da una interfaccia 
Ethernet 10/100 BaseT/Base TX inte¬ 
grata, basata su chip 82558 Intel, con 
funzionalità Wake-on-lan. 


Tecnologia utilizzata 

Aprire la macchina non è assoluta- 
mente alla portata dell'utente medio. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


123 




























Acer Verilon FP 



Particolare dei drive a 
media removibile acces¬ 
sibili sul frontale un let¬ 
tore CD-ROM ed un dri¬ 
ve floppy, entrambi di 
derivazione "mobile" 


Particolare dei minuscoli 
altoparlanti, di discreta 
potenza e qualità, consi¬ 
derate le dimensioni 



E’ necessario togliere sei viti dal re¬ 
tro della macchina, asportare (con diffi¬ 
coltà) il pannello posteriore in plastica e 
successivamente togliere la schermatu¬ 
ra in metallo, svitando altre sette viti. 


A questo punto è possibile accedere 
ai componenti interni; sostituire ed ag¬ 
giornare la memoria e il processore è 
relativamente semplice, come pure ag¬ 
giungere una scheda PCI sull'unico slot 


utilizzabile. 

La scheda madre sfrutta una "riser 
card" per offrire due slot PCI, ma solo 
uno è meccanicamente accessibile; si 
tratta di una scelta del costruttore. 

Diventa complesso aggiornare il di¬ 
sco rigido o il lettore CD-ROM, montati 
su slitte comunque difficili da estrarre, 
a causa dei molti cavi da scollegare e 
delle viti da smontare. 

Si tratta di una macchina pensata ap¬ 
positamente per NON essere aperta 
dall'utente, esattamente come un PC 
portatile. Nulla da dire sulla qualità co¬ 
struttiva, ma un appunto potrebbe es¬ 
sere fatto all’ingegnerizzazione, alla di¬ 
sposizione dei componenti e alla filatu¬ 
ra, un poco disordinati. 

La qualità degli stampi e della plasti¬ 
ca è veramente ottima; solo il pannello 
di plastica frontale è leggermente 
deformato e purtroppo preme legger¬ 
mente sul bordo del display TFT crean¬ 
do una "onda" di decolorazione sulla 
schermata. 

La tecnologia ed i componenti utiliz¬ 
zati, a parte poche eccezioni, sono as¬ 
solutamente standard; il disco rigido è 
da 3,5 pollici (un Quantum Fireball CX), 
la memoria è una DIMM standard 
PCI00, il processore è un normalissimo 
Intel Pentium III su Slot 1. Molto inte¬ 
ressante la scheda madre, molto simile 
a quelle utilizzate sui PC desktop con 
dimensioni "booksize"; anche l'alimen¬ 
tatore è basato su di uno standard indu¬ 
striale. 

La M/B ha due slot DIMM standard, 
per cui è possibile installare fino a 512 
Mbyte di RAM (usando DIMM da 256 
Mbyte) ed è basata su chipset Intel BX. 


Impressioni d’uso 

Le prestazioni numeriche non sono 
da primato, soprattutto dal punto di vi- 

MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



La macchina aperta, senza la schermatura in alluminio, al centro campeggia l'alimentatore, con a fianco la 
grossa Ima silenziosaI ventola di raffreddamento ausiharia del processore, visibile in alto a sinistra. 

Sopra a Questo, i due slot DIMM per la memoria di sistema 

124 



















Acer Veriton FP 


Particolare della sezio¬ 
ne memorie di massa 
sia il lettore CD-ROM, 
sia il drive floppy, sono 
montati su slitte rimo¬ 
vibili, mentre il disco ri¬ 
gido è montato trasver¬ 
salmente rispetto alla 
macchina. L'aggiorna¬ 
mento e la sostituzione 
di qualsiasi componen¬ 
te non é certo alla por¬ 
tata dell'utente medio. 


diante pari a quella di un altoparlantino 
da un pollice e mezzo di diametro. 


Conclusioni 


Un personal computer notevole e se 
non fosse per il prezzo, certamente non 
alla portata dei più, sarebbe il PC ideale, 
e non solo per chi ha problemi di spazio. 

E' da sottolineare che la destinazione 
d'utilizzo di questa macchina, inequivo¬ 
cabilmente una workstation di produtti¬ 


sta del sottoassieme grafico: solo 1355 
3Dmarks (anche se dal punto di vista 
CPU il valore di 7662 3Dmark è di pri¬ 
mo piano e superiore alla media dei 
Pentium III 500 MHz). 

In realtà la velocità dell'adattatore 
grafico è buona per gli usi per cui il Ve¬ 
riton è stato progettato; in 2D, infatti, 
possiamo fare addirittura del discreto 
fotoritocco, stante anche l'eccellente 
qualità del segnale video e dell'eccezio¬ 
nale qualità e definizione del pannello 
TFT da 15 pollici (equivalente ad un 
CRT da 17"). 

La possibilità di pilotare un secondo 
monitor si rivela marginalmente utile, 
viste le non eccelse prestazioni della 
scheda Ati integrata. 

Il sistema operativo precaricato è 
Windows 98 SE; è anche installata una 
serie molto utile di tool. 

Spettacolare TimeMachine, che con¬ 
sente di riportare "indietro nel tempo" 
la configurazione della macchina, ba¬ 
sandosi sulla data (se il PC funzionava 


Particolare della scheda madre, con in evidenza il chip di interfaccia grafica, di produzione Ali, e relativa 
memoria; a destra di quest'ultima, la ROM con il BIOS e il connettore VGA esterno II connettore sul bor 
do superiore della M/B è il collegamento VGA al pannello TFT 


perfettamente una settimana fa, e ora 
ho installato un programma malfunzio- 
nante oppure per qualche motivo qual¬ 
cosa nel registro impedisce il corretto 
funzionamento del PC, basta "riportare 
indietro nel tempo” la configurazione.., 
et voilà! Non ci sono più problemi). 

Il disco rigido è velocissimo e silen¬ 
zioso. il bootstrap si esegue in una 
manciata di secondi. 

Le applicazioni da ufficio girano sen¬ 
za alcun problema, tutto scorre fluida¬ 
mente senza impuntamenti; peccato 
per la lentezza in 3D dell'acceleratore 
video: stante l'eccellente qualità del 
pannello TFT integrato e la potenza del¬ 
la CPU, sarebbe stato possibile anche 
giocare proficuamente a Quake... 

Il pannello TFT è veramente ottimo, 
la visibilità è eccellente da qualsiasi an¬ 
golazione; la luminosità è parecchio 
maggiore rispetto ad un CRT, cosi co¬ 


me il contrasto e la definizione. 

La risoluzione del pannello è di 1024 
per 768, ed è possibile impostarla a 
800 per 600 con risultati ottimi (la qua¬ 
lità della circuitazione Antialiasing è pa¬ 
ragonabile ad un prescaler professiona¬ 
le). 

Il pannello (o meglio, tutto il compu¬ 
ter) è facilmente inclinabile, per ottenere 
la migliore angolazione rispetto alla vi¬ 
suale dell’utente; la luminosità è facil¬ 
mente variabile tramite la rotellina posta 
sul lato sinistro del mobile. 

Eccellente la tastiera, con un feed¬ 
back dei tasti veramente ottimo, una 
corsa perfetta e una buona ergonomia, 
aiutata dal supporto per i polsi rimovibile. 

La qualità audio è appena decente, 
anche se il volume di ascolto può esse¬ 
re impostato a livelli sorprendenti; d’al¬ 
tronde non ci si può aspettare di più da 
microdiffuson ovali con superficie ra- 


vità personale di fascia alta, non è certo 
casalinga! 

La presenza di una interfaccia di rete 
e le caratteristiche tecniche (soprattut¬ 
to ergonomiche) di questo computer lo 
rendono ideale come PC per uso azien¬ 
dale (una versione di questa macchina 
è stata specificamente studiata per uso 
bancario). 

L'utilizzo operativo del Veriton è ri¬ 
sultato molto soddisfacente, il display 
TFT non è assolutamente stancante e 
consente sessioni di lavoro prolungate 
senza le tipiche conseguenze di stan¬ 
chezza agli occhi e mal di testa, di nor¬ 
ma avvertite con i CRT. 

L'ergonomia e il design non sono 
inediti, ma sono comunque molto ben 
studiati: il PC proposto da Acer si rivela 
un oggetto innovativo e contempora¬ 
neamente "usabile". 

KB 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


125 









di Raffaello De Masi 



Ipse Dixit e Factotum 2000 

Tutto per la bella scrittura 


Seconda metà degli anni cinquanta, 
scuola media "E Cocchia" di Avellino, 
A distanza di quarant'anni e più, con¬ 
fesso ancora di ignorare chi fosse co¬ 
stui; un patriota, un pensatore, un uo¬ 
mo di chiesa? chissàl La nostra scuola 
in concreto non esisteva, o meglio esi¬ 
steva sulla carta; la presidenza e una 
sezione erano ospitate caritatevolmen¬ 
te dal Liceo Scientifico, il resto era 
sparso per appartamenti e localom si¬ 
mili a stamberghe, qua e là nella città, 
altro che aule ergonomiche e normati¬ 
ve ISO di oggi 

Ho peregrinato, in tre anni, per non 
meno di cinque sedi, tra cui anche una 


vecchia sede dell'ECA che. a mezzo¬ 
giorno, cucinava un piatto caldo per i 
poveri, e allora l'odore di cucinato che 
si spandeva per le classi ci pareva qua¬ 
si un privilegio che a noi non spettava, 
rei di chissà quale peccato. 

Il mio professore di latino. Nazario 
Sauro, conscio del nome che portava e 
non potendo più essere chiamato a di¬ 
fendere terre irredente contro gli au¬ 
striaci. ci esortava giornalmente a colti¬ 
vare la purezza della lingua italiana. 

Una parola sfuggita in dialetto era 
per lui quasi una bestemmia, un errore 
di sintassi era peggio di un'offesa per¬ 
sonale! E usava continuamente ricor¬ 


dare che la lingua fioriva attraverso i 
detti di persone illustri, attraverso gli 
aforismi capaci di condensare un con¬ 
cetto in due parole 

Le sue spiegazioni, lo ricordo anco¬ 
ra, erano un florilegio di citazioni in ita¬ 
liano e latino: "Lupum auribus tene¬ 
re!". "Omnes vulnerant, ultima necat" 
a proposito delle ore, "Si acum, credo, 
quereres, acum invemesses", per inci¬ 
tarci a essere pazienti nel perseguire 
gli scopi, o "Tantae moris erit Roma- 
nan condere gentem", quando si ren¬ 
deva conto che il grande impegno che 
metteva nel guidarci sulla strada del 
sapere trovava, dall'altra parte, scarso 


126 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 
















Ipse Dixit e Factotum 2000 


Ipse Dixit 2000 

Factotum 2000 

Expert System s.r 1 

Strada Scaglia Est, 134 

Modena 

tei 059/358610 

littp'//www.exper!sy»tem.it 


Preai: IVA compresa 


Ipse Dixit 2000 

L 99.000 

Factotum 2000 

L 99 000 


terreno fertile. 

Oggi, a distanza di tanti anni, ho 
passato una mattina domenicale a sfo¬ 
gliare i programmi di cui parliamo in 
questa prova; è stato un tuffo nel pas¬ 
sato, un ricordo del "temporis acti" 
che mi ha riportato tra i banchi di scuo¬ 
la. Del professore Sauro ho perso ogni 
traccia, eppure, in questa uggiosa e 
nevosa mattinata di metà febbraio, me 
lo sono ritrovato accanto, a corregger¬ 
mi benevolmente, come sempre, sulla 
cadenza di un esametro o di un pirric- 
chio, o a ricordarmi che i vocaboli neu¬ 
tri, al plurale, vogliono la terza persona 
singolare. 


Ipse Dixit 2000 
(alias, versione 2.0) 
Per non rimanere mai 
senza parole 


Il primo dei pacchetti analizzati ci 
aiuterà, come recita la pubblicità, a so¬ 
stenere le nostre ragioni con l'aiuto di 
qualche celebrità. Ipse Dixit, da poco 
disponibile nella versione 2000, forni¬ 


ira finestra principale di 
Ipse Dixit. con l'elenco 
degli aforismi ordinati 
per autore. 


Le sentente e I detti or¬ 
dinati per argomento; la 
frase giusta a portata di 
mano 




sce una rassegna completa di frasi ce¬ 
lebri, anonime o pronunciate da perso¬ 
naggi famosi. 

Citazioni, aforismi, motti, proverbi, 
in cui giocano in campo aperto allitte¬ 
razioni, paronomastici, ossimori ed al¬ 
tre pregevoli e curiose forme di figure 


retoriche, sono riu¬ 
nite in una raccolta 
di oltre 16.000 ri¬ 
ferimenti, che pos¬ 
sono essere con¬ 
sultati direttamen¬ 
te on-line, e recu¬ 
perati direttamen¬ 
te dal programma 
preferito di video¬ 
scrittura. 

In certe occa¬ 
sioni una frase 
adatta permette di 
chiudere un di¬ 
scorso in maniera 
completa e più fa¬ 
cile da ricordare. 
Giusto per rimane¬ 
re in tema, ricor¬ 
diamo una massi¬ 
ma di R.W.Emerson: "per necessità, 
per naturale propensione o per il pia¬ 
cere di farlo, tutti citiamo!", E con un 
dizionario-elenco di tante referenze, 
Ipse Dixit è una delle raccolte piu ric¬ 
che esistenti. La ricerca avviene nella 
maniera più classica; le sentenze e i 



Nuovi autori e nuovi aforismi di un autore già presente si inseriscono in un momento; è possibile pubblicarli anche su Web, per renderli di pubblico dominio 
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 127 






































































Ipse Dixit e Factotum 2000 




E ' possibile indicare al programma di visualizzarci un aforisma diverso ogni volta che si accende la macchina od ogni giorno, in fondo la cosa ci aiuta a rendere me¬ 
no pesante la giornata 




Ipse Dixit si può inter¬ 
facciare direttamente 
con Word, nelle varie 
versioni, qui la finestra 
per "agganciarlo “ a 
Word 2000 


Lo spiashscreen di Fac¬ 
totum 2000 


motti possono essere indicizzati per 
autore, argomento, per una o più paro¬ 
le chiave. Le frasi recuperate da que¬ 
sto enorme database possono essere 
selezionate e incollate nel nostro do¬ 
cumento. 

E, usando Word, la cosa diviene an¬ 
cora più semplice, visto che basta sce¬ 
gliere la parola del testo e chiedere 
l'elenco delle citazioni collegate a quel 
termine 

Particolare divertente, se durante 
l'installazione si sceglie di attivare la 
funzione "Aforisma del giorno" (fun¬ 
zione peraltro attivabile e disinseribile 
anche dal programma), ad ogni avvio 
di Windows verrà visualizzata una sen¬ 
tenza selezionata a caso dal database 
di Ipse Dixit 2000: il tutto per il piacere 
di cominciare una sessione di lavoro o 
una giornata con un sorriso sulle lab¬ 
bra o un momento di riflessione. 

Ipse Dixit permette anche di creare 
un elenco personale di aforismi di au¬ 
tori preferiti, di escludere certi tipi di 
sentenze, di evitare di raggiungere 
certi autori Si possono inserire nuovi 
detti, e la stessa interfaccia del pro¬ 
gramma è personalizzabile secondo i 
gusti dell'utente stesso. 

Il comando fondamentale su cui si 
basa l'uso del programma è "Trova" 
(CTRL-F) che richiama una finestra di 


Factotum 2000 integra¬ 
to nella finestra di Word 
2000: si tratta di una 
barra Isulla smsitral po¬ 
co fastidiosa e facile da 
raggiungere 


“£T,S- 




testo con un campo in cui inserire la o 
le parole desiderate. E' questa la for¬ 
ma più semplice di ricerca, ma si può 
passare al gradino superiore selezio¬ 
nando la Ricerca Avanzata (CTRL-G) 
che, oltre al semplice seme rappresen¬ 
tato dalle parole perseguite, può avvia¬ 
re una ricerca basata sull'autore, sul 
periodo storico (si 
può lasciare al pro¬ 
gramma la selezio¬ 
ne dell'intervallo o 
indicare con la pre¬ 
cisione di un anno 
solare l'intervallo 
di indagine), 
sull'argomento 
Nella stringa di ri¬ 
cerca si possono 
inserire caratteri 
jolly od operatori 
booeliam (AND, 
OR e NOT, combi¬ 
nabili insieme).La 
maggior parte del¬ 
le ricerche effet¬ 
tuabili attraverso 
questo tipo di fine¬ 
stra è altresì rag¬ 
giungibile seguen¬ 
do un menu ad 
hoc. 

Particolarmente 
ben curata è la se¬ 
zione di inserimen¬ 
to; anche qui si 
può agire in diversi 
modi. Si può ag¬ 
giungere una afori¬ 
sma a un autore 
già presente nel 
database, o creare 
una nuova entry. 
In ambedue i casi 
ci verrà offerta una 
finestra che rias¬ 
sumerà le genera¬ 
lità dell'autore (no- 


128 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 































































Ipse Dixit e Factotum 2000 




me, periodo di vita, data di nascita, na¬ 
zionalità, professione od occupazione), 
e un campo in cui inserire la frase. 
Inoltre, è possibile aprire una ulteriore 
finestra che permette di conservare un 
collegamento ipertestuale a una pagi¬ 
na Internet (relativa, magari all'autore 
selezionato e che rimanda a un 
più ampio archivio WWW da 


installa una barra verticale in Word, con 
una serie di pulsanti relativi a tutte le 
forme operative presenti nel program¬ 
ma. Tanto per inizia¬ 
re da qualche parte. 

500.000 parole per 




Mattai» 'lineaLarr 

lai. 

Riguardo all'aforisma mo¬ 
strato all’avvio, si può sceglie¬ 
re tra quello del giorno (viene 
mostrato lo stesso detto an¬ 
che se si riavvia Windows più 
volte in una giornata) o quello 
casuale a ogni riavvio. 


S-Kkce 


\tavhil» ftnrota 
»uAc. 

Ftmauu* nii«dUt- 
pufee 

) *nuMiuk Hw»* 


Nella stessa sezione si può 
impostare Ipse Dixit come screen sa¬ 
ver, e in quella delle opzioni permette¬ 
re un aggiornamento del database via 
Internet; in questo caso è anche pos¬ 
sibile immettere nella banca dati di 
Expert System le proprie citazioni, che 
diverranno di dominio comune al suc¬ 
cessivo aggiornamento della banca 
dati. 


Factotum 2000 
La pagina bianca si 
riempie con Factotum 

State scrivendo il vostro bell'artico¬ 
lo, la vostra relazione, la vostra lettera 
e vi sorge qualche dubbio su come si 
scrive il passato remoto di un verbo o il 
femminile di un sostantivo? Vi rendete 
conto che quel che avete scritto, an¬ 
corché esatto, è grigio e privo di tem¬ 
peramento? 

Volete essere sicuri che il vostro 
rendiconto sia facilmente comprensibi¬ 
le e facile da interpretare, avete letto 
da qualche parte la parola accrocheur e 
non sapete cosa significa? Factotum fa 
per voi, è il segretario, paziente e na¬ 
scosto, che vi toglie dall'Impaccio, vi 
arricchisce il dizionario, vi evita errori 
imbarazzanti! 

Factotum non è un programma 
stand-alone, ma è una utility che si inte¬ 
gra in Microsoft Word arricchendolo di 
utili strumenti e di infinite informazioni 
da usare mentre si scrive. Al primo 
dubbio si clicca un tasto e la risposta è 
pronta, sovente spesso adattata anche 
al senso del documento su cui si sta la¬ 
vorando. Oggi nella sua nuova versione 
2000 questo pacchetto offre, inoltre, 
numerose novità. 

Una volta installato, Factotum 2000 


Sinonimi e coniran. anche m cascata, conoiugatore dei verbi tcon indicanone 
dell'ausiliare), femminili e plurali difficili o irregolari, parole straniere, sigle e 
acronimi, tutto è a portai di mano per evitare imbarazzo e perdita di tempo 


dire tutto e il contrario di tutto sono 
un bel biglietto da visita! Factotum 
incorpora un dizionario dei sinonimi 
e dei contrari potente e raffinato, 
sempre in linea, attento a ricono¬ 
scere le forme linguistiche, e in gra¬ 
do di suggerire sostituti concordati 
con la parola di partenza (è possibile 
anche aggiungere vocaboli e sinoni¬ 
mi nuovi) 

Una nuova caratteristica di que¬ 
sta versione, definita Schede Prati¬ 
che, raccoglie tutte le informazioni 
e i suggerimenti sulla punteggiatura 
corretta ed essenziale nella scrittura 
di tutti i giorni. Il contenuto di que¬ 
sto vero e proprio vademecum del 
prosare italiano è organizzato in 
schede d'uso compatte, assoluta- 
mente esaurienti riguardo all’argo¬ 
mento, gli argomenti affrontati spa¬ 
ziano dall'uso della punteggiatura e 
delle maiuscole a un elenco com¬ 
pleto delle regole e delle eccezioni 
che caratterizzano le forme femmi¬ 
nili e plurali delle parole italiane, dal¬ 
le parole che si possono elidere e 
troncare a come sillabare corretta- 
mente una parola, e così via. 

Come è il femminile della parola 
"difensore"? come è il congiuntivo 
imperfetto di nuocere? Grazie al 
comugatore di verbi. Factotum for¬ 
nisce immediatamente la forma 
verbale giusta desiderata 

Con in piu il vantaggio di cambia¬ 
re il tempo del verbo digitato sele¬ 
zionandolo dalle coniugazioni della 
lista. La nostra lingua è piena di pa¬ 
role difficili, in particolare di forme 
femminili o plurali, insolite o irrego¬ 
lari. E che seccatura aprire un libro 
o sfogliare un vocabolario per cer- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


129 











































































Ipse Dixit e Factotum 2000 





care il femminile di 'giudice' o il plurale 
di 'pneumologo'l Nessun problema, 
Factotum ci mette a disposizione tutto 
quel che ci serve e coniuga, per noi, 
verbi e parole, trasformando anche i si¬ 
nonimi. 

Ho pranzato "a la carte, a la belle 
étoile, à bout de soufflé" ; chissà se ho 
scritto bene! Niente paura, chiamiamo 
l'assistente "Parole straniere d'uso 


l'interessante indice di 
leggibilità di un docu¬ 
mento. chissà come 
scopriremo sarà la no¬ 
stra prosa La lista di 
distribuzione delle pa¬ 
role ci la anche scopri¬ 
re come ampio e distri¬ 
buito ó il nostro voca¬ 
bolario 


Il processo di sintesi automatica, capace di selezionare dal documento le Itasi 
più significative e di redigere un sunto I risultati non possono che essere ap¬ 
prossimativi e, comunque, abbisognevoh di aggiustaggio 


corrente e sapre¬ 
mo immediata¬ 
mente l’ortografia 
della frase. Cosa 
vuol dire essere 
iscritto alla F.I.D.A.L.? Sono stato invi¬ 
tato a un incontro all'l N.F.N. e non so 
se presentarmi in abito da sera, visto 
che ignoro perfino 


Una opzione interessante di questo 
prodotto consente di eseguire una rapi¬ 
da sintesi del testo, con veri e propri 
riassunti di cui, a priori, si può stabilire 
la lunghezza desiderata. Ancora, Facto¬ 
tum rilegge per noi il testo e ci dice se 
il nostro stile o semplicemente quel 
che abbiamo scritto è accattivante, leg- 


di che si tratta? 
Niente paura, la fi¬ 
nestra "Abbrevia¬ 
zioni e sigle" vi 
svelerà il criptico 
significato di que¬ 
sti acronimi. E non 
basta! 


Parole ripetute, ricerca 
delle forme, aggancio a 
Ipse Dixit completano 
l'elenco dei tool presenti 
nel pacchetto 





130 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
















































































Ipse Dixit e Factotum 2000 


5ch0do pr.it u h»? 


L’alfabeto 

Ogni lingua fi compone di suoni (fsnr mi) rappresentali nella scritture da precisi segni grafici, 
le lettere dell'elfebeto. L'alfabeto italiano è costituito da 21 lettere, che si possono scrivere 
in maiuscolo o in minuscolo 

aA, bB. cC. dD, eF. fF. gG, hH. il, IL, mM. nN, oO, pP, ,Q. rR. sS. tT, ut), vV, 11 

A queste si aggiungono eltn cinque segni pet trascrivere le parole straniere 
JJ, kK, trW, »X, yV 

• La j un tempo si usava m italiano per indicare la semivocale (/eri, e/o). Oggi rimane 
solo in alcuni cognomi (tràina) e nelle paiole straniere (/aie, /of/p) 
a La h ricorre nei simboli (km [chilometro], <g [chilogrammo]), m alcune parole straniere di 
uso comune (tallii, kiltir), nei nomi propri, sempre straroon, e negli aggettivi derivati 


ir» *ì< llrtijt* l»re*l li llrt 


al»a»eea^aae«l^aaaeeea«ll^«l«ieia»>4l|i«reraJ«4aMbl^>il « ai»tinij^lsla^l jsMl«M»«la ^anjoiere^eMele^^-., 




Nomi e aggettivi: dal singolare al plurale 


Singolare 

Plurale 

nomi maschih e femminili e affienivi maschili in -o (curo. 

cam. maro, chian 

mano, chiaro) 

-1 

nomi maschili e aggottivi maschili in a (profeta, esista) 

profeti, egoisti 

tutti i nomi e gli aggottivi in • (cane, novo, facile) 

cani, nevi, facili 

nomi femminili o aggottivi femminili in a (cassa, sacre) 

*• casse.sacre 


Fanno eccezione 

• fra I nomi, imitarmi, alatali, uomo/vernini, buiUiuoi 

• fra gli aggettivi, mro/miei, luoltuol, Minimo/ 


Sum. eaiaty.a | ttraerei. | 1 r JlSlSlia 1 1 l<u>,lw, | 


•>• lir'rlir |ir,ilielle 


L'elisione 

L'elisione è l'eliminazione della vacale finale di una parola prima della vocale iniziale 
della parola successiva e serva a rendere più scorrevole la pronurcia 

l'amicizia [la-amicizia], dell'amore [dette-amore], quell'awentura [queUa-awentuia], 
d'andare [di-andare] 

Il segno grafico dell'elisione i l'apostrofo (') che indica, m pratico, che due parole unite nella 
pronuncia rimangono stoccate nella scrittura Cosi, la mali e lo invera,, che nello lingua 
parlato si pronunciano Ima» e /Vivami, si scrivono liliali e ! inverno 

» L'elisione non è ammesso pruno di una parola che cominci con. .•emivoco.'r 

non”.' iodio, veri logoro,f.-.rl rotture”, ma“v iodio,,;ue ugno.ovetti iattura" 

» È decisamente sconsigbabile elidere due o più parole consecutive 

maglie anche egh. tutta.- altra avventure” oppure "quando „’v" egli, .-.■-■ir una 


«n»ion« j bonojmt nt» | 

r 'n.t.cctura j | | | Heml 


w. 


Nomi comporti! StIUbssonal Qfiograt.4 


rr **rhrdo pr.il *• Hi* 


I digrammi e i trigrammi 

I digrammi sono groppi di due lettere che si pronunciano con un unico suono Nella nostre 
lingua ce ne sono sette eh, gh. et. gì, gl. gn. se 

! trigrammi sono groppi di tre lettere che si pronunciano con un suono unico gli. sci 


Il groppo g/ forma un digramma se é seguito solo dalla vocale i {dttgh, frigi 0 Se oltre alla 
i compare un’altra vocale, si ha il trigramma gli 
^ figlio, maglia 

6» 

Il digramma gn si forma davanti a tutte le vocali 
Spagna, agnello, bagnino, gnocco, ognuno 


CàaUda! CEéJ CmhmmJ 


[Punf»,stura | | | 




Elrsion» 

Trorvcatnanto 


- T,; ■- . 1 . •' ir • Od. .;nt .1 


La bella collezione di schede dedicate al saper scrivere; quanti di noi hanno ancora da imparare? 


gibile e piacevole. Una 
nuova funzione, "trova 
e sostituisci" ci dà la 
possibilità di usare un 
linguaggio più ricco ed 
evocativo, utilizzando 
sinonimi e forme alter¬ 
native del dire che ren¬ 
dano più divertente e 
piacevole la lettura. Una 
inedita e gradita funzio¬ 
ne permette di visualiz¬ 
zare contemporanea¬ 
mente le parole ripetu¬ 
te nel paragrafo, in mo¬ 
do , se necessario, da 
provvedere alla loro ve¬ 
rifica e sostituzione 
Presenti sono pure tre 
dizionari verticali spe¬ 
cializzati (economico, 
giuridico e informatico), 
e, nel prodotto, è forni¬ 
to in regalo la versione 
standard di Ipse Dixit 


La pagina Web di Expen Sy¬ 
stem; opportuno visitarla fre¬ 
quentemente. per scaricare gli 
aggiornamenti 



(7000 citazioni e opzioni d’uso più ri¬ 
dotte rispetto al 2000), 


Conclusioni 

Factotum 2000 e Ipse Dixit 2000 
sono due accessori divertenti, piace¬ 
voli, utili e poco ingombranti che si in¬ 
tegrano perfettamente nel nostro am¬ 
biente di scrittura; non ci insegneran¬ 
no certo a scrivere bene in italiano, ma 
ci forniranno comunque un valido aiuto 
durante la redazione dei nostri docu¬ 
menti, assieme a un repertorio di frasi 
e citazioni bell’e pronte adatte a ogni 
occasione e pronte per essere inseri¬ 
te, tal quali, nel nostro prosare 

La facile gestibilità del primo, la 
completa integrazione in Word del se¬ 
condo li rendono poco ingombranti e 
invadenti, Anche Word, notoriamente 
non agile nel caricamento, non viene 
troppo appesantito da Factotum, tran¬ 
ne un certo rallentamento in fase di 
lancio iniziale 

Ma è uno scotto che si paga volen¬ 
tieri, per servigi di cui si sentiva, fino¬ 
ra, la mancanza, almeno in forma cosi 
integrata. «S 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


131 






















































OverView 


di Aldo Ascenti 



Inoculateli 

l/antivirus secondo Computer Associates 


L'apertura su Internet delle reti 
aziendali è ormai una scontata neces¬ 
sità 

Le società sono sempre più costret¬ 
te a fare i conti con il quotidiano ingres¬ 
so di software e documenti provenienti 
dal vasto mondo del Web e con una 
conseguente crescita espo¬ 
nenziale dei casi di infezio¬ 
ne da virus di ogni genere. 

Secondo recenti statisti¬ 
che, oltre il 90% di tutte le 
aziende è colpito da qualche 
ceppo di macro virus, in al¬ 
cuni casi innocui ma altre 
volte in grado di ridurre di 
molto le prestazioni del si¬ 
stema e di causare malfun¬ 
zionamenti e perdite di dati 
preziosi. 


Durante l'installazione il program 
ma riconosce il sistema operativo e 
mette a disposizione le scelte ap¬ 
propriate 


Ecco perché anche il colosso ameri¬ 
cano Computer Associates, ben noto ai 
professionisti dell'lnformation Techno¬ 
logy per le numerose e potenti applica¬ 
zioni professionali, non poteva rimane¬ 
re indietro nell'aggiornamento dei suoi 
strumenti antivirus. 



Inoculateli 


Produttore e distributore: 

Computer Associates S p A 

Palazzo Leonardo 

Via Francesco Sforza, 3 

Milano 3 City 

20080 Basiglio (Mll 

Tel 02/904641 

www.cai.corr 

Prezzo (IVA esclusa! 

Inoculate^ 4 53 

Advanced Edition (or Windows NT 695 US$ 
Workgroup Edition 495 US$ 

Client Agent da 1 a 250 utenti da 49 a 4250 USS 


Professionale 
ma per tutti 

Concepito per risolvere i problemi di 
sicurezza di una rete aziendale, Inocula¬ 
teli è comunque disponibile in più ver¬ 
sioni che ne rendono l'uso accessibile an¬ 
che alle piccole realtà basate su sistemi 
Windows, DOS e Macintosh, grazie 
all'ampia disponibilità di Client per le di¬ 
verse piattaforme. L’edizione Workgroup 
è pensata per ambienti NT e NetWare, 
laddove non si disponga di più di un ser¬ 
ver, e offre tutti i vantaggi di una comple¬ 
ta soluzione per reti locali ad un prezzo 
competitivo. Qualora la rete da protegge¬ 
re richieda la gestione centralizzata di più 
server NT, sarà necessario acquistare la 
versione Advanced del pacchetto, che si 
avvale di meccanismi di allarme che avvi¬ 
sano gli amministratori di qualunque pre¬ 
senza indesiderata sui server remoti, per¬ 
mette di centralizzare i processi di instal¬ 
lazione ed è dotato di strumenti per pre¬ 
configurare le opzioni di Inoculateli prima 
di distribuirlo sulle diverse postazioni. 
Inoltre la versione Advanced è progettata 
per integrarsi perfettamente con l'am¬ 
biente di gestione Unicenter TNG. che è 
la sofisticata centrale operativa attraverso 
cui controllare l'mformation technology di 
un'intera azienda. 

Computer Associates non ha dimenti¬ 
cato nemmeno gli utenti singoli, metten¬ 
do a disposizione, all'indirizzo http://antivi- 
rus.cai.com, una versione, scaricabile gra¬ 
tuitamente, di Inoculateli per uso perso¬ 
nale con i relativi aggiornamenti. 

Internet nemico/amico 

Se da Internet provengono la maggior 
parte delle infezioni è altrettanto vero che 
i meccanismi di aggiornamento via Web 


132 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 




























-5J 


Tra te varie opzioni 
di InoculaielT è 
possibile imposta¬ 
re tre modalità di 
scansione "fast 
scan " è la più ve¬ 
loce ma meno a 
prova di errore ri¬ 
spetto a "secure 
scan". mentre "re■ 
Viewer scan " indi¬ 
vidua anche virus 
mattivi ma potreb¬ 
be generare falsi 
allarmi 


di strumenti co¬ 
me Inoculateli 
sono il metodo 
migliore per pre¬ 
servarsi da nuovi 
virus, le cui im¬ 
pronte digitali, 
ovvero le se¬ 
quenze di bit ca¬ 
ratteristiche che 
servono a identi¬ 
ficarli, possono 
essere scaricate, 
con cadenza 

mensile, dal sito di Computer Asso¬ 
ciates direttamente sul server di 
Inoculateli che provvederà ad ag¬ 
giornare automaticamente i Client 
collegati. Gli utenti di Inoculateli 
usufruiranno degli aggiornamenti a 
titolo completamente gratuito, an¬ 
che disponendo della sola versione 
per uso personale, fatta per girare 
sotto Windows 9x e NT Worksta¬ 
tion. 


Obietti lo Scan 

P fioot Sedai P Ftei 

ftcton Upon V«uj Dofecfnxi 

|ReportOn|y-No Action jJ 

Opllora 

Cure action le* Macro wus 

P Automatic* imi» temiti 

P fiC'fiUVP ttlffrv - ’tti-ctutoily 

r 

P Plftnpl On Aclon 



P 

17 Sound Beep on Detection 

P t-.-.r, . . . 

r Scan Mpaled Ffes 

1- 

SpaodScen 


T HeutiocSean 

1 -A..-- 



' JVC 

T Fati Scan 

(• Scene Scan 

r Scan 


or. 


I ima. 


Inoculateli 


JJit 


IMS 

FttMecttl 


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Bou SecttiMecttt 


IE 

0 


I. 


Sdvmeed 




Fleneeo 


lv»w—T. 


Li_ 


Un cacciatore 
intelligente 

Per identificare i pericolosi mi¬ 
crorganismi informatici, Inoculateli 
si avvale di tutti gli strumenti più at¬ 
tuali. L'elenco dei virus individuati 
comprende quelli che si inseriscono 
nel boot sector, quelli residenti in 
memoria, i temuti polimorfici in gra¬ 
do di mascherare il proprio codice 
attraverso mutazioni casuali e i diffu¬ 
sissimi macro virus che si annidano 
nei documenti di Word e affini. In 
più Inoculateli può sfruttare il suo 
motore euristico per individuare vi¬ 
rus non ancora scoperti, grazie ad 
un'analisi sofisticata del comporta¬ 
mento anomalo dei file infettati, 
operare in background per scandire, 
senza rallentare troppo il sistema, 
tutto ciò che entra o esce dal com¬ 
puter e analizzare anche gli archivi in 
formato compresso (arj, zip e com¬ 
pressioni Microsoft). Una volta indi¬ 
viduato un virus è possibile agire in 
diversi modi: ripulire il file infettato ese¬ 
guendo preventivamente una copia di 
backup (qualsiasi "cura" è, in molti casi, 
un processo ad alto rischio di perdita dei 
dati), rinominare gli elementi contenenti il 
virus, spostarli in una diversa posizione, 
cancellarli o semplicemente generare un 
report con i risultati della scansione. 

Lo strumento denominato "quarante¬ 
na" permette di isolare le workstation 


Opnm I Ffc. I Quoera» GSjwoJ 


Boot Sedo AcBon 

Succo» 

Feàn 

Totali 


Cuwd 

0 

0 

Tot* Vium Fix*d 

0 

Neubatted 

0 

0 | 

Incoralo Vautaa 

0 




Oppino Vaia* 

0 

FteAceon 

Succe» 

Fette 

Beo* Sodo Vnnai 

0 

Cui ed 

0 

0 

Total FU*» Scenried 

0 

D eletti 

0 

0 

Incorino Féet 

0 

Putged 

0 

0 

Qui gong Ffei 

0 

Henemed 

0 

0 

Archpve* Scorrati 

0 

Moved 

0 

0 

V»u; ¥»al AdrveticfH 

0 

Henomed/Movod 

0 

0 

Quarantina Activatcm 

0 


LMInlecttn 


r 

Leil t ound Vm 


Rebeih 


OK 


Imi, 


Un completo pannello di statistiche permette di visualizzare a 
colpo d'occhio i risultati della scansione 


lungimirante politica di convivenza 
col virus stesso, reso innocuo dagli 
strumenti di controllo di Inoculateli 
Questo è utile quando si vuole stu¬ 
diare il virus per individuarne l'origi¬ 
ne e la tipologia prima di procedere 
ad un potenzialmente devastante 
repulisti, cosi da minimizzare le con¬ 
seguenze dell'infezione. 


Semplice 
ed efficace 


Usando questo prodotto se ne ri¬ 
cava una piacevole sensazione di af¬ 
fidabilità e cura nella progettazione. 
L'installazione rileva immediata¬ 
mente il sistema operativo presente 
e rende disponibili solo le opzioni 
consentite, che 


Il processo di scan¬ 
sione è piuttosto 
veloce e può esse¬ 
re attivato anche 
facendo clic col ta¬ 
sto destro su un fi¬ 
le o una cartella 


-l~l «il 


comprendono 
l'installazione dei 
moduli aggiuntivi 
per sistemi di 
messaggistica 
basati su Micro¬ 
soft Exchange e 
Lotus Notes Le finestre di dialogo 
sono chiare ed essenziali, rendendo 
facilmente accessibili le molteplici 
funzionalità del programma. Tra l'al¬ 
tro, per avviare la scansione di una 
cartella o di un file basta un clic su 
di esso col tasto destro del mouse 
per accedere all'apposito comando. 
L’algoritmo di ricerca dei virus è 
molto veloce se si dispone di alme¬ 
no 32 Mbyte di memoria, requisito 
indispensabile per sfruttare le po¬ 
tenzialità della versione Advanced, 
e il controllo in tempo reale sembra 
meno pesante rispetto a molti pro¬ 
dotti concorrenti. 


Conclusioni 


portatrici di infezioni impedendo il trasfe¬ 
rimento sul server dei file virati. Sarà pos¬ 
sibile, quindi, risalire alla fonte del conta¬ 
gio prima che si propaghi in tutta la rete. 

Un'altra funzionalità di Inoculateli è il 
virus wall che previene la possibilità di 
sovrascrivere un file con una versione in¬ 
fetta con lo stesso nome. Queste carat¬ 
teristiche permettono non solo di elimina¬ 
re i virus, ma anche di scegliere una più 


Sviluppato da uno dei più grandi 
produttori mondiali di software, Ino¬ 
culateli è uno strumento che infon¬ 
de sicurezza, il che non è poco per 
un antivirus. Inoltre, il modulo "In¬ 
ternet Protector" disponibile con la ver¬ 
sione Advanced, rappresenta una barriera 
estremamente efficace ai pericoli della 
navigazione in Internet, limitando anche 
gli applet Java e ActiveX potenzialmente 
dannosi. Consigliamo vivamente di scari¬ 
care la versione gratuita di Inoculateli dal 
sito di Computer Associates e di aggior¬ 
narlo assiduamente: vi sentirete un po' 
più protetti. we 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


133 







































( EZgBHB E cd rom 


di Nero Berri 



Cappuccetto Rosso 


I tempi cambiano. Oggi i re¬ 
quisiti mimmi per un nonno so¬ 
no un Pentium 100 MHz e 16 
MByte di RAM, Windows 3.1, 
scheda audio e lettore CD¬ 
ROM 2X. Essendo questi ne¬ 
cessari e sufficienti, un nonno 
può confidare anche su un Ma¬ 
cintosh con un emulatore. 

Con questo non vogliamo 
dire che il mestiere del rac¬ 
contare le favole, un mestiere 
difficile come difficile è inse¬ 
gnare a vivere (ed in genere le 
favole sono una metafora di 
uno scorcio della vita), viene 


tola destinata al bimbo di casa: un di¬ 
sco (45 giri rigorosamente), una serie 
di tavole in bianco e nero con la serie 
minimale dei 'Carioca Joe' per colorare 
(il colorare non era mai limitato alle 


& ^ 

Otocd Oiuu 


m 



insidiato da una macchina con 
requisiti oramai risibili. 

Viene solo da pensare che 
accanto al letto del pargolo in¬ 
sonne, oggi non ci sia più un 
libro con le orecchie alle pagi¬ 
ne più lette, ma più probabil¬ 
mente un PC, e che altrettan¬ 
to probabilmente per un barn- 


m 


% 

0 


0 - 

0 @ 


bino odierno 'sfogliare' significhi clicca¬ 
re sulle frecce destra e sinistra 

Questo dev'essere stato il ragiona¬ 
mento che ha portato Dedalomedia In¬ 
teractive a produrre e Challenge Multi¬ 
media a pubblicare Cappuccetto Rosso 
- Una Favola Interattiva. 

Inserito in una collana di software 
dal costo contenuto, questo prodotto 
porta in un CD-ROM tutto quello che 
una ventina d'anni fa stava in una sca- 


Cappuccetto Rosso 

Per Informazioni 

Dedalomedia Interactive 
Borgo Padova. 170 
35013 Cittadella (PDI 
Tel 049 9414411 

Prezzo: L 29.900 

Disponibile sol sito www challengemm it sen¬ 
za aggiunta di spese di spedizione 


suddette tavole e finiva per essere 
esteso alle pareti della stanza del pu¬ 
po), un libro in formato A4 abbondante 
con la favola illustrata da seguire (leg¬ 
gere non se ne parlava) con l'ausilio 
del disco. 

Nel prodotto in argomento ritrovia¬ 
mo tutto questo, con le possibilità in 
aggiunta che l'odierna tecnologia ci 
consente (possiamo colorare e cancel¬ 
lare, ad esempio, possiamo scegliere 
personaggio, voce e dialetto del narra¬ 
tore) con qualche difetto che le nuove 
tecnologie portano con sé e con le 
stesse limitazioni di allora: né il disco 
in celluloide né questo in alluminio più 
volte cotto e rivestito possono rispon¬ 
dere alle domande del bambino posto 
di fronte ad una storia come questa 

Nessun meccanismo allora ed oggi 
può fugare il dubbio; 

- Se il bosco è frequentato da lupi, 
perché la mamma lascia andare Cap¬ 
puccetto Rosso da sola nel bosco? 

- Se la nonnina stava cosi male, per¬ 
ché canta e balla dopo essere uscita 
dalla pancia del lupo? 

E soprattutto: 

- Perché fare fuori un lupo cosi sim¬ 
patico (oggi più che mai visto che pos¬ 
siamo anche sceglierne la voce ed il 
carattere)? 

Per queste ed altre domande resta 
insostituibile un nonno, che oggi deve 
anche spiegare al pargolo perché alcu¬ 
ni click vadano a vuoto, pur restando il 
prodotto utilizzabile nei limiti del suo 
costo e di un'interfaccia non amichevo¬ 
lissima, specie se intesa come conce¬ 
pita per un essere che si affaccia ades¬ 
so all'elettronica di massa creata per 
aiutarlo a vivere meglio. 

Ma questa è un'altra favola,.. 


134 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


































Campeggi D'Europa '99 


Avendo recensito questo prodotto 
per la quasi totalità del tempo su un 
portatile, l'apprezzamento per Campeg¬ 
gi di AND Italia ne ha guadagnato. 

Infatti, la configurazione minima indi¬ 
cata sul prodotto consente di fruire in 
maniera decente ed utile del CD-ROM, 
e la gran parte delle funzionalità del pro¬ 
dotto trova il suo utilizzo elettivo proprio 
su di un portatile; viene da immaginarsi 
questo disco caricato insieme alla nor¬ 
male stigliatura da survival su un cam¬ 
per o su una roulotte o magari nel cofa¬ 
no stipato ai limiti di legge di una sta¬ 
tion wagon farcita a tende componibili. 

Campeggi è un prodotto concettual¬ 
mente valido, che si rivolge a coloro 
che praticano questa forma di turismo, 
prendendoli per mano quando sono an¬ 
cora stanziali (a casa) per seguirli nel mi¬ 
grare che li condurrà al luogo scelto e fi¬ 
no al ritorno alla base dove scegliere (o 
immaginare) il prossimo viaggio. 

Nel CD-ROM troviamo la lista di tutti 
i campeggi europei (estendendo il con¬ 
cetto di Europa a quello geografico e 
non a quello politico) che hanno aderito 
all'iniziativa, con la possibilità di ricercar¬ 
ne, filtrando e combinando i risultati del¬ 
la ricerca per luogo, prezzo, servizi o 
(laddove possibile) per aspetto, essen¬ 
do alcune schede corredate da foto. 

Notevole in questi casi la possibilità 
di scegliere tra i 'servizi' quelli che com¬ 
prendono accoglienza per portatori di 
handicap, animali e bambini. 

Scelto il nostro obiettivo, prima di 
marciarvi contro alla testa di tutte le 
truppe a noi assegnate dalla vita e da 
madre natura abbiamo la possibilità di 
domandare a chi gestisce il campeggio 
prescelto ulteriori informazioni e con¬ 
trollare cosi che quanto riportato dal 
CD-ROM corrisponda ancora al vero, 
ovvero per soddisfare specifiche curio¬ 
sità non enucleate nel percorso di navi¬ 
gazione. 

Certo, l'esperanto europeo, cioè 
quell'inglese che mastichiamo un po' 
tutti per reminiscenze scolastiche, ba¬ 
sterebbe a farci capire da chiunque ge¬ 
stisca un campeggio nel vecchio conti¬ 
nente, ma vi vorrei vedere nel tentativo 
di domandare l'orario del servizio di 
dog-sitting del campo ad un gestore 
croato! Fermo restando che probabil¬ 
mente la vera difficoltà sarebbe quella 
di capire il suo inglese oxfordiano in ri¬ 
sposta al nostro maccheronico, per co- 



ZMÌ 


ai servizi sui quali vogliamo fa¬ 
re chiarezza. 

La lettera possiamo poi 
stamparla ed inviarla per posta 
tradizionale o per fax, ovvero 
spedirla per e-mail a condizio¬ 
ne di avere un accesso Inter¬ 
net sulla macchina dalla quale 
consultiamo il prodotto e che il 
destinatario abbia un indirizzo 
e-mail. 


loro che non spiccicano il serbo, l’edito¬ 
re ha opportunamente e con tutta la no¬ 
stra gratitudine provveduto a stilare una 
lettera di informazioni secondo un facsi¬ 
mile (che consultate in italiano con un 
piccolo stratagemma, selezionando un 
campeggio nostrano), in tutte le lingue 
dei paesi i cui campeggi troviamo de¬ 


scritti nell'opera già riempiti con i nostri 
dati (che provvederemo ad indicare in 
una schermata apposita ed una sola vol¬ 
ta) e che si compone contestualmente 


Campeggi D’Europa '99 

Per informazioni 

Big Chiet S.r.L 
Via Carducci, 8 
21013 Gallarate (VAI 
Tel. 0331 795356 


L 69.900 


Analogamente per la lettera 
di prenotazione. Ottima l'idea, 
non ci pronunciamo sulla cor¬ 
rettezza delle traduzioni in lin¬ 
gue di cui ignoravamo perfino 
l'esistenza, ma per analogia 
con quelle vagamente cono¬ 
sciute non ci sembra affatto 
scadente. 

Terminata la fase logistica 
l’opera ci segue on thè road 
con una cartografia senz'altro 
più chiara delle indicazioni di 
qualunque indigeno e ci indica 
il percorso stradale da seguire con mo¬ 
dalità grafica (sulle predette cartine e 
con sufficienti livelli di zoom) e descritti¬ 
va (“la prima a destra, dopo un km pren¬ 
dere per Cracovia") Buono. 

Una interfaccia dalla concezione tipi¬ 
camente Windows 3.x e una corrispon¬ 
dente utilizzabilità a volte farraginosa, 
gettano una qualche ombra su un pro¬ 
dotto per i soli PC (gli utenti Mac non 
avranno comunque problemi in emula¬ 
zione, ed ecco il perché dico che i mini¬ 
mum requirements sono sufficienti) ma 
non tolgono nulla alla sua validità. 

Proporzionato il prezzo, laptop esclu¬ 


so. 


«e 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


135 

























GIOCHI 


di Pierpaolo Turitto 


SCUDÉTTO 99/1 


Fantacalcio? 


Qualcuno disse che gli italiani sono 
un popolo di santi, di poeti e di naviga¬ 
tori, ma a quei tempi il calcio ancora 
non esisteva. 

Oggi il popolo maschile della nazio¬ 
ne, o almeno una gran parte e non solo 
maschile, si sente allenatore. 


Il calendario del cam¬ 
pionato con tutte le 
squadre 


La rosa dei giocatori 
della squadra scelta 


.. u *'”*•■ ramo 

I !—«w Venezia 

P- imhiik Bologna 

— ■ • Vicenza 

miai 
Lazio 
l'amia 

.. Cagliari 

Floionlina 

Pioconza 

Perugia 
« -—»»»• Empoli 

Sampdotia 


Juventus 

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vrymm 

SlAgiow 199 B /9 


5£8 


Juventus 


I.vi-. I 


(13 «P W «SI W* W 


De Sanctls. M 
Rampulla, M 
luliano, M 
Tacchinardt, A 
Di Livio, A 
•• Tudor. I 
Conte. A 

Per rotta $ 

Del Piero, A 
Zidane. Z 
Amorino. N 


Pelimi. A 



Fettina. C 

i.*T»W 


Mommo P 



Brindelli. A 

DO'* , 


Pessotto G 

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Blanchatd J 

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Detchamps D 
Davidi E 

sic 


Henry T 



Rigotn M 

AC C ’ 


•«Fonseca D 

A fC 


Esndider J 

»*c 

a 


Juventus 

Offerta di negoziazione della Lazio per Monterò 

»* Il giocatore della Juventus Paolo Monterò è valutato attualmente 
Lit 12 000 000.000 


V 

~ I 

Rendi pubblico il trasferimento 

•*c I 


Valore Complessivo 




Alle solite chiacchiere del lunedi mat¬ 
tina, si sono aggiunte quelle del sabato, 
le telefonate della domenica e qualche 
appunto durante la settimana. 

Oggi si sentono parlare gli appassio¬ 
nati in prima persona: "Ho messo in 
campo Ronaldo", "Mi si è infortunato 
Vieri", "Ho perso per colpa di Buffon", 

La follia assumendo dimensioni col¬ 
lettive forse non è tale, ma le frasi cita¬ 
te sopra trovano senso in un gioco che 
appassiona l'Italia da circa 10 anni: il 
fantacalcio. 

Nel lontano 1988 Riccardo Albini die¬ 
de alla luce un gioco statistico che de¬ 
finì "il gioco più bello del mondo dopo il 
calcio", questo tipo di gioco dai mecca¬ 
nismi simili a quelli statunitensi della 
Stat-O-Matic, fonda le radici del succes¬ 
so sulla semplicità e sull'utilizzo dì fatti 
realmente avvenuti, 

Il meccanismo in breve è questo: 

Un gruppo di amici (genericamente 
8) si riunisce per fare un'asta di acqui¬ 
sto di calciatori della serie A, ovviamen¬ 
te il denaro è virtuale e la quantità ugua¬ 
le per tutti. 

Ognuno acquista 22 giocatori (3 por¬ 


ta fase di negoziazio¬ 
ne per il calciomercato 


tieri, 7 difensori, 7 centrocampisti, 5 at¬ 
taccanti). 

Si stila un calendario secondo il quale 
le 8 squadre si incontreranno ogni do¬ 
menica. 

Arriviamo al sabato sopracitato, 
ognuno decide qual è la formazione che 
metterà in campo, 11 giocatori più 5 in 
panchina, la comunica a colui che gesti¬ 
sce il campionato, che a sua volta gli di¬ 
ce la formazione della squadra avversa¬ 
ria, non gli resta che aspettare trepidan¬ 
te l’esito della domenica. 


HI 19 000 000 000 


l Rifiuta Rimanda Acc«tla 


SCUDETTO 99/00 


Distribuito: da Leader Distribuzione spa 

Prezzo: al pubblico L 69.900 
Completamente in italiano 
Requisiti di Sistema 
PENTIUM 133 16 Mb RAM 


A questo punto la domenica si svol¬ 
gono le partite vere ed i contendenti 
sentono come stanno andando i loro 
calciatori, se hanno realizzato gol, se il 
portiere ne ha subiti, se qualcuno è sta¬ 
to ammonito o addirittura espulso. 

Arriviamo al lunedi, si fanno i conti, i 
giornali sportivi pubblicano le pagelle, 
ogni calciatore ha un voto, che viene 
modificato da eventuali gol segnati o 
subiti nel caso del portiere, ammonizio¬ 
ni ed espulsioni, autogol, rigori segnati 
o parati. 

La somma del voto modificato di tutti 
i calciatori della squadra si trasforma se¬ 
condo una tabella in un numero di gol 
realizzati, che unito a quello dell’avver¬ 
sario ci dà il risultato finale, e il gioco è 
fatto! 

E via così ogni domenica, 8 amici gio¬ 
cano a distanza, appesi a quello che 
succede veramente, con la necessità di 
seguire gli avvenimenti, per sapere chi 
è infortunato, in forma, in panchina o in 


136 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 

















Nato t| 19 4 72 <76 anni) Brasiliano (20 pres/5 gol) 


ElMU-Cv* 


-nr> 


Carriera Calciatore 

In» nsr i •*• i ** narisTi» nf orar n 


V. «afilli 

*•<•> '•*•**» 
4 . ).♦«« 


rw-rairnB? narri* u^TWniirrra- 


**»’ 

IMM > P <iM 
nmo l’wm m 
*M'i OofiMfcMi 


Cauli ocamptata Ottonavo (Sinittrg/CaniraUM 


Indiolro 


Centrocampista OfflNMtvo (Sinistro/Centrale» 


Tutte le caratteristiche di un calciatore 


Indiolro 


campo, tutti i problemi di un allenatore 
vero, che deve essere competente ed 
avere fiuto per essere vincente. 

La magia del gioco è nel rapporto 
umano a distanza, nella derisione 
dell'avversario fatta di telefonate e 
messaggi, nella soddisfazione per le 
scelte giuste o nella rabbia di aver la¬ 
sciato fuori un goleador. 

Quindi quando passeggiando per Vil¬ 
la Borghese o sul lungomare, vedete 
qualcuno gioire con evidente accento 
linguistico locale per il gol di una squa¬ 
dra di tutt'altro posto, quel qualcuno è 
affetto da fantacalcio. 

In panchina 
nel monitor 

Questa "malattia" che affligge tanti 
italiani, il sottoscritto incluso, ha anche 


Finalmente il fischio 
d'inizio 

"SCUDETTO". 

Championship 
Manager è un gioco 
della Sports Interac¬ 
tive, che simula la 
gestione di una 
squadra professioni¬ 
sta di calcio, in tutti i 
suoi aspetti. 

Per iniziare deci¬ 
diamo che squadra 
guidare tra i 15 cam¬ 
pionati più importan¬ 
ti del pianeta, la diri¬ 
genza del team ci af¬ 
fiderà il compito, 
spiegandoci i suoi 

una sua pericolosa degenerazione infor- obiettivi. 

matica che di sociale ha ben poco, uno Di qui in poi dovremmo occuparci di 
dei nomi con la quale è conosciuta è tutto, ma andiamo per ordine a vedere le 


Juventus 


°l 

^ L_ .r;-;-r'L-l ' 

««*«• ««M U Iv» « *J»'« 

Primo lampo 


'«V»» 




La Lazio bàtterà (I calcio d'inizio 





Il possesso di palla aggiornato in tempo reale 
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


La tattica della nostra squadra 


137 
















Jecemlore 


Juventus 


32 

Juventus 

Lazio 

0 

•w 


Primo Tompo 



I um-hvv'* 1 * 




In/aflhi 

15 




Tiri 

Tiri in Porla 
Tiri Fuori 
Calci 0'Angolo 
Calci di Punizione 
Rimesse laterali 
Falli 

Fuorigioco 

Passaggi Completali 
Contrasti Vinti 
Colpi di Testa Vinti 

Ammonizioni 


GOL DILLA LAZIO 1 


Ecco rutto ciò che 6 accaduto fino adesso 


Juventus 


Lazio 


TU*»-* •‘•Ma »«•»*** Mi Patiti i*N *• *!••• 


vane fasi del gioco. 

Nelle foto l'allenatore (MCmicrocom- 
puter) ha scelto di guidare la JUVENTUS; 
cominciamo d'estate, precisamente ad 
Agosto, con qualche amichevole, la deci¬ 
sione dei numeri di maglia ed ovviamen¬ 
te il calcio mercato. 

Di ogni calciatore professionista esi¬ 
stente sulla terra abbiamo ben 2 scher¬ 
mate piene zeppe di dati, dove gioca o 
ha giocato, quanti gol ha fatto, che voti 
ha preso, la sua valutazione sul mercato, 
ecc.. 

Il gioco procede giorno per giorno, ci 
arrivano offerte per i nostri giocatori, alcu¬ 
ni si infortunano, i primi incontri di Coppa 
Italia e le qualificazioni delle nazionali, in¬ 
somma comincia la progressione verso 
l'intenso periodo invernale. 

La cosa più affascinante è che vedia¬ 
mo tutto ciò che accade indipendente¬ 
mente che ci coinvolga in prima persona 
o meno, i risultati delle altre squadre, i lo¬ 
ro acquisti, abbiamo un panorama com¬ 
pleto che ci immerge nella competizione. 

Prima di arrivare ad affrontare una par¬ 
tita, abbiamo tanti compiti da svolgere, 
vediamoli in dettaglio: 

ALLENAMENTO Si avranno a dispo¬ 
sizione diversi programmi di allenamen¬ 
to, ognuno dei quali può essere modifi¬ 
cato per raggiungere determinati risulta¬ 
ti, come il miglioramento della forma fisi¬ 
ca o delle capacità tecniche, ovviamente 
per ogni singolo giocatore, con speciali 
optional per i portieri o gli attaccanti 

TATTICHE Essenziale per il conse¬ 
guimento della vittoria è la pianificazione 
della tattica di gioco, che permette di 
stabilire lo schema (44-2, 54-1, ecc.), se 
marcare a uomo o a zona, che tipo di 
passaggi fare (diretti, lunghi, brevi, nor¬ 
mali), come intervenire in fase difensiva 
(normali, leggeri o duri), se fare il pres- 


Boato' Ecco il gol I 


Il riassunto di tutte le 
azioni 


sing o il fuorigioco, 
come battere i cal¬ 
ci di punizione o 
d’angolo. Queste 
direttive possono essere date in modo 
globale o ad ogni singolo giocatore. 

SELEZIONE SQUADRA: In avvio, ma 
con la possibilità di modificarla in segui¬ 
to, si dovrà stabilire quale sarà la squadra 
titolare e quali le riserve, di ogni giocato¬ 
re un indicatore ci segnalerà la sua condi¬ 
zione: 

INF infortunato 
SOS: squalificato 

DES desiderato da un'altra società (veri¬ 
ficare le condizioni economiche) 

OFF è stata presentata un'offerta 
GIÀ diffidato, al prossimo cartellino gial¬ 
lo sarà squalificato 
RIT: si ritira a fine stagione 
INT impegnato con la sua nazionale 
STR extracomumtario 
IND indisponibile 

COP: non schierabile nella competizione 
attuale 

PRE disponibile per un prestito 


TRA 

SCO 

CON 


in lista trasferimenti 
scontento 
contratto scaduto 


Roberto Mancini raggiunge il pallone 


CALCIOMERCATO Nella fase di ac¬ 
quisto e vendita potremo decidere di 


aderire ad un'offerta fatta da un altro 
team, mettere sul mercato un giocatore 
o cercarne qualcuno in particolare. 

Per quest'ultima fase possiamo addi¬ 
rittura sguinzagliare ben 6 diversi osser¬ 
vatori in altrettanti campionati, cosi da ri¬ 
cevere notizie e suggerimenti. 

Per ciò che riguarda la negoziazione 
del prezzo di trasferimento, ci sono di¬ 
verse opzioni di trattativa, delle quali le 
principali sono: 

OFFERTA IN DENARO Generica¬ 
mente superiore all’attuale quotazione di 
mercato, corrisponde all'importo da ver¬ 
sare a saldo per il cartellino del giocato¬ 
re, richiede l'attesa di qualche giorno per 
la risposta dell'altra squadra. 

SCAMBI È possibile acquisire calcia¬ 
tori inserendo nell'offerta uno scambio di 
giocatori che possa coprire interamente 
o in parte l'importo dell'operazione 

PAGAMENTO DILAZIONATO Ebbe¬ 
ne s), se le vostre finanze scarseggiano, 
potete anche accordarvi per una comoda 
rateazione. 

Ma si possono gestire anche CLAU¬ 
SOLE SULLA VENDITA, COMPENSI 
PER APPARIZIONI IN SQUADRA O IN¬ 
TERNAZIONALI e decidere quando REN- 


138 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 

















Allenamento Juventus 




L 


Contemporaneamente rutte le altre competizioni vanno avanti 

93 

Juventus 

1 -1 

□ Andria 

D 



Final# 



Del Piero 

Iniaghi 

Zidane 

Henry 

7 75 ' Panarelli In» 

Rig 85. 88 

24 53 

93 97 

86 

ti 



DERE PUBBLICA L’OFFERTA e DATA 
DEL TRASFERIMENTO. 

Per ciò che riguarda la negoziazione 
del contratto con il singolo calciatore, si 
fisserà un importo base, dei bonus legati 
al rendimento e delle clausole recipro¬ 
che. 


In campo 


Acquisiti tutti i meccanismi fuori dal 
campo, siamo finalmente pronti a scen¬ 
dere sul tappeto verde, o meglio siamo 
pronti a sederci in panchina. 

Infatti l'interazione durante la partita 
non è poi cosi grande, possiamo modifi¬ 
care le tattiche e fare i cambi, ma in 
realtà andiamo soltanto a raccogliere i 
frutti del lavoro svolto fuori. 

Possiamo guardare l'incontro attraver¬ 
so diversi schermi che ci daranno un'in¬ 
credibile mole d'informazioni ed al tem¬ 
po stesso la telecronaca dell'incontro: 

PANORAMICA DELL'INCONTRO La 
schermata più completa, offre tutti i det¬ 
tagli dei gol, degli infortuni e tutte le azio¬ 
ni salienti, con una telecronaca ampia. 

STATISTICHE DELLA GARA I dati 


II programma di allena¬ 
mento in dettaglio 


I risultati possono as¬ 
sumete dimensioni 
esagerate ' 


sono raggruppati 
per poter offrire 
una visione com¬ 
pleta dell'accadu¬ 
to: tiri in porta, passaggi, fuorigioco, ecc. 

ZONE D'AZIONE Consente di vede¬ 
re in termini percentuali, dove si è svolta 
l'azione di gioco durante l'incontro. 

Tutto accade con un sottofondo ste¬ 
reofonico che ci immerge nello stadio, la 
presenza dei tifosi è tangibile nei cori, 
nell'urlo del gol e nel costante brusio, 
che sale e scende in corrispondenza del¬ 
la zona in cui si gioca; se segnano a sini¬ 
stra urla la cassa acustica di quel lato e 
viceversa; viene da chiedersi se i tifosi 
cambiano curva nell'intervallo, picchian¬ 
dosi casomai sotto la tribuna per poi riac¬ 
comodarsi nella parte opposta! 


Quando ero bambino 

Un po' di anni fa, quanti non lo dirò 
nemmeno sotto tortura, per giocare al 
calcio genericamente mettevo una sfe¬ 
ra tonda in cuoio sotto il braccio e scen¬ 
devo al "campetto", ma talvolta con gli 
amici, impediti dal maltempo o per scar¬ 
sezza di risorse umane, all'interno delle 
mura di casa allestivamo tornei indi¬ 
menticabili. qualcuno avrà già capito e 
forse una lacrima solca il suo viso, qual- 


Annuii» 


0 » 


cun altro incerto su cosa sia l'immagine 
che improvvisamente gli è apparsa in 
mente, sarà già corso dietro ad una por¬ 
ta o un armadio per vedere se c'è anco¬ 
ra... sto parlando del mitico SUBBU- 
TEO, di recente sulle pagine dei quoti¬ 
diani per una presunta uscita di produ¬ 
zione, immediatamente rientrata per le 
proteste dei fan. 

Nel passato era questa la nostra pas¬ 
sione, si stendeva un panno verde su 
una tavola di compensato, si mettevano 
le porte, si schierava la squadra e si da¬ 
va il calcio d'inizio. 

Tutto avveniva in punta di dito, i cal- 
ciatorini con la basetta tondeggiante on¬ 
dulavano in cerca della palla, scorrazza¬ 
vano sul campo fino a scagliare il tiro. 

Una simulazione in scala che ha ap¬ 
passionato i bambini (e forse non solo) 
di tutto il mondo occidentale, ormai un 
po' dimenticata e passata nella soffitta 
insieme al Risiko ed al Monopoli, che in 
comune hanno la capacità di unire le 
persone, di far giocare insieme la gen¬ 
te. un'abitudine che non si dovrebbe 
perdere. 

Forse siete storditi dall'aver sentito 
parlare di Fantacalcio o addirittura di 
Subbuteo, ma idealmente sono i due 
pezzi che attaccherei a Scudetto, il gio¬ 
co sul campo e quello con gli altri, no¬ 
nostante quest'ultimo si possa comun¬ 
que fare in rete; pensate se dopo aver 
pianificato la squadra, ci potessimo gio¬ 
care la partita davvero, casomai con un 
bel colpo d'indice sulla basettina di 
Shevchenko, e pensate ancora se la 
squadra avversaria fosse un vostro caro 
amico..- sarebbe cosi indispensabile il 
campionato la domenica? 


KB 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


139 


















Una cura di giovinezza 

terza parte 

di Raffaello De Masi 


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Mattar G400 
Sampo AJpK«Sc«> 712 


P potar* DDC ctocfc to PVjq and Piar «anta on «artup 
ttrcoftirtt 

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and ó*m homthechp vania. and may noi *»afc oonoctìy «tfb 
propnetay dtpUp drveit Um cZ thn software a al your o« rak 


PowerStrlp 


Impoiln/ioni diti I ipi di I .ii.tlten I) IP 


CAUTION! 

CHiigei may advenely 
tfTect raaoy «pfiicatiorv* 

Caratjan dal «marna 
» 964. 

nr DPI uuuxidt 

| SE DPI vaticrMo 


E siamo alla ter¬ 
za parte di questo 
lungo argomento, 
basato più che al¬ 
tro sull'abbassa¬ 
mento della testata 
del nostro PC, sul 
cambio dei carbu¬ 
ratori, sull'uso di 
miscele al metano¬ 
lo di pura produzio¬ 
ne atripaldese che, 
al confronto, quelle 
usate a 

Indianapolis fanno 
la figura del rosolio 
delle monache. 

Devo dire che i 
consigli propinati 
sull'uso di questo o 
quell'ingrediente 
miracoloso hanno 
ottenuto gran suc¬ 
cesso presso i let¬ 
tori, e la capitale 
morale d'Italia è di- _ < 

venuta, se la cosa 
fosse stata possibi¬ 
le, ancora più fa- _ _ 

mosa e onusta di 

gloria nel mondo. Confessiamo con 
soddisfazione che non abbiamo ancora 
ricevuto alcuna lettera di pc defunti do¬ 
po la cura e la cosa ci fa certo un gran 
piacere. Insomma, dalla bottega dell'ap¬ 
prendista stregone stiamo uscendo 
senza ossa rotte, senza maledizioni e 
senza rimorsi sulla coscienza, forse an¬ 
che grazie alle raccomandazioni di pru¬ 
denza che abbiamo cercato di propina¬ 
re, a piene mani, dove ce ne sia stato 
bisogno. 

Questa terza e ultima puntata sull'ar¬ 
gomento riguarderà Internet, ma non 
solo; vedremo come stillare le residue 
gocce di potenza dalla nostra macchina 
giocando sui parametri e sulle modalità 
di connessione. Ma prima di avventurar¬ 
ci in questa nuova selva spinosa, un ul- 


Rombato 

(* SUndad 
r Cudom 


Tta a « hjy luxfeta demo, bui orly icgataed 
totale lemamb* you piotanti end corrfgn«ton MOrgj 


««ftQreoHhn 

WJ ttdeexei a 

Ckc* hem lo iagata utng e mom or>«f* orde* tomi 
Altari mrfhodi al legatiabc* ®e dio avMatfe 


Ok 


Croi 


Bto*ta 


r 120 dpi 




Annui. PntfoMo 


Tmmpdtfafa 

Pbtodoc*! 

78.750 MHz 

M cuorto 

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1024 ±j pah 

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Back poto. [ 

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Fartpach f 


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Back pach f~ 

29^ Ero. 

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900 Ines 

frane tale [~ 

75.029 Hi 


Con PowerSlrip è possi¬ 
bile intervenire sui setup 
della scheda grafica im 
maniera rapida ed effica¬ 
ce. Il nostro monitor non 
potrà che ringraziarci 


timo giro di chiave inglese a un altro 
componente, spesso trascurato dagli 
esperti e dagli addetti ai lavori, ma che 
può portare un interessante contributo 
alla "generai performance" del sistema; 
insomma un'ultima oliatina a qualche ri¬ 
manente ingranaggio. E non è poco! 


Mai toccato 
da mani umane 

Finora tutto quello che abbiamo rac¬ 
contato era forse noto già a qualche let¬ 
tore, per essere lui stesso incappato, 
nella sua vita di smanettone. in pac¬ 
chetti simili a quelli descritti o per aver 
lui stesso tentato, novello Caboto, ad 


rm, Mg»w«to»*| |1024 _JJ èdO 

— Vaw-ltoul ps-g _ 



Cria* 


LunliQua/Ntne del Mondo* 


Oefruont del morda 
r Morda Wndow» 


m 


(? Monto PowaSftp 


T co di morda 
CiM» 


Froquanm oggwnttmonlo 
640.480 ISTI]... 

eoupfin |85 _^Jhi 
1024.768 F~3h, 
1192.864 160 2Ì 
1280.1024 |60 _l) 

I 3 
r~3 


I 3 
"3 I 3 H > 


Piattaie. 

*S= +F 

OnmnUto Vane* 

r Cmt*ioi4.h«c 
r S»neen8»a. 




Smaio da Pvq aid 


DDC2B Monto » 


0» | Ami. | 5 M»». | 


attraversare l'ignoto mare del BIOS e 
dei parametri da esso gelosamente cu¬ 
stoditi. Ma alla scheda video ci si era, 
sempre, finora, affidati guidati da fe¬ 
deltà e fiducia cieca, sicuri che nessu- 


140 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



























































i \MniW>flMlo.< 


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1 gpbon» T a°c*^ T h,*». 


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cql 6 notài com 
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cq 4 iMibèi com 
<q5nwdbét com 
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rìealengcom 
«fr*d lucov» com 

iL com 


20516825222 
205188 25223 
205 188 252 24 
205 188 252 25 
205188 25226 
205 188 252 26 
205 188 254 2 
205 188 252 35 
205 188 2541 
209 150 158 16 
204 244 184 25 
207 136 66 70 
203 24 77 34 


1 *««?-- 

99-01 -14 1B 



8 02 07 
3901-14 1802 08' 
9901-14180212 
9901-14180213 

9901-14180214 
9901-14180214 
9901-14180215 
9901-14180221 
9901 14180222 
9901-14180222 
9901 14180229 
9901-14180230 
9901 14180231 
9901-14180345 ' 

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Il you ** féithet99 tonò *n *mta io Ih* uthoi retata n*m*. 
’^horvUy end imi *4**u(optair*(l ho» you «Mrm *<■> F*iiN*t». ho* 
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dio* 


Th* pragr«m « HihMNM" «hai « é you me noi eoa tap««l« ai 
KomdMi. you *• »n*y (•qjMtod lo devoto e fetta contrtoAon lo tomo 
• mihOMortd Il you agro* 




Serva* kno*m 171CO 




M, IP 127001 


Sovwitnc-n 17100 


Ih* mlhot obc*J you M*ntoortt 

Il you wah lo be notaad by «nd **m\ rmt veruni al F««N«i99 com* ouL 
you con tJtHdbe lo ny m otrq tal by fftng ai Ihe (orni on rry tf • 


no, più del co¬ 
struttore stesso, 
avrebbe potuto 
ottenere le mi¬ 
gliori prestazioni 
da questa spesso 
costosissima in¬ 
terfaccia. 

Ebbene, anche 
il meglio è miglio¬ 
rabile. Il tutto at¬ 
traverso l'uso di 
un piccolo prodot¬ 
to shareware, 

PowerStrip, che 
da solo, senza ag¬ 
giunte e senza 
manipolazioni pe¬ 
ricolose, permet¬ 
te di trarre il me¬ 
glio dalla nostra 
scheda video, 
agendo congiun¬ 
tamente sul chip della scheda grafica e 
sulla relativa memoria. 

Scarichiamo il programma da 
rutp://www entecnt3iwan.com/ps nfrH 

e, dopo l'istallazione, lanceremo l'appli¬ 
cazione omonima presente nella barra 
di sistema. Ci ritroveremo di fronte a 
una ricca barra di strumenti, utili a defi¬ 
nire molte altre caratteristiche della no¬ 
stra scheda e del nostro schermo. Si 
tratta di una serie di opzioni e di setup 
interessanti, ma a noi interessa solo 
quello raggiungibile dalla selezione 
Advanced Options* Performance. Si 
aprirà la finestra della velocità del clock, 
che mostrerà sue sezioni e relativi valo¬ 
ri di velocità, uno per la memoria della 
scheda grafica e un altro relativo alla 


E *«*«akDUN v? 23 Wm98 Lime 

gntmed (] □ 

look H* 

TweakDUN v2.23 

Tll "1.-85- ti QX.rtlI 

i u ui«w»«r*o f | 

r 1500 o Auto 

F 


r 576tBeccnimonded) 

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Locai 0cruori Nona Loofcie 
P E nàtole 

Conligiro Hook F4o 

Soiactad Voluto 

MoaMTU 576 

MSS 536 


Ir- | 

C*o* | 

RWIN 8132 

TTL 128 


Dolori | 


Aboci 


FastNet e Tweak- 
DUN sono i mesi più 
semplici per rendere 
più rapido e sicuro 
l'accesso a Internet. 

Il secondo, in partico¬ 
lare. permette di rag¬ 
giungere parametri 
altnmenti accessibili so¬ 
lo con complesse modi¬ 
fiche dei registri 


~| S>m«"tr4o | &cfcno»4idQ ntt nii [ 


stessa velocità del 
chip. Cominceremo 
a variare (mi racco¬ 
mando, sempre con 
gradualità) la velo¬ 
cità del clock della 
memoria, andando 
avanti a incrementi 
di un paio di MHz al¬ 
la volta. Sarà suffi¬ 
ciente schiacciare il 
tasto "Apply" per 
verificare la stabilità e la tenuta del si¬ 
stema. Parallelamente provvederemo a 
variare il setup del clock del chip (core 
clock) e neseguiremo la procedura. 
Difficile poter valutare, a occhio, la dif¬ 
ferenza. ma ricorrendo all'aiuto di SiSoft 
Sandra, descritto due mesi fa. potremo 
verificare l'effettivo incremento delle 
prestazioni 


Internet, che passione 

Per rendere più rapidi ed efficienti i 
nostri collegamenti con Internet, si può 
giocare su tre fronti diversi: usare un 
pacchetto di ottimizzazione del collega¬ 
mento e della cache, in modo da consu¬ 


mare il minor tempo possibile nello sca¬ 
ricare immagini che magari abbiamo già 
scaricato, configurare un modem al 
massimo delle prestazioni, o usare una 
tabella di verifica del DNS locale (detta, 
in gergo, LDLT - Locai DNS Lookup 
Table). 

Partiamo da quest'ultimo parametro; 
il Locai DNS Lookup, nome complesso 
che rappresenta una cosa semplice, si 
basa su un presupposto quanto mai in¬ 
tuitivo. Quando ci si collega con il no¬ 
stro provider, la nostra macchina "ag¬ 
gancia" un IP address. Detto in termini 
banali questo è l'indirizzo del nostro 
computer sulla rete, ed è rappresentato 
da qualcosa come 123.456.78.90. L'in¬ 
dirizzo non diviene caratteristico del no¬ 
stro collegamento; in altri termini verrà 
riciclato quando ci disconnetteremo, ed 
è poco probabile che ci venga riasse¬ 
gnato lo stesso nel successivo collega¬ 
mento 

Vediamo la cosa sotto un'altra pro¬ 
spettiva; quando battiamo un URL, noi 
usiamo una stringa, facile da ricordare, 
in vece di un IP address, un numero 
certamente ben più difficile da tenere a 
mente. 

La stringa che scriviamo nella riga 
dell’indirizzo viene ricercata e confronta¬ 
ta in una tabella di DNS (Domain Name 
Server) che la trasforma, quando possi¬ 
bile. nell'indirizzo IP del sito. 

La tabella non è una, ma è strutturata 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


141 










































































WrdomSB 


a gradini; quella di livello più 
basso risiede presso il nostro 
ISP; se qui non viene trovata 
corrispondenza alla nostra 
stringa si passa a un livello su¬ 
periore e, poi, ancora a un altro 
(inutile qui descrivere questa 
gerarchia), Ovviamente la cosa 
fa perdere tempo. 

La soluzione può sembrare 
banale, ma è certamente fun¬ 
zionale; spostare il meccani¬ 
smo di lookup del DNS sul pro¬ 
prio computer. Come fare per 

costruire questo database - 

presso la nostra macchina? La 
soluzione più semplice è quella di ricor¬ 
rere a un programma come FastNet 99 
(http://members.xoom.com/gcriaco), 
che funziona proprio allo scopo. Basta 
dare un'occhiata alle immagini 
accluse per rendersi conto di 
cosa fa e di come può facilita¬ 
re il nostro lavoro; il pacchetto, 
al momento della redazione di 
quest’articolo offerto in versio¬ 
ne 3.0 ma presto aggiornato 
alla successiva versione, è for¬ 
nito in una curiosa versione 
"natureware", vale a dire che 
chi l'accetta è pregato di de¬ 
volvere una piccola somma in 
favore di una società per la 
protezione del verde (si è di¬ 
spensati solo se si è poveri, di¬ 
sperati e senza casa). = 

La seconda strada da perse¬ 
guire è quella dell’ottimizzazione del no¬ 
stro collegamento, o, per meglio dire, 
volta a permettere il miglior maneggio 
del trasferimento dei dati. Sebbene 
Microsoft abbia fatto di Internet il suo 
fiore all'occhiello e guardi con occhio 
sempre attento alla qualità dell’interfac¬ 
ciamento con questo mondo, Windows 
non è proprio ottimizzato per raggiunge¬ 
re i migliori risultati sulla rete. 

Il problema è che per raggiungere i 
migliori risultati è necessario agire su 
certi registri in maniera specialistica e, 
sovente, non semplice; e la cosa non è 
priva di pericoli, visto che un errato Se¬ 
tup o un errore nell'inserimento di qual¬ 
che valore può portare alla totale inac¬ 
cessibilità del sistema (non dimentichia¬ 
mo che stiamo agendo su Explorer, che 
non è solo l'interfaccia di Internet, ma 
di tutto il sistema). Ma niente paura, vi¬ 
sto che esiste un programmino, 
anch’esso, ovviamente, shareware, 


lEAAyMTtt 


Ems*ITU2 22 [OopVim 1997.1996byRobVo.* 
Ptoaie W ma know wtol you Ito* atout a 
Ai «ah al lise eottwaia no lupport a gìvm 


Roti Voto@cmQ ni 


Big ihanfci go la Ganga Gcanto* 
Check loi thè totali venion on 


hltp //uhm aot com/a»col2l 6todo» hlml 
tatp //memben tigod ccm/-E eiyM T U /ànjea htmt 


EasyMTU consente dì sincronizzare le dimen¬ 
sioni dei pacchetti quando Windows Explorer 
colloquia con molti router presenti sul campo, 
senza perdita inutile di spazio e ritardi nella tra¬ 
smissione. 


Wndomse I Bhdhgi | ) Atout | 

Adapfefj Chotcn Adap la 

foOQQ Dupoiitivo di Acce* ^ | |000C Dupojrfivo d Accesso remcrfo 

Adapiw Bndngt ChownBnòng 


Internet. Ne esiste una versione ri¬ 
dotta, gratuita, e una completa, più 
potente e aggiornata; ma già la pri¬ 
ma può dare grandi soddisfazioni. 

Descrivere tutto quello che fa e 
tutti i parametri su cui agisce 
TweakDUN è troppo lungo (date 
un’occhiata all'articolo di spalla allo 
speciale sui modem per avere altre 
"dritte" sui prodotti disponibili in 
quest’area), basti dire che è suffi¬ 
ciente utilizzare i valori proposti ini¬ 
zialmente, in default, per comincia¬ 
re. 

Successivamente si potrà proce¬ 
dere alla sperimentazione di altri pa¬ 
rametri, a ragion veduta. 


Con il cronometro 


|EnumVNe<v*offc\MSTCP\0000 


M S TCP cfcivw _ 

|Syjf«n\CuionfCcrtfio6w\Se«vncc:\Oan\NefT iam\0000 



in pugno! 


pronto a fare per noi tutto il lavoro spor¬ 
co. 

EasyMTU, reperibile a http://mem- 
bers.tripod.com/~EasyMTU/index.htm 
è uno dei programmi più affidabili in tal 
senso. 

Esso si basa sul presupposto che 
Windows 95/98 utilizza pacchetti di 
1500 byte per le spedizioni su Internet; 
sfortunatamente molti router hanno un 
MaxMTU di 576. Questo vuol dire che 
un pacchetto di 1500 byte viene diviso 
in tre parti e che tre pacchetti dei router 
conterranno un pacchetto di Windows, 
con dispersione di spazio inutile di 228 
byte nell’ultimo pacchetto. Il program¬ 
ma permette di riorganizzare le spedi¬ 
zioni in pacchetti pari al valore di 576, 
senza perdita, quindi, di tempo e spa¬ 
zio. 

Infine due parole su TweakDUN, un 
vero programma principe nel campo 
dell’ottimizzazione del collegamento 


Già, ma alla fine di questo bel di¬ 
scorso, come si fa a verificare l’ef¬ 
fettivo guadagno ricavato da questa 
iniezione di acqua della giovinezza. 
Ci si può affidare a diversi pacchetti, 
fatti apposta per misurare la pres¬ 
sione sanguigna del nostro PC dopo 
la cura; ce ne sono tanti, Noi vi con¬ 
sigliamo SiSoft Sandra e 3Dmark99 
MAX. 

Di SiSoft Sandra abbiamo già par¬ 
lato in una puntata precedente; può 
essere interessante dare un’occhia¬ 
ta a un'alternativa come 3DMark 
|lhttp://www.tuturemark.com/| che è un 
tester di velocità della CPU e della grafi¬ 
ca, con particolare riferimento ai giochi. 
Usato da diversi professionisti durante i 
test di performance delle schede grafi¬ 
che. il programma esegue anche due 
prove sul campo molto pittoresche, vi¬ 
sto che sullo schermo appare una fine¬ 
stra di un gioco, anche se non è gioca- 
bile. Alla fine della corsa il programma 
mostra i risultati del test in forma di due 
numeri, ambedue riassuntivi delle pre¬ 
stazioni totali (anche se esiste poi una 
finestra che mostra più ampi ed esau¬ 
stivi parametri numerici). 

E, giusto come regalino finale, po¬ 
trebbe essere conveniente lanciare 
WCPUD llhttp://www-h-oda.com/)l è un 
vero cronometro svizzero della velocità 
del microprocessore. Avrete la sorpresa 
di scoprire che ben difficilmente esisto¬ 
no due CPU che viaggiano alla stessa 
velocità! 


142 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



















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| WCPUID / 12 Cecho Inlo 

_EJ 

12 Ceche Control register 


L2 Conftgurad 

ON 

L2 Ceche Letency 

3 

ECC Check Eneble 

ON 

Address Penty Check Eneble 

Off 

CRTN Penty Check Eneble 

Off 

L2 Enebled 

OH 

L2 Assooebvity 

4 Wey 

humber ot L2 benks 

0 

Ceche sue per benk 

512K byte* 

Ceche State error eheckmg eneble 

ON 

12 Phystcel Address Renge support 

4G bytes 

L2 Hardware Diseble 

OFF 

Ceche bus frechon 

Off 

cop» IOO 

-r 


E afe fine. n/en- 
re di meglio di 
un giro crono- 
mettalo. 
3DMark é addi¬ 
rittura capace di 
suggerire la mi¬ 
gliore configura¬ 
zione hardware 
per la macchina 
in nostro pos¬ 
sesso WCPUD 
cronometra, in¬ 
vece. le caratte¬ 
ristiche dewlla 
nostra CPU fino 
all'ultimo km 
pardon all'ulti¬ 
mo byte 1 


1 Preeea Cwsot&on 

®ì 

4 Copte* end CPU Settrgi 

Mdro.MtornunGeOOOutoteed.ueano 

-1 

» | 

800 * 600.16M COtor 




TnpteFrvreBufier 

^ Geewi -Reco 

» Gene 2 • feti toreon 

Sfr^crpu»Soeea 

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Oercrvner* 

1 






Hardware Upgrado 


lei VOCIA we« Tre e 


I Ce~a 



(*»«>*• Sto-0*4s 


ci •» *mAi youVe se* • »Me* drtteM 


Conclusioni 

Giunti alla fine di que¬ 
sta lunga ricerca delle mi¬ 
gliori prestazioni, quasi 
una caccia al Santo Graal, 
riposiamoci, e diamo uno 
sguardo fuori della fine¬ 
stra; altro che animazioni 
in 3D, qui siamo davvero 
in real-time. 

Abbiamo spremuto il 
meglio dalla nostra mac¬ 
china, ma in fondo è solo 
una macchina, un ogget¬ 
to! 

Quello che sta fuori della 
porta è più interattivo, velo¬ 
ce, tridimensionale di qua¬ 
lunque scheda e qualunque 
CPU potremo mai realizza¬ 
re. 

A ben risentirci! Kg 


1 


0~ 


HomFiejwmA 


Sno-Deuh 

r IBW»»»H SU» •—«W 


0 + 


f ltilD / Cache Inlo 


U Instrucbon TLB 
4K byte peges 
«■•»•» »»t IIIOOWVI 
32 entnes 

U OeUTlfi 


4M byte peges 
My «tsooetive 
2 entnes 


4K byte peges 

4M byte peges 

4-wey set essoaetive 

4-wey set associative 

64 entnes 

B entnes 


d2En2SE3l 


E 


LI Instrucbon ceche 
16* byte ceche sue 
4-wey set e**ooet<v« 
32 byte ime sue 

12 llntfied ceche 

S12K byte ceche sue 
4-wey set essooebve 
32 byte ceche Ime 


11 Date ceche 

16 K byte ceche sue 
4-wey set associative 
32 byte Ime sue 


Copy 


Stervdeed 6 Ertended Fatture Flegs 


iraa 


noetxvg-po>nt una on-tfup 

(»PU) 

Supoorted 

Virtual Mode Eiten»*on 

(VMfl 

Sopporto*) 

Debugging Eitenvon 

ioti 

Supported 

Page S-ie Ectension 

(«sei 

Supported 


(TSC) 

suppoitta 

Mode* Speoftc Aeg-stere 

(MSB) 

Supoorted 

Ph»«»cel Address E«tens*on 

(BAt) 

Supported 

Mechme Check E.cephon 

(MCf) 

Suppoitod 

CMPXCMGB In «truce on 

ICXB) 

Supported 

On-cfvp APIC Hardware 

[APICI 

hot Supported 

Fast System Celi 

(SSP) 

Supported 

temory Type Renga Regi steri 

(KTRR) 

Supported 

Page Global Enafcla 

(»G() 

Suppo/ted 

Machme Check ArchAecture 

(MCA) 

Supoorted 

Conditxjrval Move Inrtrueton 

(C MOV) 

Supoorted 

Page Attnbute Tabi# 

(PAT) 

Supported 


36-b* Page Sue Ertensmo (PSE-36) 
96-b* Processor Humber (Ph) 
MMX technology Extension* (MMX2) 
MMX tachnology (MMX) 
Fast floeting-pomt seve end restore (FXSR ) 
Str ea ming simd E*ten*>or>s (XMM) 
30*iow» Instrucbon* Ertension* (30how2'J 
30MO-1 Instrucbons (30No->) 


Suo oorted 
hot Suppsrted 
hot Supported 
Supportati 
Supported 
Supoorted 
hot Supported 
hot Supported 


WCPUID / CPU Status 


C WCPUID Ver 2.6c ] 

Vendor IO Genumelntel T»pe IO 0 

Pernii» IO 6 Model IO 7 steppmg IO 3 
Proeetior Intel Pentium III 


Analyze 


Feature Flg 
Coche Info 


Cloe* Froauoncy 

I marnai 501.13 mhi 
E xtemal 100.23 MHz 

Clock Multiplier 

5.0 

I-Cache 16K Byte L2 Ceche 512K Byte 

D-Cecho i6k Brt» L2 Latenc» 3 

MMX Technology 

Suppoited 

KNI/SSE Technology 

Supported 

30Nowi Technolog* 

Hot Supported 


Ceche Peg 


AGP Info 


IBM PC/AT 

Windows 98 Vernon 4.10.2222 A 


Cop» 


~Qg~ 




WPI" 1 | Copyright (c) 1996-99 By M.Odel 5DEC042B 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


143 




















































































PROVE & PRODOTTI 


a cura di Andrea de Prisco 


Il piacere di essere ordinati! 

di Raffaello De Masi 



Che bello, l'ordine, 
per chi ce l'ha, nella 
mappa cromosomica. Ami¬ 
ci lettori, se, passandc 
no lungo l’autostrada Napoli-Bari, vi 
dovesse capitare di notare il casello di 
Avellino, non esitate nel venirmi a trova¬ 
re. Ad esempio, se state raggiungendo 
il sud per le vostre vacanze, invece di 
precipitarvi in un villaggio o su una 
spiaggia piena di bambini che schizzano 


acqua e spargo¬ 
no sabbia dap¬ 
pertutto, dove 
l'inevitabile con¬ 
fronto tra nostra 
moglie e la ra¬ 
gazza di due me¬ 
tri, marcata 
"body building", 
della sdraio a 
fianco ci fa capi¬ 
re che i secoli 
passano per tut¬ 
ti, mettete la 
freccia destra e 
raggiungete la 
Sempiterna Atri- 
palda. 

Ovviamente 
non mancherò di 
farvi assaggiare 
prelibate raffina¬ 
tezze locali. Il 
mio Capo, l'odia¬ 
to tiranno ADP, 
non perde occa¬ 
sione per venir¬ 
mi disinteres¬ 
satamente a 
trovare, giu¬ 
sto un mi¬ 
nutino, di¬ 
ce Lui. 
ma l'ulti¬ 
ma vol¬ 
ta, per 
mandar¬ 
lo via, ho 
dovuto 
mettergli 
due boc¬ 
cette di 
Guttalax nella 
colazione. E, 
prima di partire, 
ha avuto anche la 
faccia tosta di doman¬ 
dare; "Come mai le bottiglie 
di Greco di Tufo che mi hai messo nel 
bagaglio stavolta sono sei, mentre la 
settimana scorsa erano dodici?". 

Se passate, venite a trovarmi allo 
studio, è qui che custodisco gelosa¬ 
mente masserizie culinarie di cui mia 


moglie deve ignorare l'esistenza. Cioc¬ 
colata, bonbon di tutti i tipi, biscotti arti¬ 
gianali, un goccino di quello buono, per i 
visitatori sinceri non mancheranno mai 
(altrimenti la proverbiale ospitalità atri- 
paldese dove andrebbe a finire?). Solo 
che, ve lo premetto, se appartenete alla 
categoria dei maniaci dell'ordine, di co¬ 
loro che vanno in fibrillazione se un qua¬ 
dro è storto, se non pensate che la pol¬ 
vere e i ragni siano preziosi oggetti d'ar¬ 
redamento, è il caso che non vi avven¬ 
turiate in questa specie di antro della si¬ 
billa. 

Nel mio studio, ammesso di riuscire 
a trovare la strada tra tutto il materiale 
ammucchiato a terra e debordante dagli 
scaffali, potrete trovare di tutto; tra gli 
oggetti da trofeo, ancora non ho ben ca¬ 
pito come abbiano fatto ad arrivarci, 
conservo una forchetta a due punte, un 
biberon, un canarino impagliato, una 
trappola per topi, un diploma di maturità 
scientifica intestato a tal Vladimiro Aco- 
cella, un mulinello da canna da pesca e 
un’infinità di altri cimeli che non sto qui 
a narrare. Quello che non troverete mai 
è l'ordine, neppure scritto con lettera 
minuscola, neppure in forma di parven¬ 
za. 

E, per sommo scorno, mi tocca di 
provare oggi un pacchetto per l'editing, 
la conservazione e la catalogazione di 
immagini. Non vi pare una specie di 
contrapassata pena? 

ThumbsPlus, 
il pacchetto 

Mi è arrivato fresco di stampa, non 
piu di una settimana fa, questo pacchet¬ 
to prodotto da Cerious Software Ine. 
dopo aver raggiunto, giusto qualche 
settimana fa, la versione 4; nuova relea- 
se di uno straordinario ambiente che 
riunisce in sé una serie notevole di ser¬ 
vizi, che vanno dalla conservazione alla 
catalogazione, alla creazione di pubbli¬ 
cazioni, all'editing. E, come se non ba¬ 
stasse, ThumbsPlus riunisce, nel CD 
d'installazione, anche altri due prodotti 
ben realizzati e curati, complementari a 


144 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 







Lo splashscreen di ThumbsPlus 


ThumsPlus versione 4 

Produttore: 

Cerious Soliware Ine 
1515 MockmgBlrd Ln. Sulle 1000 
Chaflotle, NC 28209 
mtpy/www cenouB.corr 

Prezzo: 74 95 US $ 


quello principale. 

Il prodotto, in ossequio ai più recenti 
trend, è rappresentato da un CD pieno 
zeppo dì materiale, e da un esile ma¬ 
nuale di riferimento che serve, più che 
altro, per prendere confidenza con l'am¬ 
biente. Lanciando l'installazione ci verrà 
anche chiesto se si desidera installare, 
in aggiunta, Microsoft ODBC (sempre 
consigliabile), il supporto Twain più ag¬ 
giornato per il nostro scanner, i driver 
MCI per leggere i file FLI ed FLC (creati 
con Autodesk Animatori, e il supporto 
per la gestione dei file creati con came¬ 
re Kodak DCF o compatibili. 

Come si può intuire già dal nome, 
ThumbsPlus è costruito attorno ai 
"Thumbsnair, i segnalibri che indivi¬ 
duano e rimandano ai file grafici. 
ThumbsPlus è co¬ 
struito per ricono¬ 
scere, sui supporti 
che riesce a rag¬ 
giungere, automati¬ 
camente i file grafi¬ 
ci, eventualmente 
gerarchizzando la 
ricerca con coman¬ 
di del tipo Scan 
Folder, Scan Disk e 
Scan System. A 
questo punto il pro¬ 
gramma mostra il 
contenuto delle 
cartelle e dei dischi 
in una struttura ad 
albero, in maniera 
affatto simile a 
quella di Explorer, 
e in cui si può navi¬ 
gare con gli stessi 
comandi (frecce, 
tabulatori, comandi di enter e return). 
C'è anche da dire che l'albero di 
ThumbsPlus differisce da quello di Ex¬ 
plorer in certe opzioni, come quella del¬ 
la gestione, off-line, dei cataloghi, vale a 
dire anche quando le immagini originali 
non sono disponibili. Solo quando sarà 
necessario visualizzare l'immagine com¬ 
pleta, ci verrà chiesto di inserire il CD 


appropriato. 

Il comando prin¬ 
cipale attorno a cui 
ruota tutto il pac¬ 
chetto è il View, 
che mostra i catalo¬ 
ghi, la loro struttura 
e le caratteristiche 
dei file contenuti in 
essi. Il catalogo è 
organizzato in for¬ 
ma di database, e 
ne adotta anche 
una serie di co¬ 
mandi e di forme 
d'uso. Una volta 
raggiunta l'immagi¬ 
ne desiderata, bi¬ 
sognerà pur farci 
qualcosa. Pur non 
essendo un pro¬ 
gramma specifico 
di "paint" o di "draw", ThumbsPlus 
permette di ritoccare colori, applicare 
filtri, e riconoscere bordi e sovrapposi¬ 
zioni, e può applicare tutte le più comu¬ 
ni e utili operazioni caratteristiche di 
questi programmi (rotazione, ritaglio, ri¬ 
dimensionamento, aggiunta di sfondo e 
di colori dominanti, editing di mask, ap¬ 
plicazioni di testo e sovrapposizioni di 


diverse immagini, salvataggio di risultati 
in un certo numero di standard (TIFF, 
JPEG, GIF, PNG, TGA, PCX, BMP). 

ThumbsPlus riconosce due tipi princi¬ 
pali d'immagine; le raster, vale a dire 
quelle composte di punti (pixel), e i me- 
tafile (che contengono componenti "di¬ 
segnati"). I metafile sono sovente defi¬ 
niti come file di grafica vettoriale (anche 


se la definizione non è perfettamente 
calzante ed è, per certi versi, restrittiva); 
essi possono essere trasformati in im¬ 
magini bitmap (il procedimento si chia¬ 
ma rasterìzzazione). 

Vengono correntemente riconosciuti 
metafile di formato WMF, CGM, GEM, 
WPG e PICT Macintosh; ThumbsPlus 
scrive su file WMF, 


Cosa fa ThumbsPlus 

ThumbsPlus è un'applicazione forte¬ 
mente articolata orizzontalmente, per 
nella sua specificità. Essa ha molte fun¬ 
zioni, che permettono di editare, vede¬ 
re, categorizzare, trovare e stampare fi¬ 
le grafici. Le funzioni principali sono co¬ 
si riassumibili: 

✓ assegnazione di parole chiave ag¬ 
ganciate alle immagini, in modo da 
consentire una ricerca più rapida ed 
efficace 

✓ ricerca di immagini per similarità 

✓ ricerca di duplicati di immagini 

✓ annotazione di file 

✓ creazione di fogli di indice 

✓ stampa di cataloghi 

✓ costruzione di pagine web (poteva 
mancare questa opzione?) 

✓ operazioni di batch-edit e di conver¬ 
sione 

✓ creazione e cambio di sfondi per il 
desktop 

✓ creazioni di slideshow (scorrimento 
di immagini sullo schermo) 

✓ creazione di cartelle capaci di verifica- 
re automaticamente la creazione di 
nuovi file e di produrne, sempre in 
maniera automatica, i "segnalibri" 



■ MATH4 *0 ni*M#0 *U4K»»#0 HAUfrt^O Kiur»>0 »OU»VJ^O I 



'4»a^l >0 '40UWM OTIMI^O *rn**3*0 


Un esempio di catalogo e dei relativi segnalibri 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


145 




































Alcune delle numerose finestre dell'area di setup. si 


✓ cattura di screenshot 

Idealmente, una sessione di Thumb- 
sPlus si svolge nel seguente modo; si 
esegue una scansione, sia essa di una 
cartella, di un disco o dell'intero siste¬ 
ma, si creano i rispettivi thumbnail. si 
selezionano quelli interessanti, li si tra¬ 
sportano in una cartella creata ad hoc, e 
su questi poi si lavora; ThumbsPlus 
supporta cinque tipi di vista dei segnali- 
bri, dai piu semplici fino alla visualizza¬ 
zione di informazioni di copyrigth e al¬ 
tro. Le immagini, come dicevamo, pos¬ 
sono essere agganciate a una parola 
chiave, permettendo di creare catego¬ 
rie, e di eseguire successive ricerche 
(ognuno di noi sa bene cosa significa 
andare alla ricerca di un'immagine per¬ 
duta). La cosa interessante è che 
ThumbsPlus offre un metodo per ag¬ 
giungere dati addizionali all'immagine; 
ogni file può contenere, accanto alla fi¬ 
gura, una serie di campi addizionali, 
ognuno dei quali può contenere fino a 




1 humbiffui Piafmsncei 


ti c 


Ua fase di creazione di un watermark. l’immagine di sfondo semmvisibile da 
stampare dietro la vera figura 


notino le articolate opzioni adottabili 


255 caratteri (in caso di note piu lunghe 
si può tranquillamente usare una "anno¬ 
tazione") Da qui a passare alle "galle¬ 
rie", una specie di contenitore logico 
capace di custodire gruppi di segnalibri 
differenti, il passo e breve; e in una gal¬ 
leria i segnalibri possono essere ordinati 
a piacimento, anche solo semplicemen¬ 
te "trascinando" sull'ordine di visualiz¬ 
zazione. 

All'immagine possono essere appli¬ 
cate diverse tecniche di editing, oltre al¬ 
le normali procedure di scrolling e pan- 
ning, si può zoomare e ritoccare agendo 
anche sul singolo pixel, lavorare con¬ 
temporaneamente su immagini multi¬ 
ple, eseguire aggiustaggi di colore, 
cambiare i numero dei colori e restrin¬ 
gere quelli utilizzati a un numero ben 
preciso, sovrapporre immagini e testo, 
applicare filtri (ce 
ne sono circa una 
quindicina disponi¬ 
bili). E' possibile ri¬ 
tagliare parti omo¬ 
genee in un'imma¬ 
gine, cambiare tipo 
di illuminazione 
della figura (c'è ad¬ 
dirittura un effetto 
speciale legato 
all'uso di lampade 
fluorescenti), e va¬ 
riare. ovviamente i 
livelli di luminosità 
e di contrasto. 

All'immagine e 
al foglio su cui sarà 
stampata si può 
applicare un "wa- 
termark", l'imma¬ 
gine invisibile o 
quasi invisibile che 
si intravede, ad 
esempio, sulla car- 


Copy meialtei lo £*pboard 

(• Unngactte uze C Proportionaly 

pariamone* - - 

Y**J hequancy Amng piocoi a ng ma 

WUchloktelrowrey |^à „ 

P Morte 

r Sto** Ibraiy «•«mangi whert loerftng Nm 


Ihunbnal cache cart 


G«m«I | Starti© | Ik*jfrGnaèi | FitTypei 
ThwrÈndViaw | Cccrfimotaru | Folte: | Keyword* Affcarced 
Memay 

gaMrun moge Mmap coche wa 


B*map findow «z« la larga magar 


Msxmjn tote teobate bJl* cache 


146 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 























































































Una fase di annotazione 
di una immagine 


Una serie di immagini, 
prelevate dalle librerie 
fornite col pacchetto 


ta intestata o su fo¬ 
gli prestampati. Le 
immagini vettoriali 
hanno tre comandi 
loro riservati, Re¬ 
move background, 

Convert to BitMap 
ed Extract Bitmap, 
dall'ovvio significa¬ 
to. Su ambedue i 
tipi di immagine è 
possibile variare la 
profondità di satu¬ 
razione del colore. 

Abbiamo parlato 
prima delle tecni¬ 
che di database in¬ 
serite nel pacchet¬ 
to; questo è dotato di un buon motore 
di ricerca, che permette, tra l'altro, di ri¬ 
cercare immagini simili, figure duplicate 


o frutto di alterazioni successive Uno 
dei processi più interessanti inseriti nel 
pacchetto è il Batch, in base al quale 
una sequenza pre¬ 
costituita di opera¬ 
zioni può essere 
ripetuta all'infinito; 
giusto per esem¬ 
plificare, è possibi¬ 
le creare sequen¬ 
ze per convertire 
file in un certo for¬ 
mato, ridurre figu¬ 
re multiple alle 
stesse dimensio¬ 
ni, ricondurre di¬ 
verse immagini al¬ 
la stessa palette di 
colori (eventual¬ 
mente ridotta; si 


immaginino le esigenze dei pubblicazio¬ 
ne su WWW), o magari correggere i co¬ 
lori usando sempre gli stessi parametri. 
Si può accedere direttamente a uno 
scanner usando i driver e lo standard 
Twain, e, in fase di pubblicazione, stam¬ 
pare singole immagini e cataloghi di 
provini. Il pacchetto, inoltre, contiene 
un wizard per la costruzione, in stand- 
alone o abbinato a un editor più poten¬ 
te, di pagine Web (abbiamo provato a 
creare una pagina con questo tool e 
possiamo assicurare che l'ambiente 
non ha nulla da invidiare a più noti edi¬ 
tor di pagina, e sicuramente è meno 
complesso da utilizzare). 

Conclusioni 

ThumbsPlus riunisce in sé caratteri¬ 
stiche di notevole pregio; pur essendo, 
essenzialmente, un tool per la gestione, 
la catalogazione e la corretta collocazio¬ 
ne di figure e di famiglie di figure, mani¬ 
pola senza problemi gli standard più di¬ 
versi (più di settanta i formati disponibili) 
ed è dotato di un editor di immagini ele¬ 
mentare ma piuttosto efficace. A corre¬ 
do troviamo anche un piccolo ambiente 
di programmazione che incorpora una 
serie di comandi e funzioni grafiche che 
possono ulteriormente facilitare la ge¬ 
stione dei thumbnail e dei cataloghi. 

Può funzionare su network (occorre 
acquistare una licenza multiuso) ed è 
dotato di un manuale piccolo, ma ben 
costruito e del tutto esauriente. 

E' acquistabile solo attraverso Inter¬ 
net all'indirizzo citato, ma è certamente 
un mezzo indispensabile per chi, giorno 
per giorno, è costretto a lavorare con 
grandi quantità di immagini. Non mette 
in ordine gli studi, ma questa è un’altra 
storia. 533 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


147 










































PRATICA http://www.pluricom.it/mcm/internet_praticI) 


JavaScript, 
dear JavaScript! 

Da una sorta di conferenza chattata con i lettori di IPweb dal tema 


“Bottoni d'interazione, questi sconosciuti”... 

... alla presentazione di Microsoft JScript 5.1: linguaggio di scripting che sulle direttive dell’ECMA 
ha ora imparato anche a scrivere (i dati su file)! 


E dalla presentazione di alcuni tra i più recenti applicativi per generare script automatici... 
... alla pioggia di “trips” che questo mese si rovesciano su Internet Pratica. 


Quello che ne deriva è un piccolo speciale sul 
mondo di JavaScript, mai sulla cresta dell’onda 
come in questo momento. 

di Bruno Rosati 


- 


i-i-Ua.A’Ai 2 d • 2 


Oh no, ancora bottoni! 

E' incredibile: ma tra i punti di massima 
frequentazione di IPweb (oltre al top 
che sono le Home Page) risultano es¬ 
serci i click per il download dei nostri 
JavaScript e in questi, picco dei picchi, i 
trucchi per far cambiare stato (ovvero 
immagine) ai fatidici bottoni di collega¬ 
mento! 

E al riguardo di 
questi, le domande 
che ci sono perve¬ 
nute trattano es¬ 
senzialmente la so¬ 
luzione di due pic¬ 
coli problemi este¬ 
tici: 

✓ come riuscire a 
dimensionare in 
maniera unifor- 


Figura 1-11 behavior 
che Microsoft propone 
per la gestione dell'ef¬ 
fetto ImageRollover. 


i 

£ 

2 . 


2 

d 

a 


o 

d 

2 

-£. 


<lmg cren “backl.jpg" 
hoverSrc=» M b»ck2.jpg" 
pre»»edSrc*'bcck3.Jpg" 
da»*="Rollover''> 



..cny *; 0 * t o. •«»- 

- ■ .it *mw nmm* ' L 


Figura 2 - Bottoni dimen¬ 
sionati e colorati. Font 
differenziati per tipo, stile 
e colore, quindi immagini 
da incapsulare: questo è 
possibile fare attraverso i 
parametri dell'argomento 
STYLE di HTML 4.0. 


■ -r- nr. 


W 'BMIHU* Uhncwa'iMr 


*".■>»»* "hw.- .—.-111" ,„)• All* IW W. Il* IM 

........ ...i. m 

..I..WIHV *tr*«i*.*ri; 


me i bottoni presenti in una barra di 
navigazione 

✓ come far cambiare l'immagine che 
caratterizza il bottone al passaggio e 
al click del mouse (e, riuscendovi, fa¬ 
cendolo possibilmente in piena com¬ 
patibilità con i due browser). 

Non è certo il problema dei problemi, 
ma indubbiamente sta a cuore a molti 
dei novelli abitatori del Web che. dopo 
aver acquisito lo spazio edificabile e co¬ 
struitaci sopra la propria casa virtuale, 
ora vogliono anche rifinirla e dotarla di 
tutti gli agi moderni. E i bottoni in Java¬ 
Script evidentemente fanno parte di 
questi optional. 

Vediamone allora una breve trattazione 
partendo dal più semplice "button", 
che può essere inserito tramite codice 


148 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
































Figura 3 - Chi già 
disponesse di Front 
Page può fare ricorso 
alla categoria degli 
“Hover Button". L'Ho- 
ver è un Applet capace 
di gestire effetti di varia 
tipologia (trasparenza, 
luminescenza, sfoca¬ 
tura, riposizionamento, 
ecc.) ma con il quale ò 
compatibile solo IEx¬ 
plorer 



(<INPUT type = "button".fino ad 
arrivare a soluzioni più ricercate, che in¬ 
teressano anche l'utilizzo di Java Applet 
ed espedienti grafici più o meno geniali. 

• HTML (quasi) puro. La prima do¬ 
manda a cui rispondere: come dimen¬ 
sionare i bottoni?, a livello di HTML (più 
o meno) puro trova risposta in due pos¬ 
sibili strade da seguire. La prima porta 
ad un espediente (mettere un po' di 
spazi vuoti all'inizio e a fine virgolette), 
l'altra ad un vero e proprio metodo (una 
serie di attributi parametrali). Eccone ra¬ 
pidamente il semplice codice dimostra¬ 
tivo. 

Quello dell'espediente: 

«input type="button" value=" Gior¬ 
no " name="data> 
e quello del metodo: 

«input type="button" value="Gior- 
no” name="data" style="height: 
24px; width:130px"> 

Risultati pratici: il primo, non ortodosso, 
è però compatibile, nel senso che lo 
leggono sia IE che NN. Il secondo, orto¬ 
dosso, non è però completamente 
compatibile. Nel senso che se funziona 
su IE 4 e IE 5 non funziona su NN. Nel 
particolare, rifacendosi alle specifiche 
HTML della versione 4.0, va detto che 
queste accettano l'assunzione degli at¬ 
tributi style all’interno dei TAG (Input e 
Button compresi). lExplorer a ciò è per¬ 
fettamente adeguato. 

La sintassi è quella che si può vedere 
nel secondo esempio. Dopo i consueti 
"type, value e name" è possibile inseri¬ 
re la voce style ed all'interno di questa 
(l'insieme degli attributi è compreso tra 
le virgolette) settare i parametri che si 
desidera. Come appunto HeightAA/idth, 
ma anche color e size per font ed altri 
ancora. 


Facendo un altro esempio, la qualifica¬ 
zione del precedente <input> possia¬ 
mo ulteriormente arricchirla. Ad esem¬ 
pio inserendo, oltre che alle dimensioni 
in pixel, anche il tipo, lo stile e il colore 
del font utilizzato per la denominazione, 
nonché il colore dello sfondo più lo 
spessore, l'ombreggiatura e la resa o 
meno in 3D della forma perimetrale. E, 
come ciliegina sulla torta, la possibilità 
d'incapsularvi una gif e farla così diven¬ 
tare un bottone cliccabile. Se inseriamo 
tutto ciò, ecco come si sviluppa la sin¬ 
tassi del tag: 

«input type="button" name="B3" 
tabindex="2" 

style="font-family: Arial; font-size: 
12pt; font-weight: bold; height: 44; 
width: 193; 

background-image: urlCmclogo.gif '); 
background-repeat: no-repeat; back- 
ground-attachment: fixed; 
background-position; center 50%" 
id="ricalcolaO"> 

Insomma, con gli Style i bottoni posso¬ 
no diventare una cosa davvero raffina¬ 
ta. E' chiaro, più di fare click ed accetta¬ 
re il link verso siti, pagine o funzioni da 
caricare ed eseguire, non andranno 
mai... 

• Microsoft e i "behavior" per lEx¬ 
plorer. Sempre sotto HTML c'è un'al¬ 
tra alternativa che è possibile prendere 
in considerazione. Quella del ricorso 
combinato tra un trip in JavaScript e la 
componente grafica di un bel bottone 
in .GIF (magari pure animato). E' un 
vecchio espediente grafico, che è stato 
più volte presentato, e in più varianti, 
su queste stesse pagine. 

Anche qui le strade praticabili sono 
due: una esclusivamente compatibile 
con lExplorer, l'altra (quella adottata 



Figura 4 - Cool Button. Cominciamo con II settare 
le caratteristiche principali del nostro benamato 
bottone. 



Figura 5 - Cool Button. Le prophetà specifiche del 
bottone, quali denominazione, larghezza, stati ed 
eventi dinamici, inserzione di bitmap, 
sincronizzazione di effetti sonori, ecc. 



Figura 6 - Cool Button. Infine eccoci sul pannello 
di costmzione, dal quale sarà possibile sia salvare 
l'Applet che copiare il codice d'implementazlone 
nel file HTML 


proprio dalle pagine di Internet Pratica) 
buona per entrambi i browser. Sia l'una 
che l'altra realizzano comunque la stes¬ 
sa azione: rilevamento dell'evento-mou- 
se e resa grafica conseguente con 
cambio dell'immagine, dalla posizione 
statica a quella di rilevamento del pas¬ 
saggio del mouse sull'area della GIF in- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


149 

















































Figura 7 - Isl Page 2000. Il piano di lavoro ncorda quello di HomeSite. ma in 
questo sorprendente applicativo ci sono molte più risorse a disposizione 
dell'utllizzatore... 


Figura 8 -... come conferma questa vista d'insieme, che ci mostra la lista 
delle ventuno categone di JavaScript disponibili e quindi, la lista estesa di tutti 
gli script che fanno riferimento alla categoria delle Immagini (RollOver, 
caricamento selettivo, via finestre a scomparsa, ecc.). 


teressata, a quella che infine evidenzia 
graficamente l'avvenuta pressione del 
bottone. 

La prima strada è quella intrapresa da 
Microsoft (che tra l'altro l'esemplifica 
con dovizia di particolari con un proprio 
behavior), la quale propone la standar¬ 
dizzazione dell’lmageRollover usato con 
i comandi iconici di lExplorer. 

Avete presente la bottoniera composta 
dalle frecce Back/Forward. Stop, Refre- 
sh e via discorrendo? Bene, guardate la 
figura 1 tanto per rinfrescarvi le idee. 
Tale behavior è realizzato attraverso un 
file htc (estensione usata da Microsoft 
per il controllo da file esterno degli 
script-effect) che. a livello di pagina 
HTML, fa solo dei semplici richiami alle 
funzioni e alle variabili delt'lmageRollo- 
ver.htc. In pratica, sulla pagina HTML al 
riguardo della gestione degli effetti sul 
bottone Back troverete soltanto scritto: 
<img src="back1.jpg" 
hoverSrc="back2.jpg" 
pressedSrc="back3.jpg" 
class="Rollover"> 

Il resto lo farà la pagina htc di "stile" 
(se cosi possiamo chiamarla), che dalla 
stessa pagina HTML verrà invocata co¬ 
me segue: 

<STYLE> 

.Rollover { behavior : urKimageRollo- 
ver.htc) ( 

A:link {colorrnavy; text-decoration: 
none; ) 

Arvisited f colorrnavy; text-decora- 
tion;none; ) 

A:hover {text-decoration.underline; ) 
</STYLE> 

Se passa la proposta della standardizza¬ 
zione dei behavior (file di costruzione 
.htc separato e richiami a questo dalla 


pagina HTML) diverranno compieta- 
mente automatici i controlli d'effetto Al 
momento, è ovvio, il solo lExplorer è 
compatibile con i behavior. La barra che 
dinamizza con tre distinte immagini a 
bottone su Navigator neanche appare! 
Staremo a vedere se e cosa succederà. 
Nel frattempo mettiamo in linea lo zip¬ 
pato, che si rifarà all'lmageRollover in 
modo che ve ne possiate rendere con¬ 
to personalmente. Calcolate tra l'altro 
che di behavior Microsoft ne ha già pre¬ 
disposti circa una quindicina con relati¬ 
ve varianti e che questi possono venire 
resi attraverso semplici wizard all'inter¬ 
no di normali WebEditor (probabilmen¬ 
te per primo toccherà a FrontPage). 

• ImageRollover: file di stile e HTML 
di esempio sono su INTERNET PRA¬ 
TICA n. 7 (imgrolver.zip - 88 Kbyte) 

JavaScript e GIF (animate e non) A 

margine di tutto ciò ecco finalmente il 
ricorso allo JavaScript, che adotta la 
stessa soluzione di Microsoft, benché 
in maniera più ortodossa. Tra i vari We- 
bEditor (i più funzionali sono senz'altro 
l'Ace Expert e ili st Page 2000 che pre¬ 
sentiamo su questo stesso numero) ce 
ne sono diversi che già adottano propri 
wizard per la creazione dell'lmageRollo- 
ver (e non solo). L'implementazione è 
diversa, ma il risultato finale fortunata¬ 
mente lo stesso: i bottoni grafici funzio¬ 
nano sia con lExplorer che con Naviga¬ 
tor. 

In generale la funzione JavaScript 
d'adottare è la seguente: 

<script> 

function changelimg,index,msg){ 

if(document.images) 

document.images[index).src=img 

window.status=msg 

return true} 


</script> 

Questo da inserire tra i tag <HEAD> e 
</HEAD>. Poi, nel body e nel punto do¬ 
ve si vogliono sistemare le immagini, i 
riferimenti del caso. Ad esempio, la pri¬ 
ma immagine di IPweb (ovvero la gif 
animata che spiraleggia la scritta IN¬ 
TERNET PRATICA) si alterna onMou- 
seOver con una gif statica, per mezzo 
di due semplici tag di collegamento e di 
caricamento: 

<a href="mailto:b. rosati@mclink.it" 
onMouseOver="change(‘images/ip 
weblb.gif,0, ' Scrivi a INTERNET 
PRATICA On The Web! ')" onMou- 
seOut="change('images/ipweb1a.g 
if',0,")“> 

<img SRC="images/ipweb1a.gif" 
ALT=" Scrivi a INTERNET PRATICA 
On The Web! " BORDERrO hei- 
ght=30 width=100 align=LEFTx/a> 

Tutto qui, non serve altro, fuorché 
l’idea grafica con la quale disegnare 
l'effetto da dare all'immagine che ri¬ 
sponderà all'evento onMouseOver op¬ 
pure onMouseDown. 

• FrontPage Hover Button (una pic¬ 
cola Applet multieffetto). I bottoni, ol¬ 
tre al controllo delle dimensioni e agli 
altri settaggi appena esaminati, come 
abbiamo appena visto, con il ricorso allo 
JavaScript possono essere ulteriormen¬ 
te arricchiti per mezzo di effetti grafici, 
anche agendo con le famose Applet in 
Java. 

Da questo punto di vista, chi ad esem¬ 
pio già dispone di FrontPage può fare ri¬ 
corso alla categoria degli "Hover But¬ 
ton". Dal menu Insert, comando Com- 
ponent, si seleziona la voce Hover But¬ 
ton ed appare un pannello di selezione 


150 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



























sul quale è possibile settate, oltre ai so¬ 
liti parametri, anche l'eventuale effetto 
da far rendere al passaggio oppure al 
click del mouse A disposizione ci sono 
una decina di effetti (Sfocatura, Traspa¬ 
renza, Bevel, Luminescenza, ecc.). Il 
settaggio è facilissimo e soprattutto ra¬ 
pido. I <PARAM NAME> che qualifica¬ 
no i parametri dell'Applet si generano 
automaticamente ed al termine del set¬ 
taggio il codice che contraddistingue 
ogni singolo bottone sarà più o meno il 
seguente: 

<applet code="fphover.class" codeba- 
se="./" width="120" height="24"> 
<param name="color" value= 

"#000080"> 

<param name="textcolor" value= 
"#FFFFFF"> 

<param name="text" value="lnternet 
Pratica"» 

<param name="effect" value= 

"glow"> 

<param name="url" valuetype="ref" 
value="http:\\www. pluricom.it"> 
<param name="hovercolor" value= 
"#E1E1FF"> 

</applet> 

E' ovvio che FrontPage, appena inserito 
il bottone cosi qualificato, provvederà a 
salvare nella stessa directory della pagi¬ 
na in lavorazione le varie .class che fan¬ 
no riferimento all'Applet. 

Com'è sempre fra Microsoft e Netsca¬ 
pe, ciò che nasce per l'uno non è com¬ 
patibile con l'altro. Ovvero: tali Applet 
funzionano solo su lExplorer. 

• Un esempio pratico degli Hover 
Button è su INTERNET PRATICA n. 7 

I Generatori di Applet: 1 st Cool But¬ 
ton! Se volete "di tutto e di più", ovve¬ 
ro bottoni che cambiano il background 
in mille modi diversi e che producano 
un risultato rapido, efficace e finalmente 
in piena compatibilità con entrambi i 
browser, quello che vi serve è un gene¬ 
ratore di Applet. Uno come 1 st Cool 
Button ad esempio, Un sofisticatissimo 
insieme di "spicchi di mela" riprogram- 
mabili a nostra immagine e somiglianza 
che con rapidi settaggi è in grado di ren¬ 
derci l'Applet con i PARAM di controlli 
già belli e pronti per essere inseriti, via 
clipboard, direttamente nel file HTML in 
lavorazione. Prima del salvataggio finale 
(che contempla anche la copia automati¬ 
ca delle class nella stessa directory del 
file HTML) 1 st Cool Button permette 
un'efficace anteprima nell'ambiente del 
browser settato per default, In tal modo 
è possibile operare subito le modifiche 
del caso. Va segnalato che l'Applet è 
anche in grado di supportare l'evento 
sonoro che, onClick/onOver, si verifi¬ 
cherà in perfetta sincronia con l’azione 


Figura 9 - Con Acti- 
vePack, Il Webmaster 
può realmente sorridere 
alla vita Niente più 
tranelli da ASP maligno, 
nulla a che vedere con 
la lunga tiritera della 
programmazione del 
codice SMIL, né tanto 
meno la perdita di 
tempo e pazienza nel 
sedare tutti i parametri 
necessari per attivare 
un etletto di transizione. 





del mouse. 

I 1 st Cool Button 3.0 è su INTERNET 
PRATICA n. 7 (1coolsetup30.exe- 
746 Kbyte) 

WebWare: il bello di 
JavaScript! 

Di proposte che integrano l'editing delle 
pagine HTML con Wizard e preset già 
tarati ce ne sono molte in circolazione. 
In questa occasione creiamo un primo 
piano su quello che probabilmente è il 
migliore tra gli applicativi fin qui immes¬ 
si sul mercato, l st Page 2000: un picco- 



«■MlMiWMfWlM 


Figura 10 - Se questa Top Ten di JavaScript non vi 
è sufficiente, WebSite Abstraction Free JavaScript 
vi aspetta presso il suo sito dove mette a 
disposizione, sempre gratuitamente, altri 200 
script pronti da usare. 


lo, grande FrontPage con la qualità di 
essere facile da usare, ricco di Java¬ 
Script e completamente gratuito! 

lst Page contiene tool HTML per mez¬ 
zo dei quali la realizzazione dei nostri siti 
(dal più semplice al più sofisticato) di¬ 
venta una serie di operazioni automati¬ 
che. 

L'idea dei programmatori è stata piutto¬ 
sto semplice, quindi gemale: preparare 
l'interfaccia di lavoro, in modo che sia 
possibile visualizzare quattro differenti 
modalità di lavoro. Easy (per i meno 
esperti, che si troveranno cosi a muo¬ 
versi in un ambiente più semplice dove 
vengono garantite le funzioni principali e 
spesso in via del tutto automatica grazie 
all'intenso uso dei wizard): HardCore, 
una modalità che non ha nulla di porno- 
grafico, ma un'interfaccia da "program¬ 
matore duro e puro"; Normal, molto si¬ 
mile nell'aspetto all'Home Site di Allai- 
re, ed infine la coloratissima modalità 
Expert, con la quale salgono in schermo 
tutte le funzioni di 1 sl Page 2000. 

Da tutti i livelli (e benché la modalità di 
lavoro sia quella a livello di codice) l'ap¬ 
plicativo mette a disposizione dell’utiliz- 
zatore la più poderosa libreria di script 
"precotti" del mondo: tra JavaScript e 
VBScript le funzioni a disposizione 
dell'utente superano il numero di 450 
che poi, sommandosi con gli script in 
DHTML e i vari wizard per scrivere codi¬ 
ce server-side (tipo SSI, CGI, Perl, Cold 
Fusion e ASP), supera abbondantemen¬ 
te le 500 unità. Veramente impressio¬ 
nante. 

Dicevamo prima che 1 st Page 2000 la¬ 
vora esclusivamente a livello di codice. 
Di conseguenza ci obbliga ad assumere 
un minimo di conoscenza dell'HTML (gli 
script da inserire preferibilmente tra i 
tag <HEAD>, ecc.) ma, a parte ciò, r 3- 
cupera alla mancanza del WYSIWYG 
con tutta la serie di Wizard, preset e au¬ 
tomatismi di varia natura con i quali met- 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


151 





























Figura 11 • WebSile 
Abslractìon. L'etletto 
RollOver. descritto, 
esemplificato e costrui¬ 
to al volo. Il contenuto 
delle due aree di testo è 
infine pronto per essere 
copiato nella giusta 
posizione all’Interno 
delta pagina HTML in 
lavorazione. 


Figura 12 - JavaScript 
Form Validation Tool. 
Semplice, apparen¬ 
temente banale, ma 
infinitamente utile 
questo modulo di lavo¬ 
ro, sempre nell’am¬ 
biente del browser, per 
mezzo del quale è 
possibile ottimizzare i 
tormulan più complessi 



te l'utilizzatore nella 
condizione ideale di 
codificare (quasi) 
senza scrivere una 
riga di codice. For¬ 
se non sarà da 
Webmaster alle pri¬ 
me armi, ma non è 
necessaria partico¬ 
lare esperienza. Ve¬ 
nendo da un Editor 
in pagina grafica e 
con una infarinatura 
su cosa sono e co¬ 
me si posizionano i 
tag principali, chiun¬ 
que è in grado di 
utilizzarlo al meglio 
e tra l’altro con una 
rapidissima curva di 
apprendimento. 

Evrsoft 1 st Page 2000 è raggiungib ile 
all'URL: IhUDV/www.evrsott com/l st- 
paae 

JavaTrips che 
passione! 

La nostra rubrica dedicata ai JavaTrips, 
ovvero i trucchi del mestiere, non parla 
solo di bottoni più o meno cangianti, ma 
fin dal primo numero prova a proporre 
soluzioni che non siano solo estetiche, 
ma anche pratiche. Dal punto di vista 
della funzionalità e la resa della massima 
interazione delle Home Page, abbiamo 
provato a proporvi altri "trips " che non 
siano solo semplici "schiacciabottoni". 
Fedeli a tale scopo anche questo mese, 
dopo aver navigato apposta verso altri si¬ 
ti lontani, vi proponiamo le ultime sco¬ 
perte al riguardo di quelle piccole genia¬ 
lità che i JavaScript sono. 

• ActivePack ActivePack è un sistema 
di programmazione con il quale è possi¬ 


bile realizzare animazioni, posizionamen¬ 
ti assoluti (layer e non layer) degli ogget¬ 
ti, gestire database (di Access!) e, più in 
generale, creare sessioni di lavoro condi¬ 
vise a livello di Client. 

Il set di utility e di oggetti che costitui¬ 
scono l’ActivePack altro non sono che 
componenti JavaScript, visionabili per 
mezzo delle versioni 4.0 di tutti i brow¬ 
ser (IE e NN, sia per piattaforme Win¬ 
dows che Macintosh). La metafora di la¬ 
voro è semplicissima, essendo l'Active- 
Pack a tutti gli effetti un insieme di pagi¬ 
ne HTML attraverso le quali appaiono in 
schermo (previa selezione) i vari moduli 
di compilazione. Moduli che si rifanno a 
loro volta a tutta una serie di JavaScript 
capaci di coordinare la scrittura di codice 
e gestire in tal modo ogni genere di fun¬ 
zione. A disposizione dell'utente l'Acti- 
vePack mette una serie di moduli di 
compilazione per la generazione del co¬ 
dice per formulari, controlli multimediali, 
sincronizzazioni per l'estensione SMIL 
(quella di RealNetworks che coordina la 
riproduzione di componenti audio, video, 
testuali e grafiche) ed accesso ai file. 
Compilando il form che appare in scher¬ 


mo, a seconda degli script a disposizio¬ 
ne, il codice generato viene listato all'in¬ 
terno di un'area di testo dalla quale, con 
il più classico dei Copia e Incolla, sarà 
possibile esportarlo verso la pagina 
HTML per il quale è stato realizzato. 

• ActivePack è su INTERNET PRATI¬ 
CA n. 7 (ActivePack.zip -370 «byte) 

• WebSite Abstraction Sulla stessa 
lunghezza d'onda dell'Active Pack anche 
il WebSite Abstraction è un generatore 
di script browser-oriented Dalla sua l'as¬ 
soluta gratuità del modulo di generazio¬ 
ne e la corposa lista di effetti forniti 
all'utenza che se, come pensiamo, non 
si accontenta, può sempre salire sul sito 
della WebSite Abstraction 




dere al download di altri 200 script-mo- 
dule a disposizione. 

• WebSite Abstraction è su INTER¬ 
NET PRATICA n. 7 (wascripts.zip - 67 
Kbyte) 

• Form Validation Tools Terzo appli¬ 
cativo in pagina Web. ovvero da utilizza¬ 
re via browser. il Form Validation Tools, 
attraverso codice JavaScript ci aiuta nel¬ 
la realizzazione dei famigerati formulari. 
La sua funzione non si limita comunque 
alla sola creazione dei tag di <FORM> e 
di <INPUT> (operazione tutto sommato 
banale) bensì, come d'altronde già lascia 
intendere la denominazione, integra de¬ 
gli script automatici che sono in grado di 
effettuare un controllo di convalida sui 
contenuti di ogni singolo campo di testo 
ed evidenziare, con appositi pannelli di 
Alert, eventuali errori di digitazione da 
parte del compilatore 

Segni mancanti -classica è la dimenti¬ 
canza del simbolo (oppure la digita¬ 
zione dei caratteri che appaiono sullo 
stesso tasto...)- formato di date e nume¬ 
ri telefonici, credit-card, ecc. vengono 
passati al vaglio dal Form Validation che 
avvisa il compilatore dove è stato com¬ 
messo l'errore riposizionando automati¬ 
camente il focus sul campo interessato. 
Un tocco di classe e di automatismo in 
più nella gestione del nostro, sempre 
migliore sito. 

• Form Validation Tools è su INTER¬ 
NET PRATICA n. 7 (validation.zip - 5 
Kbyte) 

Microsoft JScript 5.1 
(ECMA 262) 

L'implementazione di Microsoft deriva 
direttamente dalle specifiche standard 
dettate con il protocollo ECMA 262 - 
quindi risultano perfettamente aderenti 
alla versione originale - con in più l'inte¬ 
grazione di alcune specifiche attinenti 


152 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 








































ad Internet Explorer. Quello che ne deri¬ 
va è un linguaggio rinnovato e poderoso 
al quale, com’è noto, manca solo l'op¬ 
zione per creare delle applicazioni stand- 
alone a cui ovvia appoggiandosi all'inter¬ 
prete JavaScript, che è insito nei brow- 
ser più diffusi e dei quali anche JScript 
sfrutta le finestre di visualizzazione. 
Nell'ultimo dettato dell'ECMA, e che 
Microsoft ha subito recepito sviluppan¬ 
do la versione 5.1 del "suo" JScript, 
l'integrazione più significativa che si può 
rilevare è senz'altro quella delle librerie 
di Scripting, specìficamente quelle del 
modello ad oggetti FileSystemObject. 
Traducendo in soldoni, il FleSyste- 
mObject (d'ora in avanti FSO) è il vero 
fiore all'occhiello deH’implementazione 
JavaScript, alla quale porta in dote la ca¬ 
pacità (mai avuta!) dì svolgere proprietà, 
metodi ed eventi per la gestione (scrit¬ 
tura, lettura, creazione e riposiziona¬ 
mento) di cartelle e file. SI, avete letto e 
capito bene: con JScript adesso è possi¬ 
bile scrivere! 

Più in generale l'elaborazione dei file del 
FSO consiste nell'immagazzinamento 
dei nostri dati in un formato (.txt. preva¬ 
lentemente) facile da usare e tutto som¬ 
mato efficiente. 

Quante volte, scrivendo codice Java¬ 
Script per le nostre pagine in HTML, ci 
siamo ritrovati a piangere l'assenza di 
una modalità di scrittura? 

Adesso ciò è possibile e anche Java¬ 
Script può tornare utile per gestire i dati 
di un database (nelle molteplici forme di 
questionari, piccoli archivi locali o per In¬ 
tranet. giochi e prodotti di presentazio¬ 
ne ipermediale, come moduli didattici e 
di training). Non avremo certo il nostro 
piccolo SQL Server, ma una comunque 
affidabile e veloce gestione dei dati si. 
Dati che potremmo immagazzinare sia 
su file testuali che su più organizzabili fi¬ 
le binari. 

Il passo in avanti ci sembra significativo: 
non più solo bottoni, formulari e orologi 
grafici, ma anche archivi condivisi. 

La magia inizia con la formula necessaria 
per la creazione dell’oggetto FSO: 
var = fso 

fso = new ActiveXObjectC'Scrip 
ting.FileSystemObject"); 

Qui il termine Scripting è per la libreria 
dei tipi e FileSystemObject l'oggetto da 
creare. 

Poi. in differenti sessioni, le procedure 
successive per creare i file (oppure direc¬ 
tory) per leggere, scrivere e appendere 
dati: 

✓ Creazione: 

ctf=fso.CreatetextFile("c:\\nomedi- 

rectoryWnomefile.txt", true); 

✓ Scrittura: 

wtx=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi- 


Figura 13 - JavaScript 
Form Validation Tool. 
Rappresentazione 
pratica di un formulano 
pronto per essere spe¬ 
dito e dotato di tutti i 
controlli dedicati ad ogni 
campo di compilazione. 
Da notare il rilevamento 
dell'errore che voluta- 
mente abbiamo com¬ 
messo digitando l'Indi¬ 
rizzo di posta. 


Figura 14 - La pagina 
che Microsoft dedica a 
JScript TutoriaI in linea, 
sample da scaricare, 
documentazione e file 
autoestraente e link di 
riferimento. 




rectoryWnomefile.txt", ForWriting, 
True); 

✓ Lettura: 

rtx=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi- 
rectoryWnomefile.txt", ForReading, 
True); 

✓ Inserimento dei dati: 

app=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi- 
rectoryWnomefile.txt", ForAppen- 
ding, True); 

Senza voler trasformare questa rapida 
presentazione in un mini-corso su 
JScript, vi basti sapere che. al completa¬ 
mento delle operazioni sopra descritte, il 
FleSystemObject prevede tre metodi di 
lettura (Read: per leggere il numero di 
caratteri specificati, ReadLine: per leg¬ 
gere un'intera riga fino al carattere di 
nuova riga escluso. ReadAII: la lettura 
sequenziale dell'intero file), tre metodi di 
scrittura (Write: scrive i dati senza inseri¬ 
re il carattere di nuova riga, WriteLine: 
scrive i dati delimitandoli in una linea con 
il carattere di nuova riga. WriteBiankLi- 
nes: scrive una o più righe vuote). 
Insomma, il sogno del Webmaster (quel¬ 
lo che solo pensando all'ASP o all'IDC, 


va in tachicardia) fi¬ 
nalmente si realiz¬ 
za. Ma oltre a quel¬ 
lo del Webmaster, 
si avvera anche il 
sogno del produtto¬ 
re ipermediale, che 
frustrato dai tempi 
e la fatica necessari 
per la creazione di 
un runtime in Visual 
Basic, ha ora la pos¬ 
sibilità di far visua¬ 
lizzare la presenta¬ 
zione direttamente 
dal browser e di ge¬ 
stirne l’interazione 
con l'utente (inseri¬ 
mento e memoriz¬ 
zazione di dati ana¬ 
grafici, risposte, votazioni, ecc.) con una 
semplice sessione del FileSyste¬ 
mObject. Scrivere e memorizzare quan¬ 
to scritto nei campi di testo di un form 
ora si può! 

Per saperne di più, tutti sul sito di Micro¬ 
soft. dove a partire dall'URL: 

Ihttp://www. microsott.com/italy/sci1 

pting/JScript 

sarà possibile rintracciare un tutorial in li¬ 
nea, sample da provare o scaricare e 
quindi il prezioso autoestraente della do¬ 
cumentazione sull'ultima versione dì 
JScript. 

Una volta che avrete tutto sul vostro PC, 
cominciate a studiare e a provare il codi¬ 
ce proposto e a fare qualche esperimen¬ 
to di scrittura/lettura. La prossima vol¬ 
ta... vi interrogheremo! A parte gli 
scherzi, sul prossimo numero andremo 
subito sul pratico e cercheremo di realiz¬ 
zare (con raffronti anche su IPweb) un 
archivio condiviso. L'occasione sarà buo¬ 
na per vedere all'opera (solo con I Explo¬ 
rer però!) un bellissimo ActiveX di nome 
Tabular Data Control, che si sposa ma¬ 
gnificamente con le nuove virtù di 
JScript! MS 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


153 




























































Il bello del gratis 


A prenderle di petto, le cose, non ci si guadagna mai (tranne in particolari casi, 


che un minimo di buona creanza ci evita di nominare direttamente)! Quindi, meglio 



affrontarle con calma e con un minimo di diplomazia. 

E’ da qualche anno che si dibatte il problema dei costi di 


di Raffaello De Masi 


Internet. Gli addendi, che il novello navigatore doveva 
mettere in conto per raggiungere il Mare Aperto, erano 
due, almeno; il costo del provider e quello della 
connessione telefonica. Fisso 


il primo, imprevedibilmente 
variabile il secondo. 


I provider si affannavano a offrire agli 
utenti un ventaglio ampio e articolato di 
offerte. Si poteva impegnare un abbo¬ 
namento full optional o magari uno "li- 
mited", che permetteva collegamenti 
solo a certe ore del giorno, e solo per 
un periodo fisso al giorno (li ricordate?). 
L'area ISDN era poi intoccabile; riserva¬ 
ta a chi aveva il portafoglio a mantice, 
costava un occhio della testa e richie¬ 
deva un particolare "modem" (così lo si 
chiamava, e spesso lo si chiama anco¬ 
ra) il cui prezzo comprendeva sei zeri! 
Allora ci si accontentava del minimo, 
che, manco a dirlo, ci faceva additare 
con la frase "Beatus monoculus in terra 
coecorum!", e navigare nelle meravi¬ 
glie del Web con un modem da 14.400 
(ma sovente anche meno) era come 
guidare la “Luna Rossa" alla conquista 
della famigerata coppa da mezzo chilo 
d'argento (che. tra l'altro, è di una cafo¬ 
neria che levati!). 

Fortunatamente il tempo, da gran si¬ 
gnore qual'è, ha fatto giustizia di tale 
limbo della comunicazione e ci ha por¬ 
tato agli attuali modem da 54K, che co¬ 
stano, sovente, meno di un biglietto da 
cinquantamila, alle schede ISDN che 
costano poco più, a certe sofisticatissi¬ 


me periferiche (leggi Solo e 
USRobotics, giusto per fare qualche no¬ 
me) che, anche a computer spento, ci 
organizzano una perfetta segretaria vir¬ 
tuale, con messaggi telefonici persona- 
lizzati, riconoscimento e ricezione auto¬ 
matica di fax, comunicazioni personali a 
determinati utenti, richiamo a distanza, 
e servizio di trasferimento di chiamata 


e di scambio dati. Il risultato è stato una 
diffusione esplosiva dei collegamenti, 
una prolificazione dei provider, e un mi¬ 
glioramento del servizio inimmaginabile 
già solo un anno fa. Oggi, anche grazie 
alla nuova politica tariffaria della TIN 
(per l'amor di Dio, non l'ha fatto certo 
per buon cuore, ma solo pressata dalla 
concorrenza) e alla presenza capillare di 
nodi su tutto il territorio, non esiste 
paese che non possa raggiungere un 
nodo d'accesso in telefonata urbana 


154 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 





















(pensate che solo alcuni anni or sono 
inviavo gli articoli, a MC-Link, usando 
un collegamento interurbano con Ro¬ 
ma) E certi fornitori, per coloro che pro¬ 
prio dovessero andare in interurbana, 
mettono a disposizione in alternativa un 
numero verde da chiamare. 

L'altra faccia della medaglia è stata, 
fino a poco tempo fa, il costo dell'abbo¬ 
namento al provider. Fino all'anno pas¬ 
sato c'era stata una lenta convergenza 
verso una maggiore economicità del 
servizio (scomparsa graduale degli ab¬ 
bonamenti "limitati", offerte speciali 
basate su determinate condizioni, ridu¬ 
zioni d'importo per abbonati "fedeli"). 
Insomma qualcosa si era fatto, ma le 
due-trecentomila lire per abbonarsi oc¬ 
correva sempre tirarle fuori. Sino a che 
c'è stata una vera rivoluzione, un vero 
"krasnyi octyabr", che ha mandato let¬ 
teralmente a gambe all'aria gli equilibri 
e le convenzioni finora faticosamente 
mantenuti. 

Un forziere 

con il lucchetto rotto 

Effettivamente, da qualche mese 
sembra scoppiata su internet l'età 
dell'oro! Banner occhieggiami che ci 
chiedono solo d'essere cliccati per po¬ 
ter partecipare a favolose estrazioni di 
premi, "auction" (aste virtuali) che la¬ 
sciano supporre di poter portare a casa 
televisori, fotocamere, PC facendo of¬ 
ferte a partire da qualche dollaro! E an¬ 
cora servizi d’ogm genere, come remin- 
der gratuiti, segreterie virtuali che ci 
terranno in ordine appuntamenti e sca¬ 
denze, uffici postali che s’incaricano di 
inviare e, sovente, anche di organizzare 
la nostra corrispondenza, elettronica e. 
negli ultimi tempi, anche cartacea. E, 
giusto citando a caso, organizzatori di 
tour turistici, previsioni del tempo, pri¬ 
me pagine dei giornali, gestione del no¬ 
stro portafoglio azionario, servizio di 
agenzia di stampa da tutto il mondo, li¬ 
mitato, se lo si desidera, anche a parti¬ 
colari argomenti. 

E poi, servizi di fax per chi il fax non 
ce l'ha o non vuole spendere una lira in 
collegamenti "fuori porta", ospitalità di 
siti web gratuita su spazi che, partiti da 
anche meno di mezzo MB, oggi sono 
divenuti illimitati. I nostri recapiti di po¬ 
sta elettronica si possono moltiplicare a 
dismisura (salvo poi avere la pazienza di 
ricordarli e di visitarli puntualmente) e, 
se fuori casa, possiamo chiamare a te¬ 
lefono la nostra casella di posta, recu¬ 


perando i messaggi da lontano o. me¬ 
glio ancora, facendoceli leggere. Certi 
siti offrono già un servizio di recapito di 
SMS. altri mettono a disposizione nomi 
di dominio di diverso livello, altri, utilis¬ 
simi, offrono spazio per immagazzinare 
dati e file fuori da occhi indiscreti, con 
spazi che. partiti intorno ai dieci o venti 
MB, oggi hanno raggiunto i 200 MB 
(praticamente quello che. non più di 
sette od otto anni fa. sotto forma di 
HO, costava fior di biglietti da centomi¬ 
la). 

Il tutto sotto un unico comune deno¬ 
minatore. una parolina tanto accattivan¬ 
te quanto magica: GRATIS! Nulla è ri¬ 
chiesto a chi adotta questi prodotti e 
servizi; forse, qualche tempo fa, occor¬ 
reva sopportare il fastidio di qualche 
banner o di qualche messaggio pubbli¬ 
citario "embebbed", inserito nella po¬ 
sta. Oggi neppure più! 

Già, ma i due problemi principali ri¬ 
manevano; costo della connessione e 
costo dell'abbonamento. Fino alla fine 
del '99. quando la TIN ha detenuto, di 
fatto e di diritto, il monopolio delle te¬ 
lefonate in ambito urbano, poco c’era 
stato da sperare, e poco si è ottenuto! 
Speriamo che l'arrivo dei nuovi fornitori, 
dal 1 gennaio, di telefonia urbana abbia 
il salutare esultato di far adottare tariffe 
più ragionevoli per un servizio che può 
divenire inaspettatamente salato. In at¬ 
tesa di novità, che ci auguriamo prossi¬ 
me, ci possiamo consolare con la com¬ 
pleta vittoria . da parte dell’utente, sul 
fronte dei costi di abbonamento alle 
forniture. 

Da alcuni mesi le più grandi compa¬ 
gnie di providing telematico si sono af¬ 
frettate, in una gara di "solidarietà" che 
ha ben pochi precedenti nel business, a 
proporci e offrirci a piene mani accessi 
e disponibilità di spazi senza richiedere 
alcun compenso. Il risultato è stato 
che, all'apertura del 2000, si può già 
contare su un nutrito gruppo di fornitori 
che aprono le loro borse virtuali, distri¬ 
buendo a piene mani collegamenti e 
abbonamenti. Sembrava la moltiplica¬ 
zione dei pani e dei pesci. 

“Quidquid est, 
timeo Danaos, 
et dona ferentes”... 

... ammoniva Laocoonte nell'Eneide! 
"Temo i fornitori", potremmo parafra¬ 
sare noi, "anche se portano doni!". In 
altri termini, è tutto oro quello che lu¬ 


ce? Ci si può davvero fidare di queste 
offerte, o si tratta di qualcosa che in ba¬ 
se al vecchio adagio che recita "Quello 
che non costa niente, non vale nien¬ 
te!", occorre tenere da conto con le 
molle? E poi, in tutta la ridda di offerte 
che si accavallano e che ci strizzano 
l'occhio dal Web, quale o quali sono le 
più affidabili, e da adottare a cuore più 
leggero? 

Vedremo, dalle pagine successive, 
che l'offerta è abbastanza simile per 
tutti i fornitori, ma anche che certi ser¬ 
vizi possono far gola di più a determina¬ 
ti utenti. Verificheremo i servizi messi a 
disposizione, il numero possibile delle 
caselle e l'ampiezza delio spazio Web 
disponibile. Per il resto, a voi la scelta. 


ClubNet 

Fornitore: 

TIN - Telecom Italia Network 
\http://clubnet. t iruj 
formato della cas ella di posta . 
itisernamemm it 

servizio riservato a privati e aziende 



Visita d'obbligo, iniziale, alla madre di 
tutti i telefoni, vale a dire Telecom Ita¬ 
lia, che, nella versione WWW, si chia¬ 
ma TIN. Clubnet è il nome del servizio 
gratuito della compagnia telefonica pri¬ 
migenia, e si affianca ai servizi a paga¬ 
mento offerti dalla stessa società, pri¬ 
mo tra tutti il Premium. 

Telecom offre a chi lo desidera, 
nell'ambito dei servizi a pagamento, un 
ricco ventaglio di prodotti diversificati, 
tra cui fa decisamente sensazione l'ulti¬ 
mo arrivato, l’ADSL, vera chiave di volta 
dell'accesso professionale a Internet. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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Questo comunque interessa poco i no¬ 
stri lettori e , in ogni caso, è poco perti¬ 
nente con l'argomento dell'articolo. Ne 
riparleremo, se ne sarà il caso. 

Clubnet presenta un ventaglio am¬ 
pio ma non certo originale di servizi, al¬ 
meno sulla carta. Chi si abbona riceve 
una casella di posta gratuita, con un li¬ 
mite di 10MB di spazio e di 3 MB per 
singolo messaggio (valore non modifi¬ 
cabile dall'utente). L'unico servizio ag¬ 
giuntivo disponibile è la segreteria, un 
sistema di messaggistica e-mail che ri¬ 
sponde a tutti i messaggi in arrivo con 
una nota di risposta automatica, un 
messaggio standard scelto dal cliente. 
Altri 20 MB sono disponibili come spa¬ 
zio Web, attraverso un servizio aggiun¬ 
tivo chiamato Space. Anche se i con¬ 
correnti offrono, sovente, molto di più, 
crediamo che 20 MB siano perfino so¬ 
vrabbondanti, per chi vuole raccontare 
la sua vita, i suoi hobby, le sue prefe¬ 
renze. A meno di non voler infarcire le 
pagine con musica ed effetti speciali, 
che non interessano a nessuno tranne 
che all'autore. 

ClubNet offre una serie di canali nu¬ 
merosa, ma non si tratta d'altro che di 
una semplice operazione di mirroring 
on Excite.it. Le aree coperte sono di¬ 
verse, con argomenti che vanno dai 
computer alla casa, alla finanza,ai gio¬ 
chi. al lotto, alla moda, ai motori, e con 
una serie di notizie aggiornate continua- 
mente, come lotto e lotterie, tempo, 
spettacoli, TV. 

I canali originali di Clubnet sono quat¬ 
tro, ben evidenziati nella pagina home. 
"Turisti per Caso” è un servizio di infor¬ 
mazione viaggi basato sulle avventure 
di Blady&Roversi, "Stimoli”, un vero 
servizio di attualità che, volta per volta, 
sposa uno o più argomenti e li segue 
con notizie, ahimè, non sempre aggior¬ 
nate (al momento di scrivere Luna Ros¬ 
sa, nelle semifinali, risulta essere due 
punti avanti all'America One, mentre è 
di stamattina la ferale notizia del 4-3 a 
nostro sfavore). Originale il servizio 
"Atlantide”, una specie di Porta Porte¬ 
se on line, dove è possibile scambiare 
richieste di ordinaria amministrazione, 
come passaggi in auto per il lavoro, 
compagnia per viaggi, e dove, in un'ap¬ 
posita sezione, si possono inserire rac¬ 
conti tenuti nel cassetto e che mai ci 
saremmo azzardati a pensare di pubbli¬ 
care. 

II resto è ordinaria amministrazione, 
come un link al mirror TIN di Tucows, la 
possibilità di consultare la posta elettro¬ 
nica via Web, e tutte le vane operazioni 
di servizio ordinario, dal cambiamento 


della password alla gestione dell’use- 
rlD. Per attivare lo spazio Web occorre 
seguire una procedura d'iscrizione di¬ 
versa da quella dell'accesso. E' possibi¬ 
le richiedere, on line, il CD di setup per 
consentire, anche ai meno esperti, di 
configurare la propria connessione. Esi¬ 
stono tre comunità virtuali, Atlantide, 
Web Scuola e Eurolandia, ma raggiun¬ 
gerle, talvolta, risulta problematico. Esi¬ 
ste ancora un servizio guidato per la co¬ 
struzione del proprio sito on-line. 

Giudizio di qualità del servizio 

Ad essere sinceri, l'iscrizione gratuita 
a Clubnet non è quello che si suol dire 
un regalo da chiudere in cassaforte. I 
servizi offerti, benché mascherati dietro 
belle frasi e roboanti espressioni, sono 
il mimmo sufficiente. Perfino l’accesso 
al sito principale e ai link in esso conte¬ 
nuti sono problematici; ad esempio, per 
tre volte su dieci, in diverse ore del 
giorno, il tempo d'accesso ai link della 
pagina è stato tanto lungo da farci ri¬ 
nunciare.Inoltre ci è capitato un piccolo 
episodio, che la dice lunga sull'attenzio¬ 
ne verso il cliente. Dopo l'iscrizione, mi 
è arrivata una e-mail in cui mi si avvisa¬ 
va che il codice fiscale inserito era erra¬ 
to (falso!) e mi si invitava a rispedirlo a 
un indirizzo di e-mail ben specificato, 
pena l'interruzione del servizio. L'ho fat¬ 
to per ben dodici volte in tre giorni, a 
orari diversi, e mi è stato sempre rifiu¬ 
tato con la motivazione "The user(s) ac- 
count is temporarily over quota". Mora¬ 
le della favola, sono stato cancellato, 
ma vi posso assicurare che, la notte, ci 
ho dormito bene lo stesso. 

E' ovvio che Telecom cerca di man¬ 
tenere la massima differenza tra un ab¬ 
bonamento Premium e uno gratuito, 
ma lo fa non solo migliorando il livello 
del servizio superiore, ma mantenendo 
al minimo l'altro. 

Si ha l'impressione che essa ci sia 
stata trascinata, al mettere a disposizio¬ 
ne Internet gratuitamente; di forza, in¬ 
somma, dai concorrenti, e che lo abbia 
quindi fatto rinunciando al minimo indi¬ 
spensabile, Tanto per intenderci, come 
far entrare gli ospiti dalla porta di servi¬ 
zio (anche se la loro pubblicità recita 
esattamente il contrario!). Ad esempio, 
tutta la storia del Mailory e del servizio 
di guida telefonica in linea è ormai rag¬ 
giungibile, sempre gratuitamente, da 
un sacco di altri posti. E Tin lo tiene na¬ 
scosto , come il segreto di Pulcinella, e 
lo concede, a pagamento (tranne un 
piccolo "assaggio") anche agli abbonati 
delle formule superiori. Mah! 


CiaoWeb 

Fornitore: Telexis s.a.s 
h ttp://www. \www. ciaoweb. <1 
formato della casella d i posta . 
\usomamp.fflr.ianwp.ti. li 
servizio riservato a privati e aziende 



Nato con il contributo e la partner¬ 
ship di diversi nomi famosi dell'editoria 
e dell'informatica. Ciaoweb è un servi¬ 
zio di fornitura gratuita di Internet dota¬ 
to di una pagina principale gradevole e 
ben aggiornata. 

La prima cosa che fa piacere è che 
gli argomenti offerti in apertura sono 
sempre diversi, come argomento e te¬ 
matica. Immediatamente, da essi , si 
può passare all'archivio delle rubriche, 
e su ogni argomento si può "postare" 
la propria opinione e leggere quella de¬ 
gli altri. C'è di tutto, dallo sportello fi¬ 
nanza agli spettacoli, alle letture, alle 
scienze. L'elenco dei POP copre tutta 
Italia, anche se non tutti i comuni princi¬ 
pali, e semplicemente registrandosi si 
viene iscritti automaticamente a 
un'estrazione di diversi premi. In molti 
comuni CiaoWeb usa i punti di accesso 
di TIN. E' possibile richiedere un CD 
gratuito per la configurazione del primo 
accesso. 


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MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 
































Oltre all'accesso illimitato a Internet, 
Ciaoweb offre una sola casella di e- 
mail, con appena 7 MB di spazio a di¬ 
sposizione (nessun limite indicato per 
messaggi singoli), 40 MB di spazio 
Web per la pubblicazioni di un sito per¬ 
sonale e, cosa da non disprezzare, oltre 
all'aiuto on line, un'assistenza telefoni¬ 
ca articolata su diversi argomenti attra¬ 
verso un numero verde (cosa che certo 
non guasta!), CiaoWeb offre inoltre una 
serie di servizi interattivi, come CiaoFo- 
rum, area di confronto e di scambio che 
ospita altri utenti, esperti e personaggi 
della cultura, dello spettacolo e 
dell'informazione. Non manca un'area 
di Chat, dove l’interazione diretta è più 
immediata, un'area Bacheca, dove è 
possibile fare il posting di tutto quel 
che ci può venire in mente, e un servi¬ 
zio di instant messagmg, per verificare 
la presenza, in rete, di una persona cer¬ 
cata. 

E' offerto un servizio gratuito e illimi¬ 
tato a un'area di invio di SMS, con un 
curioso e rapido monitor delle lettere 
battute e di quelle ancora a disposizio¬ 
ne, e un dizionario in linea capace di tra¬ 
durre una parola da e verso le lingue 
più note (inglese, francese, spagnolo, 
tedesco) , ma anche catalano e ceco- 
slovacco (il servizio è fornito in collabo- 
razione con la Logos Group, che per¬ 
mette poi di agganciare la parola ricer¬ 
cata a un motore di ricerca), 

Giudizio di qualità del servizio 

I prodotti offerti da Ciaoweb sono . 
pur nella standardizzazione caratteristi¬ 
ca di quasi tutti i fornitori, curati e ag¬ 
giornati. Rapido il servizio di SMS (ab¬ 
biamo inviato quindici messaggi, tutti 
giunti a destinazione con il massimo ri¬ 
tardo di quattro minuti) e utile il servizio 
di dizionario, piuttosto esauriente e do¬ 
tato di discreta rapidità. Il resto è routi¬ 
ne, come le previsioni del tempo, l’oro¬ 
scopo, e un servizio di news informato 
e aggiornato a poche ore. 


Jumpy 

fornitore: 

EUROPORTAL SpA - Gruppo Fminvest 

\nttp://www.iumpy.ii\ 

formato della casella dì posta . 

\jsername@iumpyì\ 

servizio riservato a privati 

E' uno dei punti di riferimento più ar¬ 
ticolati e interessanti; anche senza iscri¬ 
versi. i servizi in linea sono diversi, ben 



organizzati e , soprattutto, con notevole 
valore aggiunto. Oltre al solito oroscopo 
(qui personalizzato alla data e anche 
all'ora della nascita, alla città e alla pos¬ 
sibilità di averne uno incrociato di cop¬ 
pia) e alle previsioni del tempo, si pos¬ 
sono leggere le ultime notizie, accede¬ 
re a librerie di software (VolFTP e ZD- 
Net), consultare in linea le Pagine Utili 
di altre città, consultare disponibilità nel 
campo dei libri e dell'home video. Il ser¬ 
vizio Scuola, anch’esso aggiornato con 
cadenza regolare, copre tutti i rami 
dell'istruzione, e quello riservato al ci¬ 
nema elenca i film in programmazione 
nelle più importanti sale di tutta Italia 
(un link diretto, Medusa, permette di 
conoscere le novità in arrivo, vedere in 
anteprima trailer, foto e commenti, ol¬ 
tre che partecipare a Chat con appassio¬ 
nati, e a cercare indicazioni e informa¬ 
zioni sul cinema classico). 

Ovviamente non manca lo sport, la 
finanza e l'economia, un servizio di au¬ 
tografi di personaggi famosi, una rubri¬ 
ca di indirizzi di protagonisti dello sport 
e di star dello spettacolo, un link diretto 
con BlockBuster per controllare la di¬ 
sponibilità dei più recenti film da sala su 
cassetta, e. molto interessante, il colle¬ 
gamento ad Aucland, gestore di auc- 
tion, vale a dire di aste (operazione ben 
presente in USA e molto seguita) dove 
è possibile spuntare interessanti prezzi 
partecipando con la propria offerta 
all'acquisto di materiale di tutti i tipi, 
quasi mai rappresentato, comunque, da 
materiale in svendita o fondi di magaz¬ 
zino. 

Numerosi sono i collegamenti alle ri¬ 
viste del gruppo, di informatica e non; 


ad esempio un angolo del sito 
è riservato alle riviste per la 
donna, con le pubblicazioni 
Donna Moderna, Donna in For¬ 
ma e Casa Idea, ed è possibile 
anche consultare la rivista Pa¬ 
norama e leggere le pagine di 
TuttoMusica e Spettacolo. 
Consultando il sito abbiamo 
scoperto che presto morirà 
uno dei Simpson e che Brooke 
avrà un incidente stradale (in¬ 
telligenti paucal). Utile il servi¬ 
zio di mappario stradale, cosi 
come quello di invio SMS (gra¬ 
tuito) e quello di dizionario on 
line (sempre della Logos). In 
area linguistica troviamo un cu¬ 
rioso "coniugatore di verbi", e, 
per chi parte, è a disposizione 
un cambiavalute comprenden¬ 
te praticamente tutte le mone¬ 
te della terra, ivi compreso il 
Tugrik mongolo, il Quetzal guatemalte¬ 
co e il Lmangeli dello Swazhiland 
("chissà", come diceva mia nonna, 
"non possa mai servi"'). 

Giudizio di qualità del servizio 

Jumpy è un eccellente punto per ac¬ 
cedere a Internet gratuito L'accesso al¬ 
la pagina principale è rapido ed efficien¬ 
te; i servizi gratuiti offerti sono di buon 
livello e sovente includono quelli che al¬ 
tri mettono a disposizione a pagamento 
Ad esempio, qui, Pronto.it è gratuito. 
Buona anche la disponibilità di accessi, 
anche in provincia, e la casella di posta 
elettronica (unica) ha una capienza di 20 
MB con limite di 3 MB per messaggio. 
Non è invece previsto spazio Web 
L'accesso può avvenire anche attra¬ 
verso collegamento ISDN, anche se i 
numeri sono quelli dell'accesso PSTN. 
L'utente può scegliere di adottare un 
flying banner durate la navigazione, co¬ 
sa che gli restituisce un rimborso di cir¬ 
ca 500 lire per ora. 


Tiscalinet 

fornitore: Tiscali s.p.a. 
| wwwr .'SC3/ /ne t,/il 

formato della case lla dì posta . user- 

\name@tiscalinet.it 

servizio riservato a privati e aziende 

Merito di Tiscali è stato quello di 
aver lanciato il sasso nello stagno del 
Freelnternet, attraverso un battage 
pubblicitario dell'estate scorsa che co¬ 
strinse chi non l'aveva fatto, dei grossi 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


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fornitori, ad adeguarsi e a prevedere 
un'area di accesso gratuito, fiscali offre 
due servizi differenziati , riservati sepa¬ 
ratamente al singolo e all'azienda. Nel 
primo caso si ha a disposizione, in 
ISDN e in PSTN, accesso da gran parte 
d'Italia (alcuni capoluoghi e aree setto¬ 
riali, stranamente non sono coperte) , 
con a disposizione una casella di e-mail 
e 20 MB di spazio Web. Lo stesso vale 
in ottica aziendale, ma con un numero 
di caselle di posta illimitato. 

Tiscalinet ha offerto, fino al 31 gen¬ 
naio, a chi si iscriveva, un bonus di 
15.000 lire di telefonate gratuite sulla 
rete Tiscali, Dal 1° febbraio, poi, tutti gli 
abbonati che usano la rete Tiscalinet ri¬ 
cevono un ulteriore abbuono di 6 lire 
per ogni minuto di collegamento speso 
nella connessione 

Niente di speciale i servizi in linea; di¬ 
sponibile un motore di ricerca e una se¬ 
ne di canali (con patronimico Virgilio) , 
una serie di WebCam suddivise per fu¬ 
so orario, le previsioni atmosferiche , le 
notizie di borsa e poco altro. Da provare 
è il gioco in linea EnergyBank, basato 
sull'interazione con una banca virtuale 
in Internet, e nato da una idea di Cec- 
chetto (a febbraio pec il vincitore era in 
palio un PC portatile) Dall'inizio dell'an¬ 
no è stato anche distribuito un ulteriore 
servizio, chiamato NetFax, che permet¬ 
te di ricevere facsimile anche da parte 
di chi non possiede una macchina (il 
messaggio inviato viene trasformato in 
e-mail e depositato nella casella di po¬ 
sta). Iscrivendosi si riceve un numero 
personale, con prefisso 178. a cui desti¬ 
nare l'invio Ma attenzione, non è tutto 
oro quello che luce. Chi invia affronterà 
un costo di 127 lire alla risposta più 160 
al minuto per la trasmissione, non certo 
a buon mercato, sebbene la descrizione 
del servizio affermi il contrario. 


Giudizio di qualità 
del servizio 

Tiscalinet non è rag¬ 
giungibile da tutta Ita¬ 
lia, il servizio non è 
quel che si dice un 
orologio svizzero e il 
servizio di posta non 
ha niente di più rispet¬ 
to agli altri. Per chi na¬ 
viga molto può essere 
di un qualche interes¬ 
se l'incentivo delle sei 
lire al minuto restituite 
sotto forma di telefo¬ 
nate gratuite, ma biso¬ 
gna poi vedere se 
quello che si guada¬ 
gna ripaga, all’atto pratico, di una len¬ 
tezza del collegamento, sovente riscon¬ 
trata Sinceramente la cosa più interes¬ 
sante è la disponibilità di poter acqui¬ 
stare un dominio di primo livello al prez¬ 
zo di un biglietto da centomila, da due 
terzi alla metà di quello disponibile in al¬ 
tri posti. 

Interfree 

fornitore: CDC C omputer Discount 

I www mtertree.ii 

formato della casella d i posta 

ìusername&lintertree ii 

servizio riservato a privati e aziende 

Dotato di ben 720 POP distribuiti in 
tutta Italia, Interfree è il servizio fornito 
dalla Computer Discount. La pagina è, 
come grafica, una delle più moderne, 
sempre aggiornata , in tempo reale, alle 
ultime ore, e dotata di una serie di link 
informati e interessanti. 

Ci sono le solite aree di 
base, come chat, servi¬ 
zio di news, oroscopo 
(oltre quello "normale" 
c'è il cinese, il celtico e 
il pellirossa, oltre a una 
consulenza on line di 
ascendente e di biorit¬ 
mo). Curioso e utile un 
glossario dei termini 
informatici, anche se la 
finestrma d'accesso è 
limitata e farraginosa 
nell'uso. 

Evidente la cura con¬ 
tinua e costante 
nell'aggiornamento; ol¬ 
tre ai dispacci d'agenzia 
(collegamento diretto 
con ANSA) e alle ultime 
notizie, abbiamo trova¬ 


to utile e degna di attenzione la serie di 
consigli sui siti del giorno da visitare, tra 
cui un interessante punto d'incontro 
degli amici di Pinocchio, una serie di 
consigli per la festa degli innamorati, un 
link diretto a Setiathome, oltre ai soliti 
collegamenti ai siti di personaggi illustri 
del mondo dello sport e dello spettaco¬ 
lo. 

Interfree offre ai suoi abbonati (ma il 
servizio è disponibile anche per chi non 
lo è) un motore di ricerca originale, di 
buona potenza, dotato di operatori 
booeliani e di una opzione (abilita le 
estensioni linguistiche) che elimina la 
preoccupazione di gestire, nella ricerca, 
le variazioni legate al singolare, plurale, 
maschile e femminile. 

Notevole lo spazio messo a disposi¬ 
zione, ben 50 MB, per la pubblicazione 
di una pagina Web o di un sito, ma an¬ 
cora più interessante, per chi fa dell’e- 
mail il suo pane quotidiano (non dimen¬ 
tichiamo che la gestione della posta 
rappresenta almeno il 70% dell'uso 
odierno di Internet) è l'avere a disposi¬ 
zione uno spazio illimitato per la propria 
casella di posta. Anche qui, come peral¬ 
tro nella maggior parte dei fornitori de¬ 
scritti in questo articolo, questa può es¬ 
sere letta attraverso un Client POP o di¬ 
rettamente in forma di Web Mail. 

Giudizio di qualità del servizio 

Interfree ha, nello spazio per l'e-mail 
a disposizione, la sua carta vincente 
Anche 50 MB di spazio Web non è cer¬ 
tamente poco, e gli altri servizi sono 
ben curati, aggiornati e piacevolmente 
consultabili Non c'è servizio di SMS o 
di Fax e non ci sono abbuoni, ma il mo- 



158 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


















































tore di ricerca proprietario è rapido e 
potente, come riccamente frequentate 
sono le aree di chat e i newsgroup. 
Buoni e numerosi i canali proposti, e il 
collegamento, nelle prove effettuate, è 
stato sempre rapido e affidabile, sebbe¬ 
ne avremmo preferito numeri differen¬ 
ziati per l'accesso PSTN e ISDN. In de¬ 
finitiva, un interessante punto d'acces¬ 
so a Internet gratis. E probabilmente 
già alla fine di marzo ci saranno interes¬ 
santi novità, con un notevole amplia¬ 
mento dei servizi e degli spazi a dispo¬ 
sizione, 

Libero 

fornitore: Infostrada s.p.a. 

Www.ltùera.ii 

formato della casell a di posta . 

I username&liberoli 

servizio riservato a privati e aziende 


Difficile, per un'azienda che fino a 
poco tempo fa aveva offerto certi servi¬ 
zi a pagamento, digerire l'amara pillola 
dì ridistribuirli, da un momento all'altro, 
in forma gratuita. Infostrada distribuisce 
ben cinque formule diverse di abbona¬ 
mento, a pagamento, a Internet, dal 
prepagato al mensile al tutto compreso. 

Eppure occorre ammettere, con pia¬ 
cere , che i servizi offerti dalla versione 
graziosa non sono affatto disprezzabili; 
la pagina d'accesso è ricca di link, tra 
cui ricordiamo un servizio mappe, un 
collegamento a Tucows. un'area di veri¬ 
fica dei nomi di dominio, un canale di¬ 


retto a TV, radio, eventi sportivi e musi¬ 
cali on line in multicast. Libero ha stipu¬ 
lato un accordo con TalentManager e 
offre oggi un servizio di offerta lavoro in 
un buon numero di aziende. Per chi ini¬ 
zia appena adesso, è possibile richiede¬ 
re, sempre gratuitamente, l'intervento 
di un tecnico che verrà a casa nostra 
per configurare la connessione . L'area 
dei link offre spunti e curiosità diverten¬ 
ti e interessanti, con aree di più ampio 
interesse (case automobilistiche, MP3 
e siti musicali, borsa, finanza) e notizie 
aggiornate in tempo reale attraverso di¬ 
spacci dell'agenzia ASCA. 

Ogni utente può avere infinite casel¬ 
le di posta elettronica, ognuna di gran¬ 
dezza non superiore a 5MB, accessibili 
sia via POP che via Web (da poco è sta¬ 
to abilitato anche il servizio di IMAP, 
ma con 5 MB disponibili c'è poco da 
imapparel). Lo spazio per pubblicare la 
propria pagina Web è 
di 25 MB e, una volta 
abbonati, si può acce¬ 
dere al servizio di In¬ 
terposta che permette 
di inviare (a pagamen¬ 
to) cartoline e lettere 
tradizionali via Postel. 

I nodi di accesso 
sono 550 e coprono 
tutta la penisola 


Giudizio di qualità 
del servizio 

A fronte di tante 
belle prospettive c'è 
sempre un rovescio 
della medaglia; sorte e 
cattiva fama ha voluto 
che il nome libero.it 
sia stato ribattezzato, 
a furor di popolo, oc- 
cupato.it. Fino a poco 
tempo fa nelle ore di 
maggiore traffico era 
praticamente impossi¬ 
bile beccare il collegamento al primo 
colpo. La situazione è, oggi, migliorata, 
ma difficoltà permangono ancora, talora 
esasperanti. Ci auguriamo che presto la 
cosa sia superata, e che i buoni prodotti 
offerti non siano mortificati da questo 
lato oscuro del servizio. 

Kataweb 

fornitore: Gruppo Editoriale Espresso 

lktayw.k.aia.w£ij,ifl 

formato della casella d i posta . 

I usemamePlka ta wèEB 

servizio riservato a privati e aziende 




Ricco e articolato il contenuto della 
pagina principale del sito, che gioca , 
ovviamente, la carta dell'informazione 
per attirare l'utente D'altro canto, con 
più di una trentina di testate, virtuali e 
cartacee . a disposizione, il gioco è faci¬ 
le. 

Il sito ha luci e ombre; certe notizie, 
definite di assoluta attualità, sono vec¬ 
chie anche di tre giorni, a fronte invece 
di una ricerca del valore di titoli azionari 
aggiornato a pochi minuti. C'è una buo¬ 
na area dedicata allo sport, alla musica, 
alle previsioni meteorologiche Lo spa¬ 
zio per la pagina Web è di "solo" 20 
MB e la casella di posta è una, da 10 
MB. C'è un motore di ricerca e una se¬ 
rie di aree interessanti, come quella di 
broadcasting e ascolto radio. E’ offerto 
un servizio di SMS. 

Piacevole e ben strutturato, il sito of¬ 
fre una notevole quantità di materiale 
da consultare, tra cui anche una inedita 
area "sesso", non protetta e accessibi¬ 
le semplicemente attraverso una di¬ 
chiarazione, legata allo schiacciamento 
di un bottone, di avere più di diciotto 
anni. 

Kataweb utilizza la rete Albacom, e la 
copertura per l'intero territorio naziona¬ 
le è più che assicurata. L'accesso non 
ha mai riservato problemi, sia in PSTN 
che in ISDN. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


159 






































































Inwind 

fornitore: Wind s.p.a. 

I www. wiruTiì I 
formato della casella 
di posta. 

lusername&wmct.ii 
servizio riservato a privati e aziende 


re. che fa capo a Dadanet, uno dei pro¬ 
vider nazionali storici. 40 i MB disponi¬ 
bili per la pubblicazione di un sito e una 
la casella di posta attivabile, con un li¬ 
mite di 10 MB di spazio massimo e 3 
MB per messaggio. 

La pagina home del servizio è ben 
articolata, ricca di link e originale in 
molte espressioni , più che in contenu¬ 
ti e nuovi servizi. 

Quelche notizia non è aggiornata. 
Divertente un servizio di "BuonGior- 
no", che spedisce, quotidianamente, 
alla nostra casella di posta , una battuta 
umoristica. Esiste un servizio di regi¬ 
strazione dei domini, e non mancano 
notiziari meteorologici, chat, forum, 
una bella libreria di clip art, oroscopo, 
tempo libero, scuola, motori;e ancora 
un link a Aenigmatica, il sito italiano 
delle parole crociate, curato dalla Setti¬ 
mana Enigmistica. Insomma, un sito 
meritevole di una visita, a meno che 
non siate antifemministi e vi dia fasti¬ 
dio lo slogan "Fatevi guidare da una 
donna!" 


World Online 

fornitore: kVor/d On line International. 
Iwww wnrldnnline il 
formato della casella di posta: 
tusemame&worlOonlinelì 
servizio riservato a privati e aziende. 

Una bella sorpresa è riservata a chi 
visita questo sito, realizzato con grande 
cura, anche se non raggruppa numero¬ 
si servizi, La copertura nazionale è assi¬ 
curata (PSTN e ISDN) con una spazio 
Web di 25 MB e con una casella di po¬ 


Supereva 

fornitore: Dadane t s.r.l. 

iMww.supereva.il 

formato della casella di posta . 

lisername&suDereva.ii 

servizio riservato a privati e aziende 

Qualche problema di accesso ai ser¬ 
vizi e alla home page di questo fornito¬ 


sta da 10Mb. Interessante sarà questo 
accesso per le aziende, cui è riservata 
l'iscrizione di un dominio, e 15 caselle 
di posta elettronica, tutto gratuito. 

Numerosi i link e i canali disponibili, 
e il servizio di ultime notizie strillate 
sulla home page è aggiornato e preci¬ 
so. Dalla pagina italiana è possibile rag¬ 
giungere le home degli altri paesi del 
circuito Merita una visita L'accesso è 
avvenuto sempre rapidamente e senza 
perdita di connessione. 


fornitore: Project s.r.l. 
lfVww.quipo.il 

formato della casell a di posta: 

jjsername&quipo. iH 

servizio riservato a privati e aziende. 


Arrivati a Quipo per puro caso, ci sia¬ 
mo accorti di avere incontrato un forni¬ 
tore elegante e di buona qualità. Il ser¬ 
vizio, su linea ISDN e PSTN , è sempre 
differenziato su numeri diversi, l’acces¬ 
so non ha mai avuto 
problemi e non si so¬ 
no mai verificate per¬ 
dite di collegamento. 
Anche qui, forse an¬ 
che grazie al non so¬ 
vraffollamento, le ope¬ 
razioni di navigazione 
e di downloadmg so¬ 
no rapide ed efficienti. 

La casella di posta 
è di ampiezza stan¬ 
dard (10 MB) con limi¬ 
te di 3MB per mes¬ 
saggio, e può essere 


E' il servizio di Internet Gratuito di 
Wind. la compagnia telefonica 
dell'Enel. E’ il classico sito commercia¬ 
le, un Cicero prò domo sua" che , a 
ogni pie’ sospinto, tenta di dimostrare 
che abbonarsi a Wind è un affarone! 
Così i servìzi offerti, compresi quelli In¬ 
ternet legati alla telefonia mobile, gra¬ 
zie alla tecnica del tot lire al 
secondo,continuamente reclamizzati 
danno fastidio e la pubblicità produce, 
dopo un po', l'effetto contrario. 

Ridotti i numeri in gioco, con 5 MB 
per casella di posta e 15 MB di spazio 
Web; la pagina home del sito è scarna 
e incorpora solo una serie di canali di 
interesse generale e una finestra di ac¬ 
cesso a Yahoo! Italia e alle sue catego¬ 
rie. I pop d'accesso sono disponibili in 
tutta Italia. 


160 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 















































































raggiunta via POP e via Web, 30 MB 
per il sito, servizio FTP e FTP on de- 
mand, un portale giochi e una ludote¬ 
ca, una assistenza telefonica che si è 
dimostrata disponibile anche per argo¬ 
menti non proprio relativi alla sola con¬ 
nessione, Chat e forum completano 
l'offerta. Dalla pagina home si può, an¬ 
cora , accedere a un corso di HTML 
personalizzato (a pagamento), a 
un'area "Scuola", ad AltaVista, e a un 
pregevole servizio di traduzione in linea 
(solo dall'inglese all'italiano e non vice¬ 
versa) di pagine web e di brani perso¬ 
nali. 

Sinceramente la cosa che ci è più 
piaciuta è stata la pagina delle web- 
cam, oltre venti, corredate tutte di un 
archivio fotografico ricchissimo; ma 
questa è solo una faccia dell'area turi¬ 
smo, molto ben curata, che spazia dal¬ 
le vacanze invernali alla ricerca di loca¬ 
lità tranquille all'agriturismo alla vacan¬ 



Grandi numeri in gioco 
con questo fornitore; esso 
offre ben 100 MB di spazio 
per il sito Web e 30 MB per 
la casella di posta elettroni¬ 
ca. Offre, in alcuni casi, sui 
nodi, numeri separati per i 
collegamenti PSTN e ISDN. 


Non offre grandi servizi aggiuntivi, 
salvo qualche notizia dell'ultima ora e 
un link al motore di ricerca LookSmart. 

L'accesso, forse anche grazie al fat¬ 
to che il numero degli utenti, finora, 
non è tanto numeroso come negli altri 
casi, è rapido e i collegamenti agevoli, 
veloci e senza cadute. 


za alternativa alle vacanze studio. In- 
somma, un punto d'approdo meritevo¬ 
le d'attenzione! 


Infinito 

fornitore: British Telecom. 
i/vvvw. worldonline.nl 
formato della casella di 
posta: 

hjsername&woriaoniine.it 

servizio riservato a privati 
e aziende. 


Accessori indispensabili 

di Raffaello De Masi 



Siamo in ballo, e continuiamo a bal¬ 
lare. E giacché siamo in mare... Per¬ 
ché, oltre che accessi gratuiti, WWW 
ci mette a disposizione tante altre co¬ 
se. 

Bruno Rosati vi accenna, nei pezzi a 
corollario, di tante possibilità; noi restia¬ 
mo nel più stretto ambito Web, accen¬ 
nando a una serie di cosette, gradevoli 
e di piacevole utilità, che non guasta 
portarsi a corredo. 

Primi tra tutti, ovviamente, i siti che 
offrono ospitalità di posta. Ne abbiamo 
contato, con un minimo di ricerca, qua¬ 
si quattrocento, ma abbiamo l'impres¬ 
sione di essere ancora lontani dal vero. 
Ovviamente, la maggior parte dei mo¬ 
tori di ricerca non manca di fornire ai 
suoi clienti abituali un buon indirizzo, 
più o meno facile da ricordare, ma ba¬ 
sta digitare, in una stringa di ricerca, la 
frase "free e-mail", per essere som¬ 
mersi da proposte di tutti i tipi. 

I servizi, articolati in offerte di ospita¬ 
lità Web oriented, in caselle POP (in 
molti casi le due prestazioni sono com¬ 
binate) e in servizi di forward, sono pur¬ 
troppo molto simili tra loro. Molti siti 
sono forniti di filtri antispam e di rispo¬ 
sta automatica, ma niente di più. Si va 
da Hotmail, forse il più noto e utilizzato, 


a Brazilmail e Antarctica, per chi ama 
suffissi esotici. Alcuni siti, talora a fron¬ 
te di un piccolo pagamento, permetto¬ 
no di scegliere un suffisso in una mes¬ 
se anche numerosa di stringhe. Per chi 
ama avere trenta indirizzi diversi di po¬ 
sta (salvo poi sudare le sette camicie 
per controllarli tutti) ci sentiamo di con¬ 
sigliare una scappata a www.beau- 
coup.com. 

Altro servizio di discreto interesse è 


quello di SMS, in¬ 
vio di messaggi 
brevi a telefoni ob¬ 
bedienti allo stan¬ 
dard GSM. Ne ab¬ 
biamo accennato 
già nell'articolo 
principale, ma 
molti altri sono i si¬ 
ti che mettono a 
disposizione i soli 
servigi in proposi¬ 
to. La qualità è so¬ 
vente diversa, l'of¬ 
ferta è articolata e 
difforme. Si va dal¬ 
la possibilità di 
eseguire invii mul¬ 
tipli, a lunghezze 
del messaggio dif¬ 
ferenti, variabili tra i duecento e i quat¬ 
trocento caratteri; a voi, signori, la scel¬ 
ta. 

DalI'SMS al fax il passo è breve. An¬ 
che qui le offerte sono poco diversifi¬ 
cate, si tratti di fax in entrata o in usci¬ 
ta; generalmente, per l'invio si usa un 
form in linea messo a disposizione dal 
fornitore, per la ricezione ci verrà asse¬ 
gnato un numero di telefono persona¬ 
le. Tra tutti ci sentiamo di consigliare 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


161 


































i - * AJLtt.£.«ìL<»dL.jL 


“3 <•» 


FREE! 


Control Your Fax, Voica and Email MeiMgai 


# M.-,„ni-ASAP 

X'm Ready 


What you Got 


Indirizzi utili: 

E-mail 

Utp;//www.Peaucoui^onl 

nto//wwwaeocities"coni/Si|iconvaiiev/Vi- 

sta/8015/free html 

p" 77 ' ' - 7 ■: : | 

p/netsonicl html 

nttD.//www.teleman i| 

SMS 

mto://z ie.bb.Zb. i Jb/teiecom/wappi.ntmi 

nttD.y/wwwe.asmDox. corà| 

pi;. ■ 'av, . .ivi ; .j: 11 1 1 s rii -i; . 111 -'| 1 1 si 11 va 

ta/sms.asp 

|ittp://www.sms.it,l 

Fax 


ittp '/www.taxm^xc^ljl 

ittp://wwweasvTa^om 

ittp.//www. attax.com,! 



^ X li J. - LJL 


EasyFax, che ha il buon gusto di inviare 
documenti pulitissimi e senza banner 
pubblicitari (tranne una piccola riga che 
ricorda il fornitore del servizio) Per la ri¬ 


cezione (ricordiamo 
che il fax che rice¬ 
veremo sarà tra¬ 
sformato in un atta- 
chment di posta) 
efficiente e affidabi¬ 
le è risultato Fax- 
Me; chiede di inse¬ 
rire, nel form di 
iscrizione, un indi¬ 
rizzo in Inghilterra, 
ma ha funzionato 
anche mettendo 
quello di Buckingham Palace. Infine, 
per i più pigri, una curiosità; alcuni for¬ 
nitori di casella di posta ci leggeranno i 
nostri messaggi per telefono, con una 
serie di opzioni diverse. Di qualità, in 
tale ottica, è l'italiana Telemail, che ri¬ 
conosce anche la lingua in cui il mes¬ 
saggio è scritto. 

Una cosetta, prima di completare; 
alcuni lettori mi hanno scritto chieden¬ 
domi se davvero ci si può fidare di certi 
siti che offrono di pagare qualcosa a 



✓» 




patto di lanciare un loro software du¬ 
rante la navigazione. Il discorso vale 
per quel che l'utente è disposto a sop¬ 
portare, infatti il fornitore impone di te¬ 
ner aperto, sullo schermo del cliente, 
un fastidioso striscione pubblicitario. 
Dipende dalla pazienza, cari lettori, di 
cui il buon Dio ha deciso di dotarvi 
Beh, non ci resta che salutarci; ci ri¬ 
sentiremo quando renderanno la te¬ 
lefonata al provider gratuita. Campa ca¬ 
vallo... 


I servizi in linea 


Di Bruno Rosati 


Yahoo! Agenda: un PIM "on thè net" 


Provider, siti portali ed altri enti tele¬ 
matici, una volta che entrano nella logi¬ 
ca della sfida, e si dissanguano a forza 
di concedere spazi gratuiti sempre piu 
ampi ai potenziali clienti, si dissangua¬ 
no veramente (cioè perdono profitti e 
crediti) se a tale rincorsa quantitativa 
non fanno seguire una degna proposta 


qualitativa Ovvero, spazio si, ma con 
annessi servizi, originali, pratici e ben fi¬ 
nalizzati. Ma quali sono queste idee? Di 
solito sono le più semplici. L'uovo di 
Colombo. 

Cosi come abbiamo scoperto quella 
dell'Hard Disk Internet, ecco un'altra 
piccola genialità. A proporcela è Yahoo! 


twww.yanoo.ini uno dei maggiori por¬ 
tali del mondo, che è riuscito ad inven¬ 
tarsi lo spazio (e il codice!) giusto per ri¬ 
creare le condizioni di lavoro di un ma¬ 
nager d'informazioni personali. 
Un'agenda elettronica in parole povere 
che ci viene offerta gratuita, veloce ed 
affidabile all'uso, sia personale che 


162 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 





















































































condiviso. 

Alla base dell'Agenda di Yahoo! c'è 
un calendario interattivo (con ricerca e 
selezione per giorno, mese e anno), 
tramite il quale è possibile spostarsi sul 
singolo foglio giornaliero relativo alla 
data selezionata II foglio, che appare 
alla destra del calendario, è nel consue¬ 
to formato a righe con cronologia ora¬ 
ria. Sulla stessa riga, alla destra dell'ora 
di riferimento, scorre un campo sul 
quale si evidenzierà un piccolo memo 
da 80 battute circa. 

Tutto qui? No, questo è solo l'ini¬ 
zio... 

L'orario marcato che troviamo su 
ogni riga (dalle ore 08:00 alle ore 
17:00, nel classico schema da "orario 
d'ufficio") è in realtà un link, cliccando 
sul quale si potrà accedere alla pagina 
del singolo evento. Per ogni giorno ne 
sono a disposizione dieci, tanti cioè 
quante sono le righe orarie. Sulla tabel¬ 
la dove l'evento viene ricreato per la fa¬ 
se di compilazione, tra le altre vedremo 
apparire: 

i campi di scrittura del memo 
(quello che poi apparirà sulla pagina 
principale) 

il tipo di evento (appuntamen¬ 
to, scadenza, telefonata, compleanno, 
ecc.) 

un'area di testo da 120 carat¬ 
teri, dove è possibile specificare in ma¬ 
niera più dettagliata l’evento stesso. 
Particolare importante è la possibilità di 
settare l'evento in compilazione come 
privato oppure pubblico. 

Tutto qui? No, non siamo che appe¬ 
na al secondo servizio... 

Il successivo riguarda la gestione 
della pagina di consultazione generale 
(quella del calendario interattivo e dei 
fogli) e della pagina di compilazione 
dell'evento. 

Queste possono essere difatti con¬ 
divise con tutte le persone (del nostro 
ufficio, virtuale o reale che sia, oppure 
con il giro di amici, ecc.) che sono au¬ 
torizzate ad accedervi. Le informazioni 
ivi comprese possono essere quindi 
lette/modifìcate da più di un Client. Co¬ 
si facendo il loro contenuto può diven¬ 
tare momento di discussione, ovvia¬ 
mente remota. Come? Ecco il quarto 
servizio... 

Agenda Yahoo! dispone di un Bloc¬ 
co Notes elettronico che possiamo ri¬ 
chiamare in qualsiasi momento ed uti¬ 
lizzarlo per segnalare opinioni, eventua¬ 
li consigli, oppure avvisi di varia natura. 
In pratica siamo innanzi ad una specie 
di conferenza "per via grafica": il bloc¬ 
co Notes, crescendo via via di appunti, 



La pagina del calen■ 
da rio interattivo e del 
foglio giornaliero di 
YahooI Agenda. 


Il modulo di compi¬ 
lazione del singolo 
evento. 



Nuovo Evinto 

tWnto _ Tipo_ 

|Appuniom#nto 3 


Dato i ofi_ _ CondMio Che lignifica? 

[31 Igsnnoio 312000 Privilo r Moifu comi Occupilo Pubblico 

Evinto eh# aura tutto il giorno_ 

Evinto con orino pufliiilo | B em 31 00 3 

Duriti fra ori | '00 •! mmu» 


0 Evinto Ricorrimi Ouiato Evinto non è ricorrimi 
E] Invio Non ci «ono promontori! por Quitto evinto 
0 Promontorio Non cl tono inviti oir aulito ivamo 



Noto: rtteitfM 

-3 

d 


può difattì diventare 
una base di discus¬ 
sione significativa. 

Tutto bello, ben 
fatto e soprattutto 
utile. E non è anco¬ 
ra finita... 

Appuntamenti, 
compleanni, riunio¬ 
ni telematiche, 
ecc., per essere 
tutto elettronica- 
mente valido (altri¬ 
menti bastano il so¬ 
lito blocco per gli 
appunti, un telefo¬ 
no ed eventualmen¬ 
te un fax!) devono 
consentire quella che si definisce "pia¬ 
nificazione" 

Ovvero, 1 nostri memo possono es¬ 
sere confrontati con le righe degli ap¬ 
punti (e anche gli appuntamenti) degli 


altri clienti dell'Agenda. Se si verificano 
coincidenze di appuntamenti (stare in 
due luoghi contemporaneamente anco¬ 
ra non ci riuscite, vero?), l'Agenda ce 
ne dà un avviso immediato. 

Gli avvisi, altra ciliegina sulla torta, 
vengono gestiti confrontando i nostri 
appunti personali con gli eventi (sporti¬ 
vi, culturali, politici, religiosi, ecc.) che 


appaiono sul completissimo calendario 
in linea su Yahoo e che possiamo se¬ 
gnalare come "very important" per 
noi. Confrontando orario per orario 1 no¬ 
stri appunti e gli eventi in lista, l'Agen¬ 
da ci avviserà se si 
verifica una conco¬ 
mitanza tra una 
nostra iniziativa e 
l'eventuale evento 
che ci interessa. 

A quel punto o 
spostiamo l'ap¬ 
puntamento oppu¬ 
re annulliamo 
l'evento. In poche 
parole, l'Agenda è 
un'eccezionale scorta di memoria che 
neanche la più attenta delle segretarie 
potrebbe garantirci, avvisando di doppi 
appuntamenti o della indisponibilità 
(per quel giorno 0 per quella specifica 
ora) di uno dei nostri corrispondenti. 

Fateci un salto no? Ma, ehi: tenetevi 
la segretaria (soprattutto se è pure cari¬ 
na!). 



Il blocco degli appunti: ci si può fare una “conferenza grafica"! 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


163 






































I servizi in linea 


Di Bruno Rosati 


GIFworks: tutto per la grafica! 


State cercando un free Servi¬ 
ce dedicato alla grafica? Un sito 
nel quale sia possibile trovare e 
scaricare ogni genere di clip? E 
magari dove vengano messi a 
disposizione dei tool per dise¬ 
gnare ex novo oppure migliora¬ 
re (rendering o sola ottimizza¬ 
zione finale che sia) la grafica di 
cui già si dispone? 

Se è questo che state cer¬ 
cando allora puntate sicuri la 
prua verso GIFworks, che a par¬ 
tire dall'URL: 

lwww.girworks.conl ci mette a 
disposizione tutto quello che, 
nel nome delle GIF, può inte¬ 
ressarci sia nella realizzazione di 
pagine Web che di presentazio¬ 
ni multimediali in genere. In 
pratica, salire su GIFworks si¬ 
gnifica entrare virtualmente in 
possesso di un tool principale 
(GIFworks, appunto) dedicato alla realiz¬ 
zazione/ottimizzazione di GIF animate, e 
di altri ancora predisposti per ottenere il 
rendering 3D di testo e grafica, banner 
animati, bottoni d’interazione, font e po¬ 
st-card. Insomma tutto quello che serve 
(anzi di più, visto che abbiamo tenuto an¬ 
cora fuori dalla lista l'HTMLworks...). 
Domanda secondo voi quanto ci costa¬ 
no, volendoli acquistare tutti, sei tool 
equivalenti? Qualsiasi cifra, la più bassa 
che riuscite a pensare, paragonatela con 
il costo di GIFworks: semplicemente gli 
scatti telefonici necessari per il tempo di 
resa! 

Ma come funziona GIFworks? Men¬ 
tre tutti gli altri tool sono gestiti tramite 
un semplice formulario in JavaScript (a 
seconda del tool prescelto si digitano le 
caratteristiche cromatiche, di forma, di¬ 
mensioni e tipo di resa che si vogliono 
imporre all'oggetto e quindi s'impartisce 
il comando di esecuzione), GIFworks è 
un vero e proprio programma. Un pro¬ 
gramma realizzato in una tabella HTML, 
cella dopo cella e con tanto di menu a di¬ 
scesa: File, Edit, View, Effects, Options 
e persino l'Help! 

Il suo utilizzo è semplicissimo e si ba¬ 
sa, a partire dal menu File, sul carica¬ 
mento di una GIF o sulla creazione di un 
banner in 3D. Nel caso della GIF, quello 
che GIFworks ci mette a disposizione è 
un vero e proprio sistema di resa ed otti¬ 



ca pagina principale di GIFworks mentre si attiva il menu 
caricamento di una GIF e a scelta per la realizzazione di 
tridimensionale. 


mizzazione. Condizione indispensabile 
per rendere e/o ottimizzare le immagini 
preesistenti è che queste siano disponi¬ 
bili sul Web e raggiungibili digitandone 
l’UFtL di riferimento (ad es empio: 
Iwww.nomesito.com/mypagé^ mmagi- 
ni/miologo.gif). Dal nostro hard disk loca¬ 
le non è cioè possibile lavorare. 

Al contrario il banner tridimensionale 
potremo realizzarlo completamente in li¬ 
nea. 

Sia nell'uno che nell'altro caso, infine, 


File per il 
un banner 


3D Text Makert 


3D Text Maker: la resa tinaie dell'effetto imposto. 


avremo a disposizione una completa se¬ 
rie di comandi per l'Editing (inserimento 
di testo in sovrimpressione, resize, rota¬ 
zione, resa o eliminazione dell'effetto 
trasparenza, change-color, riduzione del 
numero dei colori e ottimizzazione della 
Web-palette) e per gli Effetti (saturazio¬ 
ne. brillantezza, sharpness ed effetti co¬ 
me emboss, ombreggiatura, olio, car¬ 
boncino, ecc., per un totale di circa tren¬ 
ta effetti). Una volta che GIF o banner 
sono pronti, agendo di nuovo sul menu 


File potremo procedere al loro 
salvataggio. 

Oltre che il semplice co¬ 
mando Save (null’altro che un 
normale download verso il di¬ 
sco locale) a nostra disposizio¬ 
ne troveremo un FTP per 
l'upload verso l'URL digitato 
oppure l'immediata spedizio¬ 
ne come Posteard dell'imma¬ 
gine realizzata. 

La selezione degli altri tool 
grafici (3D Text, Animated 
Banner, Button Maker, Font- 
Mapper, PostCard Maker) 
porta verso pagine dedicate 
dove, come già accennato, si 
lavora all'Interno di formulari 
in JavaScript che risultano piu 
o meno articolati a seconda 
del tool prescelto. Per quanto 
ad esempio riguarda il 3D Text 
è possibile scegliere tra le 
aree di selezione di 6 differenti gruppi di 
font, vedere l’anteprima di quello sele¬ 
zionato, quindi procedere con l'individua¬ 
zione del colore. A seguire potremo im¬ 
porre la dimensione del banner (a dispo¬ 
sizione sia dei valori presettati che dei 
campi per imporre personalmente la di¬ 
mensione). Il quarto step presente sulla 
pagina è quindi quello relativo al settag¬ 
gio di variabili quali Effetto (rotazioni, flip- 
ping, slide, swing, ecc.), la grandezza del 
font ed infine la scelta tra animazione 
continua o settaggio di un numero preci¬ 
so di volte. Fatto ciò non rimane che di¬ 
gitare il testo e cliccare sul bottone 
Make 3D Text. Dopo qualche secondo il 
testo reso in 3D animato apparirà in alto 
sulla pagina già inserito in un banner. Il 
salvataggio delle immagini rese avviene 
allo stesso modo di come si procede 
con le immagini che corredano le pagine 
Web: tasto destro del mouse e click sul 
comando "Salva Immagine con no¬ 
me. 

A margine della serie dei tool grafici, 
su GIFworks è possibile rintracciare an¬ 
che l’equivalente HTMLworks per la rea¬ 
lizzazione e validazione delle pagine 
Web. A differenza dei tool grafici, ben¬ 
ché sia un altro Service di buona qualità, 
HTMLworks non ci ha entusiasmato in 
fatto di velocità. Più in generale gli prefe¬ 
riamo altri "dedicated" come ad esem¬ 
pio il WebSite Garage di Netscape. 


164 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


























servizi 


in 


linea 


Di Bruno Rosati 


Hard Disk Intranet! 


Hard Disk Intranet, ovvero: 
una periferica remota a nostra 
completa e gratuita disposizio¬ 
ne. Un luogo imprecisato del 
pianeta - che può andare dal 
provider sotto casa a quello 
d'oltreoceano - e una partizio¬ 
ne dedicata ad aspettarci su 
chissà quale disco reale di 
chissà quale server lontano 
possono costituire la dirama¬ 
zione virtuale del nostro hard 
disk di sistema. Al limite - un 
limite a cui fortemente si ten¬ 
de! - la nostra risorsa "ZA" ci 
potrà servire per installarvi un 
pezzo di Office, oppure farci da 
archivìatore di dati oppure solo 
da base per fare backup Un 
disco lontano un mondo, ma 
raggiungibile in un attimo. 

A forza di offrirci ingresso 
libero e sempre più spazio a 







nlf aiMirUno tuia •»•«-Ubi* 


} VW—1 iMMltftl 


ÉSsSÈflS!* 

r * 
r * 




:jb“ 


Siamo in Driveway. Dopo esserci registrali, con taciuti e rapidità, ci appare 
immediatamente la partizione a noi assegnata. Directory predefinite ed altre 
che possiamo creare in qualsiasi momento possono essere condivise 
liberamente oppure limitatamente a delle password di accesso. 


disposizione, i provider si stanno accor¬ 
gendo che proprio le tonnellate (par¬ 
don prima le decine e ora le centinaia) 
di Mbyte che ci regalano, se una volta 
facevano colpo oggi non lo fanno più. 
Ci siamo abituati e non pensando più 
alla quantità di tale spazio, cominciamo 
a guardare alla qualità, la finalità. Ovve¬ 
ro: bene, dispongo di 100 Mbyte sparsi 
per il globo, ora che ci faccio? Uno 
spreco? Fumo negli occhi? Apparente¬ 
mente si, ma ecco l'idea perché non 
fare utilizzare lo spazio concesso sul 
server come personale hard disk vir¬ 
tuale? 

Sul Web, netiquette (ovvero la buo¬ 
na educazione del singolo) e regole im¬ 
poste dai provider, impediscono che 
nello spazio concesso vengano accata¬ 
stati file e documenti che non hanno 
collegamenti diretti ed attivi con le pa¬ 
gine pubblicate. Ovvero, la partizione 
dataci in concessione deve contenere 
solo ed esclusivamente il materiale 
che costituisce le pagine del sito. Nien¬ 
te materiale di scorta, staticamente 
messo lì solo ad occupare spazio. 

Recepita la regola? Bene, preparate¬ 
vi a cancellarla dalla memoria. Adesso, 
al contrario di quanto intimato prima, 
verremo addirittura invitati ad occupar¬ 
lo tutto il nostro spazio. Anzi, se non ci 
basta più quello offertoci gratuitamente 
(e vedrete che non ci basterà...) verre- 


sono stati i provider più piccoli I quali 
neanche offrono più l'accesso al Web 
e lo spazio per pubblicare Home Page 
(cercalo e trovalo dove ti pare, non ci 
interessa!) ma solo decine e decine 
oppure centinaia e centinaia di Mbyte. 

Belli, partizionati e pronti per 
essere aggiunti in network a 
quelli del nostro hard disk. 
Tra i pionieri di questa nuova 
frontiera che abbiamo indivi¬ 
duato, a nostro modesto pa¬ 
rere spiccano le offerte dì 
Driveway (www. driveway. 
com), di Freedrive (www. 
freednve.com) e d i X:drive 
Hwww.xdrive. comil 

Al momento di scrivere, il 
primo, cioè Driveway ci offre 
30 Mbyte di spazio gratuito, 
ha una procedura di registra¬ 
zione facile e veloce e per¬ 
mette di attivare dei livelli di 
condivisione diversificati (tra¬ 
mite password) con altri 
iscritti. A questi arriverà una 
notifica via e-mail nella quale 
sarà dettagliato quale/i sub¬ 
directory siamo autorizzati a 
leggere e scrivere e con qua- 



mo invogliati ad acquistarne dell'altro. 
Ecco dov'é il business: far acquistare 
successivamente lo spazio aggiuntivo! 

Si rovescia la regola, e intuito che 
anche questo potrebbe non bastare, ci 
vengono offerti anche dei servizi realiz¬ 
zati da hoc. Servizi per scaricare tutti i 
file che vogliamo, creare directory e 
sotto-directory, assegnare password 
d'accesso diversificate e caricare/distri- 
buire/condividere dati dal server veden¬ 
do il tutto (al pari delle directory e dei 
file che teniamo in locale) dal pannello 
delle Risorse del Computer. 

Un altro passaggio, un'altra rivoluzio¬ 
ne? Per il momento una scommessa. I 
primi ad annusare aria di affare, e a dar¬ 
si quel profilo maggiore che è vitale, 


li password d'acceso. 

Freedrive l'abbiamo scelto più per il 
peso (200 Mbyte liberi messi a disposi¬ 
zione!) che per la qualità dell'offerta. 
Vale la pena farci un salto e vedere se 
l'ambiente di lavoro vi soddisfa Se il 
quantitativo dei Mbyte è determinante 
per le vostre scelte non potrete che 
prendere al volo l'offerta ed eventual¬ 
mente chiudere un occhio sulla qualità 
dei servizi che non è all'altezza degli al¬ 
tri due rivali. 

Freedrive difatti permette un solo li¬ 
vello di condivisione: chi è cioè autoriz¬ 
zato ad entrare nel nostro hard disk vir¬ 
tuale può accedere alla lettura/scnttura 
di tutti i file lì presenti. 

Bello, persino elettrizzante è invece 
l'approccio di X:drive. Più parsimonioso 
degli altri in fatto di spazio dato in con¬ 
cessione (solo 25 Mbyte gratuiti, ma 
con un offerta a scalare da 5 dollari per 
raddoppiare a 50 Mbyte, dieci per qua¬ 
druplicare a 100, ed infine solo 20 dolla¬ 
ri per sfondare fino ad un Gbyte!), og¬ 
gettivamente lì surclassa tutti per via 
del modo con il quale permette dì gesti¬ 
re la partizione virtuale. 

Questa difatti appare nel pannello 
delle Risorse del Computer locale co¬ 
me unità connessa (X:) e si lascia docil¬ 
mente editare né più né meno di come 
facciamo con i dischi realmente presen¬ 
ti sul nostro desktop! 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


165 






























I servizi in linea 


Di Bruno Rosati 


Applicazioni in linea: 

Web Site Garage by Netscape 


Se avete realizzato la vostra 
Home Page affinché il mondo 
vi veda, vi apprezzi e vi com¬ 
pri, e benché siate sicuri che il 
codice HTML è a posto, che 
le immagini sono leggerissime 
e che di sicuro saliranno a mi¬ 
gliaia a farvi visita, malgrado 
tutto ciò, malgrado la vostra 
sicurezza...digitate: 
[www.websnegarage netscàl 

pe.com e navigate verso il 

Web Site Garage di Netscape! 

Il consiglio è disinteressato, 
il servizio è gratuito e il risulta¬ 
to, dopo aver fatto il "taglian¬ 
do" al vostro sito, potrebbe 
essere ancora migliore di 
quello che, col vostro solito 
metodo del "fai-da-te", ave¬ 
vate già raggiunto. 

Tune Up, GIF Lube, Hito- 
meter e AOL Instant Product 
Showcase: sono questi i servizi al mo¬ 
mento attivi nel garage di Netscape. 

Una volta registrati - la procedura è 
un po' laboriosa, pazienza! - sarete au¬ 
torizzati ad entrare nel Garage e potre¬ 
te "alzare" il sito sul ponte. 

Il primo controllo da fare è senz’al¬ 
tro l'analisi delle prestazioni di ogni 
singola pagina I controlli di Tune Up 
riguardano livello di compatibilità alla 
lettura con i vari browser, tempo di 
caricamento, correttezza dei link, 
spelling del testo e design della pagi¬ 
na HTML, tabelle in primis. Per av¬ 
viarlo basta digitare l'URL dove è po¬ 
sizionata la pagina, scrivere l’indirizzo 
di posta elettronica e quindi cliccare 
sull'icona Go! In breve tempo - di 
gran lunga inferiore ad altri Service 
dello stesso tipo che abbiamo prova¬ 
to - arriverà il responso. 

Questo apparirà in una pagina 
Web, ma intanto, con l'indirizzo di 
posta correttamente digitato, vi sare¬ 
te garantiti il controllo automatico a 
scadenza mensile che Web Site Ga¬ 
rage farà per proprio conto sulla vo¬ 
stra pagina e, di rimando, l’invio di 
un report piuttosto dettagliato nella 



La pagina iniziale del Web Sile Garage di Netscape. Preparatevi a "mettere sul 
ponte" la vostra Home Page! 


casella di e-mail. 

La pagina del report in linea che nel 
frattempo si è visualizzata riporta una 
serie di votazioni che vanno da uno a 
quattro (Poor, praticamente insuffi- 




tNto wrrp^rt puatka a 

pi.r~te 

D Imllw O »••» 0 Q *••• 


1 


TIm «p* ».»<•*• • '* Ma MfNHtIM Kmwi m 


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□ Iw^aat 0 □ «•- □ 

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□ lii»tl»a» □ Imi 0 Itti O fan 
0 I..UI..I □ I..I 0 li» Q Im 

IMaftM M «a. I M P l ha<t 

0 □ I••» □ la» □ »... | 

0 l.iaHaaf □ M □ •*» □ 


Il report finale di Web Site che giudica la vostra Home Page 
a livello di compatibilità browser. giustezza dei link, 
struttura HTML e spelling del testo. 


ciente, Fair, Good ed Excel- 
lent). Se, a parte tale pagel¬ 
la, nell’analisi vengono evi¬ 
denziati degli errori, questi 
saranno evidenziati e insie¬ 
me appariranno dei suggeri¬ 
menti per porvi rimedio. 

Il secondo servizio, prati¬ 
camente un "bollino blu” di 
circolazione, è quello di GIF 
Lube per l’ottimizzazione 
delle immagini attraverso la 
riduzione della palette dei 
colori e la conseguente ridu¬ 
zione dei kbyte. 

Terzo servizio: Hitometer. 
Ovvero, la prova del fuoco. 
Quante visite avete fin qui ri¬ 
cevuto sulla vostra Home 
Page? E quali sono, di que¬ 
sta, le pagine più frequenta¬ 
te? I link più cliccati? Con Hi¬ 
tometer sarà possibile fare 
delle statistiche sorprendentemente 
particolareggiate. 

E infine: Instant Product Showcase, 
la vetrina per mettervi realmente in 
mostra e farvi conoscere dal popolo 
dei navigatori. Con IT PS finirete drit¬ 
ti dritti sui motori di ricerca piu fre¬ 
quentati e diverrete più visibili. 

Con Web Site Garage le nostre 
pagine diventano sintatticamente 
inappuntabili, visibili al 100% dai 
browser in circolazione, più veloci al 
caricamento e, forse, più frequenta¬ 
te. 

Provare per credere e credere 
per sperare! 

In alternativa al Web Site Garage 
- anche se non dovete aspettarvi lo 
stesso livello prestazionale - vi pro¬ 
poniamo l’HTMLworks 

Il www.ntmi works. conili un’applica¬ 
zione in linea che ricalca la stessa fi¬ 
losofia progettuale e applicativa del 
GIFworks dedicato all’ambito grafi¬ 
co. Menu e comandi per analizzare, 
ottimizzare e attenzione, generare 
(e quindi salvare) il codice HTML di¬ 
rettamente in linea. WS 


166 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
































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Se hai PC e modem chiama via modem II numero verde 800 051 988 
e immet ti questi dati di a ccesso: nome utente: itree, password: itree. 
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Sai perché è così importante il numero dei POP? 
Il Point of Presence è il nodo che ti permette di collegarti a 
Internet, Ma per pagare la tariffa minima, quella urbana, non 
basta che il tuo POP abbia il tuo prefisso: bisogna che sia in un 
raggio di pochi km da te. Più i POP sono diffusi con capillarità, 
più è probabile che ciò accada. Interfree è l’abbonamento a 
Internet che ti offre il maggior numero di POP: 720. Così, 
praticamente in ogni zona d’ttalia, ti consente l’accesso a Internet 
al costo minimo. E i vantaggi non finiscono qui: trovare le linee 
libere è più facile e connettersi diventa più veloce. 









Mr-f fi far» 


a cura di Francesco Romani 


Lottando per la Coppa 

La Coppa America è forse ii trofeo sportivo più antico e prestigioso ancora oggi 
in palio. Mentre sto scrivendo sono in corso le semifinali della selezione che 
dovrà stabilire la barca sfidante che poi correrà la coppa vera e propria. 
Vediamo come si può usare Mathematica per prevedere il futuro. 




Introduzione 


La Coppa America è un trofeo 
velico che viene messo in palio 
dal 1851. La partecipazione a 
questa gara è estremamente im¬ 
pegnativa e intere fortune sono 
state investite per la sua conqui¬ 
sta. All'edizione di quest'anno, 
che si svolge in Nuova Zelanda, 
partecipano 11 team sfidanti (5 
americani, 1 italiano, 1 giappone¬ 


se, 1 francese, 1 spagnolo, 1 au¬ 
straliano, 1 svizzero) e 1 team detentore della cop¬ 
pa (NewZealand) La selezione del team sfidante 
(che vincerò anche la Louis Vuitton Cup) è molto la¬ 
boriosa. Si sono svolti 3 gironi all'italiana tra tutti gli 
sfidanti (i cosiddetti Round Robin) con rispettiva¬ 
mente 1. 4 e 9 punti per vittoria. Le prime 6 squa¬ 
dre classificate disputano le semifinali: 2 gironi 
all'italiana con 1 punto per vittoria. Le prime due 
classificate delle semifinali disputano la Louis Vuit¬ 
ton Cup (al meglio di 9 incontri, 25/1-4/2) e la vin¬ 
cente incontra infine NewZealand per la Coppa 
America (al meglio di 9 incontri, 19/2-4/3) . 


Con dieci regate si può arrivare ad un 
massimo di dieci punti. Ma ci arrive¬ 
ranno tutti? È molto difficile viste le 
condizioni del tempo cosi variabili e le 
sfortune che capitano a tutti." 


A parte le condizioni del tempo e la 
sfortuna, è davvero MOLTO difficile 
che in un torneo all'italiana TUTTI vin¬ 
cano TUTTE le partite (in genere quan¬ 
do uno vince c'è qualcun altro che 
perde). 


Facile ironia a parte 
(l'intera frase riac¬ 
quista senso se a: 
ci arriveranno tutti? 
si sostituisce: ci 
arriverà qualcuno?] 
l'analisi combinato¬ 
ria di tutti i risultati 
possibili è un pro¬ 
blema non banale. 
In questo articolo 
vediamo di affron¬ 
tarlo con l'aiuto di 
Mathematica 


A questo punto il lettore si dira: "Sì va be’ ma che 
c'entra Mathematica ?". 

Il punto è che dopo un po' di incontri sorge il problema di 
quali squadre possono ancora passare il turno, quali sono 
già eliminate e quali sono matematicamente qualificate 

In genere queste valutazioni le si trovano sui giornali e 
spesso sono delle "perle" agghiaccianti. Cito testualmente 
da un articolo del "Nostro Inviato” pubblicato in data 
7/1/2000 su uno dei più autorevoli quotidiani italiani: "È diffi¬ 
cile fare previsioni con quanti punti due sole barche arrive¬ 
ranno alla finale di questa lunghissima Lois Vuitton Cup. 


L’algoritmo 

Mettiamoci nella situazione del 8/12/1999 quando la forma¬ 
zione svizzera si era già ritirata e restavano 10 squadre in 
campo e 22 incontri da disputare. Diamo alle squadre nomi 
di due lettere (YA: Young Australia, AY: Young America , 
Al: America One, NP: Nippon, SP: Espana, DF: La Defi 
Frangaise, SS: Star & Stripes, AT: America True, LR: Lu¬ 
na Rossa, AB: Abracadabra) e scriviamo la classifica sotto 
forma di polinomio: 


168 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 







{a,c), 


ln[1]:= 

squadre={YA, AY,Al,NP,SP,DF, SS, AT, LR, AB} ; 

ln[2]:= 

clasaifica= 

{YA,AY,Al,NP,SP,DF, SS,AT,LR, AB) . 
{18,42,81,83.5,44,32,63.5,83,82,34) 

Oul[2]= 

34 AB + 83 AT + 42 AY + 81 Al + 32 DF + 82 LR + 
83.5 NP + 44 SP + 63.5 SS + 18 YA 

Le partite ancora da giocare sono scritte come una lista di 
coppie di squadre. 

In[3]:= 

part={{AB,YA), {Al, NP} , {DF,SS) , {LR,SP}, 

{AT,NP), {AY,Al}, {DF,SP}, {LR,YA), {AB,SS), 
{AT,LR), {AY,SP}, {Al,DF), {NP,YA), {AB,LR}, 

{AT,AY), {Al,SS), {DF,YA), 

{AB,NP), {AT,DF), {AY,YA), 

{SP,SS}, {AY,DF)}; 

L'idea che sta alla base dell'analisi è 
la generazione di tutte le possibili 
classifiche distinte che si possono 
verificare dopo le partite ancora re¬ 
stanti. 

Questo si può fare con una riga di 
codice piuttosto ostica: 

ln[3]:= 

Union[<Plus@@#)&/@ 

Flatten [Outer [List, Seguence(?<?part] , Length [pa 
rt]-1]] 

Vediamo come si ragiona trattando un esempio formato da 
solo tre partite 

ln[4]:= 

Flatten[Outer[List,(a,b), {a,c}, {b,c)],2] 

Oul[4]= 

{ {a,a,b), {a,a,c), {a,c,b}, (a,c,c), 

{b,a,b), (b,a,c), (b,c,b), (b,c,c)) 

Il prodotto esterno tra 3 insiemi di 2 elementi ha 8 elementi 
se l'operatore è List si ottengono tutti gli insiemi dei pos¬ 
sibili vincitori delle 8 partite. Per ottenere una sola lista e 
non un tensore si deve applicare Flatten due volte. Appli¬ 
cando Plus ad ogni sottolista si ottiene l’elenco delle pos¬ 
sibili classifiche in forma di polinomio, Union elimina le ri¬ 
petizioni. 

In[5]:= 


Unioni(Plus@@#)&/@ 

Flatten[Outer[List,{a,b}, 

{b,c)],2]] 

Out[5]= 

(2a+b, a+2b, 2a+c, a+b+c, 2b+c, a+2c, b+2c) 

In questo esempio abbiamo esaminato tutte le possibili 
classifiche di un torneo all'italiana di 3 squadre ottenendo 7 
possibili classifiche. 

La funzione comb[v] esplora i risultati delle prime v partite 
della lista pp 

ln[6]:= 

comb[v_]:=( 
pp=Take[part,v]; 
rr=Union[(Plus@@#)&/@ 

Flatten[Outer[List,Sequence@@pp], 

Length[pp]-1]]; 

rr) 

Nel nostro caso se proviamo ad 
applicare questo metodo alle 22 
partite in questione si scopre che 
200Mb di RAM al Kernel non so¬ 
no sufficienti a generare le 
4 194.304 possibili classifiche. Il 
meglio che si può fare è esplorare 
il risultato di 18 partite, ottenendo 
85312 possibili classifiche (invece 
delle 2' 8 teoricamente possibili) 

ln[7]:= 

Timing[rrl=comb[18]f 
Length[rrl]] 

Out(7]= 

(72.9333 Second, 85312) 

È possibile fare qualcosa di più usando un trucco. La funzio¬ 
ne comb [u,v] esplora i risultati delle partite dalla u alla v 
nella lista pp 

ln[8]:= 

comb[u_,v_]:=( 
pp=Take[part,{u,v)] ; 
rr=Union[ (Plus<?@#)&/@ 

Flatten[Outer[List,Sequence@@pp], 

Length[pp]-1]]; 

rr) 

Le prime 4 partite hanno 16 possibili classifiche parziali. 
In[9]:= 

(comb4=comb[4])//ColumnForm 



MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 


169 



Out[9]= 


AB 

4 

Al 

4 

DF 

♦ 

LR 

AB 

4 

DF 

4 

LR 

4 

NP 

AB 

4 

Al 

4 

DF 

4 

SP 

AB 

4 

DF 

4 

NP 

4 

SP 

AB 

+ 

Al 

+ 

LR 

4 

SS 

AB 

4 

LR 

4 

NP 

4 

ss 

AB 

4 

Al 

4 

SP 

4 

ss 

AB 

4 

NP 

+ 

SP 

4 

ss 

Al 

4 

DF 

4 

LR 

4 

YA 

DF 

4 

LR 

4 

NP 

4 

YA 

Al 

♦ 

DF 

4 

SP 

4 

YA 

DF 

4 

NP 

♦ 

SP 

4 

YA 

Al 

4 

LR 

4 

SS 

4 

YA 

LR 

4 

NP 

4 

SS 

4 

YA 

Al 

4 

SP 

4 

SS 

4 

YA 

NP 

4 

SP 

4 

SS 

4 

YA 


Le restanti 18 ne hanno 78424 


Quello che è successo poi non è stato 
né sportivo né matematico America 
True si è rifiutata di correre contro La 

Defi Franqaise condannando Young 
America all'eliminazione. 

L’Analisi delle semifinali 

Le semifinali si svolgono con un doppio 
girone all'italiana per un totale di trenta 
partite. 

Con buona pace del "Nostro Inviato" alcune considerazioni 
sono ovvie: 

✓ I punti a disposizione sono 30; 

✓ una squadra può fare al massimo 10 punti; 

✓ se una squadra fa 10 punti la seconda può farne al mas- 



ln[10]:= 

rr3 = comb[5,22] ; 

Length(rr3] 

Out[10]= 

78424 

Combinando per 16 volte distinte la classifica attuale più 
una classifica parziale delle prime 4 partite più le 78424 
classifiche parziali delle ultime 18 si possono esaminate 
tutti i casi possibili. 

Con un ulteriore analisi del tipo che verrà esposto nel para¬ 
grafo seguente già al 8 dicembre si poteva affermare che 

Luna Rossa. America One Nippon e America True era¬ 
no matematicamente passati alle semifinali 

Il giorno dopo (9/12) le 4 partite erano state giocate e le 
combinazioni rimaste erano solo 78424. 


simo 8; 

✓ qualunque cosa succeda nelle le prime 5 partite tutto è 
ancora possibile infatti se nel girone di ritorno i risultati 
si invertono tutte le 6 squadre finiscono a 5 punti e sia¬ 
mo daccapo. 

Per questo partiamo con l'analisi dalla fine della sesta gior¬ 
nata, quando mancano da giocare 13 partite (4 giornate pie¬ 
ne più un recupero). 

La situazione si è complicata perché DF è stata penalizzata 
di 0.5 punti per aver speronato SS e SS di un punto per 
avere corso la prima regata con un timone irregolare. 

La classifica dopo 17 partite era la seguente: 

ln[1J:= 

squadre={Al,NP,DF,SS,AT,LR); 

classifica=5 Al + 4 LR + 3 SS + 2 NP + AT + 
0.5 DF; 



Il giorno 10/12 rimanevano da giocare 14 partite e le combi¬ 
nazioni rimaste erano solo 10896, le squadre in semifinale 
erano ancora solo 4 ma Young Au¬ 
stralia era già matematicamente 
eliminata. 


Il giorno 11/12 rimanevano da gio¬ 
care 9 partite e le combinazioni ri¬ 
maste erano solo 384, anche 
Espana era già matematicamente 
eliminata. 


Il giorno 12/12 rimanevano da gio¬ 
care 5 partite, le combinazioni rima¬ 
ste erano 32, e anche Abracada¬ 
bra era matematicamente fuori 


part={{AT,SS), {AT,Al), {DF,NP), {LR,SS}, 

{AT,NP), {Al,LR), {DF,SS}, {AT,SS}, {A1,NP>, 
{DF,LR), {AT,DF}, {Al,SS), 
{LR,NP)); 


In un secondo si calcolano le 1444 
possibili combinazioni 


ln[2]:= 

Timing[rr3=comb[13];] 
Length[rr3] 


OUÌ[2]= 

{1.06667 Second, Nuli) 
1444 


L'analisi della classifica avviene 


170 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



con i passi seguenti. 


Quindi al 9 di Gennaio nulla era ancora deciso. 


Si scrive una funzione che trasforma il polinomio in una clas¬ 
sifica ordinata per punti decrescenti 

ln[3]:= 

pol2cl:= 

Reverse [Sort [List@@#&/<? 

List@@Expand[classifica+ item]]]; 

E lo si applica a tutte le classifiche 

ln[4]:= 

cp=pol2cl/@rr3; 

Quindi si scrive una funzione che data una classifica estrae i 
due semifinalisti (in caso di pari merito si estraggono tutti 
quelli non eliminati). 


I giorni successivi la situazione era la seguente: 



10/1 

11/1 

12/1 

13/1 

Partite rimanenti: 

10 

7 

4 

1 

Possibili classifiche: 

438 

94 

16 

2 

Possibili risultati utili 

57 

26 

7 

2 

Squadre escluse: 

DF 

AT.DF 

AT.DF,NP 

AT.DF,NP 

Squadre in finale: 

- 

Al 

Al 

Al 


ln[5]:= 

choose2[x_]:=( 
y=(x[[1]]}; 
i-2 ; 

While ( (i<6) && 

((Lengthly]<2) 

(x[[i,1]]»»Last[y][[1]])) 

AppendTo[y,x[[i++] 
y) 

ln[6]:= 

cls=Union[choose2/@cp]; 

Length [ds] 

Out[6]= 

182 

Si vede che i possibili risultati utili si 
sono ridotti a 182 (non interessa come 
sono messi i perdenti) 

La riga seguente calcola le squadre matematicamente 
escluse 

ln[37]:= 

Complement[squadre, 

Intersection[squadre,Flatten[cls]]] 

Out[37]= 

U 

E quest'altra quelle matematicamente in finale 
ln[38]:= 

Intersection( 

SequenceU?(Transpose(#][[2]]&/@cls)] 

Out[38]= 

O 


Osservazioni: 

✓ 10/1 sia i giornali che il sito Internet della Coppa davano 
per matematicamente fuori America True, mentre esi¬ 
steva una (astratta) possibi¬ 
lità di avere un strana classi¬ 
fica finale con America 1 a 
7 punti e altre 4 squadre a 5 
punti, compreso America 
True 

11/1 Luna Rossa ha perso 
per un incollatura da Ameri¬ 
ca 1 e il team americano è 
in finale, speriamo che non 
gli venga la voglia di fare 
vincere gli altri per fregare 
noi! 

13/1 Guarda caso America 1 
ha perso con Star e Stripes e resta una sola regata (di 
recupero) e un probabile spareggio tra Luna Rossa e 
Star e Stripes A questo punto anche il "Nostro Inviato" 
sarebbe in grado di fare le previsioni combinatone. 

✓ 14/1 America True ha fatto il miracolo, battendo Star e 
Stripes e noi siamo ammessi alla finale degli sfidanti 

Conclusioni 

Quando ho spedito l'articolo erano in corso le finali della 
Louis Vuitton Cup, voi sapete come è andata a finire (stavol¬ 
ta senza bisogno di analisi combinatoria). 

«e 

Le immagini pubblicate sono state riprese dal sito 
http://www.lunarossa.it 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


171 
















Ewftlfr-fifrifa 


» 


Publishing in ufficio 



Un paio di mesi fa abbiamo dedicato il nostro articolo ai programmi 
per il desktop publishing a livello casalingo: la caratteristica principale 
di questi programmi è la facilità d’uso e la possibilità di offrire 
all’utente un gran numero di soluzioni pronte da utilizzare. 

La stessa filosofia è applicata anche da alcuni programmi 
che hanno però il loro focus sulle classiche problematiche d’ufficio. 
PressWriter è uno di questi e MCmicrocomputer gli ha dato 
un'occhiata. 


di Mauro Candirti 



PressWriter con¬ 
sente di generare 
facilmente proprio 
queste categorie di 
documenti, in ma¬ 
niera facile e gui¬ 
data, a portata di 
mouse anche per 
chi non fa il grafico 
di professione. In 
effetti esistono 
due possibilità per 
generare un nuovo 
documento: utiliz¬ 
zare il sistema gui¬ 


dato e partire invece da un documento 
vuoto. 

Nel primo caso vengono proposte 
miniature dì esempi tra i quali sceglie¬ 
re quello più consono alle nostre esi¬ 
genze, mentre nel secondo caso viene 
aperto un documento con le pagine 
bianche e con un minimo di imposta¬ 
zione, come vedremo in seguito. 

Entrambe le soluzioni consentono 
di generare il documento in pochi mi¬ 
nuti di lavoro (ovviamente senza calco¬ 
lare l'eventuale tempo di stesura dei 
testi o della scelta delle illustrazioni 
più opportune), 


Soluzioni 

a portata di mouse 


Il lavoro d'ufficio si compone di di¬ 
verse attività che spesso comportano 
l'utilizzo di materiali stampati. Esiste 
ormai una casistica che consente di 
identificare un certo numero di mate¬ 
riali che da soli coprono buona parte 
delle esigenze dell'ufficio In pratica 
abbiamo quattro elementi principali: 

• Lettere e resoconti 

• Report, relazioni approfondite su un 
argomento 

• Brochure, Volan¬ 
tini, Opuscoli infor¬ 
mativi in genere 

• Newsletter. 


Operatività iniziale 
di PressWriter 

Quando si avvia PressWriter, compa¬ 
re la finestra di dialogo Scegli un proget¬ 
to. Da questa finestra è possibile sce¬ 
gliere sei tipi di documento (che sono 
esattamente quelli indicati in preceden¬ 
za), aprirne uno già presente, creare un 
documento personalizzato. Dopo aver 
scelto il tipo di documento e aver fatto 
clic sull'opportuno pulsante viene pre¬ 
sentata una seconda finestra nella quale 
scegliere se adottare rimpaginazione 
guidata QuickStart oppure optare per la 
generazione di un documento vuoto, ba¬ 
sato tuttavia sulle principali regole che 
un documento del genere prescelto do¬ 
vrebbe avere 

Nel primo caso, scegliendo rimpagi¬ 
nazione guidata vengono presentati un 
certo numero di template per ogni tipo¬ 
logia di documento. Per l'esattezza po¬ 
tremo scegliere tra 24 newsletter, 27 
brochure, 19 lettere, 
10 relazioni, 16 vo¬ 
lantini e 20 opuscoli 
Questi template 
danno l'impostazio- 
ne generica della 
pubblicazione: ovvia¬ 
mente una volta 
creata automatica- 
mente la pubblica¬ 


ta videata iniziale 
consente di sceglie¬ 
te il tipo di pubblica¬ 
zione che vogliamo 
realizzate, il pulsante 
Personalizza consen¬ 
te di create una pub¬ 
blicazione a piacere 
partendo dal foglio 
bianco 


172 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 






















affittii^ MiiMìtm 


zione prescelta, potremmo andare ad ef¬ 
fettuare le modifiche che riteniamo più 
opportune, come inserire i testi e le im¬ 
magini definitive. 

Oltre a questo possiamo anche deci¬ 
dere di cambiare stile per i testi: il pro¬ 
gramma presenta una finestra nella qua¬ 
le possiamo andare a scegliere tra 15 
differenti stili di testo, cioè serie di font 
accoppiate tra loro per le differenti parti 
della pubblicazione, che tuttavia rispon¬ 
dono a dei criteri di leggibilità e di com¬ 
posizione grafica ottimali. 

Creativi in proprio 

Come accennato, è possibile anche 
non utilizzare la creazione guidata per 
creare un nuovo documento. Dopo aver 
scelto la tipologia di documento che vo¬ 
gliamo realizzare, al posto di fare clic su 
QuickStart, opteremo per Creazione Ex 
Novo: in questo caso ci viene proposta 
una finestra nella quale ci viene presen¬ 
tata una pubblicazione vuota, che poi 
potremo andare a modificare come nu¬ 
mero di pagine, numero di colonne per 
pagina (ove necessario), spazio per inte¬ 
stazioni ed altri elementi (sempre se ne¬ 
cessario), l'orientamento verticale o oriz¬ 
zontale e lo spazio dei margini. 

Effettuate tutte le scelte necessarie il 
programma preparerà una base vuota 
per la nostra pubblicazione, che sarà ne¬ 
cessario riempire solo con i testi e le im¬ 
magini. 

Il programma consente anche di parti¬ 
re da una pubblicazione bianca senza 
dover scegliere una delle pubblicazioni 
"precablate": in effetti dopo aver scelto 
Personalizza nella prima videata, viene 
presentata praticamente la stessa videa¬ 
ta utilizzata per la creazione ex novo, ma 
senza alcuno dei vincoli presenti se si è 
scelto in precedenza il tipo di pubblica¬ 
zione che ci interessa realizzare. 


Altre funzionalità 

Vediamo ora altre interessanti funzio¬ 
nalità che il programma offre. 

Testi - Il programma consente di uti¬ 
lizzare la forma taglia e incolla per inse¬ 
rire i testi oppure importarli: per sempli¬ 
ficare le operazioni è possibile importa¬ 
re solo i due più classici e standard for¬ 
mati, .RTF e TXT (Testo). Sono presenti 
anche funzioni come Trova e Sostituisci 
e la sillabazione in Italiano. 

Caratteristiche del testo - A parte la 
possibilità di scelta del carattere e della 



Se si sceglie una delle pubblicazioni indicate 
nella videata iniziale, successivamente il pro- 
giamma chiede se si vuole utilizzate la funzio¬ 
ne di creazione guidata QuickStart o la crea¬ 
zione ex novo di un documento 


sore tra un paragrafo ed un altro. Inoltre 
il testo può girare automaticamente in¬ 
torno ad un altro oggetto, sia seguendo¬ 
ne il contorno preciso, sia seguendo 
l'ingombro generale (rettangolo): è an¬ 
che possibile scegliere tre livelli di avvi¬ 
cinamento del testo all’altro oggetto. I 
vari frame di testo possono essere col¬ 
legati tra loro in modo da far si che il te¬ 
sto possa scorrere da un frame all'altro, 
se questi cambiano dimensioni. 

Citazioni - In pratica PressWriter 
mette a disposizione un vero e proprio 
vocabolario di citazioni: sono 1024 



sua grandezza, PressWriter consente di 
personalizzare l'interlinea tra le righe, di 
inserire una capolettera all'inizio del pa¬ 
ragrafo grande da 2 a 4 righe, generare 
elenchi puntati scegliendo tra tipi di bul- 
let, inserire numero di pagina, data, 
simboli e persino una riga di vario spes- 


quelle a disposizione con un semplice 
motore di ricerca per parole chiave. 

Immagini - Il programma consente 
di importare i principali formati grafici 
bitmap .bmp, TIFF tif, Targa tga, 
JPEG ,|pg, Kodak Photo CD .pcd, PCX 
files pcx e Windows Metafile wmf I 
file di tipo bitmap, 
come .tif e bmp, 
possono essere 
modificati diretta- 
mente dalla fine¬ 
stra di importazio¬ 
ne grazie a due cur¬ 
sori che consento¬ 
no di modificare la 
luminosità e la defi¬ 
nizione deH'imma- 
gine (è possibile 
rendere l'immagine 
più o meno "a fuo¬ 
co"). 


Libreria imma¬ 
gini - Il programma 
offre più di 1000 
immagini che si 


PnntWriter offre la 
possibilità di sce¬ 
gliere tra ben 116 
layout pronti 
all'uso 


QuickStart ha creato 
per noi una newslet¬ 
ter. da notare le corni¬ 
ci di testo unite tra lo¬ 
ro e l'indicazione che il 
lesto prosegue a pagi¬ 
na 2 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


173 




















































































Una specifica funzionalità permette di ricerca¬ 
re e inserire citazioni celebri o meno all'Interno 
dei testi delle nostre pubblicazioni 


possono inserire e ricercare per argo¬ 
menti. 

Azioni sugli oggetti - Ogni oggetto 
può subire alcune azioni, come rotazio¬ 
ne, in primo piano o sotto, allineamen¬ 
to rispetto ad altri oggetti: oltre a ciò le 



Nella finestra che ci con¬ 
sente di importare delle 
immagini, troviamo la 
possibilità di agire su 
due cursori per modifi¬ 
care la luminosità 
dell’immagine e la sua 
definizione. Inoltre ó an¬ 
che possibile tagliare a 
piacimento l'area 
dell'Immagine che effet¬ 
tivamente ci interessa 


va oltre, poiché con¬ 
sente anche di vi- 


immagmi possono essere riflesse sia in 
verticale sia in orizzontale, e possono 
anche subire modifiche della loro tona¬ 
lità (dal 100% fino al 10%). 


sualizzare due pagi¬ 
ne, ma non affiancate, cioè si possono 
prendere due pagine qualsiasi e visua¬ 
lizzare contemporaneamente sul pro¬ 
prio monitor. 


Visualizzazione - È possibile sce¬ 
gliere differenti livelli di visualizzazione 
(zoom), ma la cosa più interessante è la 
possibilità di visualizzare due pagine af¬ 
fiancate per controllare come appari¬ 
ranno una volte stampate: PrmtWriter 


Conclusioni 

Se cercate un prodotto veloce da 
utilizzare per generare semplici mate¬ 
riali stampati, questo prodotto potreb- 


L'azione dello scanner: Ovvero come scannarsi per un verbo... 

Nel numero di dicembre 99 di MCmicrocomputer avevamo lanciato trappasso. 

uno strano plebiscito che indicammo come nazional-informatico po- Cordiali saluti e complimenti per la sua interessante rubrica, 
polare. La domanda era semplice: con che verbo preferite indicare 

l'azione dello scanner? Scannare, scannerizzare, scandire, scansio- Carlo Robaudi 

nare, scannerare, scansire? ......................................... 


Tra preferenze, prime e seconde scelte, disquisizioni filosofiche e 
intimidazioni, preferiamo alla fine non determinare una classifica, 
ma proporvi alcune delle missive ricevute. 

Le scrivo in merito al referendum da Lei promosso (cfr. MCmicro¬ 
computer n, 201, pag. 175) riguardo il verbo da usare circa l'azione 
dello scanner. 

Sono in totale disaccordo con Lei e con Marazzini sull'eliminazione 
dell'unica voce corretta, cioè scandire, perché o si mette in discus¬ 
sione il sostantivo scansione oppure non ci sono santi, questa non 
può che essere conseguenza dello scandire (in latino "scansio", 
cioè l'analisi metrica del verso, deriva dal participio passato di scen¬ 
do, -is, scandi, scansum, -ere). A tal proposito già il mio vecchio De¬ 
voto Oli (pubblicato nel 1972 e dunque in tempi non sospetti) riporta 
come secondo significato di scandire: "Nelle telecomunicazioni ese¬ 
guire l'analisi dell'immagine da trasmettere". 

La confutazione "... non è un orologio che scandisce i secondi..." è 
in ogni caso risibile, visto che compie comunque un'azione analoga, 
cioè scandisce l'immagine pixel dopo pixel come l’orologio il tempo 
secondo dopo secondo: sarebbe come affermare l'improprietà della 
frase "trasmettere simpatia” adducendo come giustificazione che 
"un essere umano non è una radio” 

Queste considerazioni non inficiano la cruda realtà: è l’uso, corretto 
o meno, a far trionfare un vocabolo: sono pertanto già rassegnato 
alla sconfitta e, pur non rinunciando a perseverare con scandire (e 
sùccubo e scandinàvo), auguro la vittoria al forse meno brutto dei 
tre candidati cioè scansionare. Peccato soltanto che sia impossibile 
risalire al primigenio coniatore del neologismo scansire, degno di 
severe punizioni corporali o almeno del taglio della lingua per con- 


A onor del vero va detto che "Il Nuovo Zingarelli” (ed.1983), dando 
ragione del termine "SCANNER” ormai entrato nella comune termi¬ 
nologia italiana, fa derivare il verbo inglese "to scan" dal latino 
"scandere" scandire: e assegna la medesima origine anche a 
"scansione". 

Mi pare in ogni caso brutto usare questo verbo e uso di preferenza 
altri termini, anche per evitare sovrapposizioni di significato: concor¬ 
do su "scannare" decisamente truce! 

Tra i tre verbi rimasti preferisco decisamente "scansionare", per II 
mio gusto personale è il meno cacofonico: provate a coniugarli in 
qualche frase. 

Ciao. Emanuele 


Certo che scansire è medioevale, sembra un termine monarchico. 
Scansionare è carino, ma io voto SCANNERIZZARE. 

Solo che il termine è da utilizzare solo se non se ne può fare a me¬ 
no (passiamo questa foto nello scanner ... suona meglio di tutte le 
altre forme). 

Saluti e complimenti per la rubrica, che seguo dai tempi di DTPrati- 
co. 

Gianni Di Tucci 


Buondì 

Ho letto il suo trafiletto sul verbo appropriato da usare con gli scan¬ 
ner: personalmente preferisco usare il verbo "campionare" o, me- 


174 


MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000 









































shop. PrintWriler è il prodotto indicato 
per un primo approccio al desktop pu- 
blishing orientato alla generazione di 
materiali per l'ufficio. 


L immagine, una volta importata, può essere modificata indicandone la 
percentuale di copertura, dal 100% tino al 10% la passi del IO%l 


be fare per voi: il costo di sole 
80.000 lire è senza dubbio inte¬ 
ressante per tutti coloro che vo¬ 
gliono avere uno strumento abba¬ 
stanza facile da utilizzare, senza 
troppe pretese, ma in grado co¬ 
munque di generare un buon la¬ 
voro. 

Se invece avete necessità di ese¬ 
guire lavori più professionali, allora do¬ 
po un po' sentirete la necessità di mi¬ 
grare a prodotti più sofisticati (ma nel 


Una delle oltre 1000 immagini 
disponibili, il programma met¬ 
te a disposinone un motore di 
ricerca per trovare l'immagine 
più conforme alle nostre ne¬ 
cessità 


contempo anche meno semplici). Di¬ 
stribuito in Italia da Leader Spa (Tel. 
0332-874.111 - |www leaderspa.it! an¬ 
che al di fuori dei tradizionali computer 


glio in questo caso, "digitalizzare" Del resto l'operazione é esatta¬ 
mente questa, né più né meno di quella che si esegue con un brano 
musicale usando una scheda audio: e nessuno in questo caso use¬ 
rebbe il verbo "soundBlasterare" o. più generico, "schedaudiare".. 
Comunque dovendo scegliere tra quelli elencati, consiglio "scansi- 
re", almeno piu breve e comodo da usare 
Arrivederci I 

Giovanni Perego 


Gentile amico, 

rispondo al suo appello a pag. 175 di MC201. anche se sull'argo- 
mento sono stati versati fiumi di inchiostro e gigabytes di testo, su 
riviste, newsgroups, mailing list e simili. Non come per l’"inizio del 
Terzo Millennio", ma siamo II... ;-) 

I termini da analizzare sono tre il verbo, la macchina e l'azione. Si 
parte ovviamente dall’inglese TO SCAN, che in italiano cornsponde 
a SCANDIRE (basta un qualunque dizionario!) Se ci fossero dubbi, 
basta guardare la definizione di SCANDIRE nell'accezione tecnica 
(quella originaria e poetica, “analizzare la quantità delle sillabe o dei 
piedi che compongono un verso"): 

(Zmgarelli) "Esplorare, mediante un fascio elettronico che passa in 
sequenza per ogni punto, linea o campo del mosaico di un tubo per 
telecamera, o dello schermo di un tubo televisivo" 

(Devoto-Oli) "Nelle telecomunicazioni, eseguire l'analisi delle imma¬ 
gini da trasmettere, decomponendola in punti" 

Che è appunto ciò che fa il "nostro" apparecchio, cosi come gli ap¬ 
parecchi per scintigrafia, i radar, i cinescopi TV e le telecamere 
L'azione effettuata è lo SCANNING in inglese, e la SCANSIONE 
(che deriva da SCANDIRE!) in italiano L'apparecchio, in inglese è lo 
SCANNER; in italiano sarebbe lo SCANDITORE o lo SCANDENTE 
(da SCANDIRE) ma si è preferito adottare pari pari il termine ingle¬ 
se, forse perché quello italiano pareva un po' buffo. Se facciamo il 
parallelo con l'apparecchio da stampa, la storia è andata diversa- 


mente: TO PRINT, PRINTING, PRINTER in inglese, e STAMPARE. 
STAMPA. STAMPANTE in italiano.. 

Sin qui niente di male. Solo che, per misteriosi motivi, quando si è 
trattato di tornare di nuovo al verbo, si è dimenticato l'originale 
SCANDIRE creando mostri come SCANNARE (I), SCANNERIZZA- 
RE. SCANNERARE (da SCANNER). SCANSIRE, SCANSIONARE (da 
SCANSIONE: come se. anziché FONDERE, si partisse dal suo so¬ 
stantivo FUSIONE e si dicesse FUSIRE o FUSIONARE .) e, aggiun¬ 
go io. SCANDEGGIARE ! I ! ! Ho visto con i miei occhi, nella versione 
"italiana" di un software di gestione, la seguente finestra: 

(originale: TRUE-COLOR PRE-SCANNING - Press ESC to aborti 
("italiano" PRESCANDEGGIANDO COLORE VERO - Pressare ESC 
per abortol. 

Poi, si sa. il gergo spesso si impone anche se di cattivo gusto, fino a 
ricevere una "consacrazione" nei dizionari. Cosi è per SCANNERIZ- 
ZARE. attualmente registrato in qualche dizionario italiano, ma que¬ 
sto non vuol dire che sia corretto .. lo. se non mi distraggo, dico 
SCANDIRE, ma se mi scappa uno SCANNERIZZARE non mi sento 
certo m peccato mortale! 

Per concludere, riporto ciò che dicono gli addetti ai lavori, cioè chi 
gli scanner li fabbrica e li vende. In un manifesto pubblicitario della 
EPSON italiana, relativo al FILMSCAN 200. si legge: 

"Da oggi puoi scandire le tue foto direttamente da pellicola” 

Almeno loro il problema di coscienza l'hanno risolto, no? ;-) 

Buona statistica, e cordiali saluti. 

R. Morassi 


PS dell'autore. Lo scanner che ho qui In ufficio, alla domanda che 
cosa stesse facendo ha risposto: "Sto digitalizzando l'immagine che 
mi hai appiccicato addosso... e adesso lasciami lavorare e non rom¬ 
pere piu le scatole con queste domande cretine! " 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


175 







































« 



» 


Corel Linux 

di Giuseppe Z anetti 


A Corel LINUX: 


Come promesso, ecco la re¬ 
censione completa di Corel 
Linux. La versione definitiva 
della distribuzione sembra 
mantenere tutte le promesse 
iniziali: una installazione sempli¬ 
cissima per un prodotto com¬ 
pleto ma allo stesso tempo immediato 
da utilizzare anche, e specialmente, per 
l'utente proveniente da Windows. 

L'obbiettivo di Corel era quello di fare 
una versione di Linux mirata in modo 
particolare all'utenza desktop. I requisiti 
richiesti erano perciò una assoluta sem¬ 
plicità di installazione, innanzitutto, ed 
un utilizzo il più possibile simile a quello 
a cui l'utente era abituato utilizzando i si¬ 
stemi Microsoft. 

Per capire come si pone Corel Linux 
nei confronti della concorrenza, è suffi¬ 
ciente andare alla pagina 24 del manua¬ 
le, dove si trova un paragrafo dal titolo 
molto esplicito: "replacing a Microsoft 
Windows operating system with Corel 
Linux". 

Fare un Linux con interfaccia intera¬ 
mente grafica senza rimetterci troppo 
nelle funzionalità non era un'impresa fa¬ 
cile ma sembra che Corel ci sia riuscita 


abbastanza bene. La semplicità e l'aver 
ridotto al minimo indispensabile il 
software che viene installato di serie 
danno un senso generale di estrema pu¬ 
lizia. Ciò non significa che manchino i 
programmi: quelli indispensabili ci sono 




Lo spazio dedicato a 
"COME FUNZIONE LINUX ^ 

| continua sul prossimo numero 


di MC 


tutti e si trovano nel posto do¬ 
ve uno si aspetta di trovarli, senza dover 
perdere tempo vagando fra decine voci 
nei menù. Ci sono solamente tre botto¬ 
ni, di numero, su cui cliccare, ognuno 
corrispondente ad una applicazione. In 
più c'è il cestino. Più semplice di cosi è 
veramente difficile 

Il fatto che l'interfaccia grafica sia 
molto simile a Windows probabilmente 
non disturberà più di tanto neppure i de¬ 
trattori più accaniti del sistema operativo 
di Redmond, in quanto Windows di soli¬ 
to non viene criticato per la sua interfac¬ 
cia grafica. 

Anche altre distribuzioni stanno se¬ 
guendo o hanno già seguito la strada di 
fare un prodotto semplice e senza trop¬ 
pe complicazioni, tuttavia vi sono due 
fattori importanti che differenziano Corel 
Linux dalle altre e che potrebbero esse¬ 
re fondamentali per decretarne il suc¬ 
cesso: il nome dell'azienda - che per la 
prima volta non è una delle società nate 
attorno a Linux ma un colosso del 
software presente da anni sul mercato - 
e WordPerfect 8, un buon wordproces- 
sor in grado di leggere in modo accetta¬ 
bile i file che l'utente ha scritto utilizzan¬ 
do altri prodotti. Wordpefect non certa¬ 
mente una novità, dato che è disponibile 
su varie piattaforme da anni. Esso è tut¬ 
tavia nato a nuova vita grazie a Linux, in 
un momento in cui sembrava aver per¬ 
duto definitivamente la battaglia nel 
campo dei programmi per ufficio. 
Probabilmente questo è stato uno dei 
motivi per i quali la casa di Ottawa ha 
puntato tutto, o quasi, su Linux. 
Prossimamente verranno resi disponibili 
anche gli altri programmi della suite di 
office della Corel: WordPerfect, Quattro 
Pro e Corel Presentation. 


La filosofia di Corel 
Linux: la semplicità 

Per provare questo prodotto ho dovu¬ 
to combattere 
molto contro me 
stesso, tentando 
di mettere da par¬ 
te tutta l'espe¬ 
rienza precedente 


WordPerfect permette 
di creare tri modo sem¬ 
plice documenti HTML 
pronti per essere utiliz¬ 
zati in un sito Internet 


176 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 








































F* E* ta tal Fom ToA Wta- 


D é B A-k‘ 


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II lile manager di 
Corel Linux fun¬ 
ziona in modo 
pressoché identi¬ 
co a Gestione 
Risorse In questo 
esempio sto tino- 
minando un lile si¬ 
tuato in un disco 
condiviso in rete 
da una macchina 
Windows 95 


per calarmi nei 
panni dell'uten¬ 
te "target" di 
Corel, ovvero 
chi proviene da 
Windows e 
non ne vuole 
sapere, almeno 
inizialmente, di 
tutte le compli- 


Wordperfecl 8 oltre 
funzioni del tutto si¬ 
mili a quelle che si 
trovano nei program¬ 
mi concorrenti, ad 
una frazione del 
prezzo di acquisto. Il 
programma è molto 
veloce da utilizzare 
ed è in grado di cari¬ 
care i lile generati 
con Office In figura 
ho caricato un vec¬ 
chio articolo di que¬ 
sta rubrica scritto 
con Word 97 



cazioni di Linux. Egli si aspetta di inseri¬ 
re nel lettore il CD - o al massimo il di¬ 
schetto, qualora il BIOS della macchina 
non permetta il boot da disco ottico - e 
di essere operativo in un tempo limitato, 
senza dover imparare troppe cose in 
una sola volta e, soprattutto, senza il ri¬ 
schio di sbagliare e rovinare l'installazio¬ 
ne di Windows già presente sulla mac¬ 
china. Un utente insomma che desidera 
utilizzare la potenza di Linux ma avendo 
la possibilità di continuare ad utilizzare 
anche Windows ed eventualmente di 
tornare indietro qualora il nuovo sistema 
non fosse di suo gradimento. 

Il tutto dovrebbe essere poi fatto in 
maniera "soft", pulita e senza troppe 
complicazioni, magari con qualche ab¬ 
bellimento estetico, inutile per la funzio¬ 
nalità del sistema, ma ottimo per sdram¬ 
matizzare il primo approccio e per far 



sentire alla persona 
a proprio agio. 

Ce ne sarebbe 
abbastanza per far ti¬ 
rare indietro qualun¬ 
que sviluppatore di 
una distribuzione di 
Linux, anche perché 
un buon sistema 
operativo e un buon 
programma di instal¬ 
lazione non sono da 
soli sufficienti per 
mantenere tutte 
queste promesse. A 
complicare la vita di 
chi vuole fare un programma di installa¬ 
zione il più possibile "automatico" ci si 
mette l’hardware, una brutta specie di 
bestie infide che hanno la caratteristica 
di essere l'una diversa dall'altra e di non 
andare mai perfettamente d'accordo fra 
di loro E chi in casa ha un computer 
(oppure contemporaneamente sia un 
cane che un gatto) capi¬ 
sce di cosa sto par¬ 
lando. 

Durante le mie pro¬ 
ve di installazione, 

Corel Linux sì è comportato abbastanza 
bene per quanto riguarda il riconosci¬ 
mento delle periferiche hardware essen¬ 
ziali. Tralasciando il caso di un PC con i 
parametri della RAM configurati a casac¬ 
cio nel BIOS e con una scheda video 
non proprio degna di questo nome, il si¬ 
stema ha funzionato come ci si aspetta¬ 
va. Vi è stata qualche difficoltà nel rico¬ 
noscimento della Sound Blaster e non è 
stato correttamente configurato il mo¬ 
dem seriale, che nella mia macchina uti¬ 
lizza un IRQ diverso da quello standard. 

Questi piccoli 
problemi non 
hanno comun¬ 
que influito sulla 
possibilità di uti¬ 
lizzare subito ed 
in modo produt¬ 
tivo il sistema 
installato. Il mo¬ 
dem è comun¬ 
que stato siste¬ 
mato in pochis¬ 
simi minuti mo- 


C COR6L 


Condividere un di¬ 
sco in rete 
NetBIOS non è 
mai stato cosi 
semplice si sele¬ 
zionala directory e 
si utilizza un sem¬ 
plice menù. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


177 



































































dificando un file in 
/etc/rc.boot (ooppps- 
ss, quasi mi dimenti¬ 
cavo che devo met¬ 
termi nei panni del¬ 
l'utente inesperto). 

Il problema del 
modem è comunque un finto problema, 
in quanto nel caso non fossi stato un 
utente esperto, probabilmente non avrei 
avuto tre seriali e il modem installato 
nell'IRQ 5. 

Una grave mancanza in Corel Linux è 
senz'altro l'assenza nella versione di se¬ 
rie del supporto per gli adattatori ISDN 
interni (isdn4lmux). 

Probabilmente ciò è in parte dovuto 
al fatto che tali dispositivi non sono mol¬ 
to comuni oltreoceano. Gli adattatori 
esterni attivi non risentono invece del 
problema, in quanto vengono gestiti in 
modo simile ad un comune modem. 


Il Control Center di 
KDE permette di va¬ 
riare velocemente le 

impostazioni del¬ 
l'ambiente di lavoro 



impostazioni 


^Visualizzazione 
Al a» atteri 
V Icone desktop 
(f) Gestione temi 
Lingua 

<ùi Screen saver 
--Stile 

^Impostazioni video 
ffl Informazioni 
B ^Penienche di input 
IB gjTasti 
(fi JfcRete 
a IQAudio 
(fl ©Finestre 
^Password 
l^iOata & Ora 
(9 Stampanti 


Sfondo 


fi dolore Uno 


[CorelUnuxt |pg 


Anangi amento \ 


r Casuale 


LINUX 




•X, Conimi Coniti 


?f E«* fi”*» 


I Sfondo | | 

Desktop 

r 

P Stonilo colmino 


r Colmo Quo 


P aggiungi «i pomello 


Dimensiona codio (VB) —J- 


II supporto tecnico 

Per risolvere tutti i piccoli problemi in 
cui mi sono imbattuto durante l'installa¬ 
zione avrei potuto far riferimento al sup¬ 
porto tecnico, che è compreso nel costo 
di acquisto della versione commerciale 
del prodotto. Purtroppo per usufruirne è 
necessario utilizzare l'e-mail (nella versio¬ 
ne da 59$), oppure telefonare negli Stati 
Uniti (nella versione da 89$) e saper par¬ 
lare inglese. Per la telefonata poco male, 
in quanto ormai chiamare negli States 


costa meno che chiamare un cellulare 
nostrano; per quanto riguarda la lingua... 
ci penserò appena avrò finito di tosare la 
pecora col mouse. 

Oltre al supporto tecnico, la versione 
commerciale di Corel Linux, comprende 
anche la guida utente di 350 pagine 
stampata, l'onnipresente Netscape 
Communicator, un Client ICQ compatibile 
con Instant Messenger, Acrobat Reader 
4 e una manciata di font Bitstream e 
Type 1 Ciliegina nella torta, viene instal¬ 
lata di serie la versione lite di Corel 
WordPerfect 8. 

Comperando la versione piu costosa 



£» Impostazioni 

a làoe-.llop 

Q Sfondo 
O Bordi 

£visualiiiarlone 

AC aranen 

V Icone desktop 


Locale 


fiGesftoneJemi 


tj. Conio» 

Q Computer 
Pannollo mixer 
& Cono» mone e Iole rovi 


? Corel WomPerTecI 


? Suda 
O Servili on lina 
® AVVIO outomaBco 
S, Cento « controllo l®€ 
d Cora» File Manager 


£XeGIMPj J 


■*it Control Coniar 


LINUX 


Linguaggio 

Piuao 11 1 Italiano 00 

3 

Stemmo |ttmg»it - US (on) 

3 

itilo jMlngltu - US (tu) 

1 


si ottiene la versione completa di 
WordPerfect, con il manuale stampato. 
Inoltre vi sono; un mese di abbonamento 
gratuito al servizio eFax, l'utilità di backup 
BRU, il gioco Civilization ed un simpatico 
pupazzetto a forma di pinguino. 

Oltre a Netscape (in versione comple¬ 
ta, comprendente il Client di posta, il let¬ 
tore di news Collabra e l'editor HTML), 
sono presenti altri strumenti utili per la 
"navigazione" in Internet, ad esempio il 
Client IRC Kirc ed il lettore di news Krn. 
Un altro programma utilissimo fornito "di 
serie" con Corel Linux è GIMP 1.02, il 
programma di grafica simile a Photo 
Shop di cui ho già parlato in una puntata 
di questa rubrica. Ovviamente non man¬ 
ca una raccolta abbastanza nutrita di pro¬ 
grammi con interfaccia testuale (pine, rn, 
elm vi,..,). 

Come di consuetudine per le distribu¬ 
zioni di Linux - e vorrei vedere se fosse 
altrimenti, dato che si tratta di software 
distribuito secondo la licenza GPL - è di¬ 
sponibile una versione prelevarle gratui¬ 
tamente dalla rete. In questo caso non 
sono disponibili molti dei programmi ac¬ 
cessori, alcuni dei quali, come 
WordPerfect Lite e Acrobat sono co¬ 
munque scaricarli gratuitamente dalla 
Rete. 


L'installazione 


L'installazione di Corel Linux e estre- 


È possibile selezio¬ 
nare come lingua 
di de fault l'italiano , 
Peccato che non 
tutti iprogrammi 
siano stati tradotti 


mamente semplice: 
appena inserito il 
CD, il boot loader 
parte direttamente in 
modalità grafica VGA 
e, dopo aver caricato 
l'apposito tool, tutta 


178 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


























































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Clamedil 
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dnw-w-x 2/10/2000 101 

227KB -rw-r—f-- 2/10/2000 9 50 PK 
300KB - 2/10/2000 9 56 PK 

278KB -n*-C—r-- 2/10/2000 9 59 PK 
213KB -iw-r--r— 2/1072000 1002 P 
252KB -fw-r--r-- 2/10/2000 1005 P 


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i . (Tha GIMP) | . copvmq - . 1 * 0 

lacuna. | | ■ 


l'installazione continua in ambiente X 
Window. 

La configurazione minima necessaria 
per installare la distribuzione prevede 
24 Mb di RAM e circa 500Mb di disco, 
anche se i file base ne occupano meno 
di 200. 

Le domande poste all’utente sono 
pochissime ed estremamente semplici. 
La prima di queste consiste nello sce¬ 
gliere un nome di utente UNIX da crea¬ 
re. tanto per far capire che non ci si de¬ 
ve collegare alla macchina come root. 
Dopodiché, se si sceglie di eseguire 
una installazione standard, non vengo¬ 
no poste ulteriori domande. È possibile 
scegliere di installare Linux dentro ad 
una partizione Windows, in modo da 
non dover partizionare il disco e correre 
così il rischio di rovinare il sistema già 
installato. Scegliendo di installare il si¬ 
stema in una propria partizione, viene 
presentato all'utente uno strumento di 
partizionamento grafico dall'utilizzo ab¬ 
bastanza semplice. Nel sistema di test 
ho provato ad installare Corel Linux nel¬ 
la seconda partizione del secondo hard 
disk, cancellando una vecchia partizione 
ivi presente. Il tutto è avvenuto in mo¬ 
do corretto e al temine dell'installazione 
il sistema ha funzionato a dovere. 

La scelta dei programmi da installare 
si basa su diverse alternative già pron¬ 
te Standard Desktop (la configurazione 
standard). Desktop Plus (che aggiunge i 
compilatori ed i tool di sviluppo). Server 
(che installa i server 
Internet). È prevista 
inoltre la possibilità 
di scegliere uno per 
uno i pacchetti da in¬ 
stallare La disponi¬ 
bilità di software è 


abbastanza limitata, ma ciò è un bene, 
in quanto non costringe l’utente a do¬ 
ver cercare ciò che gli serve in mezzo a 
mille cose mutili. 

Una volta terminato il caricamento 
del software, il sistema invita a togliere 
l'eventuale dischetto di boot ed esegue 
un reboot della macchina. A questo 
punto appare la schermata grafica del 
boot loader. che invita a scegliere quale 
sistema far partire. Se nella macchina 
erano già installati Windows oppure al¬ 
tri sistemi Linux, il loader li presenta co¬ 
me opzione. 

Al primo avvio Corel Linux termina le 


proprie operazioni 
di configurazione. 
Se non si vuole per¬ 
dere tempo guar¬ 
dando una scher¬ 
mata con disegnato un CD che gira, è 
l'occasione buona per andarsi a fare un 
buon caffè. 


Linux semplice 

Quando finalmente il sistema riparte, 
ci si ritrova davanti la richiesta di login, 
che avviene in modalità grafica usando 
xdm. L'installazione di X Window viene 
eseguita automaticamente dal sistema, 
senza richiedere alcunché all'utente, Se 

10 si desidera, è possibile in ogni mo¬ 
mento modificare le impostazioni dello 
schermo mediante un semplice menù 
grafico. Questo nel caso ideale. Non è 
detto infatti che tutto vada bene al pri¬ 
mo colpo. In caso di problemi è possibi¬ 
le far partire il sistema in modalità de¬ 
bug, che permette di vedere sullo 
schermo i messaggi generati da Linux 
al boot, e configurare manualmente X. 
Tenendo premuto il tasto Shift durante 

11 boot è possibile lanciare una shell di 
emergenza (KISS). che permette di ef¬ 
fettuare delle modifiche alla configura¬ 
zione. 

La prima volta che si utilizza Corel 
Linux si verrà invitati ad inserire una 
password per l'utente che si è creato 
durante l'installazione. 


La configurazione di 
una nuova stampan¬ 
te si limita alla scel¬ 
ta di produttore e 
modello da una li¬ 
sta 


■ I 


E— 

5 kBpoitanoni 
ffl £ Dettoci 
H inforna; ioni 


ffl 

B^Faie*» 
£PaSMM 
Data & Ora 


Enm | 


Set Printer Mode 


Choo«e tw ponto* Hunufacteer and »odet 
Vyour ponto* » nofkrtrd contul you* pdrdrr 
docuoentofton lo* a caapjÉtd* ponte» 


J ? 



~3 


DeugnJet 650C 
Dea Jet 1600 senei 
Dea Jet 400/5000520/54» 

DeOJet 550C/560C/6»«: ■ 
Dea Jet 1 70/680/630 «en« 
DeOJet 85<VBS5/67Q/1 100 
DeajevOeOJel Piai 
DeO»et 550C <U P) 

L ai et Jet 


lOMKM 


Si dovrebbero copia¬ 
re dagli altri solamen¬ 
te le cose utili. 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


179 


























































La configurazione 
dell'indirizzo di rete 


Il desktop che ap¬ 
pare è il "classico" 

KDE, molto ripulito. 

Pur essendo basato 
su KDE, Corel Linux 
non contiene tutti i programmi che di 
solito vengono forniti con questo am¬ 
biente. Manca, purtroppo, Koffice. 

Nel desktop, completamente azzur¬ 
ro, spiccano solamente quattro icone: 
la propria cartella personale (che lancia 
il file manager), il browser Internet 
Netscape 4.70, WordPerfect, la cartella 
delle stampanti e l'immancabile cestino 
delle immondizie. Il tutto con un 
look&feel con cui l'utente proveniente 
da Windows ha già famigliarità. 


Control center 


| Si ~ BQSQQZ9 

£llfi filmo 


□ X 


5 imposta/ioni 
19 Desktop 
ffl fTlinforma/ioni 
ffi Periferiche di inpuf 

9 ÈÌTa»t) 

sfcRete 


& Gruppi di lavoro Wintìow 
9 1#Audio 
ffl ^Finestre 
4Pa*»word 
I^Date h Ora 
(9 Stampanti 


* ? 


|0BnMcMon € Manu | OHS Servei | 


I- 


Ethernet interface 
P Enofile olfieinol 
r UIO DHCP iflivei 
IP odinoli 
Suenoi moii. 

Defaull galeway 

n Specify inde ip inalili 

._ 

IP «MIO» |l93 13 98 1 

Suonili no» 

Defluii gitowoy 


f 

E 


2 SS 2 SS 2 SS 0 


_ 


Hj 193 43 98 1 


Help 


OK 


Appi» 


S» Control Conlei 

» HP.OIMP) I 


In n 

n n 


B 3 f 

l"^IIJO*M 


La configurazione delle varie caratte¬ 
ristiche di Corel Linux avviene median¬ 
te il Control Center di KDE. Esso è or¬ 
ganizzato in forma di albero, da cui è 
possibile accedere ai sottomenù che 
consentono di configurare le diverse 
parti del sistema. Un approccio molto 
simile a Windows (ma anche a linux- 
conf), che sarà certamente gradito agli 
utenti che provengono da questo siste¬ 
ma. 

Control Center contiene i seguenti 
menù: Desktop (permette di personaliz¬ 
zare il funzionamento del desktop 
KDE), Information (offre informazioni 
sul sistema), Input Devices (permette 
di configurare tastiera e mouse), 
Network (permette di configurare sia il 
TCP/IP che i servizi di rete NetBIOS), 
Sound (permette di associare dei suoni 
alle diverse operazioni del dektop), 
Windows (permette dì scegliere stile e 
bottoni delle finestre), Password (per¬ 
mette di modificare la password), Date 
& Time (regola l'orologio) e infine 
Printers (permette di configurare le 
stampanti). 


I servizi di rete 

Corel Linux appena installato è quasi 
pronto per funzionare e le modifiche e 
personalizzazioni da fare rispetto alla 
configurazione standard sono pochissi¬ 
me. L’interfaccia di rete ad esempio ri¬ 
sulta già predisposta per prendere l'in¬ 
dirizzo IP da un server DHCP. Nel caso 
volessimo utilizzare un IP scelto da noi 
è sufficiente cliccare nell’apposito 
menù, fare le proprie scelte e confer¬ 
marle mediante il tasto Apply (Applica 
se si è scelta come lingua l’italiano). 
L'utente proveniente da Windows pro¬ 


babilmente rimarrà a bocca aperta ve¬ 
dendo che le modifiche vengono rese 
attive immediatamente senza necessità 
di un reboot. 

Analoga semplicità anche per la con¬ 
figurazione dei servizi di rete NetBIOS: 
è sufficiente inserire i nomi che identifi¬ 
cano la nostra macchina ed il work- 
group su cui vogliamo lavorare e con¬ 
fermarli. Immediatamente sarà possibi¬ 
le montare o condividere dischi in rete 
con le macchine Windows. Nel menù 
dì KDE è presente anche una funzione 
Find che, esattamente come in 
Windows, permette di cercare compu¬ 
ter in rete NetBIOS. 

La configurazione della connessione 
via modem ad Internet avviene median¬ 
te Kppp, uno strumento grafico estre¬ 
mamente semplice da utilizzare. È suf¬ 
ficiente selezionare il modem, le cui ca¬ 
ratteristiche vengono riconosciute auto¬ 
maticamente dal programma, ed inseri¬ 
re i dati del proprio provider. 

Una volta fatto ciò si può effettuare 
la connessione alla Rete, eventualmen¬ 
te monitorando il dialogo fra PC e mo¬ 
dem mediante una finestra di log. Kppp 
offre la possibilità di configurare più 
provider e dì scegliere al momento del¬ 
la connessione quale utilizzare. 

Esso dispone anche di un timer ed 
esegue il calcolo dei costi telefonici. 
Purtroppo i dati inseriti fanno ancora ri¬ 
ferimento alla vecchia tariffa urbana a 
scatti (TUT) 


Il file manager 

Una delle cose più interessanti di 
Corel Linux è senz'altro il programma 
che permette di navigare fra i file. 


Esso è praticamente identico al 
Gestione Risorse di Windows e per¬ 
mette di accedere semplicemente ol¬ 
tre che ai file sui dischi locali, anche ad 
eventuali volumi condivisi in rete me¬ 
diante NetBIOS o NFS. 

Per far ciò si deve semplicemente 
aprire una delle cartelle "Windows 
Network" o "NFS Network" e sfogliare 
le macchine della rete. In alternativa è 
possibile accedere ad un volume con¬ 
diviso utilizzando la sintassi tipica di 
NetBIOS \\nomedelserver\volume. 

E se si volesse esportare un disco o 
una stampante verso la rete Windows 
o NFS ? Nulla di più semplice è suffi¬ 
ciente selezionare la risorsa desiderata 
e condividerla utilizzando il pulsante 
Condivisione. A configurare Samba e 
affini ci pensa il file manager. 
L'integrazione fra Corel Linux e reti 
UNIX o Windows preesistenti è perciò 
molto semplice ed alla portata di qua¬ 
lunque utente. 

Se nella casella Address si scrive un 
URL invece di un percorso locale, il file 
manager può essere utilizzato anche 
per accedere a server http o ftp, e fun¬ 
gere da semplice browser Internet. 


Il desktop KDE 

Mediante il Control Center è possibi¬ 
le configurare le caratteristiche del de¬ 
sktop KDE, scegliendo uno dei temi 
forniti di serie, oppure impostandosi da 
soli le proprie preferenze. È possibile 
caricare uno sfondo, variare i caratteri 
ed i colori, ... 

Una cosa utile è invece la possibilità 
di mostrare i messaggi anche in lingue 
diverse dall'inglese. 


180 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 

























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La cosa funziona per il desktop e 
per i programmi che supportano la lo¬ 
calizzazione (LOCALE), a condizione 
ovviamente che ( relativi messaggi sia¬ 
no stati tradotti. È possibile seleziona¬ 
re fino a tre lingue, da utilizzare in ordi¬ 
ne di preferenza. Può essere utile ad 
esempio scegliere nell'ordine italiano e 
inglese. 

È possibile configurare diverse con¬ 
figurazione (layout) della tastiera e pas¬ 
sare in ogni momento dall'una all'altra 
con un semplice tocco del mouse, uti¬ 
lizzando un apposito applet che si trova 
in basso a destra nella barra di KDE. 


Le stampanti 

Aggiungere una stampante è vera¬ 
mente banale: dopo aver cliccato sul¬ 
l'apposita icona è sufficiente scegliere il 
costruttore ed il modello da una lista 
abbastanza completa. 

Viene ovviamente fornito un pro¬ 
grammino che permette di gestire le 
code di stampa ed i permessi. Le stam¬ 
panti possono essere condivise me¬ 
diante NetBIOS analogamente a quanto 
avviene per i file. 


WordPerfect 8 

La versione lite di Worperfect 
Compresa nel prezzo consente di realiz¬ 
zare documenti di testo anche com¬ 
plessi, con la possibilità di generare co¬ 
dice HTML adatto ad essere inserito in 
un sito Internet. 

Si tratta di un buon word processor, 
in grado di caricare file generati con i 
programmi di office provenienti dal 


mondo Windows. Nonostante la con¬ 
versione purtroppo non sia sempre per¬ 
fetta, ciò permette di non perdere il la¬ 
voro fatto in precedenza e senz'altro in¬ 
voglia a passare al nuovo sistema ope¬ 
rativo. Nonostante si tratti di una ver¬ 
sione lite, le funzionalità sono in linea 
con quelle offerte dalla concorrenza e 
sono sufficienti per risolvere la maggior 
parte delle necessità dell'utente medio. 


Gli aggiornamenti 

Tecnicamente Corel Linux è basato 
su Debian. È perciò possibile aggiunge¬ 
re pacchetti software in formato .deb. 

Utilizzando l'apposita utility Corel 
Update è possibile installare nuovi pro¬ 
grammi o sincronizzare il software in¬ 
stallato sulla macchina con eventuali 
aggiornamenti presenti nel sito del pro¬ 
duttore. 

Questa funzione è pensata apposita¬ 
mente per l'utente inesperto, che di 
solito è restio ad effettuare un upgra- 
de, per paura di rovinare il sistema in¬ 
stallato. 


La guida utente 

La documentazione, purtroppo di¬ 
sponibile solamente in inglese, è ben 
scritta e con in mente l'utente finale, a 
dimostrazione di quale sia il target della 
casa canadese. I concetti sono esposti 
in modo chiaro e ben organizzato. 

La stessa documentazione è disponi¬ 
bile anche in formato HTML, consulta- 
bile con un browser. Un applet lava per¬ 
mette di navigare nel manuale per paro¬ 
le chiave o eseguendo delle ricerche. 



Purtroppo mi risulta 
che la guida non sia 
disponibile nella ver¬ 
sione scaricabile gra¬ 
tuitamente. 


La Corel 
Linux Community 

A supporto del sistema operativo, 
Corel ha reso disponibile un portale in 
cui è possibile accedere a molte infor¬ 
mazioni e servizi utili, oltre alla possibi¬ 
lità di dialogare con altri utenti e svilup¬ 
patori di Corel Linux. 

Fra le pochissime voci del menù ne 
è presente una dedicata esclusivamen¬ 
te ai servizi Internet, alcuni dei quali, 
come eFax sono a pagamento. Ciò a di¬ 
mostrazione di come il mercato del¬ 
l'informatica attuale non si limiti sola¬ 
mente ad offrire un prodotto, bensì 
spesso lo utilizzi per tentare di offrire 
soluzioni a 360 gradi. 


Conclusioni 

Nonostante alcune difficoltà di instal¬ 
lazione, la casa canadese ha ottenuto 
ottimi risultati nella semplificazione del¬ 
l'interfaccia utente di Linux. La scarsa 
dotazione di software in un prodotto di 
questo tipo, rivolto ad un'utenza che in¬ 
contra Linux per la prima volta, non è 
necessariamente una pecca, anzi, ser¬ 
ve a rendere più "soft" la conversione 
verso il nostro sistema operativo. Il fat¬ 
to di non mettere tutto il software pos¬ 
sibile, ma di scegliere solamente i po¬ 
chi programmi che l'utente dì solito uti¬ 
lizza è perciò senz'altro una scelta az¬ 
zeccata. 

Nel caso servisse del software parti¬ 
colare è comunque sempre possibile 
installare dei pacchetti aggiuntivi. In al¬ 
tre distribuzioni si sono visti fin troppo 
troppi gadget, magari non ancora per¬ 
fettamente funzionanti, che alla lunga 
ottengono il solo scopo di confondere 
le idee all'utente. 

Probabilmente l’utente evoluto o che 
volesse utilizzare Linux come server 
non si orienterà verso Corel Linux ma 
sceglierà altre distribuzioni più comple¬ 
te e adatte ai propri scopi, tuttavia l'u¬ 
tente medio, a cui è rivolta la distribu¬ 
zione, si troverà certamente a proprio 
agio fin dal primo momento. Il fatto di 
avere a che fare con una interfaccia "già 
vista" rende l'utente immediatamente 
produttivo ed evita l'effetto "Linux è 
troppo complesso per me". 


Corel Update per¬ 
mette di tenere ag¬ 
giornalo il sistema 
prelevando I pac¬ 
chetti dal sito 
Internet dì Corel 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


181 























PD-SOFTWARE 


JFS Open Source 

IBM ha dichiarato il JFS (Journaling File System) open source. 


Inoltre consigliamo Fortify v.1.4.5 


V.'iYiyuPTinraiEH I 


utility per rendere la crittografia di Netscape a 128-bit. 


a cura del Team OS/2 Italia 


Inet.Mail 
Professional 
for OS/2 

• Produttore: 

Hethmon Brothers 

• Genere: Server di posta 
elettronica (pop3/smpt) - 
shareware 

• Reperibilità Internet: 

Ihttp //www hethmon.coni 

• File: ftp://ftp.hethmon.com/ 
hethmon/pub/inetmail- 

1.5. 6.pro.zip (1.5 megabyte) 

• Autore recensione: 

Massimo Sangriso 
limassimo @dinosoft it] 

E’ sicuramente 
con piacere che mi accingo a recensi¬ 
re quello che personalmente conside¬ 
ro un vero e proprio gioiello nel suo 
genere 

Inet.Mail Professional è il server 
pop3d/smptd senza dubbio più affida¬ 
bile e facile da usare o configurare. 

Non è di certo un'esagerazione 
affermare che anche personale non 
altamente esperto di argomenti 
Internet e/o networking sia in grado di 
poter lavorare senza alcuna difficoltà 
con questo strumento che dovrebbe 
essere il "musthave" di ogni Service 
Prodiver o Azienda che si accinge a 
lavorare sul Web. Del resto le seppur 
poche immagini allegate a questo arti¬ 
colo lo stanno a dimostrare 




ioc*ui« y «»»>!*• 


Inet.Mail fo 

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@1 



Certamente 
questo ottimo pro¬ 
dotto non è certo 
ciò che si può 
definire "free" o 
economico: infatti 
il suo attuale prez¬ 
zo di listino (BMT 
Micro 01/2000 
http://www.bmt- 
micro.com/cata- 
log/inetmail html) 
varia a seconda della versione o del 
limite di domini/caselle di posta utiliz¬ 
zati dai 199$ ai 499$, spesa facilmen¬ 
te e velocemente ammortizzabile da 
qualsiasi I.S.P. con la vendita di pochi 
domini di posta. 

Le feature sono molto interessanti 
e tra le tante cito: interfaccia grafica 
"PM", codice scritto nativamente su 
IBM OS/2 Warp sfruttandone al mas¬ 
simo le eccezionali caratteristiche di 
multi-threading e multi-tasking, utilizzo 
di un proprio avanzato server sendmail 
(smptd), moduli ottimizzati per lo 
stack tcp/ip a 32-bit di nuova concezio¬ 
ne, servizio di mailing-list con 
"steward elettronico" e possibilità di 
pubblicazione automatica su Web tra¬ 
mite pagine html auto-generate, 
software di auto-reply, protezione anti- 
spam, restrizioni sul relay dell'smtp, 
possiblità di creare multipli server di 
posta su di un unico ip, alias di posta, 
realtime black hole list support, ecc. 
ecc. 

Ma passiamo ad esaminare la fase 
dell'installazione... 

Anche questa parte è molto sempli¬ 
ce e non richiede altro che la pressio¬ 
ne di qualche check box per la scelta 
delle feature che si desidera adopera¬ 
re o l'introduzione di alcune path per¬ 
sonalizzate dove l'installer piazzerà i 
suoi file... 


Fatto ciò, essendo stato modificato 
il config sys, è necessario riavviare la 
macchina e già da ora è possibile lan¬ 
ciare il server, manualmente se non si 
è indicato di automatizzare la partenza 
facendo creare all'installer l'apposito 
oggetto (icona) nella cartella di star- 
tup. 

A questo punto se si dispone del 
codice di registrazione del prodotto è 
facilmente inseribile tramite un 
copy&paste o anche manualmente 
nell'apposita opzione contenuta nel 
menu "File" del programma "visuale" 
di configurazione del server di posta 

Creare il nostro dominio di posta 
principale è molto semplice, basta 
andare nel menu "Mail domains" e 
selezionare "Add"; quindi si dovrà 
inserire il nome del dominio di posta 
(es. mail.massimo.com), il relativo ip 
ed infine le directory dove contenere i 
dati del dominio stesso e i relativi reci- 
pient delle caselle di posta dei nostri 
utenti. 

Fatto ciò si selezionerà "Domain 
aliases" inserendo il nome degli alias 
di posta (es. per "mail massimo.com", 
l'alias sarà "massimo.com" se voglia¬ 
mo avere delle caselle di posta con un 
indirizzo tipo "nomeutente@massimo 
.com") o altri a nostro piacere se 
vogliamo inserire piu alias di p osta (es. 
InomfiiitfintRWmas.simo.conl nomeu- 


182 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
































Itente2<fl>cucii.ne< nomeutente3@ 
pippo.it) 

Ovviamente se vogliamo creare un 
ulteriore "Mail domain" (altresì chia¬ 
mato anche "Virtual server") dobbia¬ 
mo uscire dal suddetto menu, entrare 
in "Edit" (sempre dentro a "Mail 
domams”), scegliere il segnalibro mar¬ 
rone "virtual servers", premere il 
tasto Create e quindi inserire il primary 
domain name (es. mail.quelloche- 
vuoi.net) e di conseguenza il/i relativi 
alias tipo quellochevuoi.net dall'appo¬ 
sita opzione "Domain aliases" 

Creare, editare e cancellare gli uten¬ 
ti dei vari domini di posta è ancora più 
semplice! Basta premere il tasto giallo 
"ADD", inserire nome e cognome (o 
quel che si vu ole) dell'utente, il user 
name (es. per |T)a s gim o<g>C UC U,CQ m l 
sarà "massimo"), la propria password 
e scegliere tramite la sottostante "list- 


• PMCamera/2 v.2.08 

• Autore: Sviluppatori IBM 

• Genere: Screen capture 

• Reperibilità Internet: 
ftp://ftp.pc.ibm.com/pub/pccb 
bs/os2_ews 

• File: pmcam2.zip (152K) 

• Autore recensione: 

Claudio Umana 
(umana@cli.di.unipi.it) 

Tutti noi siamo 
interessati alla scrittura di articoli, crea¬ 
zione di manifesti e giornalini. Non 
solo, ma quante volte in queste occu¬ 
pazioni e in altre avete avuto la neces¬ 
sità di catturare alcune immagini della 
vostra scrivania di lavoro, dei vostri 
programmi preferiti in azione, foto par¬ 
ticolari inserite come sfondi della 
WPS, e avevate bisogno di un pro¬ 
gramma che soddisfacesse tali richie¬ 
ste? 

Bene, la IBM, tempo fa, produsse 
questo programma per la versione 2,0 
di Os/2, ma ugualmente funzionante 
con la warp 4 + vari fix. Il suo uso è 
gratuito e senza restrizioni particolari 
che ne limitino l'uso personale. Per 
maggiori informazioni si legga l'apposi¬ 
to LICENSE.TXT contenuto nella car¬ 
tella pmcam200. 

Il programma, come nel vecchio 
stile IBM, è leggerissimo: quando è in 
background, non ci si accorge nemme¬ 
no della sua presenza. E' anche facilis¬ 
simo da usare, per catturare l'immagi¬ 
ne basta premere il tasto, usatissimo 


box" il dominio di posta al quale appar¬ 
tiene tale recipient o casella. 

Le funzioni di Edit (edita) e Remove 
(rimuovi), rappresentate dai relativi 
testini gialli, si spiegano da sole . 

Ma non finisce qui! E' possibile inol¬ 
tre limitare la spedizione della posta 
tramite il nostro server smtp (server di 
posta in uscita, ovvero quello che 
effettua la vera e propria spedizione 
dei messaggi) a domini ben definiti, in 
modo da evitare che 'hackers 1 , ’spam- 
mers' o utenti indesiderati abusino del 
ns. server per la spedizione dei loro 
"indesiderati" messaggi: il tutto dal 
menu "Configure” (quello con la chia¬ 
ve grigia) e menu giallo "Relay con¬ 
trol" aggiungendo semplicemente il 
nome del dominio, preceduto dall'aste¬ 
risco (es. *.cucu.net) dal quale voglia¬ 
mo che sia abilitata la spedizione della 
posta tramite il nostro server. 


Oppure è possibile anche abilitare lo 
"spam control" che filtra tutta la mail 
proveniente da un determinato, e 
soprattutto indesiderato, dominio. 

Per concludere, voglio ricordare la 
possibilità di abilitare per ogni casella 
di posta la funzione di "Forward” e 
"Carbon Copy" su altre caselle di 
posta 

ed inoltre la comodità di due fine¬ 
stre che ci mostrano in tempo reale il 
log dei server sia smpt che pop3. 

Ovviamente le innumerevoli feature 
presenti in questo flessibilissimo e affi¬ 
dabile prodotto sono tante che non è 
certo questo articolo la situazione adat¬ 
ta per illustrarle tutte ed in maniera 
esauriente. Vi invito quindi a scaricare 
e provare la versione "try&buy" di 
Inet.Mail, in versione "base" o profes¬ 
sional, direttamente dal sito Internet 
del Produttore. 



nel mondo ormai morto del DOS. 
<Stamp>. 

Il programma prevede alcune sem¬ 
plicissime impostazioni a seconda del¬ 
l'uso che se ne vuole fare. 

La fase di cattura può essere indiriz¬ 
zata verso la memorizzazione di tutta 
l'area di lavoro della WPS (quindi full- 
screen), verso una semplice finestra 
attiva (indicata con active window) e, 
ancora più utile, verso una porzione 
della scrivania selezionabile a piacere 
con il mouse Si può anche decidere 
se visualizzare nell'immagine catturata 
il puntatore del mouse o meno. 
Questo per eliminare, in certi casi, l'an¬ 
tiestetica freccetta. Appena completa¬ 
ta la cattura di una immagine, il pro¬ 
gramma segnala il completamento del¬ 
l'operazione con un beep di sistema 
(disinseribile a piacere). In tutti i casi i 
tempi di attesa sono brevissimi. Si 
pensi che spesso è più lungo tempo¬ 


ralmente il beep 
che la cattura 
vera e propria. 
Naturalmente i 
file possono veni¬ 
re memorizzati 
dove si desidera 
e con il nome a 
piacere. 

Il vero punto di 
forza del pro¬ 
gramma sta però 
nei formati di 
memorizzazione 
delle immagini. 
Oltre all'imman¬ 
cabile BMP. il pro¬ 
gramma salva 
nella Os/2 clip- 
board, o in forma¬ 
to PSEG38PP 
(usato per i 
BookMaster Documents) e l'importan¬ 
tissimo PostScript e il derivato EPS. 
Questi ultimi due sono fondamentali 
per chi vuole produrre documenti pro¬ 
fessionali che contengano immagini 
particolari: come appunto finestre o 
aree di lavoro al computer. E' possibile 
anche selezionare, ad eccezione del 
formato bitmap, e per la clipboard di 
Os/2, il fattore di scala che si desidera 
sia usato per memorizzare l'immagine 
scelta. 

Infine, si noti che per i puristi della 
riga di comando il programma è 
anche usabile da una sessione testua¬ 
le di Os/2. Insomma tutti sono accon¬ 
tentati. 

I! programma non richiede nessuna 
installazione particolare se non la sua 
collocazione in una directory a scelta, 
da cui poi si lancia direttamente. Buon 
all capture a tutti! 

«e 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


183 






















a cura di Amiga Group Italia 


Emuliamo il Mac 
con Amiga 

di Francesco Celli e Gabriele Favrin 


L'emulazione da sempre 
rappresenta un viatico per 
riutilizzare vecchi sistemi 
informatici, per lo più caduti 
in disuso e soppiantati dal¬ 
l'avvento di macchine di nuo¬ 
va generazione, o per riassa¬ 
porare vecchi classici indi¬ 
menticati del mondo ludico. 

In questo contesto Amiga 
è sempre stato portato all'e¬ 
mulazione, contando sulle 
sue doti multitask, su un am¬ 
biente operativo (AmigaDOS 
e WorkBench, la sua 'inter¬ 
faccia grafica') di estrema 
duttilità e funzionalità e su 
quell'architettura custom che 
ha posto questo computer, 
quanto a "filosofia' hardware, 
avanti agli altri. 

Proprio grazie a queste 
peculiarità, sin dai suoi esor¬ 
di, molto tempo prima che si 
diffondesse via Internet una 
vera e propria mania per gli 
emulatori, abbiamo assistito 
all'uscita di programmi che 
riproducevano, più o meno 
fedelmente, gli "8 bit' storici 
ormai giunti, secondo le dure 
leggi del mercato, sul viale 
del tramonto. 

E' doveroso poi citare, a 
cavallo tra fine anni '80 e ini¬ 
zio '90, le uscite di applica¬ 
zioni mirate non solo a cele¬ 
brare un nostalgico revival: 
A/Max, uno dei primi emula¬ 
tori Mac, e l'esordio di PC- 
Task, che simulava un PC ab¬ 
bastanza evoluto, garanten¬ 
do, anche se limitatamente, 
delle finalità utilitaristiche. 

In ambito Mac ricordiamo 




l'Emplant, che consisteva in 
un costoso abbinamento 
software/hardware, il cui au¬ 
tore era Jim Drew, creatore 
poi dei programmi commer¬ 
ciali Fusion (Mac) e PCx (PC). 

La storia 

La vera rivoluzione avvie¬ 
ne però nel Marzo 1995, 
quando Christan Bauer, uno 
studente teutonico, sviluppa 
un programma shareware 
chiamato ShapeShifter che, 
contrariamente a Emplant. 
non aveva bisogno di alcuna 
modifica hardware o di sche¬ 
de di espansione per funzio¬ 
nare. Anzi, traeva uno dei 
suoi punti vincenti dalla con¬ 
divisione della CPU, ‘agevo¬ 
lando' l'emulazione del pro¬ 
cessore. sia Amiga che Mac 
usavano la serie 68000 di 
Motorola. Parimenti accade 
con le altre risorse (RAM, 
Hard disk, CD e porte), utiliz¬ 
zate da ambedue i sistemi 
senza alcun conflitto. 

A decretarne il successo è 
stato il fatto che non si tratta¬ 
va di emulare un sistema in 
disuso o inutile ma di usare 
con profitto, anche su Amiga 
non particolarmente potenti 
(dotati di 68030 25 MHz), 
una macchina alternativa 
(Mac 68k) per la quale, anco¬ 
ra oggi, escono applicativi di 
vario genere e indispensabili 
per fini lavorativi. 

Nel 1999, dopo un periodo 
di silenzio, è stata rilasciata 


184 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


























































una nuova versione di ShapeShifter 
(3.10), freeware e con supporto esteso 
a Mac OS 8. 

Nel contempo Bauer, passato a 
BeOS e Linux come sviluppatore, ha 
realizzato, tra gli altri, un nuovo emula¬ 
tore di Mac68k, Basilisk II, scritto in co¬ 
dice portabile. 

Requisiti e 
installazione 

I requisiti hardware di ShapeShifter 
sono sulla carta minimi e accessibili: 
AmigaOS 2.1, 20-50 MB da destinare 
su hard disk, almeno un 68030 25 MHz 
e 4MB di RAM. Per ottenere, però, ri¬ 
sultati lusinghieri sarà bene munirsi di 
68040/60, 16 MB di RAM (meglio se 
32), AGA (il chipset grafico montato su 
1200 e 4000) o una scheda grafica e 
150-200 MB su hard disk da dedicare ai 
ben più corposi programmi Mac 

Comunque, pur non possedendo 



• CD-ROM multime¬ 
diali pianificare un 
viaggio in Brasile' 


una scheda grafica ma a patto di avere 
almeno 68040 o 68060 come proces¬ 
sore, è possibile velocizzare le opera¬ 
zioni di aggiornamento video su scher¬ 
mi gestiti dal chipset AGA con un dri¬ 


ver chiamato Sa- 
vage, che si serve 
della MMU inte¬ 
grata nella CPU, 

Dal lato Mac. in¬ 
vece, è indispen¬ 
sabile avere una 
copia su file della 
ROM Macintosh 
in versione 124 
per modelli 
LC/LC2, Performa, 
Quadra o Power- 
Book, che - ricor¬ 
diamo - è disponi¬ 
bile in duplice versione (512 KB per 
CPU 68020/68030 o 1024KB per 
68040). Considerando che questo ma¬ 
teriale è ancora in commercio, l'unica 
via legale per ottenerne una copia sarà 


Le applicazioni 


La ragione per cui l'emulazione Mac su Amiga è tanto diffusa è 
semplice da spiegare: Amiga, da sempre, ha sofferto della carenza 
di un certo tipo di software che potremmo definire "popolare’, co¬ 
me ad esempio quello prodotto da Microsoft. Adobe o Apple stes¬ 
sa 

Il Macintosh, al contrario, dispone di molti prodotti di questo gene¬ 
re. Seppur in minor quantità rispetto al PC, almeno al giorno d'oggi, 
per i sistemi Apple esistono quasi tutti i programmi più utilizzati in 
campo professionale, hobbystico e. perché no. anche educativo. 

Un Amiga dotato anche solo di 68040 a 25 MHz e scheda grafica, 
fa funzionare tranquillamente programmi quali Word. Excel o il po¬ 
tente DTP Quark XPress, tanto che, in passato, la rivista Enigma, 
ora Amiga Life, veniva impaginata utilizzando proprio detto pro¬ 
gramma su Amiga in emulazione Mac, consentendo quindi agli 
operatori di fruire, in perfetto multitask, sia dell'indiscussa potenza 
del prodotto Quark, sia della comodità di AmigaOS 
Ancora, il Mac, utilizzando la tecnologia QuickTime VR (che, per ra¬ 
gioni di mercato, non è mai approdata su Amiga), consente di acce¬ 
dere a numerosi CD-ROM multimediali, enciclopedie e tracce dati 
dei CD degli artisti più famosi. 

Chi scrive ha provato numerose applicazioni Mac ottenendo sem¬ 
pre ottimi risultati, anche su configurazioni minori rispetto a quella 
consigliata in questo articolo Hanno dimostrato di funzionare parti¬ 
colarmente bene proprio i programmi della "odiata" Microsoft, in 
particolare Word con il suo bel correttore ortografico italiano (un so¬ 
gno proibito per molti utenti Amiga), ed i CD-ROM multimediali al¬ 
legati a riviste di ogni genere. 

Con il Mac emulato è stato fra l'altro possibile navigare agilmente 
all’interno del primo CD-ROM multimediale di RadioDJ, cosi come 
fra le canzoni di "Amici per sempre", l'E-CD dei Pooh che nel 1996 
la critica di settore ha definito come il migliore uscito nel nostro 
paese. E il tutto, è bene ricordarlo, in perfetto multitask con Ami¬ 


gaOS e le sue applicazioni. 

Sul fronte educativo, vero tallone d'Achille di Amiga, ShapeShifter 
ha consentito di consultare senza problemi un CD-ROM realizzato 
dal comune di Venezia in occasione del trentennale della grande al¬ 
luvione. Nessun problema per accedere alle migliaia di informazioni 
storiche sulla città e le sue problematiche. 

Un caso curioso è rappresentato dall'ottimo vocabolario realizzato 
nel 1997 da Repubblica: su Amiga/ShapeShifter, con un 68040 a 
soli 25 MHz, funziona perfettamente. Su un PC dotato di un pro¬ 
cessore da mezzo gigahertz e Win98. oltre ad operare alla stessa 
velocita del citato 040, presenta seri problemi di compatibilità con 
l'OS. 

E' nell'utilizzo in Rete. pero, che l'utente Amiga trae più soddisfa¬ 
zioni da ShapeShifter. Se è infatti vero che i programmi Amiga ri¬ 
sultano generalmente più veloci e stabili di quelli per altre piattafor¬ 
me, e altrettanto vero che essere privi di certi software significa 
spesso essere anche tagliati fuori da alcune attività. 

Grazie a ShapeShifter è possibile accedere anche a quella parte di 
Internet finora preclusa a chi non disponeva di programmi che, an¬ 
cora una volta per ragioni commerciali, non sono stati rilasciati per 
Amiga. Tramite il Mac emulato gli utenti possono ascoltare, per 
esempio, le radio in Reai Audio o seguire in diretta le imprese di 
Luna Rossa con l'applet Java che fornisce la telemetria delle imbar¬ 
cazioni; mentre gli autori di siti Web sono finalmente in grado di ve¬ 
rificare il comportamento del proprio codice con i browser più diffu¬ 
si quali Netscape ed Internet Explorer. 

Qualche sorpresa la riservano anche i giochi: vista la generale ten¬ 
denza del software Mac ad operare diligentemente sotto sistema 
operativo (a differenza di quanto accadeva su Amiga anni fa), capita 
che certi giochi, ad esempio la sene SimCity, funzionino meglio su 
un 4000 in emulazione Mac che nelle versioni originali! Miracoli 
Amiga 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


185 





















'CD-ROM multimedia¬ 
li: il Ilimato QuickTime 
nella foto scorie flui¬ 
dissimo e permette di 
ammirare una panora¬ 
mica mozzafiato'. 


Configurazione 

Avviato il computer e lanciato Shape- 
Shifter, si aprirà una finestra (tutta la fa¬ 
se di configurazione è facilitata da un'in¬ 
tuitiva interfaccia grafica) contenente i 


acquistarla presso un Centro Apple e 
lanciare da Mac il programma "Save- 
Rom" (distribuito insieme a ShapeShif- 
ter) per portare la ROM su file. Ottenu¬ 
ta la ROM, sarà necessauo installare il 
System7 (il sistema operativo Mac), la 
cui versione 7.5,3, già sufficiente a 
molti applicativi, è stata rilasciata gra¬ 
tuitamente da Apple nel 1999. 

Pronto l'occorrente, inizia la fase di 
installazione. La prima scelta da fare è 
se dedicare una partizione su HD o un 
file disk (un singolo file che simulerà un 
HD) al Mac virtuale 

Se da una parte il file disk rappresen¬ 
ta la soluzione piu immediata, ma non 
molto idonea ad un utilizzo "serio' del¬ 
l'emulatore, sarà bene usare una parti¬ 
zione creata su HD tramite HDToolBox 


'CD-ROM didattici: 
Venezia, la sua sto¬ 
ria*. 


(il programma di gestione e partiziona- 
mento HD per Amiga), effettuando pri¬ 
ma un backup cautelativo dei propri da¬ 
ti. A questo punto, dopo aver organiz¬ 
zato la partizione (o il file disk), va in¬ 
stallato in fase di avvio "PrepareEmur, 
un piccolo programma che riserva i pri¬ 
mi 8 KB di memoria, zona altrimenti 
usata sia dal Mac e che da Amiga per 
librerie, puntatori e chip custom, risol¬ 
vendo l'unica fonte di conflitti con con 
la macchina emulata. 


nomi delle sezioni da impostare. 

La prima, relativa ai parametri video, 
consente di scegliere la risoluzione e la 
profondità degli schermi che, in pre¬ 
senza di scheda video, può raggiungere 
senza problemi 15 o 24 bit. quantun¬ 
que per limiti di Mac OS è bene non 
superare i 15 bit. Gli utenti di chipset 
AGA, invece, dovranno accontentarsi di 
schermi con un massimo di 256 colori. 

La sezione "Volumi/dischi" contiene i 
parametri relativi al tipo di dispositivo 


Amiga e Mac... in Rete 


Abbiamo visto come l'emulazione Mac favorisca gli utenti Amiga 
appassionati di Internet Esiste tuttavia un fattore che per molto 
tempo ha frenato l'uso del Mac per accedere alla Rete: ShapeShif- 
ter, a differenza di WinUAE, l'ormai celebre emulatore Amiga per 
PC, non è in grado di condividere la connessione TCP del computer 
che lo ospita Per usare Internet dal Mac era insomma necessario 
installare uno stack TCP apposito, ad esempio FreePPP, imparare a 
configurarlo e collegarsi alla rete da Mac, escludendo di fatto le ap¬ 
plicazioni Amiga, una soluzione improponibile per molti. 

Per ovviare a questo problema sono stati escogitati vari espedienti, 
a partire da una porta seriale virtuale che consentiva un collega¬ 
mento PPP fra lo stack TCP del Mac e quello dell'Amiga. La solu¬ 
zione, pur se complessa da realizzare e abbastanza pesante per il 
sistema, risultava comunque funzionale. 

Il vero uovo di Colombo è però un programma uscito, per altro, ab¬ 
bastanza recentemente Si tratta di un driver Ethernet, anch'esso 
virtuale. Impostando VirtualLmk. questo il nome del programma, 
come driver di rete nell'apposita sezione di ShapeShifter e creando 
una nuova interfaccia su MiamiDeluxe, il più avanzato stack TCP 
Amiga, diventa possibile, in pochi minuti e senza troppa fatica, rea¬ 


lizzare una vera e propria LAN (mai il termine Locai Area Network è 
stato più appropriato!) fra l’Amiga e il mondo Mac emulato al suo 
interno 

VirtualLink è in realtà composto da due driver, una che gestisce i 
comandi ricevuti da ShapeShifter e l'altro che effettua la stessa 
operazione per conto di MiamiDX. Al centro, appunto, MtamiDe- 
luxe, che tramite la funzionalità di IP-NAT consente di accedere alla 
rete contemporaneamente da più di un'interfaccia (sia essa Ether¬ 
net. modem o altro). 

Una volta configurati correttamente MiamiDX, ShapeShifter ed il 
semplice pannello di controllo TCP/IP del System Mac, diventa 
possibile non soltanto navigare in Rete utilizzando contemporanea¬ 
mente programmi Macintosh ed Amiga, ma anche godere, dal lato 
Mac, della protezione offerta dal firewall interno di MiamiDX e po¬ 
ter accedere ad eventuali altri server presenti sull’Amiga stesso o 
in altri sistemi appartenenti ad un’eventuale LAN 
Per curiosità abbiamo provato ad entrare su IRC utilizzando AmIRC 
su Amiga, IRCLE sul Mac e mIRC su un PC collegato via Ethernet, 
stavolta reale, all'Amiga, il tutto passando per il povero MiamiDX 
che non ha battuto ciglio! 


186 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



































'Utilizzo contempora¬ 
neo di applicazioni In¬ 
ternet Amiga e Mac' 


dicati all'audio In essi è possibile deci¬ 
dere se tenere abilitata o meno la parte 
sonora, usando "Paula" (il chip Amiga 
dedicato alla gestione dei 4 canali au¬ 
dio), o se impiegare AHI, un sistema di 
risorse audio alternativo e indipenden¬ 
te. che consente inoltre l'utilizzo di 
schede audio prodotte da terzi. «e 


sia supportato. 

Nella voce di menù seguente, "Me¬ 
moria", andrà quantificata la memoria 
da assegnare alla "mela" emulata. In es¬ 
sa è possibile controllare il quantitativo 
esatto di RAM disponibile e impostare 
manualmente la cifra espressa in Kb o 
dare automaticamente tutta quella di¬ 
sponibile attivando la funzione "Massi¬ 
mo blocco libero" 

Sono presenti, inoltre, due opzioni 
per definire dove e se allocare da subi¬ 
to. all'avvio, la ROM del Mac. 

Al controllo delle porte seriale e pa¬ 
rallela è dedicato il menù opzioni "Seria¬ 
le", in cui è possibile selezionare il dri¬ 
ver di gestione e l'unità della scheda 
tramite un pratico requester Amiga 

Dal menù "Rete", invece, gli utenti di 
LAN potranno impostare le preferenze, 
indicando il driver di gestione appro¬ 
priato. affinché anche il Mac emulato 
possa essere riconosciuto e condivide¬ 
re le risorse. 

Di carattere generico e volte a mi¬ 
gliorare la compatibilità sono le opzioni 
presenti nell'ultima sezione, "Varie". 
Abilitando ad esempio "ROM protetta 
in scrittura" verrà preservato il ROM file 
del Mac, impedendo, su macchine con 
MMU integrata, possibili scritture inde¬ 
siderate 

Necessaria invece a chi vuole usare 
il System 8 sotto ShapeShifter è l’atti¬ 
vazione della funzione "Mac OS 8 mo¬ 
de". 

I due ultimi campi di scelta sono de¬ 


scelto (hard disk, il 
programma ne ri¬ 
caverà autonoma¬ 
mente le geome¬ 
trie, o file disk) per 
un massimo di 
quattro, mentre la 
voce "Dischetti" 
quelli inerenti alla 
gestione del 
floppy Mac emula¬ 
to. 

Nel caso si vo¬ 
lessero aggiunge¬ 
re nuove periferi¬ 
che SCSI o IDE 
(CD, HD o maste- 
rizzatorel da usare 
in emulazione per 
un massimo di 
sette, è possibile 
farlo nella sezione "SCSI",un controller 
SCSI virtuale, indicando il nome del dri¬ 
ver e il numero di unità della periferica. 
Nell'archivio di ShapeShifter è presente 
anche un driver generico in caso il di¬ 
spositivo in possesso dell'utente non 


'CD-ROM didattici 
un completo voca¬ 
bolario italiano inte¬ 
rattivo' 


Emulazione PowerMacintosh 


Emulare un Mac68k risulta ancora conve¬ 
niente in quanto il software per questo si¬ 
stema non manca, tuttavia, già oggi, sono 
sempre più i programmi compilati esclusi¬ 
vamente per PowerPC. Amiga, disponen¬ 
do ormai da anni di schede acceleratoci 
che affiancano al 68k un processore della 
famiglia PPC 603/604 (presto G3/G4). non 
avrebbe problemi ad emulare anche un ta¬ 
le sistema. 

Poiché lo sviluppo di ShapeShifter è termi¬ 
nato (l'autore ora lavora su LinuxPPC e 


BeOS), tutte le speranze sono affidate al¬ 
l'attesissimo modulo PPC di Fusion. l'altro 
emulatore Mac per Amiga, tuttora com¬ 
merciale. I tempi di sviluppo sono stati lun¬ 
ghi ma sembra che ormai l'attesa sia desti¬ 
nata a finire Gli utenti Amiga che hanno in¬ 
stallato LinuxPPC (un'altra strada, forse un 
po' più ostica, per ampliare il parco softwa¬ 
re), puntano invece su ShapeSheever, ere¬ 
de di ShapeShifter. inizialmente realizzato 
per il solo BeOS ed ora in fase di conver¬ 
sione su LinuxPPC. 


Risorse in rete 


|htlp //www uni-mainz.de/-bauec002/SSMam. lumi 

Home page di ShapeShifter 


jii mr/fiinum' 


] net net/ammetbin/fmd ?shapeshifter 
Risorse Amine! relative a ShapeShifter 

|http.//de ammet net/pub/amineVdocs/lists/Mac-Lomplist.l^ 

Lista software compatibile con ShapeShifter 

|nnpy/oe aminet nevpuD/amineymisc/emu/lViaq_Tro ublelV.lha 

FAQ per la soluzione di problemi legati all'emulazione Mac su Amiga 

rmp://ae. ammei.net/pub/aminet/commAcp/viink mi 

Virtual Link, driver Ethernet virtuale 

pttp://ae.aminet.net/puD/aminet/comrn/misc/nuliser|0,lha 

NullSer, una porta seriale virtuale per Amiga 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


187 





































































di 

MCmicrocomputer 








































Consigli 


di Raffaello De Masi 


Fino a qualche anno fa, parlare di 
shareware in area Macintosh era come 
nominare il diavolo in chiesa. Il softwa¬ 
re per il melone doveva essere, per sua 
stessa definizione, costoso, potente, 
complesso da guardare se non da usa¬ 
re. E, soprattutto, doveva costare un 
sacco di danari 

Certo, lo shareware esisteva, ma era 
limitato a qualche gioco, a qualche uti¬ 
lity, soprattutto a font di caratteri, e 
neppure questi erano tutti quanti gratui¬ 
ti. Lo erano, sovente, quelli comune¬ 
mente detti "headline", mentre i più utili 
caratteri da normale video scrittura era¬ 
no ancora fatti pagare, anche si era 
lontani dalle centinaia di dollari di un 
singolo set di caratteri PostScript, cosi 
come avveniva all'inizio quando Apple 
lanciò la prima LaserWriter 

Poi fortunatamente le cose sono 
cambiate, e anche nell’area Macintosh 
si è potuto assistere a una rigogliosa 
fioritura dei programmi shareware e 
freeware, area questa, come abbiamo 
più volte fatto notare, che può riservare 
piacevoli e imprevedibili sorprese. In 
questa puntata, quindi, abbandoneremo 
le altissime e rarefatte quote dei grandi 
ambienti, che costano centinaia di mi¬ 
gliaia di lire e che pesano diverse deci¬ 
ne di migliaia di k, per volare, per cosi 
dire, bassi, e andare a cercare, nell'area 
degli infiniti semianonimi produttori 
shareware, qualche raffinatezza semi- 
nascosta; ma non per questo non meri¬ 
tevole di attenzione per certe intrinse¬ 
che caratteristiche che ne fanno, di fat¬ 
to, programmi o applicazioni almeno pa¬ 
ragonabili a quelle di produttori blasona¬ 
ti come Microsoft, Adobe. Lotus, Caere 
e cosi via. 

Ovviamente, manco a dirlo, Internet 
c'è fedele compagno in questa ricerca 
e ci consente di raggiungere, senza pra¬ 
ticamente spostare un dito, prodotti mi¬ 
sconosciuti pregevoli e accuratamente 
realizzati, la cui unica sfortuna (o forse 
fortuna) sta nel fatto di non essere nati 
in casa Microsoft. 


coordinamento di 
Andrea de Prisco 


per gli acquisti 



Con la penna 
in mano... 

Se è vero che all'inizio il Macintosh 
fu considerato essenzialmente una 
macchina per scrivere e per disegnare, 
questo fu dovuto al fatto che, assieme 
al sistema operativo, veniva fornito gra¬ 
tuitamente un pacchetto di video scrit¬ 
tura, MacWrite, semplice da usare che, 
seppur dotato di modeste prestazioni, 


nell'ottica di oggi, fu allora considerato 
un vero prodigio, integrato perfetta¬ 
mente come era nella filosofia delle fi¬ 
nestre del Macintosh, E questo quando 
ancora tutti i computer avevano la loro 
brava interfaccia text driven, e il pac¬ 
chetto principe del word processing era 
Wordstar, tanto difficile da usare da 
scoraggiare subito gli utenti occasionali. 

Poi Windows ha ristabilito gli equili¬ 
bri, MacWrite è caduto nel limbo del di¬ 
menticatoio, e Microsoft Word e dive¬ 
nuto lo stato di fatto della videoscrittu- 
ra, impensierito solo alla lontana da pur 
pregevoli pacchetti come Word 
Perfect. Lotus e. nell'area Mac, dal mai 
troppo compianto FullWrite e dal bellis¬ 
simo Nisus Insomma la supremazia si 
è pian piano sbiadita e, cosa che fa ma¬ 
le ancora di più, MacWrite è divenuto 
qualche anno fa a pagamento, per poi 
sparire nel limbo delle cose perdute 
che non hanno saputo rinnovarsi, Oggi 
chi desidera scrivere è legato a due 
possibilità; o usa il miserrimo text edi¬ 
tor del sistema operativo o mette mano 
al portafoglio e, con una spesa che va 
dalle duecento (Nisus) alle cinquecento 
(Word) milalire, ... scrive. 

Ma non è proprio cosi, se uno ha la 
pazienza di non fermarsi a comprare al¬ 
la bottega sotto casa; basta inforcare la 
nostra bella vela e lanciarsi nel mare 
d'Internet, per andare alla ricerca di te¬ 
sori più o meno nascosti che aspettano 
solo di farsi scoprire. E vedremo che, 
nel forziere di questi piccoli gioielli, 
avremo sovente la fortuna di trovare al¬ 
tri oggettini di gran qualità, che certo 
non ci faranno rimpiangere il tempo 
perso in mare per ritrovarli. 

La prima tappa vai la pena di farla ap¬ 
prodando a htto.//www. mari nei sotti 
com, un sito nuovo di zecca nato 
dall'esperienza di un piccolo produttore 
autonomo di shareware che realizzò, 
circa un anno fa, la versione 1 del pro¬ 
gramma MarinerWrite. Oggi siamo alla 
versione 3 e siamo arrivati a raggiunge¬ 
re un livello qualitativo degno almeno 


190 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 



















«*»• 

rvMwMfe 

Q<V A 


mosi e costosi (a 


rs 


portarvi Mariner 
Write a casa per 
una quarantina di 
dollari). Oggi nel si¬ 
to sono offerte due versioni: la 1.3, 
quella primigenia (anche se con qualche 
rifinitura e aggiustatura) che si può sca¬ 
ricare da Web in forma completamente 
funzionale, e la versione 3, per cosi dire 
la professionale, dotata di caratteristi¬ 
che avanzate e molto interessanti (la 
versione scaricabile è completa di tutte 
le caratteristiche, tranne che non per¬ 
mette il salvataggio dei file prodotti). 

Ambedue le versioni di questo pac¬ 
chetto, che abbisognano del System 7, 
di almeno un Mac 68020, e di un paio di 
MB di memoria disponibile, stanno co¬ 
modamente su un floppy. 
Impressionanti le caratteristiche di ge- 
stibilità deH'ambiente; il pacchetto pre¬ 
vede fogli di stile, tabelle numeriche e 
alfanumeriche, selezioni di linguaggi 
multipli, compreso il giapponese, sele¬ 
zione di testo anche multipartito, crea¬ 
zione di note a piè di pagina e a fine te¬ 
sto, crenatura, formattazione multipla di 
paragrafi, numerazione delle linee, text 
spelling, dizionari dinamici con possibi¬ 
lità di aggiunta automatica di vocaboli e 
di esclusione di particolari tipi di voca- 





boli, gestione della memoria disponibile 
dall'interno del programma, grafica in li¬ 
nea con numerose opzioni di formatta¬ 
zione e disposizione, finestra separata 
riassuntiva degli attributi del foglio, ge¬ 
stione degli URL, formattazione separa¬ 
ta delle testate e dei piè di pagina, edi¬ 
tor di equazioni, salvataggio e importa¬ 
zione in diversi formati, find&replace di 
formati, frasi, tipi di carattere e opzioni 
speciali, scroll accelerato su documenti 
molto lunghi, autosalvataggio, redo e 
undo illimitati, sottolineature di numero¬ 
si tipi, memoria dei documenti recenti, 
gestione dei codici ASCII (possibilità di 
convertire un testo nei rispettivi codici 
ASCII), divisone della finestra in sottofi¬ 
nestre, ordinamento alfabetico delle ri¬ 
ghe e dei paragrafi, conversione in 
HTML ecc. 

Il pacchetto è in inglese ma, attraver¬ 
so un’originale e curiosa tecnica, è pos¬ 
sibile inserire degli Add-On. disponibili 
anche per la versione Lite, che applica¬ 
no una diversa interfaccia al prodotto di 
base, convertendo tutti I menu e le 
chiamate di sistema in altre lingue (te¬ 
desco, olandese e italiano disponibili, 
ma presto ce ne saranno latri): allo 
stesso modo si possono scaricare dizio¬ 
nari di altri idiomi. I pacchetti sono otte¬ 
nibili direttamente dal sito o dalle più 
comuni aree di downloading, in forma 
BinEx; a fronte del pagamento viene 
fornita una chiave di abilitazione che 
rende totalmente funzionale la demo 
versione 3. 

Interessante anche notare che, nello 
stesso sito, si può scaricare Mariner 4, 
in versione beta. Si tratta di un bel fo¬ 
glio elettronico, costruito e realizzato 
con una grafica piacevole e accattivan¬ 
te: sono presenti tutte le funzioni di più 
ampio consumo, le cartelle sono tridi¬ 
mensionali ed è assicurata la compatibi¬ 
lità e l'interfacciamento con Excel. Chi 
ha la stoffa del pioniere e vuole dare 
un'occhiata a qualcosa di diverso, è in¬ 
vitato a scaricare. 

Lasciamo il porto di Mariner per ritor¬ 
nare in mare aperto e dirigere la prua 
verso http://www.hanmac.com/engli- 
sh/productinfo.html ; HanMac, anzi per 
essere precisi HanMac Word-K, è un 
bel word processor facile da usare, ma 
potente a sufficienza per potersi adden¬ 



trare nell'area del DTP. E' assicurata la 
completa compatibilità con i wp più no¬ 
ti, e , tra le caratteristiche intrinseche 
del prodotto, notiamo la possibilità di 
testo multiplo separato, una gestione 
originale e finora mai vista delle note di 
piè di pagina, la presenza e la disponibi¬ 
lità di gestione dei frame, riquadri che 
possono essere riempiti di tutto, dal te¬ 
sto, alle figure, alle animazioni. Il pro¬ 
gramma genera, per ogni documento, 
una tabella di database che include le 
caratteristiche salienti del documento 
analizzato: il database può essere aper¬ 
to separatamente dallo stesso wp e da 



MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 


191 
































































































qui si può raggiungere il documento 
principale, se disponibile. Cosa che non 
poteva mancare in un wp moderno, è 
garantita la totale trasformabilità del file 
in documento HTML, e l'ambiente è 
immediatamente mterfacciato con 
Eudora Mail, per permettere la più rapi¬ 
da e immediata spedizione di un mes¬ 
saggio senza passare attraverso opera¬ 
zioni di paste e di attach. 

Tra le caratteristiche curiose e, per 
certi versi inedite, vediamo la spaziatu¬ 
ra e la scalatura separata, in orizzontale 
e verticale dei caratteri, la possibilità di 
posizionare sul foglio lo scritto con pre¬ 
cisione fino al punto, la gestione di fra¬ 
nte multipli da assoggettare alla stessa 
formattazione, la gestione di colonne 
anche di ampiezza separata. E' disponi¬ 
bile un comando per la creazione delle 
TOC (Table of Contents), che si aggior¬ 
na automaticamente durante la redazio¬ 
ne del documento o quando si effettua 
il merge di diversi file insieme. E' possi¬ 
bile creare fogli di stile, salvare formati 
di righelli e creare librerie di formati, 
immagini, grafici e tabelle. Il pacchetto 
gira su un misero 68020, richiede 2.5 
MB di memoria, abbisogna del System 
7.1 e costa solo una trentina di dollari; 
si acquista solo tramite Internet. 

Curiosità 
da non perdere 

Viaggiando a vele spiegate, non po¬ 
teva non accadere di imbattersi in qual¬ 
cosa di curioso; e alcune cose, curiose, 
le abbiamo trovate, a cominciare da 
uno strano Z-Write 2000, reperibile 


nmiDgrì} 




FINAL DRAFT 

ontand 

4111 ANNI AL 

OOLOEN SATELLITE AWARO WINNER 

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ni • rw Bit..—.« - « ■ i—... 1 il 

* 

imi r ..r ■ x i*v-.tii u 

ihmm»— mau 




presso http://www.designwnte.conl 
Zwnte è un word processor disegnato 
per chi scrive per professione e abbiso¬ 
gna, più che di tool per abbellire il suo 
lavoro, di mezzi per facilitarglielo. 

Nel processo di stesura di un raccon¬ 
to, gli scrittori tendono a creare una mi¬ 
riade d'appunti, note, fogli aggiuntivi, ri¬ 
scritture di pezzi, promemoria per suc¬ 
cessive ricerche. Fare questo in un nor¬ 



male wordprocessor è, quanto meno, 
arduo, e si trasforma spesso in uno zi¬ 
baldone difficile da districare. ZWrite 
cambia completamente il modo di ge¬ 
stire questo materiale, consentendo di 
creare sezioni, ognuna delle quali può 
contenere quanto testo desideriamo. 
Cosi è possibile creare sezioni per 
ognuno dei personaggi di una storia, 
per ogni parte di una sceneggiatura, o 
per ogni area di una biografia. E' possi¬ 
bile, ovviamente, usare ogni sezione 
per capitoli individuali, e la cosa più inte¬ 
ressante è che. nell'ambito di un pro¬ 
getto, non si perde mai traccia degli ar¬ 
gomenti e delle sezioni correlate. 

Il programma contiene molte altre fa- 
cility, come presenza di un glossario cu- 
stomizzabile. che può custodire frasi 
usuali o brani da ripetere continuamen¬ 
te. Ogni sezione può essere espansa o 
collassata automaticamente alla biso¬ 
gna, e da questa a quella corrente e vi¬ 
ceversa si può adottare il Drag&Drop. 
Una sezione ben organizzata può esse¬ 
re salvata come layout e duplicata 


all'occorrenza, e, vi¬ 
sto che ci siete, tro¬ 
vandovi nel sito, si 
può scaricare anche 
un programmino 
molto utile, Time 
Saver, che è capa¬ 
ce di tenere traccia 
del tempo speso 
nei singoli progetti, 
con momento d'ini¬ 
zio e di fine, e pos¬ 
sibilità di tagliare e 
copiare dati da qui in qualunque altra 
applicazione. Il bello è che questo pro¬ 
grammino è interfacciabile con qualun¬ 
que applicazione e non solo con Zwrite, 
parte automaticamente al lancio del cal¬ 
colatore e registra diligentemente tutta 
la nostra attività. Niente male, vero? 


Conclusioni 

Come si può vedere, anche in area 
Macintosh, per chi non desidera spen¬ 
dere una piccola fortuna per acquistare 
un wp, WWW offre una serie di prege¬ 
voli alternative; Mariner Write pare pro¬ 
prio possedere tutte le caratteristiche 
per soddisfare un utente che abbisogna 
di un prodotto funzionale, poco ingom¬ 
brante e capace di fornire prestazioni e 
risultati di una certa soddisfazione. 

Eravamo proprio per chiudere quan¬ 
do ci è capitato di incappare in un altro 
prodotto davvero pregevole, che merita 
di essere citato in quanto può soddisfa¬ 
re particolari esigenze. PageBoy, que- 
sto il pacchetto, r eperibile presso 
http://members.aol] com/ravmeow/in- 
dex.html è un wp capace di creare do¬ 
cumenti stand-alone. Attraverso di esso 
si possono realizzare newsletter, docu¬ 
mentazioni, riviste elettroniche, file di 
ReadMe che girano da soli, senza ne¬ 
cessità di un programma che li supporti. 

Il programma gestisce anche l'HTMl 
e i suoi link, e la runtime inserita nel file 
è compatta e di ridotto ingombro. I file 
cosi prodotti girano su qualunque Mac, 
comunque configurato. Il sito merita, 
comunque, una visitina, visto che offre 
altri programmi interessanti, come 
WaveWindow, un oscilloscopio softwa¬ 
re, un file contenente tutti i codici d’er¬ 
rore del Macintosh, un pacchetto di fo¬ 
toritocco, denominato Vanishing 
Cream, che permette di manipolare e ri¬ 
parare le immagini PICT, un tool per ac¬ 
cordare strumenti musicali e un softwa¬ 
re per l'analisi di segnali vocali, A risen¬ 
tirci. 

«e 


192 


MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 
















































effetti ÌD 


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Italia Europa e bacino Medilotranoo Americhe. Asia, Africa 

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Richiedo i seguenti numeri arretrati. 

al prezzo unitario di Ut.7.000+8.000 di contributo spese di Invio (in Italia) fino a 6 copie. P.es.4 arretrati: 7.000x4+8.000=36.000. 

La spedizione avviene via posta celere o corriere. Per l'invio all'estero maggiorare l'Importo di Lit. 10.000 (Europa e Mediterraneo) 
o 20.000 (altri Paesi). 


Scelgo una delle seguenti forme di pagamento: 

O Versamento sul c/c postale n" 60106002 intestato a Pluricom s.r.l, - Viale Ettore Franceshini, 73 - 00155 Roma 
O Allego assegno bancario non trasferibile 

intestato a Pluricom s.r.l. - Viale Ettore Franceschini, 73 - 00155 Roma 
O Versamento a mezzo bonifico bancario 

c/o Banco Ambrosiano Veneto c/c n. 102388/32 ABI 3001, Cab 03206 intestato a: Pluricom s.r.l, - Viale Ettore Franceschini, 73 - 00155 Roma 
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intestato a: Pluricom s.r.l - Viale Ettore Franceschini, 73 - 00155 Roma 

O Desidero ricevere una fattura od una ricevuta valida ai fini fiscali (a seconda di quanto disposto dalla normativa vigente) vi fornisco pertanto il numero 
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Compilare se il versamento è effettuato da persona diversa dall'intestatario: 


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